CORONAVIRUS: CHIUSI E CHIANCIANO, DECINE DI PERSONE MESSE IN QUARANTENA. CHIUSI CINEMA E TEATRI, SOSPESE MANIFESTAZIONI POLITICHE, CULTURALI E SPORTIVE FINO AL 3 APRILE
PRIMO CASO DI POSITIVITA’ ANCHE A CASTIGLIONE DEL LAGO…
– Notizie dal fronte. Il sindaco Juri Bettollini alle 12 di questa mattina ha fatto il punto della situazione circa la battaglia contro il coronavirus. Chiusi è non è (ancora) una “zona rossa” come il lodigiano, ma è comunque considerata un’area a rischio elevato di contagio. “Al momento – le ore 12 di oggi, appunto – non ci sono nuovi casi conclamati di contagio” ha detto Bettollini, il quale però ha annunciato una decisione rilevante: una serie di ordinanze, richieste dalle autorità sanitarie per la messa in quarantena per due settimane di alcune decine di persone. Si tratta di tutti gli alunni della classe V B delle elementari dello Scalo (quella di cui fa parte l’alunno trovato positivo al Covid 19) e dei loro familiari, di tutti i docenti e loro familiari. Ciò per ridurre la possibilità di contatti e quindi di propagazione del contagio. Una misura precauzionale e preventiva. Nessuna delle persone “isolate” è risultata positiva al Covid-19, ma il rischio che qualche caso possa verificarsi è abbastanza alto. Ci può stare insomma che i 6 casi fin qui accertati possano aumentare. Ma non è detto. La misura chiesta dalla Asl rientra nel novero delle iniziative di sorveglianza attiva per circoscrivere il più possibile la diffusione del virus, isolando il contesto già in qualche modo attaccato… Un “Piano di Protezione Civile” messo a punto dall’Unione dei Comuni assicurerà alle famiglie messe in quarantena per 14 giorni, assistenza e anche rifornimento di generi alimentari, laddove le famiglie stesse avessero necessità di approvvigionarsi. Vietato infatti per le persone in quarantena aggirare l’isolamento chiedendo aiuto a parenti, amici e conoscenti…
Ma l’isolamento degli alunni, docenti e rispettivi familiari non è l’unica misura adottata e annunciata oggi dal sindaco di Chiusi. Bettolini ha infatti annunciato anche la sospensione, fino al 3 aprile, di tutte le manifestazioni congressuali, convegnistiche, politiche, delle assemblee e incontri pubblici, delle iniziative culturali (presentazioni, corsi, spettacoli). Sospesa l’attività di cinema e teatro, compresa la stagione del Mascagni. Sospese tutte le manifestazioni e gli eventi sportivi di qualsiasi ordine e disciplina. Per gli atleti agonisti è consentito l’allenamento, ma solo a porte chiuse e con assicurazione di controlli da parte di medici delle varie società… Bettollini, nella sua diretta facebook ha fatto appello al buon senso e ha invitato tutte le società a soprassedere.
E’ consentito lo sport di base, individuale, salvo mantenere la distanza di 1 metro tra una persona e l’altra. Cioè si può fare jogging, trekking, bici e nuoto, ma non in gruppo…
L’obbligo di garantire una distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra mette a durissima prova anche ristoranti, pub, bar e circoli ricreativi. Tutto ciò in ottemperanza delle direttive diramate ieri dal Governo per tutto il territorio nazionale. Il sindaco chiusino ha riferito che non esistono disposizioni per ciò che riguarda il commercio. Quindi i negozi possono rimanere aperti e fino a eventuali indicazioni contrarie anche il mercato settimanale si terrà regolarmente.
Praticamente Chiusi, come un po’ tutto il Paese, è una città che si è messa in quarantena. Un po’ in forza di provvedimenti emanati dalle autorità e un po’ volontariamente. Alcuni negozi – come avevamo già segnalato in un precedente articolo, anche i negozi gestiti da cinesi – hanno chiuso temporaneamente.
Con cinema, teatri, riunioni, incontri pubblici interdetti, sono poche le occasioni e i motivi per uscire la sera. E anche di mattina e di pomeriggio le strade sono più deserte e desolate del solito.
