SCONTRO TRA POLIZIOTTI E GIOVANI VENDITORI ABUSIVI: GUERRIGLIA ALLA FIERA DI CHIUSI SCALO

CHIUSI – Scene di guerriglia urbana, ieri pomeriggio alla Fiera alla Stazione di Chiusi Scalo. Un gruppo piuttosto numeroso di ragazzi di colore sbarcati dal treno in mattinata ha provato a piazzarsi qua e là per vendere borse e sciarpe. Ma in maniera abusiva senza aver pagato la “piazzola” e senza fare scontrini. Le forze dell’ordine, schierate in massa già dalla mattina li ha sloggiati da un angolo all’altro, in maniera abbastanza discreta e bonaria… Verso le 14 i ragazzi sono stati radunati tutti davanti al Ristorante Il Punto, forse nel tentativo estremo di dissuaderli… e la situazione era ancora tranquilla, finché intorno alle 17, quando era ormai buio, nel momento di massimo affluenza, è successo qualcosa in via Fabio Filzi, nell’area della Fiera destinata allo street food e alle bancarelle di frutta e verdura. Prima urla, insulti poi spintoni e infine botte da orbi, con poliziotti e carabinieri che usano gli sfollagente e i giovani neri che contrattaccano con i pali di legno divelti dal parco giochi di via Mameli… Il tutto in mezzo alla folla impaurita che a sua volta però inveiva contro gli abusivi incoraggiando gli uomini in divisa. La scena dura qualche interminabile minuto… alla fine i ragazzi di colore vengono dispersi e allontanati. Alcuni vengono arrestati. Il vicesindaco reggente Bettollini accorso sul posto con un tecnico e due operai del Comune procedono all’accertamento dei danni al parco giochi e alla messa in sicurezza della staccionata divelta…
Quella che doveva essere una giornata di festa si è trasformata, per fortuna solo per un quarto d’ora, in una scena mai vista. Chiusi Scalo come le bainlieu parigine…
Ora, è vero, quei ragazzi vendevano abusivamente. E questo non va bene. Qualcuno di loro probabilmente ha esagerato, o ha risposto malamente a chi gli inveiva contro, cedendo all’esasperazione e alla violenza. E anche questo non va bene. Le forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e security privata) pare abbiano solo risposto e non abbiano tirato fuori i manganelli per prime, ma anche su questo le versioni dei presenti sono contrastanti. Di sicuro hanno agito per la sicurezza della Fiera e nell’esercizio della loro funzione hanno fatto ciò che hanno ritenuto giusto e necessario fare.
Ma in un momento in cui la tensione è già alta per conto suo, per le note minacce terroristiche, forse sarebbe stato più utile e meno rischioso usare maggiore cautela e un po’ più di tolleranza, fin dalla mattina, quando quei ragazzi neri di pelle e carichi di borsoni sono sbarcati alla stazione. Non solo da parte dei poliziotti, ma di tutti, dei commercianti, dei cittadini…
Nel momento in cui è divampato lo scontro, ormai c’era poco da fare se non cercare di limitare i danni. E gli agenti in divisa questo l’hanno fatto. Anche bene, a quanto pare.
Vero che non è giusto vendere abusivamente. Ma i “ragazzi neri” erano più di 20, non sono arrivati a Chiusi tutti insieme per caso. Qualcuno ce li ha mandati. E chi fornisce loro le borse e le sciarpe da vendere (peraltro identiche a quelle delle bancarelle ufficiali)? A chi devono riportare i soldi la sera? Anche queste sono domande che bisognerebbe porsi e non prendersela solo con loro. Fare i duri e usare la tolleranza zero con l’anello più debole della catena, facendo silenzio sul resto è fin troppo facile. E alla fine non risolve il problema.
Inoltre, chi inveiva contro quei ragazzi rei di “venire a rubare il lavoro a chi paga le tasse”, sarà del tutto senza peccato? Siamo sicuri che non acquisti merce in nero, che faccia tutti gli scontrini, che paghi regolarmente le tasse?
A Chiusi ieri sera, e anche questa mattina, tutti contro i “neri” che sono troppi, che non possono venire a comandare a casa nostra, che vanno rimandati a casa loro ecc.ecc., secondo il classico lessico e il vocabolario salviniano (qui governa il Pd o la Lega? o il Pd ormai è come la Lega?). Tutti a invocare il pugno di ferro, la tolleranza zero e la galera… La violenza va repressa, certamente. E l’abusivismo va combattuto. Ma sempre, non solo se gli abusivi sono dei ragazzi di colore che vendono borse e collanine…
Non si è sentita la folla chiusina inveire e chiedere tolleranza zero contro chi ha inquinato le falde acquifere (è un fatto accertato); contro chi compie “abusi edilizi”, contro chi ha sperperato milioni e milioni di euro per opere pubbliche inesistenti, contro chi percorre strade comunali a 100 all’ora laddove c’è il limite di 30. Mai sentito qualcuno uscire da un un bar, un negozio, un ristorante urlando che non gli hanno fatto lo scontrino ed è una vergogna!
