CETONA, CONTESTATO UN GAZEBO DELLA LEGA. IL VENTO COMINCIA A CAMBIARE?

CETONA – Il sabato a Cetona è giorno di mercato e ieri tra i banchi è spuntato anche un gazebo della Lega, piazzato dai militanti del carroccio per fare proselitismo. Davanti al banchetto un manifesto con su scritto “Prima gli italiani – Salvini premier”. E uno che invitava a sottoscrivere la tessera. Non era la prima volta che i leghisti si presentavano con un gazebo a Cetona. Ma stavolta i cetonesi non l’hanno presa bene. Qualcuno tra i resident e i negozianti della piazza ha apostrofato i militanti salviniani urlando loro “Fascisti e razzisti!” e frasi del genere. I leghisti hanno chiamato i carabinieri e la Polizia Municipale che hanno cercato di calmare gli animi e di spiegare che il gazebo era del tutto legittimo… a quel punto però, la piazza ha risposto che “a Cetona i razzisti e i fascisti non sono graditi”. Una commerciante, forse la stessa che aveva avviato la contestazione ha apposto sulla vetrina del negozio un cartello: “Qui i rifugiati sono i benvenuti. i fascisti e i leghisti invece no”. “Si è tentato di impedire o turbare l’esercizio di un diritto politico, un episodio di intolleranza del genere non è accettabile!” ha detto il responsabile della Lega, che ha poi dichiarato di valutare se sporgere denuncia per i fatti. E magari la sporgerà.
Ma alla fine non è successo niente. Solo una normale contestazione politica. E se è vero che il Gazebo aveva le necessarie autorizzazioni e quindi era una iniziativa del tutto legittima, altrettanto legittimo e garantito dalla Costituzione è il diritto di contestare. Salvo che lo si faccia con violenza. In questo caso non c’è stata alcuna violenza, solo contestazione verbale, vivace certamente, ma assolutamente normale in un regime di democrazia e di confronto politico. E’ che non ci siamo più abituati. La politica il confronto lo ha messo in soffitta, da tempo. Ogni partito cerca di parlare ai suoi e solo ai suoi. Sfruttando al massimo il vento in poppa. o faceva Berlusconi, lo ha fatto Renzi, adesso lo fanno i leghisti che sentono crescere il consenso intorno a Salvini.
Invece la contestazione può esprimersi anche rendendo la piazza un luogo ostile… O scrivendo su un cartello “Qui non siete desiderati”.
Negli anni ’70 i fascisti del Msi provavano ogni tanto a fare dei comizi anche a Chiusi o Cetona, paesi che erano roccaforti rosse. Difficilmente riuscivano a farli però. E quando ci riuscivano parlavano a piazze vuote con le saracinesche abbassate. E magari mentre un altoparlante nascosto diffondeva Bandiera Rossa e qualcuno intorno distribuiva l’Unità o Lotta Continua. Successe per esempio per un comizio dell’ammiraglio Gino Birindelli, presidente del Msi ,che arrivò scortato da decine di camionette della celere e parlò a Chiusi Scalo in una piazza Dante spettrale, circondato dal “nemico” e sotto le note de L’Internazionale. All’epoca era la norma, non l’eccezione. Oggi ci si scandalizza e si grida all’intolleranza per la contestazione verbale di una commerciante.
Troppe ne dovranno sentire di contestazioni i leghisti se continueranno ad andare avanti sulla linea loro sì dell’intolleranza, della chiusura dei porti, dell’istigazione all’odio razziale. In questo momento hanno il vento in poppa, ma il vento cambia direzione velocemente. Anche Renzi due anni volava e sembrava destinato a comandare per 20 anni senza più alcuna opposizione… In quattro e quattr’otto ha perso tutte le partite che ha giocato, è sparito dalla circolazione, ha ridotto il Pd da partito di maggioranza ad un fortino diroccato e ormai vuoto, diciamo pure ad un ammasso di macerie, ha mandato al governo Salvini e i 5 Stelle… Salvini sta tirando molto la corda. Anche l’incontro politico con Orban (fatto però in Prefettura, come fosse un incontro istituzionale e di governo) è stato un pessimo segnale. Tanto che ha risvegliato pure la sinistra dispersa facendola tornare di nuovo in piazza. Forse due mesi fa anche a Cetona nessuno avrebbe protestato per un gazebo leghista, adesso sì. Che sia il vento che comincia a cambiare? Lo abbiamo scritto altre volte e lo ribadiamo: meno male che Cetona c’è.
m.l.
