CHIUSI, QUANDO L’ASFALTATURA DI UNA STRADA DIVENTA “UNA COSA DI SINISTRA”
CHIUSI – Due buone notizie. La prima è che la giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per la messa in sicurezza idraulica dell’area della Fornace. Si tratta di un intervento per 450 mila euro teso ad evitare il rischio di inondazioni ed è propedeutico a qualsiasi progetto di recupero o riconversione dell’area della vecchia fabbrica dei mattoni. Ora la giunta procederà al progetto esecutivo e all’espletamento della gara d’appalto. L’opera messa in cantiere è il tassello mancante e necessario messo sul tavolo dal Comune per incentivare e rendere possibile l’avvio del Piano di recpero della Fornace, sul quale ha avviato da qualche mese una trattativa con la proprietà. Vedremo se qualcosa si muoverà…
La seconda notizia è invece il rifacimento dell’asfalto in via Manzoni a Chiusi Scalo. I lavori, partiti ieri sono in corso e vedono la compartecipazione finanziaria della ditta Lodovichi Spa, la ditta che produce traversine ferroviarie e che ha sede in fondo alla strada in questione.
Si tratta di una compartecipazione che si configura sostanzialmente come un risarcimento alla comunità, in quanto proprio i pesanti camion che vanno e vengono dalla Lodovichi hanno costituito e costituiscono la causa principale del deterioramento del manto stradale, con conseguenti avvallamenti e quindi disagi anche sotto l’aspetto del rumore, per i cittadini.
Il sindaco su facebook, annunciando i lavori, ha pubblicamente ringraziato l’azienda, affermando che non riultano precedenti del genere. Per la verità la ditta Bioecologia ha compartecipato alla realizzazione dei marciapiedi in via Mazzini, quartiere Biffe. In quel caso come “ringraziamento” al Comune per aver convogliato parte consistente delle acque reflue della zona ad depuratore gestito dall’azienda. In questo caso (via Manzoni) è invece, come dicevamo, un “risarcimento” volontario a fronte di un danno pregresso. Una cosa doverosa e di buon senso da parte della ditta interessata. Perché la Lodovichi Spa è sì una delle aziende più importanti che ancora resistono a Chiusi, dà lavoro a decine di persone, ma per anni ha prodotto anche disagi, come danni stradali, pericolo per i pedoni, rumore e inquinamento. Per tre volte ha trascinato questo giornale e altre testate in Tribunale per aver denunciato esalazioni maleodoranti, fastidiose e pericolose per l’uso di sostanze cancerogene, e tre volte ha perso. Con il Tribunale che certificò il danno prodotto. Son passati più di 20 anni… Il problema dell’inquinamento e uso di sostanze cancerogene, anche grazie a quelle battaglie, è stato – pare – superato. Quello del traffico pesante nel centro abitato (rumore, pericolo, inquinamento) invece è rimasto ed è tutt’ora presente.
Quindi se adesso la ditta compartecipa al rifacimento degli asfalti in via Manzoni fa solo cosa buona e giusta. Per il Comune invece il fatto di aver ottenuto tale compartecipazione è un “precedente” importante e significativo. Perché d’ora in avanti uguale modello potrà essere applicato anche in altre circostanze simili. Se la vogliamo buttare in politica diciamo che è pure “una cosa di sinistra“.
Ma al di là di questo e al di là dell’asfalto, è chiaro che un’azienda delle dimensioni e delle caratteristiche della Lodovichi Spa, che ha peraltro necessità di un traffico imponente di mezzi pesanti, non dovrebbe stare a ridosso dell’abitato e dovrebbe avere quantomeno un acceso diverso e alternativo rispetto ad una strada comunale urbana. I camion e i tir in mezzo al paese sono un fattore di rischio e di disagio e causa di danno ad una strada e a un quartiere che hanno già molti problemi anche con il deflusso delle acque piovane e delle fognature. Forse, oltre alla compartecipazione all’asfaltatura, comunque importante, si dovrebbe cominciare a pensare seriamente ad una diversa ubicazione della fabbrica delle traversine (le zone industriali un tempo non c’erano, ma adesso ci sono), o quantomeno ad un accesso dedicato e specifico, evitando il transito pesante in via Manzoni e via Cassia Aurelia. Sarebbe già un bel passo avanti.
