REGIONALI IN TOSCANA, LA SINISTRA BALLA DA SOLA. MA RISCHIA IL DEFAULT. IL TORRITESE CANZANO SCRIVE A FATTORI: “E’ UN ERRORE!”

TORRITA DI SIENA- In Toscana si voterà a settembre – ormai sembra certo – per eleggere il presidente della Regione e il Consiglio regionale. L’emergenza Covid ha fatto slittare l’appuntamento con le urne previsto per questa primavera. Si voterà a fine estate. E sarà per forza di cose un voto anomalo. E in un periodo insolito. Con la fase più calda della campagna elettorale che si svolgerà nel mese più caldo e di solito destinato alle ferie, al relax. Ad oggi le candidature annunciate e le liste in campo sono due: quella del Pd con Eugenio Giani (che per la verità non convince tutti, nemmeno all’interno del Pd) e quella di Si Toscana a Sinistra, con Tommaso Fattori. La destra sta pensando a Susanna Ceccardi della Lega, ma non ha ancora deciso.
A sinistra dunque non si è trovato un accordo. E il combattivo Fattori andrà da solo, fuori dall’alleanza con il Pd che dovrebbe vedere invece convergere i renziani di Italia Viva rappresentati in Regione da Scaramelli e i socialisti.
Ma forse più che dire l’accordo non si è trovato, sarebbe più corretto dire “non si è cercato”. E chi doveva farlo il tentativo? il Pd o la sinistra a sinistra del Pd?
Una risposta a questa domanda viene da Torrita di Siena e in particolare da Antonio Canzano (che fu uno degli animatori del comitato per il NO Fusione con Montepulciano) ed è un esponente della “sinistra torritese” e senese a sinistra del Pd, precisamente di Sinistra Italiana. Canzano ha infatti scritto a Tommaso Fattori una sorta di lettera aperta, nella quale non solo critica a scelta della corsa in solitaria, ma paventa anche il rischio concreto che la corsa solitaria porti alla sparizione della sinistra in Toscana.
E’ un intervento accorato, ma anche molto lucido quello di Antonio Canzano. E anche una bella riflessione sul “che fare” o sul che cosa si doveva fare dato che ormai la riflessione arriva a buoi scappati dalla stalla. Bello il riferimento alla situazione degli anni ’30, alla teoria del socialfascismo che accomunando i partiti socialdemocratici ai nazifascisti si rivelò un clamoroso errore che favorì la presa del potere da parte dei nazisti. Dire oggi che centro-sinistra e destra sono “un’unica destra” – sostiene Canzano – favorisce la destra ed è un po’ lo stesso errore.
Questo giornale ha apprezzato più volte l’operato di Fattori e Sarti in Regione. Ne ha anche riportato e sottolineato alcune iniziative riguardanti sia il territorio, sia temi più generali. Ma sulla scelta della lista solitaria alle regionali siamo sostanzialmente d’accordo con Canzano. Anche perché non ci pare ci sia stata una grande discussione e una grande condivisione di tale scelta con le liste e i movimenti “di sinistra” sparsi nei vari comuni della Toscana. I Podemos chiusini per esempio sono stati consultati? E che cosa hanno detto in proposito?
Eccola, comunque in versione integrale la lettera di Antonio Canzano a Fattori:
“Tommaso, penso di averti detto già tempo fa che avrei voluto che tutta la sinistra, quindi tu, Sarti, la Spinelli, con il supporto dei partiti e dei movimenti che hanno appoggiato e appoggiano SI Toscana a Sinistra, foste andati al confronto con il centro sinistra per mettere sul piatto le nostre tematiche più importanti, per spingere con decisione verso il rinnovamento e per “bloccare” in maniera decisa quella candidatura. E questo andava fatto più di un anno e mezzo fa, perché tanto si sapeva che il Pd e i renziani andavano a parare lì.
Purtroppo però bisogna prendere atto che da parte di SI Toscana non c’era nessuna volontà di intavolare un dialogo sui contenuti con le altre forze politiche per costruire una coalizione di centro sinistra.
Vedi Tommaso, in politica se non ci sono le condizioni gli accordi non si devono fare per forza, quindi bada bene che non sto parlando di voto utile o di fare un’alleanza solo per battere la Lega, ma la cosa secondo me sbagliata è rifiutare qualsiasi contatto o confronto a prescindere.
