VOLLEY, LA EMMA VILLAS TORNA IN TESTA DA SOLA. E SPERA NEL NUOVO PALASPORT.

lunedì 09th, febbraio 2015 / 15:58
VOLLEY, LA EMMA VILLAS TORNA IN TESTA DA SOLA. E SPERA NEL NUOVO PALASPORT.
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CHIUSI – Lo avevamo già scritto. Ma la conferma si è avuta sabato pomeriggio. Al palasport di Chiusi e contro la Emma Villas Chiusi tutte le squadre vogliono fare la partita della vita. Come, nel calcio, contro la Juventus.

I leoni chiusini sono considerati, a ragione, la squadra da battere, la corazzata della B1 e tutti gli avversari puntano a far quantomeno bella figura al loro cospetto. Sperando magari in un passo falso, in una giornata no come è capitato a Santa Croce o nella gara contro Mondovì…

Sabato a Chiusi sono sbarcati i sardi di Sant’Antioco. E pura vendo poco da perdere e poco da guadagnare, ce l’hanno messa tutta per rendere la vita difficile a Scappaticcio & Compagni. Non hanno regalato niente e non hanno ceduto un millimetro nemmeno dopo quel secondo set infinito chiuso su un punteggio che nel volley se non è un record poco ci manca: 37-35. Ci son voluti dodici punti oltre la soglia dei 25 alla Emma Villas per aver ragione degli avversari. Una battaglia combattuta punto a punto che avrebbe spezzato le reni non solo alla Grecia. E invece i giocatori isolano non si sono scomposti e hanno continuato a combattere punto su punto anche nel terzo parziale, terminato 25-21, ma in bilico fino allo sprint finale. La differenza l’hanno fatta ancora una volta la classe e la potenza di Spescha (23 punti per lui) e la grinta del  “re leone” Di Marco (139 e dell’altro gigante Braga (6) , autori di una prova di robusta sostanza, uomini duri quando il gioco si fa duro. Molto bene, in attacco anche Paolo De Rosas entrato al posto di un Romani che non riusciva a passare: 13 punti e mano pesante per il martello sardo che evidentemente voleva ben figurare contro i suoi conterranei.  E ci è riuscito, nonostante qualche rimbrotto (forse eccessivo e fuori luogo) del capitano Scappaticcio per qualche svarione difensivo. Scappaticcio che è stato anche graziato dall’arbitro per un bestemmione in mondovisione diretto proprio a De Rosas… Non male infine l’impatto sulla partita, soprattutto in fase difensiva, del figliol prodigo Grassano chiamato in campo al posto di un Lotito devastante al servizio, ma non eccelso in ricezione… Il pugliese farà molto comodo.

Con la vittoria di sabato e la contemporanea sconfitta di Mondovì a Segrate, per 3-2, la formazione chiusina torna al primo posto in classifica da sola, con due lunghezze di vantaggio sui piemontesi. Prossimo impegno sabato 14, nel profondo nord, a Saronno per la precisione.

La week end pallavolistico registra anche la vittoria delle ragazze della MB contro Magione (3-0) e la vittoria della formazione di serie C maschile contro un’irriconoscibile Monini Spoleto, apparsa squadra ormai alla deriva, ai limiti dell’imbarazzante. E’ finita 3-0 per la squadra di Benicchi e Tassi che ha giocato quasi tutta a partita con i soli under 19 in campo e Lorenzoni, Scricciolo, Urbani e Meconcelli quasi sempre o sempre in panca. La Emma Villas adesso è al quinto posto, con 6 lunghezze di vantaggio sulla settima (Foligno) quindi in piena griglia play off. Mancano due partite alla fine della regular season: Orvieto in casa e Acquasparta fuori, seconda e ultima in classifica. I giochi non sono ancora fatti, matematicamente, ma i play off non dovrebbero sfuggire ai chiusini, che nel caso, se la dovranno affrontare un altro campionato all’italiana tra le prime sei classificate.

Fin qui il volley giocato, ma è questa sera che la Emma Villas giocherà un’altra partita importante. Non in campo, ma in Consiglio Comunale. Si discute infatti la congruità del Progetto presentato dalla società per la realizzazione e gestione di un nuovo palasport, al posto dello stadio rimasto incompiuto. Non è in discussione la scelta di fare o meno il palasport, ma se il progetto corrisponde o meno ai criteri e ai “paletti” fissati” nel bando comunale. Come abbiamo già scritto in un precedente articolo, il bando prevede la costruzione di un nuovo impianto, capace di ospitare partite di serie A, utilizzando in tutto o in parte i manufatti già costruiti per lo stadio. Il Comune garantisce un contributo di 60 mila euro all’anno per 30 anni a copertura della rata mutuo, un ulteriore contributo di 10 mila euro annui (minimo) per la gestione dell’impianto sempre per 30 anni  (totale 2 milioni e 100 mila euro) più un contributo di 500 mila euro circa per la sistemazione della viabilità di accesso e i sottoservizi. E non è escluso che debba sottoscrivere fidejussioni o ipoteche a garanzia del mutuo.

In città c’è un certo dibattito tra chi vede nel nuovo palasport la possibilità di dare forza al “progetto Emma Villas” e al sogno di arrivare in serie A e rimanerci e chi vi intravede, invece, il rischio di una nuova “cattedrale nel deserto” come è successo per lo stadio, poi abbandonato a metà dell’opera, con un impegno sostanzioso per le casse comunali.

Chiaro che il costo dell’opera ricadrebbe quasi interamente sul bilancio pubblico, quindi sui cittadini. Ma è anche vero che il palasport potrebbe essere non solo la conditio sine qua non per poter mantenere il grande volley a Chiusi ed evitare che la Emma Villas emigri altrove, ma anche, contando sulla centralità geografica, un “richiamo” importante per iniziative sportive e non solo a livello nazionale (stages, campus di varie federazioni sportive, concerti, manifestazioni…). Il dibattito insomma è destinato a scaldarsi. Ma il Comune la scelta politica l’ha già fatta nel momento in cui ha emesso il bando, circa un anno fa.

 

 

 

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