chiusi, Juri Bettollini, Lodovichi Spa
Sai quante strade bisognerebbe asfaltare se si facesse il conto delle aziende che inquinano, deturpano il paesaggio, sono nocive alla salute, e producono grandi danni umani ai residenti vicino ad esse ed alle loro emissioni ? Secondo quel ragionamento allora l’Ilva di Taranto cosa dovrebbe fare per ripagare i danni ai morti di cancro? Asfaltare la Puglia ? Ma che modo è questo di ragionare? :”E’ una cosa di sinistra”? Ed è una cosa di sinistra perchè credi che la ditta Lodovichi abbia asfaltato una strada che magari può essere anche vero che potrebbe aver contribuito a deteriorare dopo anni di passaggio dei suoi automezzi, perchè glielo abbia chiesto forse il Comune,quindi tu lo leggi come quasi una perorazione dell’interesse pubblico da parte del Comune e gli affibbi un significato di ”sinistra”? Un riconoscimento in qualche modo probabile e possibile di danni che abbia provocato la attività di tale ditta e che quindi abbiano deciso e convenuto che il costo debba essere sopportato dalla ditta ? Questo non lo sò, ma il modo di come l’hai presentato tu mi sembra molto risibile.Risibile soprattutto che tale fatto appaia una cosa di sinistra.Non mi sembra proprio azzeccato il titolo relativo a quell’asfaltatura che quell’azione intrapresa dal comune sia di sinistra, c’entra come il cavolo a merenda la sinistra. Io credo che tu-permettimelo. – stia cercando con il lanternino di dare luce a certi fatti che non c’incastrano un bel nulla con la sinistra, non c’incastrano un bel nulla con il fatto che l’azienda Lodovichi abbia deciso-come dici te- l’asfaltatura di quel pezzo di strada, e vorresti dare l’idea che magari passo passo la componente renziana del Comune possa essere intesa che facendo asfaltare 250 metri di strada faccia una cosa di sinistra ed abbia un occhio sempre più rivolto a sinistra. Questa cosa appare come un tentativo tuo peraltro scoperto e palese di annoverare cose per mostrare che la politica dell’ente pubblico ”finalmente” abbia incominciato ad avvicinarsi a contenuti di sinistra…Marco, sarebbe stato meglio magari meglio che tu avessi fatto un articolo sulla frana della Fonte del Boia ancora da sistemare, per la quale tu dicesti tanti mesi fa che il Sindaco aveva sollecitato chi di dovere per sistemarla e che invece dopo qualche anno ancora versa in quelle condizioni, altro che l’asfaltatura di 250 metri sia una cosa di sinistra. Ti invito a riflettere su quello che dici e soprattutto sui significati che vorresti far passare nell’opinione pubblica.Personalmente non li condivido, ma è un mio parere,perchè quel modo contribuisce a falsare una situazione ed ad arrampicarsi sul fumo. di dare un significato a cose che non lo hanno.Ed è proprio il modo di come lo dici. Sarebbe stato meglio che tu avessi fatto un articolo dicendo che era una cosa di sinistra il fatto auspicato della diminuzione della TARI mentre ci siamo visti recapitare bollette(parlo per me e per latri che leggasi in altri blog) sull’aumento del 20 percento della tassa sui rifiuti…..quella che avrebbe dovuto diminuire….ma ce ne sarebbero tante di cose di sinistra da fare e tu lo sai meglio di me, ma sembra che ormai tu abbia imboccato un sentiero che per parecchi aspetti, quasi tutti politici che inficiano il modo di pensare di chi ti legge, tessi laudi all’amministrazione per cose come questa che sono risibili. Ogni tuo articolo ha importanza e viene letto dalla comunità chiusina ma il servizio alla verità oggettiva delle cose mi sembra che si allontani ogni giorno di più. Questo è un mio parere, non solo mio, e mi sembra che non sia la prima volta che ti venga fatto presente. Magari, se vuoi farlo sei libero di farlo, ma ti consiglierei di citare cose più importanti che dovrebbero essere fatte e che contengano l’etica della sinistra, che l’asfaltatura di 250 metri di strada.Poi fai te.Padrone assoluto di ciò che vuoi scrivere.
Solo per segnalare che già ai tempi della realizzazione dell’Interconnessione alla “direttissima” una ditta locale (della quale non faccio il nome per non fare pubblicità) contribuì al rifacimento della strada che porta al lago. La seconda per evidenziare il fatto che da alcuni mesi dalla fabbrica della ditta che sta contribuendo a rifare il manto stradale nella via Manzoni provengono rumori molesti (molto molesti tali da svegliare chi dorme) che iniziano alle 5 del mattino e terminano a sera. Di ciò non si è accorto nessuno.