CETONA, Lega, Matteo Salvini
Non voglio fare commenti sull’accaduto, ma mi preme far notare che se anche”Cetona c’è”, dall’altra parte ci sono anche i numeri e non volendo prendere le parti di nessuno, almeno per il momento questi episodi ricordano un mondo in via di disfacimento- purtroppo e ripeto purtroppo-dove il disfacimento è iniziato da strateghi che hanno formato un partito a tavolino e che oggi sono all’opposizione e non si vogliono assumere le responsabilità del loro operato, fanno riunioni declamatorie e piagnistei sotto le navi.Le persone che oggi gridano contro Salvini, forse è bene ricordarglielo che sarebbe stato più proficuo che fossero intervenute quando il partito della sinistra è stato scalato dall’esterno da una moltitudine di persone che con la sinistra non avevano nulla a che vedere, compreso i politici, nazionali e locali-anche delle zone rosse- e che oggi si ritrovano a leccarsi le ferite. Se tutto questo non faccia venire in mente il greto in discesa che hanno calcato e le stesse persone che per anni hanno espresso i loro consensi a quella creatura, oggi hanno materia sufficiente per riflettere.Non c’è posto per ” Leghisti e Fascisti” ma ancor meno ci dovrebbe essere per chi non sa analizzare gli errori compiuti.Ed è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati ed oggi si beccano tutte le conseguenze. La storia si ripete, anche in queste forme. E si ripete anche da parte dell’interpretazione di questi fatti, ai quali si tenta di dare fiato perchè si pensa possa valere qualcosa.Guardate come è ridotta gran parte della gioventu’.La colpa di chi nè dei 5 stelle e di Salvini oppure dei partiti(compresa anche la lega certamente) che hanno fatto passare l’acritico concetto di sviluppo che produce fatti come quello di Genova?
Berlusconi fa il suo giuoco e il concetto della democrazia da lui e dal suo seguito non c’è davvero a aspettarselo ma dalla autoreferenziale sinistra certamente sì, ed allora è bene che si rifletta sulle politiche fatte e che avrebbero ancora in mente di fare alla ricerca delle grandi alleanze per fronteggiare ”il fascismo” come dicono loro.Quando non gli serviva stavano zitti, quando adesso vengono messi in forse i loro poteri decennali sul territorio protestano.Questa è la discrasia insieme a quella che da loro spazio e che si potrebbe chiamare ”tosse di pulce”.Forse e purtroppo troppo tardi,come nel 1924. La differenze è che i giovani che dovrebbero rappresentare il futuro ormai non bevono più il nettare della politica che servirebbe. Questo è il limite e l’errore compiuto che corrisponde a degli interessi precisi.Quelli del partito del console di Rignano che è entrato in casa al far della sera e all’alba già si siedeva nello scranno del vincitore permesso dall’abulia e dall’ipocrisia degli inquilini.Poi si scagliano contro il populismo. Sono loro il populismo.