Io sono molto arrabbiato col Pd, per l voto sulla riduzione dei parlamentari, per l’equiparazione tra nazismo e comunismo al parlamento europeo. E anche per le problematiche in Toscana relative alla raccolta dei rifiuti, ai tagli della sanità, all’ampliamento di Peretola, quindi non penso che quel partito in questo momento, con quella candidatura, sia in una fase di rinnovamento, ma affermare che il Pd non ha fatto mea culpa sugli errori commessi, dire che il Pd non è cambiato, perché queste erano le argomentazioni di Sì Toscana per evitare il confronto e per giustificare la scelta della lista solitaria a sinistra, ecco tutto questo mi fa pensare che forse ci abbiamo capito poco o nulla. Tommaso il Pd è quello, il Pd non cambia da solo, quindi non può fare mea culpa. Pensare che il Pd potesse auto rinnovarsi da solo, senza essere spinto a farlo, vuol dire scappare dalla realtà. Il Pd andava “obbligato” al rinnovamento, o almeno ci si doveva provare e questo poteva essere fatto solo con la compattezza e con l’unità della sinistra.
In buona sostanza se la sinistra si auto esclude dalle leve di comando è ovvio che quel posto poi viene occupato da altre forze politiche, purtroppo moderate, come Italia Viva.
Io penso che se noi ci fossimo fatti promotori del rinnovamento della futura coalizione di centro sinistra, anche la parte non renziana del Pd si sarebbe sentita più forte e forse poteva nascere una coalizione di centro più spostata a sinistra.
A fronte di tutto questo mi domando quale sia la strategia di SI Toscana per le prossime elezioni regionali. Ovviamente mi riferisco ad una strategia che possa essere vincente, perché le campagne elettorali di pura testimonianza, o il candidarsi all’opposizione non rientrano nel dna della migliore tradizione della sinistra italiana. Ovviamente questa alternativa per vincere non esiste…ed esiste solo la speranza di superare lo sbarramento del 5%.
Se fossimo in un sistema proporzionale, con uno schieramento o partito di sinistra della stessa forza elettorale della link tedesca lo potrei anche capire, ma come sai così non è.
La corsa solitaria porterà alla sparizione della sinistra in Toscana, il voto utile questa volta sarà molto più forte e accentuato rispetto al 2015, dove la vittoria della destra non era nemmeno immaginabile, e la lista solitaria, penso, rimarrà molto al di sotto della soglia del 5%.
Gli elettori di sinistra, che sono altra cosa rispetto agli addetti ai lavori come noi, se dovranno scegliere tra un voto di pura testimonianza a sinistra, col rischio di far vincere la destra o turarsi il naso e votare la coalizione di centro sinistra, opteranno in grande maggioranza per la seconda soluzione. Inoltre a sinistra ci sarà anche la “concorrenza” del Pc di Rizzo e del nuovo Pci.
Il problema principale secondo me è la propensione della sinistra ad auto escludersi dal potere e dalle leve di comando.
La domanda da porsi è questa: le classi di riferimento che diciamo di voler difendere trarrebbero dei benefici maggiori con Tommaso Fattori, Paolo Sarti, Serena Spinelli e altri di sinistra, in una maggioranza di centro sinistra, oppure con la sinistra fuori dal parlamento regionale? Le nostre cause troverebbero più ascolto e qualche possibilità di soluzione stando in consiglio regionale e magari in una maggioranza o stando fuori dalle istituzioni?
In buona sostanza, i cittadini toscani starebbero peggio sia con una vittoria della destra che con una vittoria del centro sinistra senza la sinistra al suo interno.
Da fuori non c’è nessuna possibilità di incidere e inoltre non c’è nessuna possibilità di rinascita della sinistra, le sconfitte non portano a nessuna riscossa o ricostruzione della sinistra. La riprova è che le opposizioni di sinistra e centro sinistra dopo le sconfitte nelle rispettive città, Siena, Pisa, Massa, Carrara…sono pressoché sparite.
Pensare a una futura campagna elettorale sparando a zero sul Pd e sui partiti o movimenti che perseguono l’alleanza di centro sinistra, seguire il ragionamento di Montanari di “un’unica destra“, penso che non porterà nessun consenso alla sinistra. Anche qui la storia dovrebbe insegnarci qualcosa, la teoria del socialfascismo imposta ai partiti di sinistra dall’internazionale comunista negli anni 30, che accomunava i partiti socialdemocratici ai nazifascisti si rivelò un clamoroso errore che favorì la presa del potere da parte dei nazisti. E poi dovettero fare marcia indietro con l’avvio dei fronti popolari per sconfiggere il nazismo. Oggi, ovviamente con le notevoli differenze e con le dovute proporzioni, siamo nella stessa situazione e commettere lo stesso errore a più di 90 anni di distanza penso sia imperdonabile”.
m.l.
