IL CHIUSI SPERA NEL RIPESCAGGIO. E NELLA GIUSTIZA. INTANTO CERCA DI FIDELIZZARE I TIFOSI E POTENZIA LE GIOVANILI

martedì 25th, luglio 2017 / 18:07
IL CHIUSI SPERA NEL RIPESCAGGIO. E NELLA GIUSTIZA. INTANTO CERCA DI FIDELIZZARE I TIFOSI E POTENZIA LE GIOVANILI
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CHIUSI – “Make a change”, questo lo slogan che i suppoters del Chiusi troveranno sulla “tessera del tifoso” e anche nelle vetrine dei negozi affiliati a Chiusinvetrina, che in base ad una convenzione praticheranno degli sconti speciali. E’ partita ieri la campagna di fidelizzazione lanciata dalla società biancorossa che dopo l’amarissima retrocessione si è iscritta al campionato di Promozione, ma, in virtù delle note vicende giudiziarie che vedono  coinvolto il presidente della Sestese e 9 partite del campionato scorso sotto inchiesta, spera di poter invece disputare ancora l’Eccellenza.  Non si sa come finirà l’inchiesta, ma certo il Chiusi appare come la principale “parte lesa” una sorta di vittima sacrificale, contro cui è stato confezionato non uno, ma una scatola intera di ‘biscotti’.

Nel corso della conferenza stampa convocata ieri pomeriggio (foto) per presentare la nuova stagione, i colpi di mercato, le novità del settore giovanile e i lavori allo stadio, il presidente Amedeo Fei e il Ds Ermanno Chiuppesi non si sono sbilanciati sull’esito della vicenda, attendendo che la giustizia ordinaria e quella sportiva facciano il loro corso. Ma un certo ottimismo sulla possibilità di un “ripescaggio”, che non sarebbe un ripescaggio, ma il giusto riconoscimento di un torto subito, si percepiva. A pelle, nell’aria… Il Chiusi insomma ci spera. Ma ci spera con la consapevolezza di essere stato fregato e che se giustizia ci sarà, questa dovrà risarcire i biancorossi, penalizzati oltre misura da un arbitraggio scandaloso nello spareggio (anche quell’arbitro  è sotto inchiesta) e da una serie di fatti collaterali (altre partite) molto dubbi.

La rosa della squadra allestita per la Promozione con al massimo un innesto o due potrebbe ben figurare anche in Eccellenza. Ma l’iter dell’inchiesta non potrà e non dovrà andare troppo per le lunghe, hanno detto sia Fei che il ds Chiuppesi.  Le quadre dovranno essere messea l più presto  in condizione di sapere in quale campionato dovranno giocare e dovranno avere la possibilità di attrezzarsi alla bisogna.

Per quanto riguarda il Chiusi i  nuovi arrivi Filosi (un ritorno, in realtà), De Francesco, Ganje sono non solo tre colpi importanti per la qualità dei giocatori, ma anche una iniezione di esperienza e carattere, due elementi che sono mancati nella scorsa stagione, soprattutto nella fase finale del torneo. Ed è una iniezione di “rabbia agonistica” e di voglia di rivincita anche la conferma del tecnico Laurenzi. Un fatto inusuale per una squadra retrocessa. “In questi casi l’allenatore è il primo tassello a saltare, noi invece abbiamo voluto scommettere ancora una volta sulla voglia del mister di dimostrare che la retrocessione è stata solo un incidente”.

Bello carico anche il bomber Nico Bastianelli al quale il giudice sportivo, dopo il ricorso del Chiusi, ha ridotto sensibilmente la squalifica rimediata al termine dello spareggio perso con la Sestese. Doveva star fuori fino all’11 novembre, rientrerà invece alla fine di settembre, saltando solo le primissime gare di campionato. Segnale anche questo che con il Chiusi c’erano andati un po’ troppo pesanti in parecchi.

Contento, ci è sembrato Bastianelli, anche per l’arrivo di una punta che finora ha segnato caterve di gol e che gli consentirà di non sopportare da solo il peso dell’attacco. De Francesco sembra uno fatto apposta per giocare con un compagno di reparto come Nico.  Notizia data ieri, nella conferenza stampa: confermato anche il giovane Niccolò Rampelli, arrivato nella stagione scorsa dalle giovanili dell’Arezzo.  Resta qualche dubbio sul portiere Strukelj, ancora in bilico tra conferma e addio. Motivi non di tipo tecnico, ma legati alla residenza a Roma. Ma l’impressione è che alla fine anche lui resterà a Chiusi.

Per il resto nella conferenza stampa di ieri è stato confermato l’impegno forte della società sul settore giovanile, sia in fuzione dei vari campionati e soprattutto della crescita dei ragazzi, ma anche in funzione prima squadra. La “cantera” è l’oro di una società. Un buon settore giovanile è il giacimento da cui una società può attingere e trovare risorse in casa, senza svenarsi sul mercato, è un modo per fidelizzare i tifosi (i genitori per esempio) e la possibilità per i giovani giocatori di entrare nel giro della prima squadra o di essere acquistati da squadre di categorie superiori è un bello stimolo.

Ieri è stata l’occasione, presenti anche il sindaco, il vice e l’assessore allo sport, anche per presentare i lavori di adeguamento dello stadio (secondo campo con manto snitetico, nuova tribuna con 4 spogliatoi, più due per gli arbitri e affaccio su entrambi i campi). Un’opera importante, per 400 mila euro, realizzata in sinergia tra Polisportiva Chiusi, Comune e Banca Valdichiana (ma i soldi ce li mettterà il Comune). Importante soprattutto per il settore giovanile, che non dovrà più girovagare alla ricerca di campi in cui allenarsi e giocare,  e comuque ad uso non esclusivo della Polisportiva ma anche di altre squadre e di altre attività sportive, vedasi la Palla al Bracciale. Opera a nostro avviso importante e decisiva non solo perché arricchisce la dotazione si strutture sportive, ma chiude definitivamente ogni ipotesi di cementificazione dell’area, come previsto nel Piano regolatore del 2010, poi stralciato e corretto.  Anche in questo caso, Bettollini non si è fatto troppi problemi a rivedere una impostazione precedente e a cambiare gli indirizzi a suo tempo dettati da Ceccobao e poi da Scaramelli.

La conferenza stampa di ieri, piuttosto partecipata e tenutasi proprio allo Stadio Frullini, ha segnato anche un cambio di marcia della stessa società Polisporitva Chiusi. Una apertura nuova della società e della squadra verso l’esterno, verso la comunità chiusina nel suo complesso, al di là di come andrà a finire la vicenda giudiziaria e di quale campionato disputeranno Bastianelli & C. Quello, alla fine, è solo un dettaglio, Non trascurabile, ma un dettaglio. Il Chiusi viuole fare bene, vuole riappropriarsi del suo pubblico. Vuole più gente allo stadio la domenica e più ragazzi a giocare ead allenarsi (attualmente sono più di 200). Per crescere, non per diventare necessariamente dei campioni da 100 milioni di euro.  Giocare nel Chiusi deve essere percepito di per sé come un bel traguardo. La  maglia un certo prestigio e una certa storia ce l’ha. La strada è quella giusta.

m.l.

 

 

 

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