SCARAMELLI, FIGURACCIA ALLA VIGILIA DEL VOTO: IL PREFETTO ANNULLA IL CONSIGLIO COMUNALE CONVOCATO NEL GIORNO DEL SILENZIO ELETTORALE

sabato 30th, maggio 2015 / 11:46
SCARAMELLI, FIGURACCIA ALLA VIGILIA DEL VOTO: IL PREFETTO ANNULLA IL CONSIGLIO COMUNALE CONVOCATO NEL GIORNO DEL SILENZIO ELETTORALE
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CHIUSI – Come volevasi dimostrare. E come, da queste colonne, avevamo ipotizzato.  Il Consiglio Comunale per approvare il regolamento urbanistico, nel giorno di silenzio elettorale era una forzatura che sarebbe stato meglio evitare. E infatti, in tutta fretta, con comunicazione data ai consiglieri mezz’ora prima dell’inizio della seduta è stato annullato e rinviato al 5 giugno. “Per motivi istituzionali”. Cioè perché il Prefetto, dopo le prese di posizione della Primavera e della Consigliera Fiorini che aveva annunciato la sua non partecipazione, e dopo anche il nostro articolo ha evidentemente intimato, o quantomeno “consigliato” il rinvio della seduta, sicuramente inopportuna, se non addirittura in contrasto con le norme che regolano la campagna elettorale. Avevamo scritto che il sindaco Scaramelli rischiava una figuraccia in mondovisione proprio alla vigilia del voto che lo vede candidato.

E la figuraccia l’ha fatta, dovendo fare una frettolosa quanto rovinosa marcia indietro. Un ennesimo autogol, insomma. E stavolta piuttosto clamoroso, perché annunciato e pervicacemente cercato dal sindaco stesso. Come se avesse tirato lui stesso nella propria porta, non uno svarione, una svirgolata qualsiasi, che può sempre capitare. E la figuraccia l’hanno fatta anche il partito e il gruppo consiliare di maggioranza che nonostante gli inviti delle opposizioni a non avallare la scelta improvvida l’hanno invece avallata e sostenuta. Per Scaramelli è stato il peggior modo di chiudere la campagna elettorale. Uno schiaffo in faccia, che francamente, crediamo, avrebbe potuto tranquillamente evitare di prendere. Ha voluto fare una forzatura di cui non aveva alcun bisogno ed è rimasto scottato. E la “marcia indietro” per motivi istituzionali, cioè per una questione che attiene al rispetto delle regole delle politica e della gestione della cosa pubblica, non è un bel biglietto da visita per chi si propone come “ilnuovocheavanza” e che vuole portare aria fresca in consiglio regionale.

Qualcuno, nel Pd, avrebbe fatto bene a spiegare a Scaramelli che lui è solo il sindaco pro-tempore di Chiusi, non il viceré della città, con poteri assoluti e insindacabili. Che le istituzioni non si possono utilizzare e piegare a propri piacimento.

In questo frangente, di cui forse non vedremo resoconti trionfalistici su facebook da parte dei supporters scaramelliani, il sindaco-candidato è quello che esce con le ossa rotte e un’immagine appannata. La consigliera Fiorini e la Primavera invece, senza usare toni da vandea, hanno richiamato l’attenzione sul rispetto delle regole e anche sull’opportunità di discutere un tema importante come il regolamento urbanistico nel giorno del silenzio elettorale… Hanno fatto bene. NICCOLAI

E se Scaramelli e i suoi collaboratori ascoltassero di più i consigli, delle opposizioni, della stampa,invece di “tirare diritto”, forse di autogol ne farebbe meno. Di questo passo rischia davvero di passare alla storia per le stesse ragioni del povero Niccolai. Che era anche un buon giocatore, di cui tutti ricordano solo i palloni infilati nella sua porta…

m.l.

 

Nelle foto: Stefano Scaramelli in campagna elettorale. E sotto, uno dei clamorosi autogol di Niccolai, che nel tentativo di rinviare di testa trafigge il suo portiere Albertosi.

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