Confesso la mia ignoranza di non ho letto niente di Antonio Canzano se non la lettera riportata nell’articolo. Mi sembra il solito invito a ingoiare il rospo (Giani) altrimenti vince la destra. Personalmente sono invece d’accordo con Tomaso Montanari, storico dell’arte professore a Siena (https://www.la7.it/coffee-break/video/regionali-toscana-montanari-il-candidato-pd-giani-e-imposto-da-renzi-ce-un-patto-di-desistenza-tra-i-18-02-2020-307973).
La candidatura di Giani è stata servita senza un minimo di consultazione con la base del PD e non credo neppure di partiti o movimenti della sinistra.
Non è facile essere sintetici quando incombono ragioni di spazio e di lettura, ma delle domande è giusto porsele di fronte alle eventualità della perdita dei consensi e quindi anche della perdita delle elezioni da parte della sinistra o meglio ”sedicente tale”.Dico così perchè se si toglie il valore alle parole allora possiamo discutere all’infinito.La prima domanda è quella che quando il partito di maggioranza odora la possibilità che possa essere nell’aria la sconfitta,ricorra a tirar fuori ogni ben di Dio, fino a ricorrere all’enunciazione che ad aprire le porte al nazifascismo sia stata la divisione a sinistra degli anni venti del 900,dicendo da una parte che su tale ammissione vi siano differenze con l’oggi ma che in fondo la situazione sia la stessa….Sarebbe bene forse che si chiedesse tale maggior partito della sinistra se in questi anni abbia condotto una politica che rispecchiasse valori di sinistra oppure si sia barcamenato di volta in volta facendo apparire talvolta di essere sinistra perchè tirato per i capelli sopra certe decisioni e talvolta di essere contro certe politiche più prettamente di sinistra ed osteggiate come per esempio il fatto dell’ampliamento dell’aereoporto di Peretola, ma ce ne sarebbero anche altre, tante altre.E’ la classica posizione di chi sappia che la nave stia per affondare e ci si predisponga per dare la colpa ai rematori che remavano verso quelli che loro chiamano scogli,scagionando capitano della nave,nocchieri ed altri che ne assicuravano la direzione.Ci siamo intesi su che tipologia di meccanismo sia questa? In pratica una ipotetica conquista della nave da parte leghista sarebbe il frutto di gente e di politiche che ”tirino troppo la corda…” questo è quanto esce dal concetto di partito moderato, una necessità politica di essere tale, un colpo a destra un altro a sinistra e sedere nel mezzo per mantenersi in sella.Un bell’esempio di sinistra ed è per questo che siccome adesso è il partito di maggioranza relativa ci si prepara coinvolgere gli spauriti rematori verso il nome di un democristiano Doc e nello stesso tempo si scrivono lettere che hanno il senso di ”altolà”-ma ormai è tardi dare l’altolà- ed allora essendo tardi ci si predispone anche di far sentire quasi come l’epiteto di traditori addosso a chi non voglia sottostare al grande abbraccio e far parte del coro della chiesa.Tipico disegno in salsa neo DC di questo partito che odora la presenza di arieti che vogliano sfondare le porte del suo castello ed allora ricorre anche ad una politica a 360° per pensare di poter parare certi colpi anche portando esemplificazioni che da una parte ricordano la storia passata ma che dall’altra sono emesse in questo modo proprio per far indirizzare la gente che ha sempre nel cervello l’idea di sinistra a dare il consenso ad un democristiano per il quale non è mai stata consultata.Mi sembra che le consultazioni della base ormai siano cose mai avvenute dentro tale partito.Cosa avrebbero potuto concordare con tale gente quelli del SI a sinistra? Non c’è bisogno di tante elocubrazioni per capire che si chiaramente ci sia il rischio della ” discesa dei nuovi barbari” ma si dovrebbe pensare anche che se c’è questa eventualità qualche ragione ci sarà per la quale la gente non è più quella di prima e che siano sempre di meno coloro disposti a turarsi il naso come diceva il vecchio Montanelli ” ed entrare in cabina e votare DC”.Non è giusto dire questo o pensare che lo possa essere? La presentazione del tuo Post parla solo di una eventualità e giuoca solo in difesa alla fin