CHIUSI: FESTIVAL ORIZZONTI, LARS ROCK FEST, CIGNI, COMPAGNIE LOCALI… SILVA POMPILI FA IL PUNTO

sabato 17th, settembre 2016 / 11:13
CHIUSI: FESTIVAL ORIZZONTI, LARS ROCK FEST, CIGNI, COMPAGNIE LOCALI…  SILVA POMPILI FA IL PUNTO
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ANDREA CIGNI DIRIGERA’ ANCHE LA STAGIONE INVERNALE DEL MASCAGNI

CHIUSI – Con un post su Facebook, la Fondazione Orizzonti annuncia la nuova stagione teatrale invernale del Mascagni. Non c’è ancora il cartellone. Ma la certezza che un cartellone ci sarà, quella sì. E c’è anche un’altra certezza, che è anche una novità. Anche la stagione invernale sarà diretta dal direttore artistico del festival estivo Andrea Cigni.

Quindi Cigni allarga i suoi orizzonti e di fatto diventa il deus ex machina di tutta l’attività culturale chiusina.

Ma intanto è tempo di bilanci per la Fondazione che è alle prese con i conti dei due eventi estivi: il festival Orizzonti, appunto e il Lars Rock Fest.

Come sono andati? Questa è la prima domanda che rivolgiamo alla presidente Silva Pompili, nell’intervista che segue.

“Sono andati bene. Orizzonti ha registrato un incremento del 39% di presenze rispetto all’anno scorso e qualcosa in più anche rispetto all’edizione 2014. Anche i biglietti staccati, oltre 2.000,  sono stati  di più delle due edizioni precedenti… Segno che la manifestazione cresce ed ha recuperato anche rispetto al 2015, quando registrammo un calo sul 2014, cosa che ci fece preoccupare non poco… ”

E’ per questo che è stato rinnovato l’incarico di direttore artistico ad Andrea Cigni?

Anche per questo, ma soprattutto perché abbiamo avuto la fortuna che un professionista come lui si affezionasse Chiusi e ci investisse così tanto; poi per dare continuità ad un progetto che ha avuto riconoscimenti importanti anche da parte del ministero. Abbiamo un finanziamento per il triennio 2015-2017…  Se Andrea avesse chiuso qui la sua esperienza, non so se saremmo riusciti a mantenere quel finanziamento e l’attenzione stessa del Ministero…

Il rinnovo è per il 2017 o per i prossimi 3 anni?

Per i prossimi 3 anni.

Andrea Cigni continuerà  a dirigere il festival e adesso anche la stagione invernale gratis, come ha fatto fino ad ora?

Finora ha ricevuto solo vitto e alloggio, come altri suoi amici, colleghi e collaboratori che pure sono figure di primissimo piano del teatro, della lirica a livello nazionale. Credo che qualcosa sotto questo spetto si debba rivedere…

Quanto è costato il festival Orizzonti 2016? Cigni ha parlato di 180.000 euro. E’ quella la cifra?

Sì, è quella. Ma va detto che buona parte della stessa rimane a Chiusi e nel territorio: i 40 mila euro per i pernottamenti, per esempio, oppure i 10 mila euro circa per rifornire la mensa del festival, anche quelli sono stati spesi in loco, non altrove… Senza considerare che anche bar, ristoranti, qualche negozio, nei giorni del festival hanno lavorato di più, con gli artisti, i tecnici e anche con gli spettatori…

Ma di chiusini e cittadini dei dintorni però se ne son visti pochi, come sempre…

Vero. Da questo punto di vista ancora c’è da fare. Cercheremo di attivarci per sensibilizzare ancora di più la cittadinanza verso il valore della cultura. Devo dire però che ho incontrato dei chiusini e gente dei paesi limitrofi che ci hanno fatto i complimenti, che apprezzano molto la proposta artistica di Orizzonti. Quindi lo sforzo è portarli la prima volta, dopodiché si innamoreranno! E già quest’anno abbiamo fatto un passo avanti…

Qualcuno si è lamentato per alcuni spettacoli un po’ troppo “osè”…

Sì? gente che probabilmente non ha visto quegli spettacoli e parla per sentito dire…

E il Lars Rock Fest come è andato?

