ASPETTANDO ORIZZONTI (2): L’OPERA IN PIAZZA, UNA “TRAVIATA” MOLTO CONTEMPORANEA

giovedì 30th, giugno 2016 / 11:56
ASPETTANDO ORIZZONTI (2): L’OPERA IN PIAZZA, UNA “TRAVIATA” MOLTO CONTEMPORANEA
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CHIUSI – Dopo “Gianni Schicchi” di Puccini e “Cavalleria Rusticana” di Mascagni, il festiva Orizzonti di Chiusi in programma dal 29 luglio al 7 agosto, propone anche quest’anno un’opera lirica in piazza. E che opera! Una delle opere per antonomasia, tra le più note anche al grande pubblico. Questa volta il direttore artistico Andrea Cigni ha scelto Giuseppe Verdi e quella sua “invettiva” contro la borghesia superficiale, perbenista e ipocrita dell’epoca che risponde al titolo di “La Traviata“.

Composta e rappresentata per la prima volta nel 1853, cioè a metà dell’800, 60 anni dopo la Rivoluzione Francese e pochi anni dopo i moti del ’48, “La Traviata” è l’opera della contemporaneità con la quale Verdi prendeva appunto le distanze da un mondo già marcio… La censura se ne accorse e impose di retrodatarne l’ambientazione… Troppo pesante l’atto di accusa verso la classe sociale che stava conquistando sempre più  potere…

E così come Verdi l’aveva ambientata nel suo presente, l’allestimento che verrà presentato a Chiusi in prima assoluta ambienta l’opera nel presente di adesso. In particolare in un set cinematografico nel quale si sta girando un videoclip musicale. Un mondo effimero, freddo, più apparenza che sostanza, popolato da personaggi aridi, superficiali, spregiudicati, opportunisti e alla fine anche violenti. Ogni riferimento all’attualità è puramente casuale, naturalmente. Aleggiano pure situazioni di violenza psicologica e sessuale anche in famiglia (altro riferimento del tutto casuale alle cronache dell’oggi) tra il padre e la protagonista Violetta Valery. Un padre che ad un certo punto arriva in scena circondato da escort… (cose mai viste nell’Italia contemporanea…).dettori

Insomma un allestimento coraggioso, forse ardito, certamente originale e stimolante  quello della giovane regista Angelica Dettori (FOTO), coadiuvata da Alessandro Lanzillotti (scene e costumi) e Sandra Beaudou (luci), vincitori del concorso indetto dalla Fondazione Orizzonti.  L’orchestra sarà quella del Festival, composta da Sinapsi Group e un buon numero di musicisti dell’Orchestra dell’Opera di Roma. A dirigerla sarà come sempre il maestro Sergio Alapont, presenza fissa e molto importante per il festival chiusinoIl coro sarà quello della Schola Cantorum Labronica di Livorno mentre i principali protagonisti saranno Anna Corvino (Violetta), Romina Tomasoni (Flora), Giuseppe Distefano (Alfredo), Giuseppe Altomare (padre di Violetta).

Come nelle due precedenti edizioni del festival, l’opera verrà rappresentata in piazza. L’appuntamento è per venerdì 29 e domenica 31 luglio, alle ore 21,00. Non sarà una… Traviata qualunque.

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