fine, ma in difesa di chi ? Vediamo se la gente che legge ci arriva una volta tanto…anche quando gli si vuol confondere le acque col fumo che il nazifascismo passa perchè a sinistra c’è la divisione.Eh si, il nazifascismo passa perchè i fatti e le politiche di quella che è chiamata sinistra non sono state politiche di sinistra e la gente che la votava oggi vota lega(come è avvenuto nelle roccaforti dell’Emilia e dell’Umbria)ed adesso ci si incazza quasi gridando all’errore, che altri che si sono a loro tempo differenziati da tale stato di cose, si comportino permettendo la discesa dei nuovi barbari.In pratica il tutto concide con la conseguenza che tiri la rete in difesa di quel PD che tu sempre nei tuoi scritti hai detto di non aver mai votato, ed adesso la tua riflessione è solo esclusivamente quella che se la fazione del SI a sinistra corra da sola probabilmente sarà ancor più dura al PD vincere tale sfida.In pratica dici questo pubblicando quella lettera, ma perchè allora non presenti la cosa con gli aspetti valoriali che ho specificato? Troppo ”brodosa”la questione? Allora, per chi giuochi o per chi ti schieri dal momento che hai messo l’accento solo sul fatto della possibile sconfitta del PD ? Ti schieri per il voto a Giani ? Guarda, ti parla uno che senza vergogna ha votato anche per il compianto Ingroia e nella rete che ho titato non c’era nemmeno un pesce ma solo qualche scarpone e qualche bottiglia rotta come è nei fumetti, purtuttavia di fronte al dilemma che il Pd possa essere spinto a cambiare dall’interno quando alla fine si sceglie Giani,la cosa mi sembra che possa come concezione politica avere dei grossi limiti,soprattutto limiti di carattere di onestà intellettuale, e non è che dicendo così io non mi ponga il problema che mi riguarda nel senso di come voterei , ma mi pongo anche il problema del dopo, e cioè quello di come possa essere la politica dove ancora sarà più marcata la presenza di Italia Viva .Vincerà la Lega? Non lo sò, ma se così fosse credo che ”la zecca clandestina” non potrà emettere moneta e dovrà riflettere lei con tutto il personale sulla sua politica e non addossare la responsabilità ad un partito che forse mi auguro che ce la faccia a superare il 5% ,ma sono consapevole che tutto questo sarà una forza che non conterà, ma attenzione non conterà come per la sinistra non conterà un Giani cosa assodata ormai, figuriamoci un Renzi. E’ questa la fine del mondo? Guarda caso che la memoria serve a poco perchè se fosse la fine di questa sinistra che sinistra non è e che porta a dire anche a te che non l’ha mai votata(lasciamo il beneficio di inventario a chi ci creda od a chi non ci creda, ma questo logicamente cambia poco o nulla sulla questione e non riguarda me,tantomeno altri ) io tale fatto lo saluterei e lo sentirei come compimento di un periodo temporale che ha visto di tutto e che ha visto il maggior partito di governo regionale essere insufficiente nelle sue politiche ad amministrare la realtà.Ed allora, se è così,quando si parla di opposizione salutare è bene che questa arrivi e che riporti gli incancreniti meccanismi a girare nel senso giusto che è quello della sinistra e non quello del centro, perchè i voti di Italia Viva che affluiranno copiosi con la sinistra hanno poco a che spartire.E credo proprio che sarà la dimostrazione questa, che smentirà chi aveva parlato che il partito di Renzi avesse il 3%, perchè il partito di Renzi dentro il PD è maggioritario ed ormai da tempo i giuochi dentro il PD sono fatti e chi è rimasto dentro è un democristiano DOC,quindi si vorrebbe chiamare chi se ne è andato a votare PD e Giani sennò vincerebbe forse la Lega? Ma per fortuna c’è sempre chi ha una dignità anche se tale dignità viene presa a pretesto da chi ne ha interesse sennò vedrebbe ridursi le possibilità di successo,e si ritirano fuori le vecchie storie del marito che si taglia gli attributi per far dispetto alla moglie perchè alla fine è questo il concetto che passa. Perchè questa è la storia che si va ripetendo,nazifascismi od altri che siano…….sarebbe ora di finirla a prendere la politica usando schematismi e raffronti che ormai sono stati esautorati