ma chi? la commerciante di Cetona che ha con testato i leghisti? Dai Carlo, gli specchi sono scivolosi… E se qualche cittadino, autonomamente, comincia a contestare chi propugna soluzioni fascistoidi e razziste è un buon segno. E un monito: ai fascistoidi e pure a chi ha consentito loro di arrivare a governo…
Credo che quella della commerciante di cetona sia una opinione del tutto lecita e personale, e se credeva di affermare una sua visione lecita abbia fatto bene ad esprimerla.Punto. Io nel mio scritto precedente mi riferisco a fatti politici e come altre volte ti ho detto non la metto mai sul personale;figurati ancor più se non conosco le persone. Uno può contestare chiunque ma tu che dici che sia un buon segno come se fosse una cosa questa che possa saltar fuori adesso e non ti chiedi dell’effetto che possa fare un cartello esposto dove è scritto ”prima gli italiani” e lo bolli come cosa revanscista fascista di fronte all’accettazione che fin’ora è stata fatta di diritti dati a cittadini che sbarcano senza permesso in nome di un doveroso aiuto umano ma che si sà che dopo abbia una conseguenza.Ti domando se vorrai o potrai capire le ragioni della gente in buona maggioranza che si risenta perchè in italia ci siano quasi 5 milioni di poveri a cui i governi non hanno dato nessun aiuto e che tutto questo l’appioppargli di dicitura fascistoide non sia un mezzo tanto buono per cambiare le situazioni? Mi rispondi a questa domanda per favore: perchè diverse persone che hanno votato Lega e 5 Stelle oggi sono indicati di essere fascisti e fruire di pulsioni fascistoidi? Non ti rendi conto che dicendo questo fai di tutta un erba un fascio e magari stimoli il risentimento anche di una qualsiasi persona che fascista non sia e che possa aver votato anche per la Lega? Ma te lo poni questo problema oppure c’è bisogno di ricordarti certe cose che sono successe in Italia per le quali fino ad un certo punto la società nel suo complesso ha appioppato epiteti di fascista a gente anche che il fascismo l’aveva combattuto? Oggi invece sembra che di certe cose o certi climi si siano superati ed invece se ne ritorna a parlare prendendo spunto da una contestazione successa in un centro come Cetona e se ne fa specchio per appiopparlo all’italia. Io ho iniziato il mio intervento dicendo di non perdere di vista i numeri.Anche a Parma nell’agosto del 1922 ci furono le barricate contro il fascismo dilagante fatte dagli ultimi resistenti che furono lì per lì vincitori , poi il fascismo dilagò nel paese purtroppo e segnò l’arretratezza dell’italia per almeno diverse decadi a seguire.Quando si fanno certe le analisi non le si possono fare dicendo e sperando che questi siano segni di risveglio.Il fascismo è anche altra cosa e lo sai bene. Questi che tu dici e speri che si affermino come rivalsa di dignità antifascista sono segnali tipici di una o due generazioni la cui lotta politica ha fallito dopo una stagione di successi( anni ’70) e che oggi si attaccano a questo, a questi piccoli segnali, alla ”Diciotti”tanto per fare un esempio, per cercare di far leva su una marea di sordi a milioni che hanno permesso all’italia tramite coloro che hanno eletto di arrivare a questi punti dove siamo. Ti ribadisco che il populismo principalmente sono loro e che si dividono in due gruppi all’interno di tale populismo: coloro ai quali conviene insistere e dire che populisti sono i sovranisti e coloro che ancora vanno a rimorchio di idee che certi partiti siano sinistra e magari sperano che da lì riparta un vento alla Corbyn come fai tu aggiungendo magari anche il coinvolgimento diretto di coloro che da dentro hanno determinato tale situazione, tali sclerosi di partito, tale allontanamento dalla gente. Marco, sono sempre quelli ed agiscono sempre con gli stessi scopi e tengonoa farti sentire che l’unica alternativa sia quella. O tu credi che siano stati stolti ad accettare quanto ha passato il convento oppure l’altra idea è quella della connivenza.Altra cosa non esiste.Sono questi che si scontrano con coloro che credono e sperano di poter cambiare situazione.I segnali che prendi in considerazione(Cetona) sono segnali di persone individuali che non contano nulla, e che caratterizzano la dignità delle persone che li emettono. Ecco perchè ti ho risposto di guardare i numeri. Sono i numeri che certificano che la situazione in Italia sia in declino totale, diversamente avrebbero avuto la maggioranza quelli che hanno governato.Se esiste una maggioranza netta che gli si è contrapposta vuol dire che è gente che chiede rispetto,anche di non tacciarla di fascista.Alla tua domanda se il vento cominci a cambiare io spero che cominci a cambiare per chi ha prodotto tale situazione, ma come sento le resistenze non sono poche, e non parlo della signora che ha contestato il gazebo della Lega. sarebbe interessante sapere la tua visione su come tu intenda che i cambiamenti comincino a manifestarsi in una , QUANDO E PERCHE’ alle richieste di cambiamento vi sia il supporto di una maggioranza,che tu ma anche altri arrivano a definire fascista.E quelli che certe cose l’hanno prodotte per vent’anni e delle quali scontiamo il peso anche e soprattutto oggi chi sono?Non sarebbero fascisti ma sinceri democratici ? Credi davvero che queste persone al vertice dei partiti non vedevano che arrivavamo a questo?