Carlo, non far finta di non capire. Non è di sinistra asfaltare 250 metri di strada. E’ di sinistra fare in modo che a pagare l’asfaltatura sia anche la ditta che nel tempo ha fortemente contribuito a danneggiarli quei 250 metri di strada, creando disagi ai cittadini. Chi sporca, rompe o inquina dovrebbe sempre pagare. Per un principio di giustizia, di equità, di rispetto per il bene pubblico. Se un comune, anche in via bonaria e amichevole, riesce a ottenere questa sorta di risarcimento a mio avviso fa una cosa buona e giusta. E secondo me anche di sinistra. Non solo, ma prefigura – come ho scritto – un precedente. E d’ora in avanti potrà usare lo stesso metodo anche in altri frangenti simili. E in passato qualche volta è avvenuto come ricorda Maurizio… Certo, l’asfaltatura compartecipata dalla ditta che ha contribuito a procurare il danno, non risolve o elimina altri problemi legati a quel’azienda che è una azienda insalubre di prima classe posta a ridosso dell’abitato. Problemi che restano e resteranno, alcuni finché quell’azienda non verrà spostata e altri finché non avrà almeno un accesso alternantivo alla strada urbana via Manzoni. L’articolo mi sembra chiaro su questo. Secondo me la “compartecipazione” della Lodovichi è un fatto rilevante e positivo (anche nel metodo) applicabile a più vasto raggio. Ma credo che si possa e si debba ragionare della questione senza scomodare l’Ilva, Chernobyl o l’unverso mondo. Quanto ai problemi diversi prodotti dalla Lodovichi e alla frana sulla 146 penso di averne parlato e scritto più di chiunque altro. Scrissi che Bettollini aveva alzato la voce chiedendo un intervento urgente per la frana? Quello aveva fatto. O non era vero? Del resto non sono mancati articoli sui ritardi e gli svicolamenti di chi doveva/dovrebbe provvedere al ripristino della strada.
In questo specifico caso (l’asfaltatura partecipata di via Manzoni) non sono nemmeno tanto sicuro che l’Amministrazione abbia agito con l’obiettivo e la consapevolezza di fare una cosa di sinistra. Ma l’ha fatta, magari a sua insaputa. Di certo questa cosa non è un regalo di un impenditore magnanimo e generoso, come qualcuno potrebbe pensare. Naturalmente questa è una mia valutazione a corredo di una notizia. Il che non significa tessere “laudi” agli amminisrratori o cercare di plasmare l’opinione pubblica. E’ solo il mio mestiere. Dare notizie e fornire chiavi di lettura. I lettori sono in grado di valutare da soli.
Comunque per chi abita in quella zona, come me, il fatto che diminuiranno i rumori causati dalle buche e dagli avvallamenti e i disagi è già di per sé un fatto positivo non secondario…
Certo che produrre traversine per le ferrovie e doverle trasportarle con i camion, evidentemente perchè più conveniente o perchè con il treno non è più possibile, parrebbe quantomeno ridicolo, se ormai non fossimo abituati a convivere con le assurdità
X Maurizio Patrizi. Passami la battuta:quella che dici te probabilmente sarà ” una cosa di destra” …eh Patrizi, troppo comoda….e che vorresti la botte piena e la moglie ubriaca? Evidentemente non si può rispondere che cosi. Caro Maurizio, così va il mondo….certo però che riflettendoci abbiamo raggiunto limiti impensabili….chi lo avrebbe detto che l’autorità pubblica fosse tirata per la giacchetta così in continuazione dalla stampa ? Per certi può essere una tattica politica e che evidentemente si possa ritenere che a forza di dare aiutini si possano raggiungere dei risultati. Quali me lo chiedo, perchè onestamente non li sò vedere, sennò probabilmente non verrebbe fatto, e quindi sono io che mi devo aggiornare…. Figuriamoci quale possa essere la natura di tali ”aiutini”, mi sforzo ma non ci riesco e forse sono fuori strada: una luce che un sindaco renziano possa assumere ed avere uno strabismo rivolto a sinistra perchè abbia fatto asfaltare 250 metri di strada a spese di una ditta e che tale cosa possa aiutare a perdurare la visione che in fondo il PD regnante sia di sinistra. Forse sarò io che non mi ci ritrovo, forse sarò abituato a vedere le cose nude e crude,ma per me uomo della strada come credo per molti sarebbe….ma è bene che la finisca qui.
