LA EMMA VILLAS SI SPEGNE ALL’IMPROVVISO E PERDE UNA PARTITA GIA’ VINTA

lunedì 01st, febbraio 2016 / 11:52
LA EMMA VILLAS SI SPEGNE ALL’IMPROVVISO E PERDE UNA PARTITA GIA’ VINTA
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La pallavolo è considerato uno sport “gentile”. E anche uno sport dove il più forte di solito vince. E’ lo sport di squadra per eccellenza, dove il collettivo, lo spirito di gruppo, l’affiatamento tra compagni contano più che nel calcio o nel basket…

Nel calcio e nel basket la giocata del singolo, il colpo a effetto, la palla dell’ultimo secondo possono cambiare una partita. Nel volley è più difficile. Quando una squadra va sotto 2-1, poi rimonta e agguanta il 2-2 e al tie breack si trova avanti 14-9 con 5 palle match da giocare, 99 volte su 100 vince e fa sua la partita. Ma può capitare, e capita, che una squadra vada improvvisamente nel pallone, che spenga la luce. Che si faccia prendere dal panico e non riesca a mettere a terra quel punticino che manca, mentre gli avversari rosicchiano e annullano una ad una le palle match a disposizione. Non si capisce quasi mai il perché, ma succede.

Successe alla Vitt Chiusi in un sentitissimo derby di serie C con Orvieto: i chiusini avanti 24-19 riuscirono a perdere 26-24… E’ successo ieri alla Emma Villas Siena sul campo di Castellana Grotte.

Scappaticcio & C. dopo aver conquistato il tie break, si sono trovati avanti 14-9. Mancava un punto, uno solo per conquistare la vittoria, mentre gli avversari dovevano farli 7 per vincere. Li hanno fatti i pugliesi. In pochissimi minuti è successo di tutto. Di Marco che sbaglia una battuta facile facile, il serbo Majdak che appena entrato aveva cambiato la partita, salendo in cattedra con colpi da grandissimo giocatore, ha sbagliato una palla e si è innervosito, poi ha preso un cartellino rosso per proteste e ha regalato un altro punto agli avversari… e da lì black out. Né lui, né altri sono più riusciti a buttar giù quel pallone che mancava.  E la Emma Villas ha perso una partita che aveva già vinto.

La differenza, in termini di punti è irrisoria (ne avrebbe presi 2, ne ha preso 1, cambia poco), ma in termini di “morale” e di tenuta complessiva del gruppo, la batosta è di quelle pesanti. Di quelle che lasciano il segno. E dopo la sconfitta subita in Coppa Italia a Vibo Valentia, un’altra sconfitta non ci voleva. Una sconfitta arrivata poi nella maniera in cui è arrivata, ancora meno. Significa che la squadra ha qualche rotella che non funziona, qualche ingranaggio che ogni tanto si inceppa. Non sappiamo se Caponeri, nel viaggio di ritorno, piuttosto lungo, avrà sottoposto i suoi ragazzi ad una seduta collettiva di psicanalisi.

Può darsi che quel cartellino rosso abbia innescato il black out e la paura di perdere ha paralizzato i giocatori in campo, ma se in serie C cose del genere sono abbastanza frequenti, in A2, tra giocatori di caratura nazionale e internazionale, peraltro ben pagati, non dovrebbero capitare.

La partita di Castellana Grotte, la squadra senese poteva vincerla. Anzi, guardando la classifica e, diciamolo, il palmares dei giocatori in campo, DOVEVA vincerla. Ci ha provato. Ha trovato un avversario non trascendentale, ma agguerrito e mai domo. Snippe, Noda Blanco, Marchisio e, per qualche minuto Majdak e Raffaelli hanno giocato una pallavolo stellare, sia in attacco che in difesa. Poi però quel corto circuito ha rimesso tutto in discussione. Non solo la vittoria, ma anche le certezze acquisite, lo spirito di gruppo, l’intesa tra i reparti…

Coach Caponeri dovrà lavorare parecchio, in settimana coi suoi giocatori. Ma non solo facendoli sudare in palestra.

m.l.

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