Il polso della situazione non ce l’ha Cetona per la quale tu dici che siano segnali di cambiamento d’aria; il polso della situazione abita a Bruxelles caro Marco e lì non risiede un amico ma chi sminestra i soldi e che decide quali possano essere gli amici ed i nemici e di fronte al rischio di essere defenestrato sventola il pericolo populista e sovranista,ma ti vorrei far capire che in primis tale pericolo-se così lo possiamo definire- l’ha creato lui ed è lui che decreta chi debbano essere i ricchi e chi i povferi e dove debbano risiedere in base alle leggi economiche che loro hanno scelto e non davvero il popolo italiano.L’Europa che hanno creato non è davvero quella di Altiero Spinelli ma è quell’altra.Ed allora sai quanti esempi di Cetona ci sono in Italia? A migliaia, ma si và poco lontano perchè è sempre il solito ritornello che o’ pesce fieta da a capa…
errata corrige AL 18° rigo dalla fine del commento…”i cambiamenti che tendono a manifestarsi in una SOCIETA QUANDO E PERCHE”’.chiedo scusa.
Ma non c’era il diritto di opinione ? Tante lezioni di ” Democrazia ” e poi,c’è chi giustifica la reazione,violenta,di chi non la pensa allo stesso modo !
Per quanto riguarda il comizio di Birindelli,io c’ero e non ero solo ! E dietro alle finestre socchiuse,c’erano tanti di quelli chi tutti i giorni venivano impauriti per quello che ” liberamente e democraticamente ” pensavano ! Ma erano altri tempi,il MSI non aveva il privilegio di essere considerato dell’ ARCO COSTITUZIONALE !
È proprio vero ,non è cambiato nulla c’è chi ha governato l’Italia per 70 anni,riducendola così,e chi cerca di invertire il sistema dei poteri forti ed economici Italiani ed Europei con dietro delinquenti del calibro di Soros,o di avventurieri tipo de Benedetti o Benetton !
Bell’esempio di DEMOCRAZIA !
X Niccolò. Per me nella tua risposta c’è una discrasia, e non tanto proprio piccola.Quando fai riferimento a Birindelli ed all’MSI era un tempo in cui c’era la guerra fredda e parti dello Stato dopo il connubio col partito dominante ( ripeto ” dello Stato”, avvrebbero mostrato poi quali problemucci avevano e che si riversavano sia nei servizi segreti sia nell’intelaiatura di quella che poi fu Gladio e di quella che seguì parallelamente chiamata strategia della tensione).Ti ricordoi Niccolò che l’MSI era il partito dove erano confluiti i fascisti da quasi l’immediato dopoguerra fino a 20 anni or sono circa con la costituzione di Alleanza Nazionale sdoganata da Berlusconi.Ti ricordo inoltre che qui nessuno vuole comprimere le idee di nessuno ma il fascismo dentro la Costituzione Italiana se Dio vuole è stato allontanato assieme ai suoi spettri ed aslle manifestazioni fasciste, proprio perchè lo stato italiano lo ripudia.Chiaramente non essendo nati ieri nessuno di coloro che scrivono in questo giornale on line, si sà bene che dietro a certe sigle si celano modi di pensare che nel passato hanno portato l’Italia ad avere attriti interni grandissimi,ma pur non volendo fare il processo alle idee, il fascismo come ben sai è bandito dalla costituzione italiana nata dalla resistenza.Non credo proprio che la Lega per mezzo dei suoi esponenti vogliano ripercorrere quelle orme finite nel 1944-1945 ma sò bene ugualmente che certe idee sono usate oggi dal potere per farsene un cuscinetto e per cercare di ributtare indietro i cambiamenti di cui l’italia ha bisogno.Oggi Salvini è uno di questi pretesti secondo me, e credo proprio nonostante tutto che io abbia appoggiato l’alleanza di governo 5 Stelle-Lega perchè non condivida per nulla ciò che è dall’altra parte soprattutto il moto interiore che mobilita i partiti adesso all’opposizione,perchè li considero quelli sì il sistema,almeno per ora, e li considero che usano certi mezzi per non farsi scalzare dal potere che hanno occupato per decenni.Converrai con me che quando cambia un governo non sia una nazione a cambiare nelle sue strutture e su come sia organizzata la politica e quali valori questa esprima,ma lo capiamo tutti che occorrano anni per pesare sulla direzione del cambiamento.In definitiva non credo che Salvini oggi come oggi possa essere identificato come un fascistanè espresso nè mascherato, ma un decisionista che fruisce di spinte che hanno sede nelle sensazioni e nella rabbia di una grande quantità di gente, spinte che vanno contro i moti animati dalla disperazione dell’altra parte per la progressiva perdiata del potere.Uno alla fine deciso a percorrere senza indietreggiare il percorso anche facendo scoppiare le contraddizioni di coloro che i problemi invece di averli risolti perchè il tempo l’hanno avuto e parecchio, hanno portato l’italia a questi punti.fino ad adesso purtroppo l’Europa è con questi e ciò dimostra che rompere equilibri è fatica, quasi impossibile!