In tutte le cose, anche nella rabbia, ci vorrebbe misura. Discernimento. Bisognerebbe ragionare di più con la testa e meno con la pancia in tutte le circostanze.
Chiusi ieri ha vissuto un momento difficile. Per fortuna tutto si è risolto abbastanza rapidamente e senza conseguenze gravi per chi era alla fiera… Ma siamo sicuri che oggi la città sia una città migliore di quanto non lo fosse due giorni fa?
m.l.
IL Corriere di Siena questa mattina ha riportato la notizia con il titolo: “Guardie Giurate prese a bastonate alla fiera”. IL trafiletto non riporta nè orari, nè descrizione della vicenda, nè luogo. Manca cioè dei fondamenti più elementari del giornalismo: dove,come,quando, perchè – https://lh3.googleusercontent.com/-Wkwnnlg5CW8/VmVDU5If0nI/AAAAAAAAFmQ/W-47y_mD4MA/s640/blogger-image-1496118145.jpg – e la Lega Nord Siena, senza neanche interrogarsi sull’effettivo svolgimento dei fatti, ne fa immediatamente una questione politica. Sia la negligenza giornalistica che la strumentalizzazione immediata della Lega – http://www.i-siena.it/val-di-chiana/chiusi-rissa-alla-fiera-legaepisodio-vergognoso/6669 – sono altrettanto vergognose
la città non è peggiore o migliore si è solo svelata per quello che è , manca solo una marionette le pen alle prossime elezioni e saremmo tutti je suis lepen.
Caro Lorenzoni,
ho letto con attenzione il tuo articolo sugli incidenti accaduti alla fiera della stazione e credo sia doveroso farti notare che alcune cose che hai scritto non sono complete, come invece dovrebbero essere per dare il massimo dell’informazione al cittadino. Mi riferisco in particolare a quando affermi che i ragazzi (di colore nero o bianco non ha importanza) sono arrivati alla fiera per vendere “prodotti” (molto genericamente) rimarcando solamente l’aspetto abusivo della vendita, affermando che, visto il particolare momento in cui si sta vivendo, sarebbe stato meglio tollerare certi comportamenti. Faccio presente che la merce che questi soggetti volevano vendere erano invece prodotti recanti marchi contraffatti. Vendere borse PRADA o giacconi NAPAPIJRI fuori dai canali autorizzati non è un mero illecito amministrativo come vendere senza l’emissione un documento fiscale (scontrino, ricevuta, fattura) oppure esercitare il commercio senza avere assolto agli obblighi previsti dalle norme sia fiscali che amministrative, ma rappresenta due fattispecie di reato previste e punite dal nostro codice penale (art. 474 “commercio di prodotti con segni falsi” – art. 648 “ricettazione”) – che possono concorrere ex sentenza n. 43105 del 11 ottobre 2013 della Corte di Cassazione, Sez. II Penale. Quindi tollerare tali comportamenti significherebbe commettere a sua volta dei reati eventualità, a mio avviso, da escludere.
Anche alcune bancarelle ufficiali avevano merce con marchio contraffattto o quantomeno “ingannevole”… e allora? Certo non si può tollerare l’illegalità, ci mancherebbe altro. E’ reato. E meno che mai si può tollerare la violenza…Ma con i “ragazzi neri” abusivi della fiera, tutti molto inflessibili. In altri casi, di fronte a illegalità ben più costose peraltro, si chiude volentieri un occhio e anche tutti e due… Perché questo succede. E’ più illegale quello che hanno fatto quei giovani colored a Chiusi Scalo o ciò che è stato fatto ai risparmiatori di Banca Etruria? Non mi pare ci sia stata altrettanta inflessibilità…
Penso semplicemente che si tratti di situazioni diverse…………….
Aggiungo alla mia precedente, che di ogni cosa non bisogna farne una questione politica.
Io ne faccio una questione di buon senso, non politica… E mi sembrerebbe opportuno usare sempre lo steso metro, non fare due pesi e due misure…
Per un abbondante 80% concordo con quanto scrive il Sig. Lorenzoni, vorrei però aggiungere che questi ragazzi venditori hanno a loro volta commesso atti di vandalismo, hanno usato pezzi di legno (procurati dopo aver danneggiato i giardinetti) per fare caos, grida e spaventare i passanti.. Quindi sul discorso dell’abusivismo sono assolutamente d’accordo ma credo anche che a volte la troppa tolleranza sia più dannosa degli interventi troppo ” duri ” … e seppure sembri eccessivo , non mi sento di biasimare completamente le persone che hanno perso la calma e usato atteggiamenti razzisti. In quei momenti la paura gioca un ruolo fondamentale, io non mi ci sono trovata ma se fossi stata lì in mezzo col mio bimbo non posso garantire che non avrei pensato cose che a mente fredda e ragionando il giorno dopo suonerebbero pesanti.