e superati proprio dalla politica stessa mentre al contrario ci si dovrebbe domandare ed essere irremovibili sul discorso ”PER QUALE POLITICA”. Quello si che sarebbe dirimente,ma mi sembra che il maggior partito di cui si parla anche se sà che tale problema sarebbe preminente,in pratica lo evita e lo vive come un forziere che debba rimanere chiuso per non svelare ciò che contenga.Contiene il valore ”dell’amministrazione e dell’equilibrio delle diversità”,QUINDI UNA TEORIA, ma una teoria che non ha fatto i conti con quelle tante diversità che alla fine crescono ed amministrarle è un problema.Ma il responsabile di tale teoria è lui, sempre.Ed è per questo che non si apre il forziere e si continua ininterrottamente a perderne la chiave,fino a che c’è qualcuno che la chiave la ritrova,ma ormai parecchi danni sono fatti.E chi la ritrova non è certamente un Giani od un Renzi,loro di chiave non vogliono di certo sentir parlare, dicono che non esiste. A chi li vota va bene così perchè hanno capito di certo quali interessi difendono. Oppure gli interessi sono solo una invenzione dei comunisti in una società siffatta ? Ci sarebbe anche tale ipotesi…Chissà cosa ne pensa Canzano?
In Umbria il centro sinistra ha perso pur alleandosi coi 5 Stelle. In Toscana a situazione è diversa perché – con tutti i limiti della gestione Rossi – non ci sono stati scandali come quelli che hanno travolto i vertici della regione Umbria e del Pd umbro, ma anche la Toscana è contendibile. E il rischio che possa vincere la Lega e una destra impresentabile è concreto. Credo che la sinistra a sinistra del Pd avrebbe fatto meglio a provare a spostare l’asse della coalizione di governo, tramite una sua presenza, piuttosto che arroccarsi in uno splendido e orgoglioso ma pericoloso isolamento. Perché se il Pd rischia di perdere la Toscana, la lista Fattori rischia di fare la fine dell’Arcobaleno nel 2008 e di tante altre esperienze successive. Cioè di sparire.
Ripeto: Giani non è la migliore candidatura possibile; è uscita senza un aperto e ampio dibattito nel partito di maggioranza e fuori di esso, con gli alleati attuali e potenziali, ma alla fine meglio Giani e il centro sinistra della Lega e dei fascisti. Perché di questo si tratterebbe. Tra l’altro in Toscana la destra governa già molte città e paesi, ma non mi pare che lo faccia meglio del Pd. Anzi. E lo dico come uno che nel 2015 votò per Fattori e per Sì Toscana a sinistra e non per il Pd.
Allora diciamo così, il tuo discorso è chiaro e pone un aut aut ma nel piano che tu presenti e cioè ritenendo inamovibile la condizione del PD però per chiarezza ed onestà intellettuale ti dovresti anche domandare perchè il PD abbia perso nelle ultime elezioni in Umbria, Toscana, Emilia anche dove non ci sono stati scandali.Ti verrebbe fuori allora un altra condizione ed un altra visione che è molto comune a coloro che rifiutano di turarsi il naso e che non vogliono nemmeno sentir parlare in prospettiva nè di Renzi nè di Giani e vista da sinistra si capisce che è questa la paura renziana.Con un piede nel PD ed un altro in Italia Viva sono in grado di condizionare non solo lo status del governo e se non l’hanno fatto fin’ora non è per loro benevolenza ma è per la paura dei 5 stelle che hanno la maggioranza e ci si sono dovuti alleare ma scalpitano per buttarli fuori.Se la sinistra possa dare un segnale di poter far a meno di tutto questo e ridimensionare quella condizione per la quale il renzismo è andato a sbattere negli anni scorsi ma chè dentro al PD è prevalente e fà il doppiogiochismo perchè si avverte che la noia che ha addosso non è verso il proprio assembramento del quale è maggioranza -Zingaretti non si illuda per il semplice fatto che ha prevalso la sua linea ma sa bene che in 48 ore potrebbe fare come Bersani…-e da qui si vede che chi lo comanda dall’interno il PD e lo costringe ad essere come è nel proporre riforme di natura politica è capitanato dalla maggioranza che ha all’interno.Il primo passo è far fuori i 5 Stelle ma lo farà tale passo quando capirà che le proprie truppe in Italia potranno avere la maggioranza sulla Lega.Se fin’ora non lo ha fatto si deve al pensiero