Bene. Meglio di tutte le edizioni precedenti… Le presenze non sono calcolabili perché come sai è a ingresso gratuito… Ma di gente quest’anno ne è venuta parecchia. E i due gruppi di punta Suuns e Wire sono stati due colpi mica da poco. Occasione rarissima di vederli in Italia…

Il tutto per un costo di…

Di 40 mila euro circa… Con un budget del genere l’evento ha del miracoloso… Portare un band storica come i Wire, farla venire apposta da Londra per una cifra di poco superiore ai 5.000 euro non è un miracolo? i canadesi Suuns anche meno…

Quindi la Fondazione è soddisfatta sia del festival Orizzonti che del Lars Rock Fest

Claro que sì… La fatica è tanta e tutto si può migliorare, ma io sono soddisfatta.

Veniamo ad una questione aperta. E non del tutto chiara. In un paio di interviste al giornalista Matteo Brighenti, il direttore Cigni, anche lui soddisfatto, si è lasciato andare a qualche battuta un po’ infelice (a mio parere) su Chiusi e sui chiusini e sembra anche in modo un po’ ingeneroso e forse controproducente voler chiudere le porte, tagliare i ponti con le compagnie locali che in tutte e tre le sue edizioni di Orizzonti hanno presentato dei lavori… Evidentemente non gli sono piaciuti e quindi vuole puntare ad altro…

Quanto alle battute su Chiusi e sui chiusini Andrea è così. Prendere o lasciare… Ama talmente questa città che ci viene a lavorare gratis…  E forse voleva solo evidenziare il valore del festival. Non credo avesse intenti bellicosi. Quanto al rapporto con le compagnie locali, già dall’anno scorso la “Compagnia del festival” era stata accantonata, di comune accordo. Tant’è che quest’anno lo spettacolo Marrana è stato presentato come compagnia Valentini-Fatini… Andrea Cigni punta a creare, con il festival e dentro il festival, degli attori… per questo pensa a corsi, audizioni che possano durare tutto l’anno e non necessariamente aperti solo agli attori e registi locali. E credo che voglia riservare alle compagnie locali uno spazio nel festival, ma con modalità diverse da quelle sperimentate fino ad ora… In modo che le esperienze locali possano essere valorizzate, senza per questo entrare in confronto con le compagnie professionistiche…

Finora, dall’inizio del tuo mandato, tu invece hai sempre dichiarato ed hai operato concretamente per recuperare un rapporto con le esperienze locali che si era un po’ sfilacciato, considerandole un patrimonio prezioso… Ricordo l’apertura della stagione estiva 2015 con i “4 amici al bar”, poi il sostegno dato alla compagnia dei giovanissimi Semidarte 2.0, l’anteprima della stagione invernale con “Il Berretto a sonagli” di Poliziani… La nuova e diversa impostazione impressa da Cigni presuppone un cambio di linea anche della Fondazione? 

Assolutamente no… La linea della Fondazione rimane invariata, ma anche Andrea Cigni su questo è d’accordo. Lui vuole solo una modalità diversa nel festival… Per il resto si procede sui binari consolidati. Non a caso anche quest’anno l’anteprima della stagione invernale, ad ottobre,  la faremo con “Tacabanda”, di Rutelli con Gianni Poliziani… Ed è probabile che si chiuderà con un altro spettacolo prodotto da una compagnia locale… così come daremo spazio all’orchestra del festival, anche durante l’anno. Stiamo pensando ad un concerto pre-natalizio… Non solo, ma il teatro è a disposizione, come è sempre stato, delle compagnie locali. Quando dico locali intendo quelle di Chiusi, ma non solo di Chiusi… Il panorama teatrale di questo territorio mi sembra ormai un “unicum” che si intreccia e si interfaccia spesso… E se c’è qualcuno, soprattutto tra i più giovani che vorrà partecipare ai corsi a cui pensa Andrea, ci farà piacere.

Marco Lorenzoni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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