anche io c’ero, al comizio di Birindelli… tra quelli che cantavano Bandiera Rossa e diffondevano insieme l’Unità e Lotta Continua. Eravamo molti di più dei fedelissimi che lo ascoltavano. Forse meno però dei celerini che erano arrivati per assicurargli l’incolumità… Non volò uno schiaffo. Solo un “presidio democratico e antifascista” di fronte alla “provocazione” del comizio di un fascista (che alla fine, non era nemmeno dei peggiori) in territorio altrui… Forse se qualcuno avesse contestato Renzi quando era in auge il Pd no si sarebbe trovato nelle condizioni in cui si trova. E forse se i 5 Stelle pensassero un po’ di più alle cose che propugna Salvini e a chi ha dato loro i voti per governare, potrebbero evitare di fare tra non molto la fine di Renzi. Perché a me pare che l’andazzo sia quello…
Aho, ma è diventata una febbre quella di mettere le barre fra Di Maio e Salvini per farli allontanare, litigare…una febbre che ha preso molti vedo e sento. ma questi molti chi sono se non quelli di prima che sono rimasti al palo,che hanno ideato ed applicato la legge elettorale sprando ed obbligando anche partiti diversi ad unirsi per governare? Questi dovrebbero pensare a ciò che hanno prodotto con i loro voti, non i 5 Stelle che attraverso anche discrasie non indifferenti della loro politica hanno ridotto al lumicino il partito della sedicente sinistra che di sinistra non è mai stato e che oggi mi sembra che abbia difficoltà anche ad organizzarsi per fare il congresso, contarsi e decidere quale linea battere.Sono quelli che hanno votato Renzi che dovrebbero ragionare come non hanno mai ragionato e sinceramente mi sembrerebbe difficile che lo facessero oggi a causa della via che hanno imboccato.lascia stare quello che dicono, quello che dicono è pura propaganda di gente che si è trovata in poco tempo a causa del proprio immobilismoa produrre l’ascesa di altro. In qualche hanno i 5 stelle sono assunti a partito di maggioranza relativa e quindi se a te sembra che siano in rotta dovresti riflettere come mai in così poco tempo la gente ha sentito di dar loro fiducia e fra tale gente c’è anche quella in buona parte che dalla sinistra si sarebbe aspettata ben altro.Gioire come fai sperando che siano in una fase di discesa come gioiscono quelli del PD che sono rimasti con una mano davanti e l’altra dietro è indicativo di come oggi si faccia fatica a comprendere una realtà che è variata e che gli schemi interpretativi della realtà politica sono saltati, non tanto quelli al tempo di Birindelli ma quelli delle conseguenze portate dalla globalizzazione.E sono inutili gli sforzi per acquisire consensi coperti da diritti umani giusti – come per esempio quelli che deriverebbero dallo Jus Soli adesso che me ne viene in mente uno e derivati sulla gestione di masse umane in crescita sull’immigrazione e derivati, ma che sfornati da questo sistema dove tutto si confonde, tutto si cerca di afferrare dietro il tema dei diritti umani che pur esistono, non fà altro che vedere quanto possano essere ridotti a strumentalità e nascosti dietro i diritti inalienabili, arnesi da manovrare per servirsene da parte dei sistemi di uno stato che rifiuta di essere riformato.Sulla tua frase a chiusura dell’intervento ci sarebbe