Quindi parlando di reato di abusivismo e contraffazione concordo in pieno, bisognerebbe condannare sempre certi atteggiamenti… ma penso anche che dare via a atti di violenza e vandalismo non sia la maniera migliore per integrarsi
Signora, gli atti di vandalismo (i pali di legno divelti dai giardinetti e usati come clava) sono avvenuti durante lo scontro, non in maniera premeditata e non quando la situazione era ancora calma… Fino a poco prima i venditori abusivi, sloggiati da un angolo all’altro dalla mattinata, erano tranquilli… Qualcosa è successo in via Filzi tra uno di loro (o più d’uno) e qualche ambulante della fiera o qualche agente delle forze dell’ordine o della security privata… Ma cosa?
Che i giovani “abusivi” vendessero prodotti illegalmente mi sembra molto chiaro e si evince anche dall’articolo. Che i prodotti fossero contraffatti o meno è quindi irrilevante ai fini dell’affermazione dell’illegalità. Ma nell’articolo Lorenzoni auspica una maggiore tolleranza non nei confronti dell’illegalità in assoluto quanto piuttosto nei confronti di un gruppo di tizi che, come tanti altri, vende articoli contraffatti senza licenza. E auspica tolleranza e cautela vista la situazione “calda” del momento storico attuale che proprio non ha bisogno di ulteriori caldeggiamenti anti-straniero, soprattutto in una piazza gremita. Auspica tolleranza perchè, accertata l’illegalità dei giovani abusivi, non è bello (ed è anche molto pericoloso)vedere una folla inveire o incitare contro qualcuno a favore di qualcun altro. E auspica tolleranza perchè se siamo così agguerriti contro “chi viene a casa nostra a fare l’illegale” dovremmo esserlo con tutti, indistintamente. E invece no, non lo siamo. Su alcune cose chiudiamo un occhio perchè ci fa comodo, su altre lo apriamo ma senza mai metterci la faccia chè può essere compromettente. Se così non fosse, qui, oggi ci dovrebbe essere una folla di commenti, quantomeno di gente che era lì durante la rissa e che può dire cosa ha visto. E invece stiamo io,lei e il direttore a dissertare sul cavillo degli articoli contraffatti perchè quella sì che è informazione corretta al cittadino. Il resto va sotto il tappetino e amen
e sono perfettamente d’accordo con lei, Andrea G. quando dice che non bisogna farne una questione politica. E questo dovremmo premurarci di farlo sapere anche alla Lega che invece di esprimersi sull’accaduto, non ha perso un secondo per fare propaganda politica, strumentalizzando l’ incidente su cui, ne sono certa, non si è affatto documentata.
L’ultima versione (da un commento facebook) è che uno dei ragazzi neri avrebbe “fatto una provocazione nei confronti di agenti in borghese”. Ma… se erano in borghese come fa il commentatore a sapere che si trattava di agenti, avevano il manganello sotto al piumino?
Fermo restando che non è giustificabile l’abusivismo e il reato in genere, vorrei dire che io spesso parlo con quei ragazzi provenienti da varie parti dell’Africa. Chiaramente le loro sono storie, per chi ha un minimo di sensibilità, molto tristi. Molti di loro non vedono i genitori o il resto della famiglia da anni, qualcuno ha figli lasciati da piccoli e ormai grandicelli. Allora penso alla mia situazione, se passa un giorno che per gli impegni non riesco a fermarmi a casa dei miei, anche solo per cinque minuti, mi sembra di non vederli da un secolo. Penso a quando i miei bambini, d’estate, vanno al mare coi nonni, dopo una settimana che non li vedo mi sembrano cresciuti e cambiati. Penso che se una persona lascia il suo paese, le sue radici, i propri affetti per venire a cercare di sopravvivere vendendo fazzoletti di carta per strada, vuol dire che a casa sua era veramente impossibile vivere. Riflettuto su tutto questo penso al poco male che possono farmi queste persone anche se vendono qualcosa di contraffatto, rispetto al male che da sempre mi fanno quei bravi signori con giacca e cravatta, già milionari, che rubano i soldi dei cittadini con il Mose, con l’Expo, con il sistema di mafia capitale, che si sono mangiati una banca intera come il Monte dei Paschi, con tutte le tangentopoli mai finite, e che con il loro modo di fare non solo si portano via i soldi, ma si sono già portati via il presente nostro e il futuro dei nostri figli.
E basta con questa cantilena che i problemi sono sempre sopra o di altri. Che senso ha scrivere queste cose e poi lamentarsi se l’evasione fiscale cresce e non ci sono soldi per gli investimenti produttivi o le pensioni. I venditori abusivi di merci contraffatte partecipano alla grande all’uccisione delle aziende in bianco che, anche nell’ipotesi che evadano parte delle tasse, comunque contribuiscono al sostentamento dello stato Continuiamo a non voler capire che la piccola delinquenza diffusa è l’alimento, il sostegno e la giustificazione di quella grande. E basta con questo falso buonismo che è solo qualunquismo mascherato. La Le Pen verrà direttamente in Italia a ringraziarvi.
C’è anche un sacco di “abusivi” del potere, di esempi di illegalità nelle alte sfere dello Stato, nella finanza, nelle banche nelle imprese, che uccidono essi sì l’economia e le aziende sane. Molto di più dei piccoli abusivi dei mercatini e delle fiere… O no?