politico di una certa raffinatezza tipico della ex DC,che disinvoltamente possa uscire dalla porta per rientrare dalla finestra.Zingaretti questo lo sà, ma sembra che non lo sappia.Contrapporre a Giani l’alternativa dei fascisti è un giuochino tipico di chi sente il potere scricchiolare e reclamare il conforto e l’aiuto di un partito quasi del 5% in tali condizioni secondo me è del tutto strumentale al fatto della conservazione del proprio potere.Credo che occorra superarle tali condizioni dove è lo stesso PD che tiene inchiodati gli altri a tale scacchiera.Se perderà quel potere a cui sembra di tener tanto potrebbe allora avrebbe potuto pensare prima-ma gli è divenuto impossibile- che quando governava si poteva chiedere che le sue azioni avessero rispecchiato quella domanda che ho detto prima e che ho scritto a lettere maiuscole”PER QUALE POLITICA” ed anche dal momento che era ed è il partito di maggioranza relativa, il potere che ha è immenso;ma se la sua base produce i Giani ed i Renzi e vengono fuori i discorsi che hai riportato tu della validità politica dell’ ”aut-aut”,allora ci sarà qualche cosa che non quadra e che sarà sempre di maggiore importanza di fronte a quella di un partito dal probabile 5%.Questa credo-con tutti i limiti potrebbe essere una analisi politica da cui partyire- ma io da spettatore e non da militante non l’ho mai sentita validare.Il popolo invece l’ha validata in Umbria ed in Emilia.Tutti dicono e chiedono che si cambi ma quando è al dunque come vedi si ripropongono le vecchie analisi. La Lega potrebbe imperversare? E Che imperversi ! Ed allora i cittadini si renderanno conto che sia da una parte sia dall’altra non hanno bisogno delle alchimie per poter campare bensì della partecipazione.Quella che la Regina PD ha sempre scansato,anche con l’aiuto di tanti cespugli.Ora avvisa il pericolo e crede di correre ai ripari. Siamo a questi punti.
Carlo, non ci siamo capiti.Il mio discorso è semplicissimo: il Pd è pieno di magagne e contraddizioni, non l’ho mai votato, è un partito che talvolta predica bene e razzola male, ma è sempre meglio della Lega e dei fascisti. Non per ideologia, ma per come governano laddove hanno vinto. Non solo, ma secondo me il Pd non è più forte come qualche anno fa ed è condizionabile, può essere indotto a politiche migliori, da sinistra. Solo che se la sinistra si scanza o balla da sola, il Pd resterà quello che è con il rischio concreto di perdere le elezioni e di veder sparire quel poco di sinistra che rimane. Che poi è il ragionamento che fa Antonio Canzano.
Ma questo l’avevo capito e l’hanno capito tutti, ma è solo come non voler guardare in faccia la realtà e chiamare il proprio esercito a riparare i buchi che hanno prodotto i condottieri.In pratica è il discorso di scegliere il ”meno peggio”.Ma ricordati che al peggio non c’è mai fondo.E diciamo anche che se ai condottieri li si tiene per qualche tempo a pane ed acqua forse quel vizietto di dire una cosa e di farne un altra lo perdono, od almeno gli diminuisce.Ma perchè si va dritto a dire che così come tu dici vi sia il meno peggio? Non ti sembra di tirare l’acqua su dal pozzo che vuole il contadino? Fagli vedere che ci sarebbero altri contadini che non si alzano alle 10 come si alza lui ma che lavorano dalle 5 del mattino. Se accetti il suo discorso con quel tipo di aut-aut sei il contadino che si alla alle 10 del mattino e che poi si duole che il grano e la frutta gliela mangino gli insetti.Questo è semplice e lo capiscono tutti.Fagli passare un inverno di fame al contadino e vedrai che l’anno prossimo mette la sveglia od è più probabile che la metta.Se pensi che i suoi figli dall’interno gliela mettano aspetti invano.
leggi che sialza alle 10 del mattino. chiedo scusa.
Io invece cinque anni fa votai per Enrico Rossi. Apprezzavo il suo impegno contro il razzismo. Fu coraggiosa la diffusione di una foto con lui e due famiglie rom in abiti tradizionali con il titolo “questi sono i miei vicini di casa”. Una sfida che probabilmente gli costò migliaia di voti. Poi sappiamo come è andata, circondato in giunta e in consiglio da tanti renzini ha dimostrato minor coraggio e fatto errori.
