STAZIONE IN LINEA. STEFANO PAOLUCCI (PD) DICE: MEGLIO FARNETA DI MONTALLESE

L’EX SINDACO DI SARTEANO SMORZA GLI ENTUSIASMI. I LIONS CLUB CHIAMANO NTV E CHIEDONO FERMATE DI ITALO A CHIUSI…
Rispondendo all’assessore chiusino Juri Bettollini, e indirettamente al sindaco di Siena Valentini e al suo assessore Maggi, l’ex sindaco di Sarteano e dirigente provinciale del Pd senese Stefano Paolucci smorza gli entusiasmi circa la possibilità e l’opportunità di realizzare una stazione in linea per l’alta velocità ferroviaria a Montallese, gelando lo stesso Bettollini (che vive a Montalles) e aprendo altri scenari.
“Voglio essere chiaro – scrive Paolucci – la stazione non può’ essere a Terontola perché la linea Alta Velocità non ci passa, Montallese è complicato per via della morfologia del terreno, infatti la linea AV passa sopra un lungo viadotto, il posto più vicino a Chiusi è tra le Biffe e Po’ Bandino, un po’ troppo lontano però, per Siena Arezzo e Perugia, la soluzione più probabile è’ a Farneta.
Dico queste cose perché circa dieci anni or sono se ne era parlato con i tecnici di RFI, io sono molto d’accordo nel fare una stazione in linea, ma dobbiamo scegliere una zona della linea AV attuale per creare una massa critica di possibili clienti, quindi ci serve un consenso ampio.”
Quindi se l’ex capogruppo Pd in Provincia Nasorri (ora solo consigliere provinciale, non più del Pd di cui ha restituito la tessera) espriome perplessità sulla opportunità di farla, la stazione in linea, in quanto risolverebbe forse il problema di chi utilizza l’alta velocità, ma non quello dei pendolari, degli studenti, dei turisti e quindi dei collegamenti del territorio, Paolucci si dice d’accordo con il progetto, ma ne fa una questione “tecnica”, sposando l’ipotesi Farneta come più adatta rispetto all’ipotesi Montallese.
Sull’argomento Alta velocità ferroviaria e sulla stazione dedicata è intervenuto di recente anche Il Lions Club di Chiusi e Chianciano. Ricordando che le due “connessioni” a Montallese e Ponticelli hanno consentito per 20 anni la fermata di treni veloci alla stazione di Chiusi, e che con l’avvento del’alta Velocità era scontato che fossero previste alcune fermate dei nuovi convogli Av, i due club Lions si domandano come sia possibile che “su 120 treni giornalieri che transitano per Chiusi non si prevista nessuna fermata”. E, vista l’indifferenza di Trenitalia, su questo argomento, i Lions di Chiusi e Chianciano si rivolgono alla N.T.V. la società di Montezemolo e Della Valle che gestisce i treni Italo, “affinché la stessa NTV assicuri almeno 2 fermate al mattino e due alla sera, nelle modalità che la società riterrà più opportune”.
Analoga richiesta era stata avanzata a NTV dal sindaco di Chiusi Scaramelli. Ma in questo caso si parla di fermate alla stazione di Chiusi-Chianciano esistente, utilizzando come entrata ed uscita le connessioni di Ponticelli e Montallese.
La stazione in linea sarebbe tutt’altra cosa. E come abbiamo già scritto ci sembra singolare il fatto che ad avanzare la proposta per primo fu l’allora sindaco di Chiusi Ceccobao, che però, una volta diventato assessore regionale ai trasporti, quindi giunto in una posizione favorevole per perorare tale causa, non ne ha più fatto menzione. Ed è strano anche che la cosa torni d’attualità, ora che Ceccobao non è più nemmeno assessore…
La questione già comincia a prendere i connotati della querelle estiva, dove ognuno tira la corda dalla parte che più gli aggrada, magari solo per far dispetto a chi la tira dalla parte opposta…
E comunque, detto tra noi, la stazione in linea sui binari ad Alta Velocità ci convince poco assai. Tanto più se dovesse sorgere a Farneta. Nel bel mezzo della Valdichiana, lontana dai centri abitati. I più vicini (Bettolle, Sinalunga, Foiano della Chiana, Cortona…) sarebbero tutti almeno a 10 km di distanza… Ve l’immaginate una stazione di cemento armato, ferro e vetro, con mega posteggio in mezzo alla campagna e alle storiche “leopoldine”? Mah…
Tutti questi personaggi del Pd che sembrano tanto infervorati per la nuova (ipotetica) stazione in direttissima cosa hanno da dire sull’attuale assetto ferroviario? Gli va bene così com’è? E chi è che ha deciso di spendere una montagna di soldi nell’alta velocità penalizzando oltre ogni limite di decenza il trasporto regionale? Qualche domanda, così, tanto per capire se davvero è sempre colpa di berlusconi o se anche loro hanno contribuito a creare questa situazione insostenibile.