Nell’articolo ci si interroga sulla violenza dell’accaduto e sulle cause che l’hanno scatenata, non sul fatto che la contraffazione e/o l’abusivismo del commercio siano legali o meno
Vorrei fornire la mia testimonianza scevra da intenti politici o buonismi. Quello che ho visto in via Filzi era un ragazzo di colore per terra preso a calci e sprangate da un gruppo di invasati. Le forze dell’ordine non erano ancora intervenute e non so cosa avesse fatto il ragazzo per scatenare una tale violenza o cosa sia successo dopo. Posso solo garantire che era per terra, in posizione fetale e non rispondeva in alcun modo alle botte. Comprendo le motivazioni degli onesti commercianti e mi dispiace per i giardinetti danneggiati ma credo che quello che ho visto non sia giustificabile in nessun modo.
Questo commento è diverso da molti altri e fornisce una versione dei fatti, almeno dell’antefatto che ha poi portato all’intervento delle forze dell’ordine… Da questa testimonianza i “facinorosi” sembrerebbero essere altri, non i ragazzi di colore, venditori abusivi.
Ancora una volta viene usata la parola “tolleranza”. L’articolo omette un particolare: alcuni di quei commercianti infastiditi dalla presenza degli “abusivi” erano di origine nord-africana, svolgevano la loro attività nel pieno rispetto delle regole. Mi viene difficile essere tollerante nei confronti di qualcuno che ha DEVASTATO beni pubblici. Vorrei inoltre dire all’autore di questo articolo che ero presente nel momento di massima incandescenza, con un bambino di 2 anni e mi riesce veramente molto difficile essere “tollerante” e “accondiscendente” verso qualcuno che spranga di ferro alla mano avanzava tra la folla incurante dei danni e delle persone intorno. Se quella spranga avesse colpito me, mia moglie o il mio bambino avrei dovuto prenderla con filosofia? Avrei dovuto essere calmo, pacato, accondiscendente perché quei ragazzi la sera avrebbero consegnato dietro minaccia i loro guadagni della giornata?. Non ci siamo gente, basta con questa bigotta ipocrisia di essere “buoni”, ad essere fin troppo buoni si finisce con il passare per SCEMI. E molti di quei ragazzi sanno perfettamente che fintanto ci sarà uso ed abuso del termine “tolleranza” le cose non possono fare altro che peggiorare.
Ma brutto imbecille, ti permetti pure di difendere gli abusivi??? E’ per colpa di gente come te se ci troviamo in questa situazione!!
Complimentoni per i toni pacati…
Domenica a Chiusi (e nei giorni successivi, sui social network e sui giornali) si è scatenata una “caccia al negro”. Punto. E ancora non si è capito chi ha cominciato e come è andata… L’abusivismo c’entra pochissimo. Per esempio, c’erano un sacco di macchine, probabilmente locali, parcheggiate abusivamente in divieto di sosta, nei pressi della fiera. Nessuno ha protestato, son state spiccate multe… Eppure c’erano cartelli, e quella macchine creavano pure problemi alla circolazione… come mai? Sono abusivi e da cacciare solo i ragazzi di colore che vendono borse e collanine?
Marco, scusa, ma questo dei parcheggi strani è un tipico problema che affligge la quotidianità di Chiusi, con quanto successo alla fiera, il problema dei parcheggi non c’entra una zucca. Come non so dove tu abbia visto una “caccia al nero”, visto che contrariamente da quanto dici non ho visto NESSUNO prendere a calci quei ragazzi o insultarli, questo prima e anche dopo il “fattaccio”. Perché ogni volta che succede qualcosa di analogo bisogna sempre e comunque tirare fuori il problema razziale? Ma vogliamo ragionare e farlo per bene oppure tirare sempre fuori luoghi comuni per attirare l’attenzione?. No. So chi abbia cominciatoa spero che ho avuto paura per me, mia moglie e il mio bambino in una situazione che non era ordinaria e tantomeno tranquilla. Poi, se qualcuno vive in palazzi di cristallo (contento per lui) e ignora che la professione di venditore ambulante significhi orari assurdi, magri guadagni, tasse su tasse e pretende pure che ci sia da parte loro “tolleranza” è non avere diritto ad incazzarsi è assurdo. Svegliatevi,uscita quei palazzi di cristallo. Pace e bene a tutti, bianchi, gialli, neri, alieni, ma nel rispetto di tutto e di tutti.
La “caccia al negro” si è scatenata nei commenti successivi, mi pare. O no? E non si può parlare di “illegalità” per i ragazzi venditore abusivi e dire che i posteggi abusivi non c’entra niente. O l’evasione fiscale accertata che in Itaia è a livelli record e non certo per gli abusivi dei mercatini… Siamo seri…
Mi sembra di averti risposto seriamente Marco, semmai è stato tu a non farlo, peraltro in toni tutt’altro che rispettosi di quella che è stata la mia opinione. Io sono assolutamente serio, nel caso ti sia sfuggito il particolare che anche io ero presente al momento, con un bambino di 2 anni. Il tuo articolo è pura propaganda.
Ma propaganda di che cosa?