Ovviamente non è solo un problema di Chiusi. E’ così ovunque. Ieri il sindaco Nardella ha parlato di Firenze come di una città spettrale, con un calo delle presenze turistiche del 90%. Sui social circola un video, girato questa mattina a Siena in piazza del Campo. Nella “conchiglia più bella d’Italia” solo 4 persone. Mai vista così vuota. E la Toscana non è una zona rossa. O meglio lo era per altri motivi e lo è molto meno anche per quelli, ma non per il coronavirus… Eppure questa è la situazione. Sembra un clima di guerra.
Lo stesso Bettollini, come tanti altri, in questi giorni, ha fatto appello alla sobrietà, all’unità, ha ringraziato le opposizioni che si sono messe a disposizione, ha chiesto di mettere da parte il sarcasmo da social e le polemiche politiche per concentrare tutte le energie in questa battaglia, ma ha anche precisato che non siamo in presenza di una peste… che l’infezione da coronavirus nell’80% dei casi guarisce da sola dopo 3-4 giorni, che nel 15% dei casi guarisce con delle cure tipiche delle sindromi influenzali e che solo in una percentuale ancora più bassa (5% circa) è richiesta l’ospedalizzazione e la terapia intensiva. Ha spiegato che i morti sono generalmente persone che avevano altre patologie o complicanze cui il coronavirus siè aggiunto aggravando la situazione e che essere messi in quarantena per precauzione non significa essere ammalati, né tantomeno “appestati” o “untori”. Ha espresso vicinanza alle famiglie nelle quali sono stati riscontrati i casi di positività e a tute le famiglie che dovranno sopportare l’isolamento forzato per due settimane.
Rispondendo ad alcune domande via social, Bettollini ha anche riferito che tutte le persone risultate positive al tampone, stanno bene; solo un caso, un 86enne, vicino di casa del primo contagiato, è ricoverato alle Scotte di Siena. Per tutti gli altri il quadro clinico è rassicurante.
Questo per dire che è giusta la preoccupazione e sono giuste le misure di contenimento, ma non è il caso di diffondere allarme e paura, come se fosse una pandemia di colera o di peste bubbonica. Non è neanche la Spagnola del 1918. E soprattutto la medicina non è quella del 1918.
Intanto anche da Chianciano arriva a notizia che il sindaco Marchetti ha disposto la quarantena per 12 persone. Si tratta nello specifico di persone che hanno partecipato ad una gara di ballo nella cittadina termale. Uno dei partecipanti è risultato positivo a Piacenza. Da qui la decisione di controllare e isolare tutti gli altri…
Primo caso di positività anche a Castiglione del Lago. Ne ha dato notizia il sindaco Burico, che in una nota scrive che “dalle prime informazioni la fonte di trasmissione è esterna al territorio comunale. La quarantena è già stata attivata e le indagini epidemiologiche della USL sono in fase avanzata.
L’Amministrazione Comunale rinnova la piena fiducia nelle procedure della direzione sanitaria e della task force regionale e nel contempo, in un quadro precauzionale, il Sindaco ha ritenuto opportuno attivare il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile”.
In questi giorni vengono attivate misure drastiche quando ormai il virus ha raggiunto una diffusione che probabilmente nessuno immaginava. A mio avviso l’azione è stata tardiva e inadeguata, la sensazione è che chi di dovere non abbia sottovalutato il problema ma abbia proprio mostrato di non sapere cosa sia un’epidemia da virus e come si diffonde, chiaramente non le autorità medico sanitarie, parlo delle autorità “politiche” a livello nazionale che in queste due settimane hanno mostrato lacune enormi nella loro azione, ciò che è avvenuto riguardo alle partite del campionato di calcio è, secondo me, estremamente esemplificativo del fatto che non si sapesse in che direzione muoversi, la stretta drastica degli ultimi due giorni, con chiusura delle scuole e di tutte le attività sportive, spettacoli, convegni ecc., è avvenuta perché finalmente il governo si è per così dire messo nelle mani del comitato scientifico. Adesso siamo qui a leccarci le ferite e credo dovremo farlo ancora per molto.
