DA SCARAMELLI A SALVINI, LA POLITICA AL TEMPO DELLE RUSPE. MA PERCHE’ ADESSO NESSUNO SI INDIGNA?

CHIUSI – Ruspe in azione a Gallarate in Lombardia per sgomberare un campo Sinti. Agli abitanti del campo è stato dato un ultimatum. Poi via ai motori e alla demolizione di roulottes, baracche e casette abusive…
E’ il metodo Salvini.
Quasi 5 anni fa, su queste colonne prendemmo per il culo il sindaco di Chiusi che “di buona mattina andò ad assistere ad una demolizione e volle dare lui, senza indugi, il primo colpo si benna”… Il sindaco era Stefano Scaramelli e la struttura de demolire il casotto della biglietteria del campo sportivo, con copertura in eternit (amianto)…
Prendemmo per il culo Scaramelli perché si fece fotografare dal suo addetto stampa ai comandi dell’escavatore, con il casco da operaio in testa. Come il Mussolini mietitore a torso nudo o Berlusconi con il cappello da ferroviere.
Quello che scrivemmo allora si può leggere qui. E viene da ridere, a pensarci. E allora ridemmo in molti. Tutti quelli, almeno,che stavano all’opposizione…
Oggi invece c’è gente che sta all’opposizione e non ride più, anzi applaude ai colpi di benna e ai selfie del ministro della paura Salvini a bordo della ruspa, in giacca e camicia bianca, ma anche lui con il casco in testa. O quasi (foto in copertina).
Diciamolo, la “comparsata” di Scaramelli era abbastanza innocente. Lì si trattava di demolire un casotto dismesso e dare un segnale di attenzione all’ambiente (l’eliminazione di una copertura in amianto). La cazzata la fece scrivere all’addetto stampa facendogli dire che “il Comune di Chiusi cambia faccia per diventare sempre più bello e sicuro per i propri cittadini e mai come adesso, vista la nuova veste operaia, è proprio il caso di dire che il sindaco di Chiusi è in prima linea”. Come se essere operai volesse dire essere automaticamente simpatizzanti di “Prima linea”. Una cazzata grossa come un palazzo di 30 piani, non solo come una casa…
Ma allora almeno noi la facemmo notare e ci fu chi fece notare che “tra l’altro, per guidare una ruspa ci vuole la patente e i sui mezzi comunali ci possono salire solo i dipendenti debitamente formati. E per smaltire l’eternit ci vuole un preciso piano di smaltimento. Con ditte specializzate. C’era?”
Ora invece, a 5 anni di distanza, è tutto normale. E’normale che Salvini salga sulle ruspe, si prenda meriti che sono di altri (nel caso delle villette di Casamonica, di Marino, della Procura della Repubblica e anche del Presidente della Regione Lazio…), è normale che il ministro si faccia fotografare mentre fa jogging con la felpa della Polizia di Stato… ed è normale che si trattino allo stesso modo un clan di criminali e gli abitanti di un campo nomadi, che tra l’altro, sono italiani, magari poco integrati o con tradizioni diverse, ma italiani…
Non abbiamo visto un post, uno che uno, da parte di tanti amici e conoscenti di area 5 Stelle per esempio, su questa sovraesposizione mediatica di Salvini, se non per dire che va bene, che la legalità deve essere fatta rispettare…
Certo, c’è la legalità da rispettare e far rispettare, ma c’è anche la decenza e quella ogni tanto sfugge… Quelli che a Chiusi si associarono alla presa per il culo di Scaramelli ruspista, adesso dove sono? tutti in letargo come le marmotte oppure tutti allineati e coperti intorno al nuovo verbo gialloverde? I podemos non c’erano ancora nel 2014, ma qualcuno di loro dalle fila della Primavera sbeffeggiò Scaramelli… Adesso niente. Silenzio totale.
Non è buona politica, la politica al tempo delle ruspe. Chiunque ci salga sopra e si metta ai comandi…
M.L.