Salve Marco, non che sia di fondamentale importanza, ma la rissa si è scatenata perchè uno dei “Neri abusivi” ha cercato di rubare il telefonino ad un ambulante e da li si sono uniti in difesa anche i proprietari dei banchi vicini, scatenando la rissa e di conseguenza sono intervenute le forze dell’ordine
Alla lettura di articoli del genere, difronte ad un italiano tanto approssimativo e scioccata da argomentazioni tanto penose, buoniste, strampalate e, in definitiva, idiote, una persona appena appena normale piange una settimana. Commentare l’idea per la quale, viste le minacce terroristiche, sarebbe meglio calar le braghe e farlo completamente, è forse inutile. Cosa abbiamo fatto per meritarci gente che non ha neppure vergogna della propria vigliaccheria e che anzi la sbandiera? Possibile che ci sia ancora qualcuno così anti italiano da fare il tifo per la delinquenza straniera? Ma come ragiona uno per il quale, visto che c’è tanta illegalità ovunque, è opportuno sopportare pure quella importata? Sarebbe troppo lungo elencare tutte le fesserie contenute in questo articolo al limite della demenzialità…mi chiedo solo se chi lo ha scritto invocherà maggiore tolleranza quando il ragazzone nero, giallo, rosso, blu, se lo ritroverà dentro casa a fare un’altra cosa illegale:rubare. Chissà se sarà coerente e, visto che abbiamo fior di ladri in Parlamento,lo farà accomodare in salotto!!!!E’ certo che, da quando è stato tolto il latino nella scuola dell’obbligo, s’è velocemente disimparato a ragionare…la logica,poiiii….. questa sconosciuta!
e allora cominci a ragionare. E magari la prossima volta firmi il suo commento
E invece di piangere per una settimana, magari cerchi di argomentare meglio le sue ragioni (se ci sono) e di astenersi dall’uso di vocabolario offensivo. I commenti sono aperti a tutti ma sempre nel rispetto di tutti
In fondo bastava iniziare a far multe agli acquirenti di merce contraffatta ed il fenomeno, una volta sparsa la voce, si sarebbe spento da solo. Probabilmente molti di quelli che inveivano contro i venditori avevano anche acquistato merce da loro
Prima di offendere chi scrive, la signora “Non se ne può più!”, farebbe bene a firmarsi, perché discutere e confrontarsi con chi ha opinioni diverse, se fatto in maniera civile, è la cosa che aiuta di più a migliorarsi, farlo con chi non ha neanche il coraggio di mettere il proprio nome e cognome non serve a niente.
Chiedo scusa alla signora del mio italiano, vittima dei miei studi scientifici.
https://www.primapaginachiusi.it/2015/12/scontri-alla-fiera-una-testimone-uno-dei-giovani-abusivi-e-stato-pestato-brutalmente-mentre-era-terra-da-gruppo-di-invasati/
Personalmente non ero presente ai fatti perchè fuori Chiusi e quindi il mio giudizio è basato solamente su quanto riferito e letto su questo Post e sul relativo dibattito.Ritengo che i discorsi debbano stare in pochi luoghi e che vada ripristinata la legalità, ma LA LEGALITA’ TOTALE, poichè l’illegalità dei poveri cristi è condizionata dal fatto di riuscire a pienare lo stomaco un giorno si ed uno no e quasi sempre perseguita dalla legge, quella dei veri evasori, quella è ritenuta connaturata al sistema quindi si sà che esiste ma non se ne parla e controlli non se ne fanno quasi mai e le volte che si beccano è tanto grande l’evasione che compare persino in TV,dando lustro alla forza democratica del sistema.Questo è un dato di fatto. Punto. Se poi un abusivo abbia rubato o tentato di rubare un telefonino o preso il coltello in mano od una spranga dopo aver compiuto un illecito la forza pubblica lo deve fermare ed arrestare e punire sia lui, sia chi gli ha dato la merce, giudicandone i diversi gradi di responsabilità.Punto un altra volta.Chi è vissuto in un mondo di miseria e disperazione tende ad ignorare anche le regole che il paese ospitante si è dato e ciò che ha detto chi non ha avuto il coraggio di firmarsi mi sembra che tanto senso civico non l’abbia poichè la prima evidenza di un normale senso civico è di non aver vergogna delle proprie idee.La signora o signore che non si è firmato reputando di non esporsi è sicuramente un cittadino di serie B perchè non sà superare il suo stato e non vuole far sapere chi è perchè pensa che diversamente gliene possa derivare qualche demerito o risentimento o pensa di essere additato e questo non gli va. Tipico esempio di ipocrisia all’italiana.Quanto dice sui probabili futuri ladri rossi, gialli, neri o turchi è populismo allo stato puro e con certezza non si è mai scagliato contro chi ruba davvero con la veemenza con la quale si avverte che travalica dalle sue righe. io non difendo nessuno, non sono buonista, e ritengo che chi ruba o faccia violenza fisica deve essere messo nella condizione di non nuocere e gli si deve far capire con le buone o con le cattive che le