da rispondere .”spera pur se vuoi sperar , però se speri speri mal”. Marco, tu credi che il mondo obbedisca oggi a leggi che il capitale internazionale ha stabilito e che possano essere riformate per il bene dei non abbienti? Il sistema ha bisogno e si nutre di aree intere di sottosviluppo e non permetterà mai,tramite la politica dei suoi vertici,che il sistema sia sovvertito, a costo di scatenare guerre, di farle finire e farle riaccendere come anche oggi vediamo che succede in Libia,dove si accaniscono le fazioni che hanno dietro di loro gli stati occidentali. fin’ora è stato così ma perchè conveniva ai grandi gruppi multinazionali ed alle Corporation, non ai popoli europei.Se si vuole uscire da tale imbracatura io credo che ci si debba comportare diversamente e non davvero come si sono comportati coloro che sperano che le alleanze di governo attuali segnino il passo.Per adesso quelli si lecchino pure le loro ferite prodotte da loro stessi e dalle loro alleanze.Questo mi sembra chiaro,e se come dici tu la sinistra avrebbe dovuto contestare da dentro il renzismo, avrebbe avuto mille argomenti per farlo e se non l’ha fatto vuol dire che non era più sinistra e che l’italia è quel serbatoio di voti e di consensi di carattere ed etica tipicamente democristiana e cerchiobottista e la stessa sinistra ha accettato tutto senza reagire, in primis perchè gli mancavano gli ideali.Senza di quelli non si va da nessuna parte, si è battuti e chi vince sono coloro che sono pervasi della cultura del consumo senza curarsene delle conseguenze di questo. una volta, la sinistra che abbiamo conosciuto noi era diversa,ma come vedi non c’è da sperare che prosegua nella strada che ha imboccato e forse-lasciamelo dire- è una legge della politica e dell’economia dei bisogni, che la gente s’incazzi e decida di cambiare quando ci si dimentica chi siamo e per quale mondo abbiamo sperato. Certamente non davvero il mondo propostoci da un partito come è il PD.Ed allora gioire perchè l’alternativa a questo sistema che abbiamo avuto fino al 4 marzo scemi di consensi vuol dire che o si è capito poco quanto sia successo in italia oppure si è capito e si remi per il sistema, nascondendosi dietro alle parole. Io per quanto mi riguarda non sono stato-come risposi a Luana tempo addietro- nè folgorato nè rapito sulla via di Damasco, ma cerco di non far parte di coloro che sperano che il sistema ritorni ad essere quello che abbiamo conosciuto, perchè penso che sarebbe una ulteriore sconfitta per chi abbia la volontà di cambiare.Una cosa è certa comunque: sperare di cambiare le cose con coloro che le hanno fatte incancrenire sarebbe davvero la cosa che meno serve all’italia.
Non credo proprio che il vento cominci a cambiare. Almeno stando ai sondaggi. Ma non credo nemmeno che sia questo il modo per farlo cambiare. Stando all’articolo non mi sembra ci siano estremi per una denuncia. Ma la contestazione veemente mi sembra sbagliata. Non condivido assolutamente niente di ciò che la Lega dice e/o fa, ma non si può impedirgli di propagandare le proprie idee. Ottenendo, probabilmente, anche l’effetto opposto. Bisognerà attrezzarsi meglio per riaffermare idee e ideali che credevamo parte costitutiva non scalfibile di molti italiani.
