4 PODERI: LUNEDI’ 15 CONFERENZA STAMPA E VIA AI LAVORI PER INSTALLARE IL SEMAFORO
CHIUSI – E’ considerato – ed è – uno degli incroci più pericolosi di tutto il comprensorio. Un vero e proprio incrocio della morte. Tanti, negli anni sono stati gli incidenti gravi, anche mortali, vi sono verificati. L’ultimo nel 2016. Parliamo del quadrivio dei “4 Poderi” nei pressi di Montallese, dove si intersecano la ex Statale e ora S.P. 326 Chiusi-Rapolano e la Provinciale 60 A e B che da una parte va verso Macciano e dall’altra verso la frazione castiglionese di Porto e l’Umbria. Lunedì mattina, in Comune, in una conferenza stampa, verranno presentati i lavori per l’installazione di un impianto semaforico. E in contemporanea partirà anche il cantiere. Il semaforo segnerà “rosso fisso” per chi proviene da Porto e da Macciano, lasciando precedenza al traffico dell’arteria principale e quindi eviterà gli attraversamenti improvvidi della 326, causa principale degli incidenti. Al semaforo si aggiungerà anche un impianto di videosorveglianza e box per autovelox, come ulteriore dissuasore. L’importo dell’opera è di 80 mila euro ed è carico della Provincia, mentre l’autovelox e l’impianto di videosorveglianza saranno a carico del Comune.
L’intervento era atteso da anni e finalmente sembra arrivato al traguardo. I lavori dureranno per un tempo limitato e sebbene il semaforo non sia la “rotonda” che molti avrebbero preferito, sarà comunque un elemento utile a regolare il traffico e la velocità, mettendo in sicurezza l’incrocio. Da segnalare che la 326 è la strada che da Chiusi porta all’ospedale di Nottola (oltre che a Chianciano, Montepulciano, Acquaviva, Torrita, Sinalunga…) e che anche la provinciale 60 è spesso utilizzata dai mezzi di soccorso e dagli utenti che devono raggiungere l’ospedale dalla zona di Macciano, Querce al Pino, Sarteano e dall’Umbria.
Alla conferenza stampa di lunedì mattina parteciperanno anche il consigliere regionale Scaramelli e il presidente della Provincia Fabrizio Nepi. Il sindaco Juri Bettollini aveva annunciato l’intervento per i primi dell’anno anche in una intervista a Primapagina e sembra aver rispettato i tempi. Per lui un altro punto sul pallottoliere. Si attende ora che partano a breve anche i lavori per il recupero della frana sulla sulla 146. Anche quelli dovrebbero iniziare a breve.
chiusi, Juri Bettollini, sp 326
Non ho presente i tempi in cui si è accesa la necessità dl addivenire all’installazione del semaforo, cosa utile senz’altro, ma se penso al confronto solo temporale di tale necessità con quella della frana alla fonde del boia mi sembrerebbe che si sia confusa e sovrapposta la priorità. Mi posso sbagliare senz’altro e forse c’è da considerare il diverso importo della spesa per cui si sia data la precedenza ad un intervento che costa molto meno che il ripristino e messa in sicurezza della viabilità, ma tenendo presente quando scrivesti tu Marco a proposito della frana,ricordo che tu stesso desti come vicino se non imminente l’intervento.Quanto è passato? Due anni ? Forse di più ?
Forse da quel pallottoliere qualche pedina si è sfilata invece che essere aggiunta…..Ma sinceramente mi posso sbagliare ma sò di certo che fra due o tre mesi ritorna la primavera, poi l’estate e con esse il traffico maggiore, soprattutto turistico.Non sarebbe stato meglio visto che mi sembra di ricordare che i fondi per tale intervento erano stati promessi dalla allora Provincia, che si fosse intervenuti sulla frana ? Sò bene che con le condizioni atttuali del raschiamento del fondo del barile non sia possibile fare tutto ( ma anche in questo delle responsabilità politiche non è che non vi siano da parte del maggior partito che amministra Provincia, Regione, Comune ) ma almeno le opere ritenute prioritarie potevano essere realizzate.Come mai non è stato così visto che non ostante tutto i pallini in aggiunta che si siano sommati sul pallottoliere ?
Scusa il sarcasmo, necessario quanto evidente e spesso anche utile.
Si sa come vanno le cose in Italia quando si parla di opere pubbliche: tempi tecnici, appalti, conflitti o sovrapposizioni di competenze, finanziamenti mai facili da ottenere. Certo nei due casi citati sono stati tempi lunghi. Ma essere arrivati vicini al traguardo è un fatto comunque positivo. In una intervista del 12 novembre a primapagina, Bettollini diceva testualmente: “Per quadro riguarda i 4 Poderi conto di aprire il cantiere entro dicembre, massimo a gennaio. Per la frana credo che i lavori partiranno a febbraio. Ci siamo quasi”. Mi pare che, dal suo punto di vista, un primo risultato lo abbia ottenuto, rispettando i tempi dati. Per l’altro “ci siamo quasi” (speriamo: febbraio non è poi così lontano). Quanto alla priorità: la frana sulla 146 grida vendetta perché è un pessimo biglietto da visita per la città, ma non costituisce un grande pericolo. L’incrocio dei 4 Poderi invece è un incrocio assai pericoloso che ha fatto morti e feriti. Ma non credo che i tempi di esecuzione delle due opere siano dovuti ad una questione di priorità, quanto di passaggi burocratici, progettuali e finanziari. Da questo punto di vista la frana è un problema più complesso.