Carlo, basta guardare e valutare le cose per quelle che sono, nude e crude, come dici tu, senza tanti ghirigori sui massimi sistemi e sulle malefatte della stampa. Le cosa che dice Maurizio io l’ho scritta per anni, da solo e contro tutti, finendo 3 volte sotto processo. Quali aiutini, quali giacchette, quale perdurare? Ma de che? Valuta il fatto, senza star lì a rimuginare se il sindaco è renziano oppure no. Io non sono renziano, non ho mai votato per il Pd, né lo voterò, non ho mai partecipato alle primarie, alle comunali ho sostenuto apertamente una lista alternativa di sinistra (ce l’ha scritto nella ragione sociale) ma se fossi un amministratore una operazione come quella di via Manzoni la farei anche io. Ci proverei almeno. Io sono di sinistra e cercherei di fare cose di sinistra. Piccole magari, ma sigificative, come questa. Dimmi una cosa: tu la faresti, proveresti a farla? Non ti sembra giusta e positiva? Il resto mi sembrano congetture per partito preso. E, lasciatelo dire, anche commmenti fatti in automatico, tutti con lo stesso mantra, senza leggere attentamente ciò che è stato scritto. Forse mi sbaglio, ma l’impressione che ho è questa. Scrivo sui giornali da 30 anni e passa ma non ho mai avuto la pretesa di accontentare tutti o di mettere tutti d’accordo. Quindi nessun problema.
Ascolta Marco,non sono io che non faccio finta di non capire.Con codesto metodo che da te viene applicato, con tutto quanto viene distrutto, anche e soprattutto tenuto conto dei fondi pubblici buttati al vento,non Chiusi ma l’italia intera dovrebbe essere un cantiere continuo di rifacimento.Allora perchè lo stesso metodo non viene applicato verso chi ha responsabilità sullo stadio, sull’interporto, o non ve ne sono di responsabilità in tali casi? Mi spieghi per quale motivo si sono spesi al vento soldi che poi non hanno trovato sul loro cammino la realizzazione di quanto era stato deciso? Con Chiusi anche ci dovrebbero essere le responsabilità di chi ha deciso il fatto dello stadio, il fatto dell’interporto e tanti tanti altri fatti.Hai sentito mai qualcuno che abbia chiesto conto a qualcun’altro di tutto questo? Eppure erano soldi pubblici, soldi di tutti.Erano responsabilità di sinistra quelle oppure era altro ? Per ben altre cifre che 250 metri di asfaltatura di una strada.Perchè la politica allora è stata immobile su tale tema? Io non faccio finta di non capire ma tu forse non ti rendi conto che stai dando importanza a cose che quell’importanza non hanno, e gonfi un fatto che può benissimo essere inteso anche anche normale, e non crea nessun precedente. Se rivado indietro con la memoria la stessa cosa è successa con la spennellatura a bettollini sul fatto dei marciapiedi della stazione,anche se tenesti a precisare che antecedentemente si era espresso in altro modo. Allora tutto questo qualcosa pensi che non possa comportare verso l’opinione pubblica che si informa leggendo il tuo giornale? Io credo di sì, anche se tu sempre ti rifugi sul fatto che ” ti limiti a registrare perchè questa è la funzione della stampa, di raccontare il fatto poi debbono essere gli altri a criticare, interpretare ecc ecc”.Come vedi Bettollini in questo caso non ha fatto una cosa di sinistra.Avrebbe fatto una cosa di sinistra insieme alla sua Giunta se avesse pesato e determinato sulla decisione della riduzione delle tasse sui rifiuti ed anche su altro.Ma evidentemente il suo partito è di tutt’altra opinione.E l’opinione è quella che la veste sia di sinistra od almeno appaia tale, ma il contenuto di tutt’altro colore e valore.E c’è chi cerca anche di far passare tale idea nelle teste della gente.Come vedi non ho remore. Quello che penso dico, senza nascondermi dietro un dito. Tu dirai che non sei d’accordo come hai già molte volte detto ma dovresti essere convincente.
Sarei felice e curioso se ci fossero altri interventi, non perchè debbano suggellare quanto ho detto ma per conoscere il parere se questo ”mantra” che tu dici che io reciti per partito preso abbia validità o sia aria fritta.Come vedi non ho la pretesa di dire verità, sono solo mie opinioni, quando ritengo che secondo me hai dato fuori binario cerco di dirtelo sennò farei prima a stare zitto se non m’interessasse, no ? Se poi vuoi che faccia come ho fatto alla fine con l’altro blog non ho problemi ad adeguarmi. Nemmeno io penso che tutti la possano pensare come me, questo è sicuro, anche perchè penso che la maggior parte la possano pensare come te, ed è questo forse che mi torna di meno o diciamo che mi aggradi di meno, ma in tutta sincerità non lo faccio per essere ” bastian contrario”, anche perchè quando c’è stato da darti ragione su certi argomenti secondo me, te l’ho data e l’ho scritto.