Se posso interpretare, l’attrezzarsi meglio” dovrebbe condurre a far politica non perdendo di vista di perorare gli interessi di chi si dice di rappresentare, o mi sbaglio che poi poi alla fine il discorso dovrebbe essere questo ?; oppure mi posso sbagliare certamente che tale questione possa condurre ad una idea dimenticata per decenni che ricordi la tanto vituperata lotta di classe in quanto nella lotta politica possa apparire che si perorino degli interessi che guarda caso sono diversi per ogni classe sociale data dalla divisione del lavoro e quindi anche delle persone?Alla fine, in un mondo globalizzato dove concetti come il lavoro, il capitale,la ripartizione equa delle risorse ed anche la loro limitatezza non sembrano più essere concetti dirimenti al punto che si possono benissimo anche ignorare oppure estendere o restringere a piacimento, sarebbe una cosa proprio tanto complicata il ricordarle e vedendole anche che facciano parte della realtà odierna ? No- dico così tanto per amor di polemica e non per altro-anche ricordando che poco meno di un secolo or sono qualcuno che si chiamava Antonio Gramsci ci ricordava che occorre in tutte le nostre visioni del mondo partire dalla realtà e la realtà anche secondo me è proprio quella che dici tu quando dai la tua idea di quella che definisci ”parte costitutiva e non scalfibile di molti italiani”. Quali sono le forze che tale parte costitutiva hanno scalfito? Forse analizzando tale domanda c’è caso che possano venire in mente ed essere ricordate le vesti con le quali la sinistra nel suo complesso si è vestita, la produzione di quelle idee che portarono a dire proprio a Renzi quella sera in Piazza della Signoria-dove credo eri anche tu- che una sinistra che non si aggiorna è destra.Non ho condiviso nulla di lui e della sua politica ma gli riconosco che ha avuto il merito di poter dire ”missione compiuta” nell’aver spaccato e ridotto in briciole la sinistra che era già stata ridotta a fette dai suoi uomini già prima che lui stesso avesse vinto le primarie aperte alla società e quindi a tutti.Vedi Lele, senza avere la pretesa di insegnare nulla a nessuno e di vestire il vestito di ”ovvietà travestite da supponenza” che qualcuno mi ha affibbiato dalle righe di questo giornale, io credo che alla fine le ragioni della politica e quindi anche della vita non siano molte,ma poche.E sono quelle che se le istanze di cambiamento che avrebbero voluto portare avanti le classi subalterne per mezzo delle loro rappresentanze politiche si siano imbastardite lasciandosi penetrare da istanze che nella complessità servono proprio allo scopo della divisione, nel far penetrare nella testa delle persone concetti anomali fatti e prodotti dalla vendita del fumo costante,probabilmente quella gente che dava il proprio consenso a certi partiti sentendosi allo sbando ha preferito altro ed il 4 Marzo ha espresso il proprio parere.Lorenzoni crederebbe in cuor suo di poter essere in prossimità di un ritorno ad una qualche situazione precedente in virtu di cosa non l’ho capito ma se basa le sue considerazioni sulla gente che possa contestare un gazebo della Lega ed estendere questo all’italia credo come dici tu che abbia mangiato pesante e la digestione faccia brutti scherzi e tale suo sentimento -non so bene come spiegarlo-ma evidenzia di certo una lettura marginale ed errata almeno per adesso della situazione italiana.
Non sò cosa porterà il futuro ma di certo l’Italia che vuole un cambiamento il più rapidamente possibile è senz’altro maggiore di quella votata e che ha espresso la compagine del governo precedente.
Credo che per adesso la chiassosa rassegnazione di quest’ultimi sia il tratto costitutivo di coloro che dicevano di contrastare Berlusconi di giorno e che di notte ci facevano gli affari ed in più nella nostra provincia
si affannavano a ” produrre credibilità” per gli istituti bancari….E sono questi che oggi continuamente ci fanno la morale,magari andando ad aprire armadi che contengono vestiti dismessi da loro stessi perchè fanno dire dai media che hanno capito la lezione e che magari servirebbe una sterzatina a sinistra.Detto da loro che tutto questo hanno prodotto ed accompagnato dalla solfa mediatica che ”non è mai troppo tardi” per rinsavire, fa pensare che fra un po’ di mesi è carnevale ed è’ una prospettiva di niente…….