INon so a chi ci si riferisca. Le comparsate in un certo senso sono simili: propaganda. Io per esempio di Salvini ho scritto di un ministro RUSPAnte- Ilcaso di Scaramelli a riguardarlo fa rilevare un reato. Un tetto in amianto può essere demolito con le dovute precauzioni (tuta e maschera). Quindi non l’ha neppure demolita. Propaganda frates.
Perchè nessuno si indigna è la domanda del tuo post ? Ti rispondo subito : perchè se ne sono viste troppe ed a forza di vederle ed anche di subirle, anche le discrasie che dovrebbero far indignare di fronte a quelle prodotte da coloro che hanno governato l’Italia per più di venti anni fino a 6 mesi fa, penso che se ne siano viste talmente troppe che cercare di correre ai ripari facendo questi confronti,penso che alla gente tutto questo faccia solo ridere od almeno gli è quasi del tutto cosa indifferente.Siamo ai punti del tipo che se il tuo pupillo non riceva sui social le stesse attenzioni mediatiche che hanno organizzato Salvini e Di Maio per i Casamonica, tu come sento ti incazzi chiedendoti il perchè di quella che ti sembra una disparità di trattamento misurata col termometro dei social, definita quasi che fosse un trattamento infelice ed ingiusto riservato al Sindaco di Chiusi, e per questo bolli di strabicità i 5 stelle ed i loro simpatizzanti. Lo vedi a quale punto siamo ? Ci rifletti un attimo su quello che ha tentato di dire Elda Cannarsa sul post del tuo giornale titolato ”Ci stiamo instupidendo ma non abbiamo gli strumenti per capirlo?” Ha criticato e giustamente e con cognizione di causa le generazioni dipendenti totalmente dai media ai quali ci si rivolge e che una critica la prendono per offesa, ma la responsabilità di questo di chi è se non è del sistema che è stato costruito e pasturato giornalmente per anni dai governi e dai loro media servili e di coloro che tale sistema l’hanno governato e difeso a spada tratta da ogni tentativo di cambiamento, arrivando perfino a tentare di cambiare la Costituzione dopo 4 governi non eletti ? Questi sono quei partiti che oggi si trovano alle strette di cui fa parte politicamente anche il tuo pupillo del quale fai il panegirico perchè in nessun social appaia la sua azione legalitaria. Siamo al punto caro Marco che oggi c’è una generazione intera che va dai venti ai 50 anni ma che và anche oltre, che quando dibatte politicamente non sà distinguere nemmeno una pecora da un maiale e si aggroviglia intorno ai paragoni portati da te quando fai questi esempi per cercare di portare a tutti i costi le riflessioni sulle disparità di trattamento che userebbe la politica al confronto con le persone e con i casi fra loro che di omogeneo non hanno nulla.Le titolature che provi a fare battendo la stessa strada non vedendo che il fumo del nulla copra gli argomenti:”La sinistra riparte da Gattuso”? Ma che dici ? Io mi rifiuto dentro di me di accettare tali visioni, perchè qui non è in discussione il parere a favore od un parere critico contrario ad un ragionamento sensato, qui è questione che quando non si ha più nulla da dire ci si attacca per forza a certi argomenti cercando di farli diventare realtà solo per il semplice fatto che si scrivano, perchè anche gli stessi paragoni sono un nonnulla come si dice a Chiusi…Se la sinistra debba ripartire da una presa di coscenza critica del mondo dove ci troviamo e soprattutto di quello che ha contribuito a creare lei stessa al proprio interno,ci si deve permettere di dire e di divulgare le espressioni che usi? Anche quelle scritte in grassetto di essere risentiti perchè sui social non appaia nessun intervento a favore di un Bettollini che poi ha fatto quello che ogni persona sensata in questo caso poteva fare… Il testo della Cannarsa è condivisibile perchè dice delle verità oggettive-anche se secondo me non proprio tutte esatte soprattutto alla sua conclusione perchè dopo aver tessuto laudi ad un auspicabile spirito critico, alla comprensione delle ragioni dell’altro, all’approccio comprensivo