Stadio, Interporto? e con chi dovrebbe rivalersi il Comune, con se stesso, con gli amministratori pregressi, che poi sono sempre loro? Ce li vedi? Non si può mischiare sempre tutte le carte. Io ho fatto un ragionamento su un singolo atto. Parliamo di quello. E dimmi se secondo te è giusto o no, se lo avresti fatto anche tu se fossi un amministratore; se lo avresti votato o lo voteresti se fossi un consigliere di minoranza… Quell’atto, cioè la “compartecipazione” di una ditta all’asfaltatura di via Manzoni, non altro.
Guarda caso, Carlo, anche per quanto riguarda l’interporto e lo stadio e il depuratore e il nichel, e gli ecomostri ecc…, stata sempre Primapagina e quindi il sottoscritto a scoprire gli altarini e a costruirci sopra delle vere e proprie campagne. Quindi non è a me che puoi rivolgere appunti del genere… Sarebbe stata una cosa di sinistra anche ridurre le tasse sui rifiuti, forse, ma io ho parlato solo dell’asfaltatura di via Manzoni e del fatto che sia giusto che una ditta che ha contribuito a rovinarla nel tempo, debba partecipare alla spesa. Stop. Io ritengo ciò una “cosa di sinistra”. E ho scritto che la giunta ha fatto una cosa di sinistra, non che volesse fare una cosa di sinistra o che questo atto sia la prova provata della ‘svolta’ di Bettollini. Leggi bene. E come vedi, se ti rispondo a ruota è perché mi ci diverto. Ci si tiene allenati tutti e due. Non ho alcun problema. I commenti mi fanno sempre piacere e sono tutti ben accetti, anche quelli che non condivido.E francamente me ne frega anche poco di quanti la possano pensare come me. Non devo mica presentarmi alle elezioni…I lettori sono un buon numero, vedo, e crescono. La cosa mi incoraggia, visto che Primapagina non è un blog personale, ma il lavoro con cui devo campare… Saludos.
Stante la mia prolissità ben riconosciuta anche da me stesso, ti rispondo con una domanda. ”stadio,interporto,mischiare le cose?”. Il problema non è se io ce li veda oppure no fare fronte a quanto è stato deciso e successivamente non più applicato, il problema è anche quello della responsabilità per chi decide sui soldi pubblici. O no?.Se non c’è nessuno che domanda il conto figurati se siano loro a prendere l’iniziativa. Ma lo ritieni giusto questo? Poi può darsi anche che venga ritenuto giusto e che non si vadano a ricercare le responsabilità, ma queste allora non sono di nessuno dico io ? O sono politiche solamente e perciò evanescenti ? Smettiamola di fare a rimpiattino. Il mio intervento ha voluto mettere l’accento soprattutto sul TITOLO che tu hai dato al Post e lo stesso titolo tu m’insegni che conta e dice qualcosa, anzi molto.Ed io l’ho spiegato il perchè. Tu hai detto che secondo il tuo parere possa essere giudicato un intervento di sinistra, per me ho cercato di spiegare perchè non lo è, e che modalità sono quelle ti domando : ”se ci fossi stato tu cosa avresti fatto?”.Ma come si ragiona?
Non ho criticato il fatto che l’azienda possa aver deciso la compartecipazione o si sia assunta l’onere dei lavori,non sono entrato in quel merito, ho criticato l’impostazione tua che hai dato al fatto che hai detto che tutto questo era una cosa di sinistra, e ti ho risposto su cosa secondo me occorrerebbe parlare per far si che vengano valutati interventi di sinistra e quali potrebbero invece essere, guarda caso da un po’ di tempo a questa parte i tuoi articoli risentono di tale necessità, cioè traspare la necessità di dare luce a cose che vengano interpretate a favore non tanto del partito reggente ma delle persone, e questo già da prima delle elezioni.( mi sbaglio ?).Se è così mica è un dramma, è una constatazione,liberissimo tu di farlo e liberissimo io di dirtelo e tu di smentirlo.Liberissimi tutti e due-come dici te- di tenerci allenati… Poi, nessuno dimentica l’attività del tuo giornale che sei stato tu a trascinare certe questioni, a non farle morire ed a tenerle alla vista di tutti, non ho difficoltà a riconoscerlo perchè credo che tali fatti siano veri e reali. Mi dovresti spiegare però anche perchè io non sia il solo a pensarla come la penso ultimamente e che comunque perchè anch’io sia in buona compagnia pensando come ho detto.Che siano parecchi che abbiano le visioni? Può anche essere, l’ambiente -come si dice- è piccolo e le cose che ho notato io e che ti ho sempre scritto apertamente ( lo ammetterai questo a differenza di altri che magari lo pensano e che non l’hanno mai scritto e che mai sono intervenuti forse per non esporsi o per qualche loro ragione).Forse attribuisci a questo una valenza mia caratteriale che ti porta a dire che sia prevenuto? Io quello che penso te l’ho detto ma non lo faccio per tenermi allenato, lo faccio perchè credo che quella sia una mia posizione giusta rispetto al problema che ho evocato, anzi che hai evocato tu per la verità. Scrivi su un giornale, ma nel caso che hai evocato non è mica detto che tutti la possano pensare come sostieni te?
