CHIUSI – Lo abbiamo già scritto in tutte le salse. Sarà sofferenza fino alla fine. Il Chiusi dopo la vittoria importantissima contro il Sansovino, esce sconfitto dalla trasferta in casa dell’Olimpia Palazzolo, una concorrente diretta per la salvezza che adesso è a soli 2 punti. E sono tutte lì, anche le altre: Cortona Camucia,  Sansovino e Terranuova Traiana. Visti i risultati (pari per il Cortona e sconfitta per Terranuova e Sansovino) con una vittoria il Chiusi avrebbe potuto allungare e portarsi a distanza di sicurezza. Niente, è finita 1-0 per i padroni di casa la salita è ancora dura. Domenica prossima i biancorossi di Laurenzi andranno a far visita al Subbiano  che al momento è a metà classifica, ma a soli due punti dalla zona play off, quindi è immaginabile che gli aretini non faranno sconti o regali. Bastianelli & C. dovranno mettercela davvero tutta per riportare a casa un risultato positivo. Sapendo comunque che ci sarà da sudare fino all’ultima giornata (ne mancano 3) e forse anche di più: lo spettro play out infatti non è affatto scongiurato.

Intanto la Procura Federale toscana ha deferito al Tribunale federale nazionale 1o società e 19 persone tra dirigenti, allenatori e giocatori per lo scandalo che qualcuno ha definito la “calciopoli toscana”. Ovvero la vicenda che partita da una indagine sul traffico di giovanissimi calciatori africani ha fatto emergere anche una serie di illeciti nei campionati dilettantistici, nella scorsa stagione. Si tratta della nota vicenda che ha visto il Chiusi nella veste di “vittima sacrificale”, messo in mezzo e penalizzato fino alla inusitata retrocessione. Tra le società deferite figurano infatti la Sestese, il Foiano, la Bucinese, il Grassina  e lo Zenith Audax che giocavano nello stesso campionato del Chiusi e che – è emerso dalle indagini – si prestarono a giochi poco puliti e decisamente antisportivi ai danni di altri, Chiusi in primis.  Il presidente della Sestese fu addirittura arrestato. Adesso tra le persone deferite figurano anche l’allenatore della Sestese Enrico Gutili; Massimo Colucci e Tommaso Zepponi rispettivamente presidente e co-presidente del Grassina; Matteo Castellani, giocatore della Sestese; Christian Prosperi, calciatore della Bucinese; Filippo Zacchei, giocatore del Foiano; Andrea Ruscio, allenatore della Bucinese; Giuseppe Curcio, presidente della Bucinese.

Le sanzioni, fa sapere la Procura federale, scatteranno nella prossima stagione. Probabilmente le squadre coinvolte verranno penalizzate o retrocesse, i calciatori e i dirigenti squalificati o interdetti per un periodo più  meno lungo. Ma quello che non emerge ancora è come verranno risarcite le società danneggiate dalle combine e dai giochi sporchi di giocatori e dirigenti “infedeli”.

Il Chiusi per esempio non solo ha subito una retrocessione ingiusta, o comunque forzata dagli eventi, subendo anche un deprezzamento del parco giocatori e della propria immagine, ma ha anche dovuto riprogrammarsi, riparametrarsi su uno standard più basso, ha faticato a riprendersi dallo shock e tutt’ora naviga  a vista in acque limacciose e infide…

Vedere riconosciute le proprie ragioni e i torti subiti e vedere “alla sbarra” i colpevoli delle combine, senza un qualche risarcimento sportivo o finanziario, sarebbe una soddisfazione magra. Quasi una beffa. Perché si sa, la ragione, alla fine, è dei coglioni. Così stanno sereni…