CHIUSI, LA FESTA IN PIAZZA PER IL FRECCIAROSSA

lunedì 10th, giugno 2019 / 11:23
CHIUSI, LA FESTA IN PIAZZA PER IL FRECCIAROSSA
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CHIUSI – Certo, qualche battuta sarcastica, la festa in piazza per l’arrivo del primo Frecciarossa se la tirava dietro. Fin troppo facile ironizzare su quella folla accorsa a vedere il treno.  Come se alla stazione di Chiusi non ne fosse mai passato uno. “Alla stazione c’erano tutti. Dal commissario al sacrestano. Alla stazione c’erano tutti. Con gli occhi rossi e il cappello in mano”. A chi non è venuta in mente Bocca di rosa di Fabrizio De Andrè?. O quei film western dove la folla accoglie l’arrivo del primo treno sulla nuova ferrovia?

E certo, lo stand con la porchetta avrà fatto ripensare alla porchetta del “palazzinaro” Aldo Fabrizi calata con la gru in “C’eravamo tanto amati”…  Altri avranno certamente rivisto quella scena de Il ragazzo di campagna con Pozzetto e i contadini di Borgo Tre case (frazione di Dieci Case) che si portano la sedia e si piazzano al lato del binario in mezzo ai campi per aspettare il passaggio del treno: “Eh beh il treno è sempre il treno…”.

Ieri sera alla stazione di Chiusi ad aspettare e festeggiare la prima fermata del Frecciarossa c’erano davvero tutti, come a Sant’Ilario.

C’erano i sindaci di Montepulciano, di Sarteano, Cetona, Torrita, Castiglione del Lago, San Casciano Bagni, c’era il nuovo sindaco di Città della Pieve, unico con la fascia, accompagnato per tutta la “cerimonia” dal senatore leghista Briziarelli che lo ha seguito come un’ombra.

C’era l’ex viceministro e segretario del Psi Nencini, l’assessore regionale Ceccarelli, il consigliere regionale ed ex sindaco Scaramelli, insieme ad un emozionato Bettollini che ha esordito con un “in questa splendida Piazza Duomo”…  poi si il fischio di un treno lo ha riportato sulla terra, cioè a Chiusi Scalo e si è corretto…

Era emozionato Bettollini come mai lo abbiamo visto. Perché forse tutta quella gente non se l’aspettava nemmeno lui. E perché la fermata del Freccia Rossa alla stazione di Chiusi non era per nulla scontata. Ha faticato parecchio per ottenerla, insieme ai suoi colleghi. Non era scontata e non è scontato che sia una vittoria definitiva. Tutt’altro. Ma intanto da qui a dicembre una Freccia verso sud alle 8 di mattina e una verso nord alle 21,07 si fermano a Chiusi. Gli orari – lo abbiamo già scritto – non sono il massimo. Anzi sembrano fatti apposta per dimostrare che quelle fermate non servono a niente, che l’utenza non c’è e quindi meglio toglierle.  E qui sta, adesso, il nodo: dimostrare il contrario e cercare non solo di convincere Trenitalia a mantenerle, ma addirittura ad aumentarle, mettendo magari un’altra coppia di frecce ad orari più consoni. E oltre Trenitalia anche Italo…

La festa in piazza con la banda e la porchetta sarà stata anche un po’ pacchiana. Un po’ provincialotta, come qualcuno ha scritto sui social. E le facce esterrefatte  dei viaggiatori che erano sul treno (tra i quali l’attrice Cristiana Capotondi, che si è fatta pure fotografare con i sindaci, diventando “testimonial” della manifestazione ..) sarebbero lì a dimostrarlo.

Ma sbeffeggiare il popolo non è mai una cosa di sinistra. E vale la pena ricordare che la battaglia per rilanciare la stazione di Chiusi anche attraverso una o più fermate dei treni ad Alta Velocità, quando molti sindaci, compreso l’allora sindaco di Chiusi Scaramelli e quelli di Città della Pieve, Castiglione del Lago, Fabro, e Montepulciano proponevano la mega stazione in linea da realizzarsi ex novo e si accapigliavano sull’ubicazione tra Ponticelli, Terontola o Farneta, è stata una battaglia di questa testata, per esempio, e anche di molti di coloro che ieri sera hanno storto il naso per la festa organizzata da Bettollini.  Il coro dei distinguo, del “con questi orari le frecce non servono a niente”, o “vedrai che tra 6 mesi le tolgono tutte e due!” sembra il classico atteggiamento di chi spera nel peggio per dire “visto, io ve l’avevo detto!”. O peggio, sembra l’atteggiamento del marito che si taglia gli attributi per far dispetto alla moglie…

Noi crediamo che oggettivamente la fermata di una freccia per il sud e una per il nord, anche se in orari non proprio ottimali, sia sempre meglio che niente. Che possa essere una base per ragionare, un primo passo (un tassello) per far funzionare il “pacchetto” turistico elaborato dai Comuni dell’area per convincere Trenitalia.  Ovvio che da sole le due Frecce non risolvono e che il rilancio della stazione non può avvenire solo con quelle. Ovvio che serviranno altri e più rapidi collegamenti con Arezzo e Firenze e da una parte, con Roma dall’altra. E anche con Siena e magari Perugia via Terontola. Ma poter dire, oggi, che a Chiusi si ferma una coppia di Frecciarossa è comunque un elemento di vantaggio, rispetto a ieri.

Oggi che la fermata è stata ottenuta va anche riconosciuta a Bettollini e ad alcuni suoi colleghi anche la capacità e l’umiltà di aver cambiato linea. Di aver sposato la linea che era di altri e di averla portata avanti con determinazione, abbandonando la chimera (per noi una bufala) della Stazione sopraelevata in linea, per optare più pragmaticamente e concretamente, ma anche più oculatamente, verrebbe da dire, per l’adeguamento della stazione esistente e ottenere una fermata. Intanto una, poi si vedrà.

Chiaro che la fermata del Frecciarossa non è un punto a favore solo di Chiusi e la presenza dei sindaci del territorio alla festa di ieri sera lo dimostra. Chi accusa i sindaci di Montepulciano, Castiglione ecc.. di essersi prestati ad una operazione che- come dicevamo – sembra fatta apposta per dire tra sei mesi che non ne valeva la pena e chiudere definitivamente la partita, gioca al ribasso. Fa una battaglia di retroguardia. E anche la festa un po’ pacchiana, ma con tutta quella gente e tutti quei sindaci in piazza, è un segnale che il territorio ha mandato a Trenitalia, alla Regione Toscana e alla regione Umbria, allo stesso governo nazionale…  Sappiamo bene che certe istituzioni e certe aziende (Trenitalia) fanno i conti sui biglietti e non sui sentimenti, o sulle aspettative, ma dopo un saluto così, sarà più difficile toglierle dall’orario quelle due Frecce.

m.l.

 

 

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