Per un elettore di Chiusi secondo me la domanda da fare è la seguente: chi mi dà più garanzie di impegnarsi contro la politica della “pattumiera” per le aree periferiche della Toscana. Sino ad ora non c’è stata posizione ufficiale su carbonizzatore/valorizzatore e depuratore. Si ha la sensazione che si voglia far passare le elezioni. Posso solo sottolineare che sul tema chi si è mosso tempestivamente è stato il consigliere Fattori. Gli altri candidati si pronuncino. Per ora leggo la dichiarazione di Giani riportata dalla stmpa ““Se a Livorno non dovesse sorgere una bioraffineria così come è stato concordato, riconvertendo una parte dell’attuale raffineria Eni, sarà individuato un nuovo sito e, a costo di essere impopolare, andrò dritto con i carri armati.”
Una caduta di stile che il governo regionale della Toscan non aveva mai conosciuto prima.
Sì, ma la domanda posta in questo articolo è “la sinistra a sinistra del Pd conterebbe di più e avrebbe più possibilità di incidere stando dentro una maggioranza di centro sinistra, oppure stando all’opposizione (magari insieme al Pd, se vince la Lega) o addirittura fuori dal consiglio regionale?”
Io so soltanto che negli ultimi cinque anni Fattori e Sarti hanno svolto un’azione positiva. Se fossero stati in maggioranza non credo avrebbero potuto svolgere la stessa funzione. Per Chiusi la vicenda Carbonizzatore parla abbastanza chiaro.
Senza alcuna vena di polemica con te Marco e nemmeno con Paolo che mi sembra dica cose sensate,la domanda che fai è una domanda storica ineludibile ed alla quale però a seconda dele esperienze passate è stato cercato di dare una risposta.Ad onor del vero diciamo che anche in questo caso la domanda si ripropone e la risposta non mi sembra possa attendere tanto a venir fuori, ma se dovessimo-per darla tale risposta-basarsi sull’esperienza passata i cui risultati sono arrivati fino ad oggi nel modo di poter leggere quale possa essere la fotografia della situazione, credo che si vedrebbe che l’unica cosa che abbia impensierito la Madama è quella che la ”marea montante ed inaspettata” della Lega sia arrivata fino alle porte del Castello e che ancora chi stia dentro usi gli stessi meccanismi ed i vecchi arnesi della politica nel dire ”apres moi la deluge”.Attacca sempre di meno, lo sappiano, ma che attacchi sempre di meno è un bene e non un male e dovrebbe spingere a creare qualcosa d’altro.Ma non credo che Zingaretti al proprio interno abbia una platea sconfinata, perchè la maggior parte di quella platea crede ai modelli di sviluppo renziani e te l’ha fatto vedere quanto pesano e quanto ancora in futuro peseranno.In sostanza ” Si Toscana” secondo me ha lanciato un messaggio che è quello che la politica non funzioni più con le cabine dove entrino chi si tura il naso, e come messaggio di qualità credo che sia uno scalino in più, indipendentemente dai risultati perchè per validare questultimi la gente ha dato il segnale che non è disposta più ad attendere i giuochetti dei partiti.E fa bene, perchè quei giuochetti hanno portato la situazione ad essere quella di adesso.Quindi la responsabilità politica della ”Madama” è grande come una casa,altro che le solite menate” avrebbe fatto meglio a razzolare dall’interno”.Sono questi i discorsi che sono saltati, lo si capisce questo oppure lo si subisce.Non c’è altra via, purtuttavia vedo che ancora si insiste perchè si crede di avere una facoltà che riguardi l’imboscamento di tante verità, anche di quelle più piccole non solo di quelle grandi e che riguardano la teoria politica, ma che riguardano il concetto che tutto questo possa passare inosservato di fronte alla gente che sempre di più ha fame e sente il fiato sul collo.allora, o il sistema cambia oppure è la gente a farlo cambiare,come del resto è successo con l’Emilia, con l’Umbria che non è un caso a parte se si guarda bene anche le piccole cose, ma anche con Terni.
https://www.primapaginachiusi.it/2020/06/regionali-toscana-chiusi-terreno-di-guerre-fratricide-sinistra-scaramelli-bettollini-lanari-cardaioli-tutti-pista/
Si è persa una grande occasione per la Sinistra di presentarsi compatta alle elezioni.E’ inutile dire che al PD serve pungolarlo affinchè cambi.IlPD non si rinnova perchè nel suo DNA alberga il moderatismo nonchè il potere a tutti i livelli maturato da decenni.Il PD andava messo con le spalle al muro imponendogli una vera politica di sinistra:prendere o lasciare.