per una sana gradualità nel confronto -tutte cose che oggi mancano nelle relazioni umane- alla fine fa una divisione fra bianco e nero,del giusto col non giusto,esprimendo un concetto logico per il quale la risposta era già contenuta nella domanda; ed è chiaro che tutti a parole condividano l’approccio verso la democrazia attraverso una presa di coscenza e di critica informata e consapevole ed è chiaro che si scopra l’acqua calda, ma nello stesso tempo non vuol dire voler spaccare il capello in due se uno si chiede cosa voglia dire ”democrazia”, che poi alla fine è quella che in quel modo per me non esiste,anzi esiste solo per chi ha e possiede, per chi non ha e non possiede non è davvero democrazia,almeno in un contesto di società come la nostra.Permettimi una battuta ma come vedi il problema dell’italia alla fine non è tanto quello del lavoro che non c’è ma è quello della fuga dei cervelli….ed è proprio quello di cui la Cannarsa parla giustamente nel suo Post. Ma come osservo uscire da tale impasse non è che proprio sia tanto facile…anche e solo per il semplice fatto che le condizioni intorno a noi cambiano e quando cambiano, il fare apparire nero quello che ieri era bianco è un lavorone….se non altro perchè è anche fatica, ma qualcuno che è più coriaceo c’è caso che ce la faccia alla fin fine ,anche a forza di passettini e di ” punti aggiunti sul suo pallottoliere”. Qui mi sembra che a forza di punti aggiunti, le pedine non c’entrino quasi più nel pallottoliere, ma nel contempo il mio strabismo non mi ha permesso di vedere che sotto casa avevo la pista di pattinaggio sul ghiaccio e me ne faccio ammenda….
Carlo, il problema è tuo non mio: io criticai Scaramelli come critico oggi Salvini. Sei tu che criticavi Scaramelli e non oggi non critichi Salvini e i suoi compari. Io ho scritto che lo sftratto dei Casamonica è stato un’operazione giusta (anche e fatta un po’ troppo a favore di telecamera) e ho anche riportato l’iniziativa del sindaco di Chiusi sull’acquisizione di un immobile sequestrato alla malavita (come le villette dei Casamonica). Tu invece plaudi alle ruspe di Salvini e sia che abbattano villette sequestrate o campi nomadi e bolli l’iniziativa di Bettollini come un tentativo di recuperare terreno rispetto a chi fa ciò che il suo partito non ha fatto per anni… Insomma riflettici… E leggi con più attenzione Primapagina… che arrivava la pista del ghiaccio l’abbiamo scritto il 2 novembre, proprio per consentire ai cittadini e anche a te di organizzarsi… https://www.primapaginachiusi.it/2018/11/chiusi-scalo-arriva-la-pista-del-ghiaccio-mazzini-con-posteggio-alternativo/
Gentile Direttore,
mi scusi, ma le sembra “normale” che in un articolo di giornale – non in una discussione in osteria – compaiano tre “cul*” e due “cazz*”?
Io la seguo con attenzione e spesso condivido almeno parte dei suoi “pezzi”, ma non trova che ad un progressivo imbarbarimento del linguaggio seguirà inevitabilmente un deperimento del pensiero? Non è diseducativo per i giovani e sconfortante per le persone più anziane?
Saluti
FTD
E’ vero, l’uso del linguaggio parlato può essere visto come un “imbarbarimento”, ma questa è un’epoca di barbari e certe espressioni sono ormai entrate nell’uso comune anche nei talk show politici in tv, nelle fiction, nelle trasmissioni di intrattenimento… L’espressione “prendere per il culo” usata tre volte nell’articolo è riportata anche nel dizionario Treccani e in altri vocabolari. Fa parte del linguaggio comune, un po’ come molti neologismi o anglicismi (tipo selfie, social, post ecc…) Diciamo che anche noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di raccontare le cose alla gente con la lingua che la gente parla di solito. Non sarà elegante e su questo concordo, ma… sapesse quanto è difficile farsi capire e quanti non capiscono più quello che leggono… Se scrivessimo in una lingua morta, sarebbe come scrivere in latino…Grazie comunque per l’appunto. Significa che ci vuole bene. Fa piacere..