No ci si capisce. Pazienza. Comunque tornando all’asfaltatura compartecipata, non credo che sia un regalo, una elargizione liberale della Lodovichi Spa. Credo che la cosa sia stata chiesta da parte del Comune, anche se gli amministratori non lo hanno sbandierato e lo hanno fatto in via “amichevole” e non in forma coercitiva. Per questo motivo (il metodo) mi sembra ancora più interessante, perché come “precedente”, apre la possibilità che una cosa del genere venga ripetuta anche per altre situazioni simili. Chi è che non domanda il conto delle cose fatte male e dei soldi sperperati? Io l’ho sempre fatto… Ci sono trent’anni di cronache e un archivio, per fortuna… Non la devi pensare come me, ci mancherebbe, ma non mi far dire cose che non ho detto e nemmeno pensato e non mi accusare di non aver fatto cose che invece ho sempre fatto. Tutto qui. E ognuno può restare tranquillaente della sua opinione. Comunque alle mie domande non hai risposto.
Marco, abbandoniamo questa” diatriba” tanto non se ne esce a questo punto. Forse sono più intelligenti di me coloro che stanno zitti ma che comunque sò che la pensano come me, non sò che dire…. Non è molto simpatico diciamo ” scannarsi corampopulo” ma sbagliando o meno, quando credo di pensarla diversamente da te, lo dico.Ed è chiaro che quanto dico debba essere supportato, ma per me alle tue domande ho risposto, eccome se ho risposto, al punto che ti assicuro che la domanda che mi hai rivolto quale quella se anch’io avessi fatto la stessa cosa se fossi stato un amministratore pubblico, probabilmente avrei risposto di si, ma non è questo il metodo di rapportarci alle cose e ti dico di più che al tuo posto io non gli avrei dato un contenuto di sinistra, non avrei fatto un titolo come hai fatto tu ( te l’ho scritto anche a lettere maiuscole).Il limite forse è il tuo che non accetti correzioni e che ti si dica.Io articolista l’avrei fatto per quello che ho detto se si fossero realizzate le riduzioni della Tari od anche altro,quello si che secondo me sarebbe stato un segnale di sinistra, che sarebbe stato riparatorio ad una cosa che credo tanti se non tutti hanno ritenuto eccessiva oltre ogni limite nei momenti in cui navighiamo.Perchè non hai fatto un articolo su questo? Dici sempre che la tua storia è stata e rimane di sinistra ( e non è che non te ne abbia dato atto di questo ) ma il tempo passa per tutti, ed il tempo evidentemente fa variare tante cose, tante condizioni,tanti modi di rapportarci alle cose.L’unica cosa che forse non puoi dire di me è quella che io sia prevenuto.Come vedi, se fai un passo indietro alle titolazioni dei tuoi post ed anche agli argomenti affrontati, sono intervenuto non su tutti, non su ogni cosa, ma su quelli che ho ritenuto che avevi appioppato significati snaturanti la realtà oggettiva, e se ben ti ricordi- non per rinfocalare il fuoco- questo della realtà oggettiva è stato un tema sempre presente nei miei scritti quando ho tentato di dirti come la pensavo.E l’ho fatto anche con un tenore vibrato.Segno forse che la penso diversamente da te su certe questioni sennò avrei lasciato correre. Non ti sembra? Ti saluto.
Non sarà che il contributo sia dovuto allo scavo della canaletta per la posa di cavi per l’impresa? Poi un po’ di propaganda fa sempre brodo.
Stai a vedere che tocca andare a rileggersi Renato Fucini ”Le veglie di Neri” che la ” fatta era di pollo”…..
Il sindaco e l’assessore Micheletti hanno presentatro la cosa come “compartecipazione” ai lavori di asfaltatura, senza fare alcun riferimento a cavi o canalette… E l’articolo non è stato contestato o rettificato né dall’amministrazione, né dalla ditta Lodovichi che in altre occasioni ha contestato eccome… Nella mia valutazione mi sono limitato a commentare un’informazione così come è stata fornita, peraltro in maniera ufficiale e non en passant…
Bene, ma il bravo giornalista verifica. La canaletta che andava sino alla Lodovichi io l’ho vista scavare. È evidente che se l’opera era di interesse per l’azienda quell’opera se l’è dovuta pagare, compreso il ripristino dell’asfalto asportato. E perché mai la Lodovichi avrebbe dovuto contestare un articolo che la presenta come sensibile ai problemi del traffico pesante procurato dalla sua produzione?