X Luca Scaramelli.beh, forse si ma in tale giudizio va compreso il fatto che trovarsi all’improvviso davanti ad una cosa nuova di tali dimensioni,io credo che occorra comunque del tempo per valutarne l’importanza, e soprattutto di tale importanza minore o maggiore che possa realmente essere è difficile capirne da subito la dimensione.Ed è logico che poi quando è stato visto che il mare avanzava si sia cercato in maniera drastica di mettere le palizzate e che in tale fase credo di poter dire che ne siamo ancora ampiamente dentro.Cadono quindi stime sui numeri e nuove se ne mettono in piedi, contribuendo così a far vedere all’opinione pubblica che la politica è stata insufficiente diciamolo pure, ma che lo sarebbero a mio avviso state tutte anche quelle di altri colori.Il problema non lo si vede perchè le partite di calcio e gli incontri sportivi vengono rinviati a data da destinarsi ma bene ha fatto il governo ad usare la mano dura quando si è reso conto che gli ostacoli sarebbero stati quelli della mutazione del virus sulle persone e soprattutto sulla possibilità di diffusione.Cosa dovrebbe dire allora la Cina dove d’autorità e di forza è stata messa in quarantena una regione che possiede la quantità di popolazione dell’italia tutta? E’ stata la cosa più importante che doveva essere fatta e sembra per davvero che ce l’abbiano fatta ad imboccare la strada della diminuzione dei colpiti.In questo mi sento di dire che l’Italia è stata una piccola Cina.Senz’altro subiremo tutti gli strascichi di una perdita economica che interesserà e sta interessando interi settori produttivie che s’innesta in uno stato di crisi già pre-esistente, ma se non si fosse agito in questo modo la recinzione-che non è finita-dei virus non sarebbe mai iniziata, ed adesso credo che abbia molte più speranze di uscirne vincente. Il cntrario di questo credo che sarebbe stato letale sia per le persone ma anche per l’economia che se non si fosse fermata di colpo una grossa percentuale,magari sarebbe continuata la produzione industriale a passo ridotto,ma alla fine la differenza col mondo interconneso che rifiuta di accogliere i nostri prodotti anche oggi,non credo potrebbe essere stata molto diversa da quella che si è dimostrata dopo la chiusura delle scuole e di altri comparti.Antonuio Padellaro stasera a Piazza Pulita ha fatto un discorso molto realista,in parte contrapposto a quello del Prof. Cacciari che ha dichiarato che nello stesso momento che il governo ha stanziato 7 miliardi avesse dovuto dare subito le priorità di assegnazione ed i criteri per fare questo e chiarirli agli occhi dei cittadini.Io per quello che ho visto e considerati i tempi della politica credo che abbia adottato modalità decisionistiche anche troppo brevi e magari anche frutto di un confronto e lavoro incessanti.Ricordiamoci che nei governi precedenti avevano avuto un immobilismo senza pari in occasione delle grandi tragedie che hanno colpito l’Italia.La politica deve essere seria e deve comprendere che in una società composita i bisogni sono compositi.Ci sono i settori e le aziende da aiutare di più e quelle da aiutare di meno poichè di caratteristiche diverse, di impiego di personale diverso ecc ecc.la politica dunque deve osservare tali peculiarità poi decidere secondo criteri certi e sicuri per l’assegnazione delle energie economiche,diversamente nelle baruffe che politicamente si scatenano per stare al caldo e porsi vicino al fuoco esistono i soliti privilegiati,quelli che non ne hanno bisogno ma anche quelli che hanno un bisogno estremo ed energie da poter fruire.Se anche questa volta seguissimo la legge del più forte sarebbe pari pari come riconfermare che l’italietta da quattro soldi è fatta di furbi che ne approfittano e quindi dico ben venga la velocità ma ben venga anche l’attenzione verso chi dare. E questo non si fa in due giorni e tantomeno in maniera orizzontale verso tutti.Ancora il virus è purtroppo in crescita e non si sà nemmeno con certezza quando sarà e se ci sarà l’apice della curva.Questo ci dicono gli scenziati ed i loro comitati scientifici,quindi il Governo mi sembra che male non si possa essere comportato.
Il Clev Village di Chiusi fa sapere che la multisala è regolarmente aperta e che sono rispettate le misure di sicurezza richieste dal DPCM del 4 marzo…