regole vanno rispettate perchè le regole sono costate anche sangue dei cittadini nel passato.Dico a tale signora/signore che l’assenza delle regole in un vicino passato (intendo prima della repubblica tanto per capirsi) favoriva i forti ed i potenti e serviva a tener sotto i piedi gli schiavi imbelli ed ignoranti.Oggi quelle regole non esistono più grazie alla lotta di coloro che si sono fatti anche ammazzare per questioni di libertà e civiltà e se l’italia è quella è nel mondo lo si deve soprattutto a questi ultimi e non a coloro che invocando l’ordine riterrebbero che sia giusto e forte in primo luogo verso e contro i disperati.Perchè sulla carta le regole esistono ma nella quotidanità e nella prassi molto meno.Ma si sà,quando il malessere sociale deriva dal non rispetto delle regole i primi a pagare il conto sono i poveri ed in tale categoria non ci includo solo gli immigrati regolari ed irregolari ma anche diverse categorie-in questo caso del commercio- che si trovano a difendere i loro magri redditi entrando in una spirale di guerra fra poveri.Questo dovrebbe capire quel signore o qella signora che scrive e capire che quando andrà a far sentire il suo peso nella cabina sarebbe opportuno che ragioni sul fatto che questo sistema non è fatto per chi ha bisogno ma è fatto per il mantenimento dello stato di bisogno. E per quanto riguarda i media- visto che diversi discorsi si sono incentrati intorno al fatto che molti aspetti di tale diatriba nulla abbiano a che fare con la politica-e che secondo me non è nè vero nè corretto(ma è una mia idea e non pretendo che sia anche di altri)-voglio terminare con un discorso che dice:” se non state attenti i media vi fanno odiare le persone oppresse ed amare quelle che opprimono”. E’ quanto succede intorno a noi, in Italia ma anche nell’occidente che chiamiamo sviluppato,ed anche al di là dell’Atlantico.Ed è proprio questa la forza del sistema, questo sì perverso, perchè è attraverso la non applicazione delle regole(non tanto verso i disperati e la gente comune ma verso i potenti) che il sistema continua a riprodurre la sua ingiustizia e trova i difensori che spesso sono i primi a subire le sue angherie.
Testo mal scritto ma, sintassi traballante a parte, è la logica a latitare completamente; sono alcuni paragoni a far accapponare la pelle; sono certe conclusioni a lasciare interdetti.Davvero, come suggerisce l’autore, dobbiamo essere tanto vigliacchi da non reagire alla prepotenza visto che è “un momento in cui la tensione è già alta per conto suo, per le note minacce terroristiche…”?Io mi rifiuto di insegnare ai miei figli queste balordaggini da pusillanimi! Solo pensarle è una vergogna.C’è chi le raccomanda quasi fossero atteggiamenti normali, anzi auspicabili!Che gran tristezza!——-Ancora:”L’abusivismo c’entra pochissimo. Per esempio, c’erano un sacco di macchine, probabilmente locali, parcheggiate abusivamente in divieto di sosta, nei pressi della fiera. Nessuno ha protestato”.—–Come si possono paragonare quei ragazzi violenti, abusivi, evasori totali a chi, magari durante una festa affollata, decide di parcheggiare male!!?Ma via!Non dico che bisogna scrivere sempre cose geniali, ma neppure fesserie così macroscopiche!Un minimo di decenza!—–Incredibile anche l’assoluta mancanza di logica di questo giornalista secondo il quale visto che tra i nostri imprenditori non tutti fanno sempre gli scontrini fiscali, allora dovremmo tollerare la presenza di chi non li fa mai!!!!Geniale!!!!!—.Il concetto di fondo dell’articolo è quello per cui, esistendo molte situazioni di gravissima illegalità e criminalità nostrana, dovremmo sopportare quella straniera anche perchè i neri picchiano forte(fifa, anche quella nera, il nostro eroico Lorenzoni!)Tutto ciò equivale a dire che, dato che ci sono gli stupratori, quando incontrate i molestatori, siate tolleranti….c’è di peggio!Dato che esistono le banche ladre, lasciate perdere il borseggiatore…è un poveretto; dato che abbondano gli assassini, tolleriamo 20 ragazzoni che, in pieno centro, col rischio di far male ad una donna o ad un bimbo,portano la guerriglia per difendere il loro “diritto” a vendere robaccia e a non pagare un euro di tasse(ah…se lo faccio io, italiana, equitalia mi porta via casa ed attività…come mai?).In sintesi:mi farebbe piacere leggere argomentazioni non dico eccezionali, ma decorose.Qui siamo, mi scusi, senza volerla offendere(ma lei scrivendo certe cose offende la nostra intelligenza), in prima media, ultimo banco!
Guardi che ha sbagliato tutta la punteggiatura… (e fosse solo quello sarebbe poco male. Traduco, per chi non avesse capit il suo messaggio: “spezzeremo le reni a ‘sti negri”!
Per raccontarla per intero:
In via Meucci fila di macchine multate dalla municipale. Ho visto che facevano lo stesso anche dietro la posta.
