CHIANCIANO, TEMPI LUNGHI PER LA RIAPERTURA DEL VIADOTTO. IL COMUNE PROTESTA CON ANAS

giovedì 19th, dicembre 2019 / 18:04
CHIANCIANO, TEMPI LUNGHI PER LA RIAPERTURA DEL VIADOTTO. IL COMUNE PROTESTA CON ANAS
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CHIANCIANO TERME –   Notizie poco confortanti sulla riapertura al traffico del viadotto Ribussolaia, nel cuore di Chianciano. In seguito ad una richiesta di informazioni inviata il 30 agosto scorso dal Comune, il responsabile Anas perla Toscana ha comunicato, a fine novembre che l’intervento sul viadotto chiancianese è stato inserito nel Contratto di Programma Anas-Ministero delle Infrastrutture  ed è stato dato avvio alla progettazione esecutiva, con previsione di inizio lavori entro la fine del 2020.

Quindi passerà un altro anno prima di vedere il cantiere aperto. La risposta del responsabile Anas non ha soddisfatto l’amministrazione comunale di Chianciano, che con una pec  del 19/12/2019 ha richiesto “più approfondite e puntuali informazioni in merito allo stato di avanzamento della progettazione esecutiva, alla successiva gara di appalto per affidamento delle opere ed infine alla calendarizzazione dell’inizio dei lavori ed un plausibile cronoprogramma degli stessi. Nello specifico pertanto – scrive il Comune – abbiamo richiesto un cronoprogramma inerente gli step di redazione del progetto esecutivo, i tempi di predisposizione ed espletamento della gara ed infine quelle che potranno ritenersi verosimili tempistiche di svolgimento dei lavori di consolidamento e ripristino funzionale del viadotto finalizzato alla ripresa della regolare circolazione”. 

Come è noto, il viadotto Ribussolaia costituisce variante alla SR 146 e dunque trattasi di infrastruttura sotto la competenza di Anas, non del Comune. Ma la chiusura al traffico, avvenuta il 25 agosto del 2018, in seguito ai controlli seguiti al crollo del ponte Morandi a Genova, ha creato e sta creando problemi notevoli alla cittadina termale: circolazione veicolare appesantita nella zona centrale dell’abitato con maggiore inquinamento e disagio per resident, operatori e ospiti; tempi più lunghi per i collegamenti da Chianciano e Sarteano con l’ospedale di Nottola; difficoltà per gli automezzi pesanti legati soprattutto alle attività edilizie e agli approvvigionamenti, che per una serie di divieti non possono transitare per il centro…

Insomma il Comune di Chianciano prova a mettere fretta ad Anas, ma il via ai lavori per il consolidamento del viadotto e la sua riapertura al transito non è certo dietro l’angolo.

Vero è che le stagioni termali estive a Chianciano non sono più quelle di una volta e che anche nei mesi clou la città del fegato sano non pullula più di ospiti degli alberghi e delle pensioni, come avveniva fino agli anni ’80…

Ma quel “ponte” chiuso rende l’atmosfera generale ancora più spettrale, una sorta di Las Vegas diventata una ghost town. Qualcuno, dopo questo primo anno e mezzo di chiusura, che potrebbe protrarsi per almeno un altro anno e mezzo, sussurra che… “forse era meglio buttarlo giù… Almeno non si vedeva la ferita”.

E c’è pure chi fa battute sullo stato delle infrastrutture in tutta Italia: “altro che Bel Paese, qui siamo solo gruviera”…

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