Lele, nessuno a Cetona ha impedito alla lega di parlare o piazzare il gazebo, c’è stata solo una contestazione verbale e scritta (su una vetrina). Mi pare del tutto legittima anche quella, come il gazebo. Come fischiare i politici ai funeral (è successo di recente a Genoiva a
Lele, nessuno a Cetona ha impedito alla lega di parlare o piazzare il gazebo, c’è stata solo una contestazione verbale e scritta (su una vetrina). Mi pare del tutto legittima anche quella, come il gazebo. Come fischiare i politici ai funeral (è successo di recente a Genova a quelli del Pd) o un attore in teatro o i giocatori alla partita… Il fischio e “l’andate a lavorare” è un classico. Agli arbitri ne dicono di peggio. Anche i leghisti si dovranno abituare. Quelli del Pd ci sono abituati…
Mi sembra normale che qualcuno ci sia abituato ma tutto questo non è che la normale dialettica della politica. Quello che secondo me non è normale è il fatto che parecchi non riflettono sulle ragioni delle contestazioni e dei fischi poichè ritengono che si sia in presenza di tifo.Le contestazioni da qualsiasi parte provengano non sono che il termometro dell’incazzatura della gente quindi non può in linea di massima essere tifo bensì rabbia di persone o gruppi e risentimento verso chi si crede che faccia il proprio dovere di politico rappresentando chi lo vota ed invece si determina tutto il contrario.In pratica tutti parlano bene prima di essere eletti rappresentanti, poi se ne dimenticano.E’ un caso questo che normalmente viene mascherato da fumo,da sofismi, da intenzioni di deviare il pensiero di chi si oppone.Quello che non è lecito secondo me e che fa attivare la rabbia è questo che ho detto.E la gente vede che invece che si determini una cosa se ne determina un altra e che si insista per far passare da fessi chi osserva trovando delle ragioni inconsistenti. In fondo la politica essendo scontro di interessi, dovrebbe essere un modo lecito e democratico fatto per la gente affinchè progredisca e condotta in nodo chiaro, palese ed intellegibile a tutti.Quando in un paese abituato a ragionare con etiche individualiste si cerca di accantonare e di mettere ai margini la necessità e la comprensione dell’importanza della presenza del senso pubblico, poi alla situazione attuale si arriva.Ma se si cerca di fare tale domanda sul perchè ci si è arrivati parecchi scuotono la testa e vorrebbero convincerti del contrario.Una parte di queste sono opinioni lecite senz’altro percarità,ma una gran parte è difesa di interessi mascherata anche male.E spesso o sempre il sistema si nutre di tutto ciò trovando un valido aiuto con la manipolazione mediatica.Per accorgersi di questo basta sentire molti giornalisti come conducono le interviste in TV e come difendono chi scrive i loro libri paga magari cercando di non evidenziarlo ma basta un minimo di accortezza talvolta per capire tra le righe cosa si voglia dire.In pratica fare i propri interessi non guardandio in faccia a nessuno è diventata una prassi comune della quale non ci meraviglia, anzi si tende a giustificare e condividere tutto tale processo e risentirsi ed incazzarsi se si frappongano ostacoli.Questo è quanto.
io sono d’accordo con questa signora. La quale mi pare sgombr il campo da interpretazioni e congetture… https://www.primapaginachiusi.it/2018/09/cetona-la-commerciante-che-ha-contestato-il-gazebo-leghista-ecco-sono-andati-fatti/
Madonna mia com’è complicato interagire nelle discussioni quando ci sono persone “permanenti” che se avessero un minimo di consapevolezza nel giudicarsi di come esprimono le loro “tesi” vomiterebbero loro stessi ad ogni parola che scrivono. Ogni riferimento a chi si sente parte in causa è puramente voluto. Detto questo, l’episodio di Cetona, ingigantito da altre testate on line (in cerca proprio di questi episodi minimali per strombazzare poi i comunicati stampa di politici sconosciuti) può essere significativo per quanto riguarda il limite di sopportazione della gente comune verso il canto Salviniano che attira e protegge (non si capisce come) l’ipocrisia, il latente razzismo e omofobia del cittadino medio italiano. Basta vedere un video diffuso in rete che ritrae Salvini a Viterbo in occasione della processione di Santa Rosa per comprendere gli effetti devastanti provocati da una “evangelizzazione” di questo leader pro-tempore. Basterebbe conoscere personalmente le persone che siedono dietro i gazebo per dire solo un “ma de che stai a parlà”? Questi hanno dato la stura alla peggio deriva “populista” di una Italietta che l’altro ieri osannava Berlusconi, ieri Renzi, oggi Salvini e domani chissà chi (basta che sia un pagliaccio che racconta fregnacce e l’Italietta neo fascistoide ed ignorante gli crederà). E neanche i “cittadini” M5S potranno arginare tale rigurgito se non prenderanno le distanze in tempo…quindi “meno male che Cetona c’è” se non altro perché cerchiamo di fare CULTURA non CATTIVA POLITICA
“meno male che Cetona c’è”…
Copia-incolla del famoso slogan forzista “meno male che Silvio c’è”
Bruttissimo scivolone, direttore…
citazione voluta, naturalmente, non casuale…
La dichiarazione della Sig.ra Doricchi che compare in un altro articolo di Marco Lorenzoni mi sembra affermare una dinamica dei fatti diversa da quella riportata in questo articolo. Nel qual caso la commerciante ha tutte le ragioni e forse potrebbe avere lei motivo si sporgere denuncia.