Basta con questi luoghi comuni! Non se ne può più. Vendere merce contraffatta è un reato e consentirlo pure (favoreggiamento o omissione di atti d’ufficio per le forze dell’ordine) punto! Certo e va punito chi vende merce confraffatta, come chi non emette lo scontrino o la fattura.Chi parcheggia fuori posto o senza disco orario, chi non paga le tasse, chi frega i pensionati vendendogli “merce confraffatta”, nella fattispecie titoli e obbligazioni a rischio, chi pretende la tangente sulle opere pubbliche, chi sperpera denaro pubblico in opere inutili e spesso dannose, chi ruba, chi compie abusi edilizi, chi inquina… E anche picchiare è un reato. La giustizia italiana non contempla pugni e calci come pena per chi vende merce contraffatta. neanche se la vende abusivamente… Quindi raccontiamola per intero. Grazie.
Non ho ancora deciso se devo temere di più i neri che picchiano o il Lorenzoni che scrive.
E’ sicura che siano i neri che picchiano? Dal Lorenzoni che scrive non ha nulla da temere. Può semplicemente non leggere. E anche non commentare, se le argomentazioni sono queste…
Lorenzoni scrive roba inquietante.Condivido tutti i commenti che lo fanno notare compreso quello più aggressivo di una persona esasperata dalla superficialità dell’articolo. Penso sia penosissimo dare del razzista a chi argomenta in modo che mi sembra molto logico(commento Francesci G.) e scrive parecchio meglio di Lei(la punteggiatura è perfetta e conferma la sua scarsa conoscenza dell’italiano).Molto ragionevole il commento di Francesco.Trovo volgare ironizzare su chi non la pensa come lei e osa criticarLa(lo fa col commento di Andrea e di Francesci).Se ha paura delle critiche e non riesce ad accettarle con stile,non scriva su un giornale.
Chi ha dato del razzista a chi?
Non ho commentato in modo serio perché mi pare sia stato fatto egregiamente da altri prima di me quali Franceschi G. e Andrea Rivolti che dicono cose che condivido pienamente e che sottoscrivo fin nei dettagli.Oltre a ciò, trovo che si debbano commentare seriamente argomentazioni serie!Nei suoi articoli non ne vedo. Mi sembrano francamente troppo rancorose le sue risposte.“Spezzeremo le reni a ‘sti negri” è tutto ciò che sa dire, con un’ironia davvero fuori luogo, a chi le pone obiezioni molto ragionevoli? Un po’ pochino..Mi aspettavo che ribattesse!Anche il commento che dedica a me è ai limiti della maleducazione. Certo che potrei non leggerla(visto il suo italiano e il livello delle sue dissertazioni sarà un piacere evitarla in futuro).Certo che potrei non commentare ma, come è stato detto, se non vuole lettori e non vuole critiche, cambi mestiere. Se pubblica, accetti i giudizi e le analisi altrui(chissà…magari non tutti quelli che non la pensano come lei, sono degli idioti! Chissà….magari i suoi articoli sono davvero poco gradevoli! Chissà…forse le sue argomentazioni appaiono sul serio inconsistenti!) e eviti atteggiamenti stizziti da adolescente rimproverato.PS.Ha ragione il Rivolti.La punteggiatura del commento Francesci è ben messa. Grazie per l’attenzione.
Signora, non sono io che debbo cambiare mestiere, è lei che, più semplicemente, può cambiare giornale.Ce ne sono tanti che inneggiano alla guerra santa… avrà pure l’imbarazzo della scelta.
Irma T. Marzuoli, Francesci G. and Co. saprete certamente che nel mondo della scrittura e della lettura, è noto che, se durante la lettura di un testo l’attenzione si concentra su grammatica e ortografia, difficilmente si riesce a cogliere il senso del contenuto e viceversa. Siete sicuramente anche a conoscenza del fatto che è proprio per questo motivo che, nel mondo dell’editoria, esistono due figure che lavorano ad uno stesso testo. Una è l’editor, che si interessa del contenuto, l’altra è il correttore di bozze, che si occupa esclusivamente della correzione di errori di grammatica e ortografia. Data l’esperta e particolare attenzione da voi mostrata nel sottolineare l’aspetto sintattico del pezzo, concedetemi il sospetto che i messaggi dell’articolo potrebbero non esservi tanto chiari. Qualche precisazione, per quanto reiterata, potrebbe forse essere di aiuto. Innanzitutto,al contrario di molti commentatori, l’autore dell’articolo non dà per scontato chi siano i colpevoli e chi le vittime. Ovvero, non emette una sentenza di reato, visto che la polizia sta ancora indagando per capire l’effettivo svolgimento dei fatti (per capirsi: chi ha menato per primo). Mi rendo conto che questo è un concetto più difficile da individuare vista la diffusa abitudine dei media di fare processi e decretare colpevolezze PRIMA ancora che lo facciano gli organi preposti. Chiarimento numero2: nell’articolo non si auspica tolleranza nei confronti degli abusivi (se siano prepotenti o violenti è ancora da verificare), ma si mette in discussione quanto segue: se siamo così pronti ad attaccare uno o più venditori abusivi stranieri, come mai non lo siamo per altre infrazioni o reati commessi magari da nostri connazionali,magari tutti i giorni? Messaggio numero3: è innegabile che le relazioni autoctono-straniero siano, attualmente, alquanto tese, e che basta una piccola scintilla per infiammare pericolosamente gli animi. Del resto, lo dimostrano non solo la violenza della rissa in questione ma anche la violenza verbale che si riscontra nei vari commenti a questo pezzo di cronaca. Quindi, per il bene di tutti (altrimenti conosciuti questi tutti come comunità), Lorenzoni auspica un maggiore controllo degli animi, ovvero di non fare ricorso alla violenza ma di appellarsi a chi rappresenta la legge.