senza peccato non sono di sicuro…
Anch’io ritengo che tutta questa sarabanda non sia che un tiro alla fune fatto pricipalmente da correnti avverse dentro il PD che danno interpretazioni possibilistiche per attrarre voti dalll’una o dall’altra parte delle cordate.Siamo al punto che dove non esiste più l’utilità pubblica cancellata da anni di privatizzazioni in economia, siano le associazioni che vadano a demandare al signore e padrone di turno col cappello in mano se per favore almeno un uovo al tegamino ci possa scappare.” Due fermatine lì per favore e non dall’altra parte….” Questo è il mondo dove ci muoviamo e che la politica condotta da più di 20 anni a questa parte ha fatto si che fosse in tal modo, eliminando ogni ostacolo di natura di benessere sociale che oggi viene riscoperto apparentemente ma dove dietro si muovono masse di denaro spaventose che potrebbero essere messe a frutto di uno sviluppo e di una assistenza alle fasce più deboli della popolazione. Invece assistiamo all’azione di interessati comprimari che si esercitano nel tiro alla fune per i loro scopi,ma questi tutto sono meno che sociali.E che tutto siano meno che sociali si può capire anche solo da una cosa: che la finalità-come dice Fiorani in un altro articolo- non sono i servizi resi alla gente bensì il funzionamento di un sistema asfittico che non produce più ricchezza per la maggioranza della popolazione ma per pochi, e quei pochi si chiamano banche,industrie(poche quelle addentellate)ma soprattutto alla politica. Per validare tutto questo basta guardarsi intorno ed osservare cosa succede.Coloro che dicono di voler riformare tale politica diventano quasi compassionevoli.Tale politica è ormai irriformabile.Solo una vera rivoluzione la può spazzare via e sostituire con grande travaglio un altra più indirizzata verso le persone.Purtroppo prima che tutto questo avvenga le generazioni più giovani pagheranno a caro prezzo la ”natura dello sviluppo” che i loro nonni ed i loro padri hanno in questo modo determinato.
Vedo che si sta scatenando un certo dibattito intorno alla proposta di realizzare una stazione in linea dell’alta velocità, tra Chiusi ed Arezzo. Dibattito, per la verità, finora confinato tra gli addetti ai lavori e in particolare tra gli addetti ai lavori di una certa parte politica: tutti del Pd, insomma. Sono intervenuti il sindaco di Chiusi, il sindaco di Siena, il suo assessore Maggi, l’assessore Provinciale Macchietti, l’esponente Pd Paolucci. Unica eccezione rispetto al’appartenenza politica Marco Nasorri, che fino a due mesi fa era capogruppo Pd alla provincia di Siena, ora invece è fuori dal partito.. Sembra insomma una questione “interna”. Ma non c’è “gioco di squadra”, anzi. Ognuno tira la corda verso una direzione diversa… e la cosa puzza assai di… battaglia congressuale. I renziani che sostengono Montallese, gli altri che invece sponsorizzano Farneta… Mah…
Marco, tutta la cosa interessa movimenti precongressuali e posizionature di correnti che vadano a preferire l’uno oppure l’altro.
Posto poi che alla fine una scelta ci sarà, occorre vedere nel merito se sia una scelta giusta rispetto alle finalità ed alle aspettative e bisogni di un territorio.Le premesse già in questo modo dicono che
comunque tutto il PD ma anche il PDL si siano schierati per farla quest’opera, indipendentemente da quanto costi e da quali esigenze del trasporto possa coprire. Ed il che è tutto dire. Secondo me basterebbe già questo per poter dire no a tali spese ed a dirottare i soldi da altre parti, dove ce n’è molto più bisogno.Ma pensate a quali costi possa andare incontro tale realizzazione: il creare strutture ex novo, linee ferroviarie ex novo, una quantità di strade di collegamento,posteggi,ascensori,sbancamenti di terreno,strutture derivate. E tutto questo perpoter gestire una marea di soldi e di indirizzarli verso soluzioni comunque parziali scavalcando il fatto di doversi poggiare sull’esistente magari trasformandolo che probabilmente costerebbe di meno, poichè si utilizza una parte del già esistente.Ma ricordando quello che disse un funzionario vietnamita ad un cronista americano durante il periodo della unificazione della nuova nazione vietnamita dopo il 1975, quando le politiche trovavano parecchi problemi ad affermarsi: ”l’unica ideologia che conta per la gente è lo stomaco pieno ”.Vi sembra che non c’entri questa frase con quanto detto sopra? Secondo me c’entra eccome…..