Forse non sarò un bravo giornalista. Ma l’articolo non presenta affatto la Lodovichi come “sensibile ai problemi del traffico”, anzi ricorda i danni che l’azienda ha prodotto negli anni (e non solo riguardo al traffico), cosa che nessun altro ha fatto, e sottolinea come sia giusto e doveroso che se un’azienda “rompe”, danneggia, inquina o crea disagi, debba in qualche modo pagare e risarcire la comunità. E dice che il Comune, ottenendo la “compartecipazione alla spesa dell’asfaltatura di va Manzoni” ha ottenuto un buon risultato. A vantaggio dell’equità e della collettività. E così ha anche creato un interessante “precedente”. E’ cosa molto diversa. L’articolo dice anche che sarebbe opportuno e necessario che un’azianda come la Lodovichi, per tipologia e dimensioni, non dovrebbe stare a ridosso dell’abitato e dorebbbe quantomeno avere un accesso diverso, specifico,alternativo alla strada urbana. Se poi la compartecipazione è dovuta al risarcimento dei lavori fatti per servire quell’azienda con una rete di cavi, è cosa che NON E’ EMERSA e se mai dovrà essere il Comune o l’azienda a spiegarla. Ma alla fine non cambierebbe granché: sempre di risarcimento di un danno procurato si tratterebbe. Io ho commentato ciò che ha scritto il sindaco su FB a proposito dell’opera in questione, fornendo una mia opinione e una chiave di lettura. Non ho mai detto che sia vangelo. Tu, Paolo, sei anche iscritto al Partito di maggioranza, frequenti i circoli e le riunioni insieme a sindaco e assessori. Una domandina gliela puoi fare, senza neanche dover attivare le procedure di accesso agli atti. Facci sapere… P.S. Ma alla fine dei discorsi, c’è qualcuno che pensa che la compartecipazione della Lodovichi all’asfaltatura di via Manzoni sia una cazzata, non sia un atto di equità, giustizia e rispetto del bene pubblico e un “precedente” interessante applicabile anche ad altri frangenti simili?
L’articolo va a presentare Bettollini come un bravo mediatore. La Lodovichi come un’impresa sulla via di Damasco che partecipa alla sistemazione della strada riconoscendo i danni pregressi. Bettollini afferma che “non esistono precedenti del genere”. Il nostro sindaco “fascia continua” continua in quest’opera di propaganda. È ormai un continuo. Vogliamo fare una piccola ricerca storica su quanti annunci senza seguito? Poi ognuno la pensa come vuole. Sicuramente io la penso in maniera molto diversa dalla linea di questo giornale.
Ma la pensi in maniera molto simile a Bettollini e Micheletti probabilmente, avendo la tessera del loro stesso partito, frequentando le stesse riunioni. Io non ho mai partecipato ad una riunione del Pd… E quanto alla Lodovichi, ho l’impressione che tu abbia letto male… Secondo me non poteva fare diversamente. E in ogni caso anche un accordo bonario, se va nella direzione giusta, è un fatto positivo, secondo me. E come precedente è più facilmente applicabile a frangenti simili, che non un atto coercitivo…
Come la penso lo scrivo e non ho paura ad affermarlo all’interno delle iniziative di partito. Non ho chiedere niente da chiedere di personale al PD e quindi sono molto tranquillo nel poter criticare questa amministrazione.
In effetti non c’era proprio bisogno di dare così tanta importanza all’asfaltatura di 250 m di strada, mi sembra una manutenzione ordinaria e l’iniziativa non è nemmeno venuta spontanea dall’azienda, ma come si dice sopra, la richiesta è partita dal comune che ha contrattato magari in cambio qualcosa, potrebbero essere cavi o altro. Per questo non capisco come sia possibile parlare di un’operazione “di sinistra”, una definizione che non ha fondamento. Tornando a sopra, si parla di sostanza tossiche e cancerogene, utilizzate per il trattamento delle traversine, ok il giornale ha vinto tre cause contro l’azienda, ma poi qualcuno (e per qualcuno intendo un ente pubblico) è andato a fare le analisi del suolo e delle acque in quella zona, per vedere che tipo di contaminazione c’è stata, per non parlare di ciò che veniva inalato? Scommetto di no e allora di cosa stiamo parlando? Per me è di sinistra difendere la salute dei cittadini e preservare il bene pubblico comune, questo do ut des tra aziende e amministrazioni, che regola i rapporti ed equilibri sociali, diventa troppo spesso un subdolo ricatto, in cui da una parte si contano i posti di lavoro prodotti per il paese, e dall’altra ci si congratula turandosi il naso.