X Spartaco .Il dilemma che lei pone alla fine del suo intervento è vecchio quanto il mondo.Sono d accordo con lei con le considerazioni fatte sul DNA di tale partito che molti ancora identificano con la sinistra ma ormai il latte è stato versato e questo occorre considerarlo e considerare la irrecuperabilità da parte della sinistra.Restano solo due cose per togliere le radici a mio avviso: o convergere il più possibile ingrossando la sinistra più vera sul piano istituzionale col voto oppure guardando a costruire dall interno una forza che gli si possa opporre.Solo adesso si vedono i danni prodotti dalle dirigenze all origine di quella storia di creazione a tavolino di quel partito che è stata fatta accettando supinamente e consequenzialmente la distruzione della sinistra.Di questo i primi ad essere responsabili sono stati i suoi dirigenti che hanno nome e cognome e che oggi votano quel partito mascherato da progressista ben sapendo che è tutto fuori che sinistra.Le ricordo che con alti e bassi la democrazia cristiana ha retto l’Italia per quasi 80 anni e che la responsabilità maggiore nel bene e nel male di tutto quanto ne è conseguito è di quel partito che aveva ed ha come oggi dietro non la gente che decide ma la gente che elegge e che poi si disinteressa di tutto quanto possa succedere non partecipando alle decisioni.Questo hanno voluto le dirigenze,anche quelle attuali:la manipolazione credibile.Tutto il contrario dal concetto di sinistra.Ed è chiaro che si adoperino perché non vogliano che tale concetto passi nella politica.Sarebbe la loro fine. Difatti la responsabilità di chi ha fatto sorgere il populismo si riscontra anche in questo.Una sinistra attenta non lo avrebbe permesso.
Per Spartaco Innocenti.Mi scusi ancora.Sarei curioso di sapere come si sarebbe realizzato il fine di cui lei parla e per quali mezzi avrebbe transitato dal
momento che lei dice che il Pd ha nel suo DNA ormai consolidato il moderatismo.L ‘ unica cosa che mi viene in mente è quella di metterlo davanti al rischio di perdere,ma non credo sarebbe bastato, perché ormai è avvezzo anche ad altro.Quindi secondo quanto comprendo, SI Toscana avrebbe dovuto restare dentro e correre insieme e dall’interno cercare di spingere il Pd a sinistra ?Non è così dal momento che lei parla di un errore quasi concettuale di Si Toscana. Ma secondo lei quali scenari si sarebbero posti in essere dopo tale decisione? Ci pensi un momento od è troppo difficile arrivarci dal momento che il mantello del moderatismo copre tutto, dal momento che la maggior parte dei media le manovra quel partito, dal momento che quando ha stretto una alleanza con esso la parte più debole si sarebbe colorata ancor di più di debolezza,dal momento che alla fine mediaticamente rende L di se stessa una visione ed una impronta dove sia sempre più difficile differenziarsi? Fanno tutti i maestri di comportamento specie i moderati come appunto ha sentito e visto che anche il complesso
mediatico punta a difendere i comportamenti del capo( meglio Renzi- perché dietro Giani secondo lei chi ci sia non è un segreto per nessuno) ed allora come vede da tutto questo la stampa amica ed il complesso mediatico che nutre aspettative da tutto questo dice che sarebbe stato meglio Renzi che una Lega.Secondo lei chi fa più timore ai moderati renziani e democristiani un Si Toscana oppure una Lega? Allora se si vuol battere il moderatismo ci si concentra il voto sul principe dei moderati? Glielo chiedo.Elementare no ?Anche lei mi scusi ma a parole critica il moderatismo e lo avverte come elemento mi sembra dissacratore di politiche di sinistra ma nello stesso tempo invita i lettori a votare per il Pd. Allora come la mettiamo questa storia? Non le sembrerebbe ormai che certi giochetti lascino il tempo che trovano e che andavano bene al tempo delle maggioranze silenziose e che oggi siano superate dalla realtà dei fatti?