Spero che queste precisazioni (già fatte ma vabbè) siano state utili per fare un po’ di luce sulla generale confusione che si evince da vari commenti . Spero inoltre che sintassi, punteggiatura e glossario siano di generale soddisfazione ma, per le motivazioni precedentemente addotte, consiglierei di non prestarci troppa attenzione, altrimenti ci ritroviamo, come si dice, punto e a capo
Troppo indulgente Elda…..non credo che coloro ai quali ti riferisci abbiano tenuto conto della punteggiatura,anche se lo dicono.Dico questo perchè il senso che viene fuori dai loro discorsi,sembra avvalersi di una argomentazione che fra l’altro appare opinabile(i meri fatti successi e ricostruiti mi sembra in maniera poco precisa ) ma più che altro ciò che emerge è indicativo di uno stato d’animo latente in tante persone.Lorenzoni avrà fatto errori di punteggiatura e di ortografia ma il suo merito-a parer mio- è stato quello di aver posto l’accento sulla disparità di trattamento-la vogliamo utilizzare fino in fondo questa parola?-ebbene sì: DI CHI DELINQUE.Mentre chi delinque vendendo roba contraffatta ed occupando spazi pubblici, altri DELINQUONO in maniera molto più consistente, e sono coloro ai quali si riferisce il commento di ACCIARINO.Quindi lo storcere il naso di fronte a tali problemi della sig.ra Marzuoli o di chi si firma Francesco che dice ”il tuo articolo è pura propaganda”proprio mi appare un fatto inconsistente,anzi se pura propaganda ci sia stata è quella della sostanza dei loro interventi.Lo stato d’animo che dicevo che traspare è indicativo diversità di atteggiamento di fronte al problema , ma non solo.Ed il mio ”non solo” si riferisce a coloro che credono non sò per quale ” forma mentis”- ma è un problema loro- che tutto vada messo alla stessa stregua, tutto debba ricevere un ugual trattamento o comunque collocazione..Se non è vero ciò che dico, mi spieghino perchè non scrivono mai ai giornali il loro risentimento per reati di assoluta maggiore importanza di quelli compiuti da disperati al limite della fame fisica.Se si vuole essere credibili nelle proprie affermazioni e sentimenti credo che occorra spogliarsi del proprio ego e capire quello degli altri, che non vuole essere giustificazione di un reato bensì incazzatura contro chi permette tali scempi a cominciare dalle bombe tirate sulla testa di chi scappa per prendere le risorse a quei paesi.E per favore non mi si risponda che per ogni fatto che succeda non bisogna andare alle cause,ma interessarsi direttamente di quel fatto solo e quando si produca, perchè codesta posizione è tipica di coloro che vorrebbero
risolvere i problemi con la forza tentando di evitare le conseguenze e se conseguenze casomai si manifestassero,queste vanno represse con assoluta fermezza.Tale è la loro forma mentis che tende sempre a passare per democratica.Ed allora di cosa si ragiona, del negro che vende le borse contraffatte e toglie spazio fisico ed economico a chi le vende con ,lo scontrino ? In un altro intervento mi sembra di aver già detto che per tale strada si arriva ad andare in armeria ed armarci tutti perchè a questo marasma che è stato prodotto principalmente dai paesi del nostro emisfero dove viviamo,non c’è soluzione. Lo si voglia o no e la cosidetta terza guerra mondiale è già cominciata e la combattono i ricchi contro i poveri. E questo non è buonismo, nè assuefazione e tantomeno imbelle ” pusillanimità” che ha detto qualcuno in altri interventi.Ma a tale miopia non c’è rimedio.Una buona percentuale di Italiani sono così ma alla fine occorrerebbe rispondere duro e crudo a gente che scrive firmandosi col nome falso di ” Andrea” :”stai provocando, ma non mi trascinerai in un conflitto,anzi ti esprimo la massima comprensione…..” Quando il cervello serve per tenere in caldo i capelli cosa si vuole rispondere se non così?
A dirla tutta, il fatto che un articolo non piaccia e non sia condiviso per le cose che dice non mi scandalizza. E non lo contesto, ognuno ha le sue idee. Sulla grammatica e la punteggiatura invece mi piacerebbe un bel confronto con certi acuti lettori. Che mi pare abbiano “problemi di comprensione del testo”, come dicono oggi i professori di certi alunni. Cioè non sanno leggere. O più semplicemente non hanno letto l’articolo in questione… Perché dico questo? perché molti contestano cose che non ci sono scritte.