CHIUSI: E’ MORTO LUCIANO GHERARDI, FIGURA IMPORTANTE DELLA SINISTRA LOCALE
CHIUSI – Una notizia che non avremmo mai voluto dare. E’ morto ieri Luciano Gherardi. Un amico, un compagno, un collaboratore di questo giornale. E soprattutto figura non secondaria della sinistra chiusina. Aveva 70 anni, non era messo bene, da anni, dal punto di vista della salute, ma la morte è arrivata improvvisa, inattesa, violenta e decisamente in anticipo. Piombinese, non aveva mai reciso i rapporti e il cordone ombelicale con la sua città, di cui sentiva orgogliosamente le radici operaie e antifasciste e non solo le comuni origine etrusche con Chiusi dove arrivò alla fine degli anni ’60 per insegnare nelle scuole medie. Docente di lettere era anche eccellente musicologo. Fu assessore e vicesindaco Pci, con Giancarlo Laurini sindaco. A metà degli anni ’70 lasciò il Pci per divergenze politiche e transitò prima nel Pdup di Lucio Magri e Luciana Castellina, poi in Democrazia Proletaria, approdando in anni recenti a Sinistra Ecologia e Libertà. Alle ultime elezioni comunali Luciano ha sostenuto la lista Possiamo, convinto, come molti altri che ci fosse bisogno di una presenza e di una forza organizzata a sinistra del Pd. Insomma una figura importante, una mente lucida e pensante. Per Chiusi un cittadino acquisito, schivo e riservato, ma non indifferente. Una gravissima e prematura perdita. Alla moglie Giuliana e alle figlie Leonora e Laura l’abbraccio e le condoglianze della redazione di Primapagina.
Ho appreso la notizia da Primapagina e non l’avrei mai voluta sentire.Posso solo dire che mi dispiace moltissimo pur non avendolo-per vicissitudini di vita-mai frequentato direttamente,ma l’aria che si poteva respirare della sua persona era un aria pulita,un aria che spesso al giorno d’oggi è’ merce rara.Molti mesi or sono mi contattò inaspettatamente per un consiglio sull’acquisto di una fotocamera per sua figlia minore ed io volentieri gli fornii le notizie che sapevo su quell’argomento.Dal suo atteggiamento quando lo incontravo-magari al di là’ della strada-non lesinava mai l’accenno al saluto ed ho sempre ritenuto che in quel saluto,magari schivo e fugace,ci fosse contenuta una condivisione per quanto talvolta scrivevo sulle colonne di Primapagina-almeno io la interpretavo così’-.Alla famiglia tutta le mie sentite condoglianze unite al mio grande dispiacere per la sua prematura scomparsa.
Ci eravamo incontrati a Chiusi Scalo poco tempo fa. Mi era sembrato in salute. Abbiamo avuto il tempo per uno scambio veloce di battute. ”
È stata una voce importante per Chiusi. Ci mancherà.