Forse non hai capito. Non si dà importanza all’asfaltatura di 250 metri di strada, ma al fatto, non del tutto usuale a Chiusi, che a pagare sia anche una azienda privata che nel tempo ha contribuito a danneggiare quella strada. E naturalmente non lo ha fatto solo per bontà d’animo, ma perché evidentemente qualcuno lo ha chiesto. Ritengo (per come la cosa è stata presentata dallo stesso comune) per risarcimento di un danno, non in cambio di qualcosa…E questa a mio parere è una cosa di sinistra che negli anni ’70 le amministrazioni comunali di sinistra applicavano di frequente. Poi essendo sempre meno di sinistra hanno smesso di farlo. Quanto alla analisi del suolo e dell’acqua e dell’aria, in prossimità della ditta in questione, a suo tempo furono fatte e fu appurato l’uso di sostanze cancerogene vietate dalla legge, oltre che il reato di emissione di esalazioni moleste… Fu poi appurato che l’azienda ad un certo punto (dopo le vicende giudiziarie da essa stessa scatenate) cambiò la sostanza usata in precedenza e anche metodo di produzione. La “difesa” processuale del sottoscritto e di primapagina si basò proprio sui dati della Asl, del comune e sulle testimonianze di funzionari addetti alla sicurezza nei luoghi di lavoro, del sindaco di Chiusi e dell’assessore alle attività produttive dell’epoca.
Una volta si diceva “chi rompe, paga!” per questo non mi sembra così eccezionale che un’azienda contribuisca al rifacimento del manto stradale, considerando che l’usura di quella strada, in buona parte, è causata anche dal traffico di mezzi pesanti. Avrei forse applaudito, se fosse stata l’azienda, conscia di ciò o per bontà d’animo, a prendere l’iniziativa. Mentre ciò che è successo rientra, a parer mio, nella quotidiana amministrazione. Per quanto riguarda gli agenti cangerogeni utilizzati e diseminati nell’aria, nel suolo e nell’acqua, c’è stata una bonifica o un risarcimento? Da quanto scrivi sopra tra parentesi, la stessa ditta contestava la segnalazione sul prodotto cancerogeno utilizzato, per poi convertirlo, evitando così il rischio di incappare in nuove sanzioni o rogne giudiziarie, ricadute sull’immagine aziendale, sicuramente non per bontà d’animo o per la salute pubblica, suppongo. Condivido al 100% la frase Carlo Sacco: “Sai quante strade bisognerebbe asfaltare se si facesse il conto delle aziende che inquinano, deturpano il paesaggio…”.
Per questo sarebbe di sinistra, anzi sarebbe moderno, umano, ovvio, cominciare ad interessarci e capire che tipo di sotanze vengono immesse e prodotte quotidianamente nel nostro territorio, regolarle e monitorarle costantemente, con una forte sinergia tra pubblico e privato, tutelando posti di lavoro, ma anche salute e qualità dell’ambiente e quindi della vita per noi e per i prossimi, un valore aggiunto non da poco, che va oltre il tangibile. Di questi tempi, pensare che ciò si realizzi, è alcuanto surreale: i comuni/enti (provinciali?) regionali che fanno il gioco delle tre scimmie su tutte le questioni scottanti, scoppiate nelle nostre zone (Chiusi/Castiglione del Lago/Città della Pieve/Pietrafitta-Piegaro), figuriamoci se si riesce a fare prevenzione, la forestale, adetta ai reati ambientali, è stata inglobata nei carabinieri, forse depotenziandola non a caso, si prega poi per la trasparenza di Asl e Arpat. Chiudo, dopo questa operazione strada, spero che il comune faccia un pensierino anche su i capannoni dello scalo con la copertura in eternit, alcuni sono ruderi tra i condomini, magari anche i proprietari delle aziende si metteranno una mano sul cuore, dopo dovuto sollecito.
pardon “disseminati”, “alquanto”
Perché non si risponde a un dubbio? Se e quanto incide questo accordo con l’opera di posa dei cavi di Terrecablate per la Lodovichi che ha comportato la incisione dell’asfalto per tutta la lunghezza di via Manzoni.
L’azienda fu obbligata a cambiare prodotto per il “bagno” delle traverse ed è stata anche molte volte controllata dopo le vicende giudiziarie… Certo che sono tanti i casi in cui delle aziende dovrebbero risarcire le comunità, ppet questo ho scritto che il caso in questione costituisce un “precedente” interessante dopo decenni in cui tale prassi (chi rompe paga) prima usuale, era caduta in disuso