UMBRIA: SANITA’ REGIONALE IN ROSSO PER 200 MILIONI DI EURO. SALTA L’ASSESSORE COLETTO? FRATELLI D’ITALIA VUOLE IL RIMPASTO E UN POSTO IN GIUNTA

mercoledì 21st, dicembre 2022 / 11:52
UMBRIA: SANITA’ REGIONALE IN ROSSO PER 200 MILIONI DI EURO. SALTA L’ASSESSORE COLETTO? FRATELLI D’ITALIA VUOLE IL RIMPASTO E UN POSTO IN GIUNTA
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La sanità umbra sta correndo verso il collasso. Almeno questo è quello che se ne deduce dopo aver ascoltato l’Assessore regionale alla Sanità, il veneto Coletto, che rispondendo ad una interrogazione del consigliere Dem Bettarelli, che chiedeva lo stato della sanità nella Regione, ha ammesso che si profila per il primo trimestre un buco nei bilanci di 200 milioni di euro. «Sulla base degli ultimi dati ufficiali sul terzo trimestre – ha affermato serafico l’assessore – il potenziale disavanzo della sanità pubblica in Umbria ammonta a circa 200 milioni». La cosa non è di poco conto, se si tiene presente che quando l’assessore importato dalla Serenissima ha preso in carico la sanità regionale, questa aveva i conti in regola e una sanità massacrata dagli scandali nella gestione, ma qualitativamente di prim’ordine, diffusa su tutto il territorio regionale attraverso i Distretti territoriali, capaci fino all’avvento della nuova Giunta, di erogare servizi assistenziali ai cittadini e in tempi piuttosto rapidi. Insomma l’Umbria aveva un servizio sanitario tra i migliori del Paese, riconosciuto da tutti. Ora bisogna solo capire a quanto ammonterà la quota spettante alla Regione Umbria, dalla ripartizione del Fondo nazionale.  Coletto a questo proposito ha riferito ai consiglieri, che “l’intesa ancora non c’è e che complessivamente mancano cinque miliardi di euro”. Il consigliere Bettarelli ha preso atto della “chiarezza”, espressa dalle parole dell’Assessore, ma al tempo stesso ha ricordato a lui e all’intero Consiglio Regionale, che certamente il caro energia e la pandemia da Covid hanno pesato sui bilanci, ma – ha puntualizzato Bettarelli  “questa amministrazione ha trovato conti in ordine tre anni fa e ora ci troviamo in questa situazione, con la sanità pubblica senza investimenti, con personale precario e conti che non tornano”. Uno scenario da incubo, verrebbe da dire, soprattutto se si tiene conto dell’ulteriore giro di vite deciso dalla governatrice Tesei solo pochi giorni fa.

Intorno alla sanità umbra si sta giocando pure un’altra partita politica assai complessa, attraverso la quale si potranno realizzare ambizioni personali, ma anche retrocessioni, attraverso il gioco degli incastri e dei veti. Giorni fa era circolata pure la voce, alcuni organi di stampa l’avevano dato per assodato, che l’Assessore Coletto si era dimesso dall’incarico e al suo posto era salita alla guida dell’assessorato  alla Consigliera Eleonora Pace. Un cambio della guardia in uno degli assessorati più importanti della regione, che secondo voci di corridoio, faceva presagire ad un più ampio rimescolamento della Giunta regionale. Ma l’Assessore Coletto (quota Lega) non si è dimesso. Non ancora, almeno. Sembrerebbe, cosi raccontano voci di palazzo, che un Salvini in difficoltà non riesca a sistemarlo politicamente tra i palazzi romani, in quanto le caselle sono tutte occupate. E l’uomo venuto dal Veneto per risanare la sanità umbra (e che non solo non vi è riuscito, ma ha pure peggiorato la situazione), pare proprio che non abbia nessuna volontà di alzarsi da quello scranno, se non per andare altrove. Insomma un rimpasto di Giunta assai complesso, perché appunto la Lega vorrebbe un riposizionamento degli equilibri politici, così come gradirebbe che in giunta ci stiano i consiglieri eletti. La Lega vorrebbe fuori anche Fioroni, in quanto assessore esterno, quindi non votato. Ad appoggiare questa che sa tanto di congiura cinquecentesca, ci sarebbe anche Franco Zaffini leader umbro di FdI. Insomma gli “stiletti del Signore”, pare proprio che non siano mai stati riposti. E la “faida” umbra sembra la fotografia del riassetto degli equilibri interno al centro destra dove Fratelli d’Italia sale e Lega e Forza Italia scendono… Il partito di Giorgia meloni non ha attualmente assessori nella Giunta Tesei, e probabilmente sta premendo per averne almeno uno, magari anche due, al posto di Coletto e/o Fioroni.

Ma Fioroni è un pezzo da novanta, non sarà facile disarcionarlo. E’ risaputo da sempre, che è fortemente voluto dalla Tesei, in quanto tra i due corre una grossa amicizia e una forte intesa politica. Vedremo come andrà a finire. Le notti dei lunghi coltelli nei palazzi della politica sono sempre dietro l’angolo. In attesa di vedere l’esito dell’eventuale rimpasto, sul piatto resta, minaccioso, il buco di 200 milioni nella sanità. Non sono esattamente bruscolini. E’ una voragine che rischia di inghiottire tutto il castello del centro destra umbro. La fotografia di un fallimento.  E i giochi di potere e le faide interne alla compagine del governo regionale non favoriscono certo la soluzione dei problemi che in tema di sanità si trovano di fronte i cittadini e gli operatori: liste di attesa lunghissime, prestazioni dirottate verso la sanità privata, servizi territoriali smantellati, ospedali con medici e personale insufficienti, turni massacranti…  Questa è la quotidianità. Dove andrà a sedersi l’assesore Coletto, per gli umbri è l’ultimo dei problemi.

Renato Casaioli

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