IL MOVIMENTO NO GEOTERMIA SEGNA UN PUNTO A FAVORE E IL PD FA AUTOGOL E SI DIVIDE

martedì 03rd, maggio 2022 / 12:05
IL MOVIMENTO NO GEOTERMIA SEGNA UN PUNTO A FAVORE E IL PD FA AUTOGOL E SI DIVIDE
0 Flares 0 Flares ×

PIENZA – “La nostra risposta al “pensiero dominante” squallidamente espresso dal segretario provinciale del Pd Valenti sono le sale gremite, i fatti, la condivisione, la conoscenza, la squadra, le idee, la passione per le nostre terre e il senso della responsabilità verso il futuro delle prossime generazioni. Per noi il viaggio è appena cominciato, se ne dovranno fare una ragione e riflettere su modalità indegne di comportamento, espresse da politici che si permettono di rifiutate l’ascolto del pensiero di migliaia di cittadini del territorio che dovrebbe onorarsi di rappresentare!” Così gli organizzatori della conferenza su Energia e Bellezza, tenutasi sabato scorso a Pienza. L’assenza dichiarata alla vigilia dal segretario del Pd senese Valenti si è rivelata un clamoroso autogol. Se fosse andato e avesse espresso un suo parere, anche diverso da quello dei promotori, avrebbe fatto onorevolmente la sua parte, disertando l’appuntamento si è messo contro la platea e tutto il movimento contrario allo sfruttamento intensivo della geotermia sull’Amiata, in Val di Paglia e in Valdorcia. Insomma Valenti non ha fatto un grande affare, il Pd, come partito anche meno, perché l’appoggio al movimento contrario da parte di alcuni sindaci e amministratori e la presa di distanze altezzosa del segretario fotografano un Pd diviso e lacerato anche laddove è forza maggioritaria e di governo.

Il segretario nazionale del PC, Marco Rizzo, anch’egli presente e intervenuto al convegno di Pienza non ha potuto fare a meno di notarlo: “Uso sconsiderato della Geotermia. Il Pd nei territori lascia che ci sia una “linea” interlocutoria, mentre centralmente è il motore delle decisioni di Draghi che portano alla distruzione dell’ambiente e ai rischi sanitari per la popolazione”. Rizzo ha parlato apertamente di “caso Toscana”, sottolineando le contraddizioni e tra certe preoccupazioni della base Pd e la linea sviluppista e sempre a favore dei colossi energetici dei vertici regionali. Oltre a Rizzo, sono intervenuti e hanno espresso contrarietà al progetto Sorgenia anche Irene Galletti del M5S, Gianfranco Maccarone di Fratelli d’Italia, Monica Barni di Sinistra Civica ed Ecologista.

Ma al di là delle frizioni con il Pd (e la Regione e alcuni comuni) e le posizioni espresse dai vari esponenti politici, l’iniziativa promossa dai comitati che si oppongono alle centrali geotermiche in un territorio delicato, già ampiamente sfruttato sotto questo aspetto, non è stata solo una passerella ed ha avuto successo: sala gremita, interventi numerosi e qualificati, tutti tesi non solo ad aprire un confronto sul tema, ma a dimostrare i possibili rischi connessi allo sfruttamento intensivo della geotermia, a partire dal rischio sismico (i terremoti indotti) per arrivare al danno ambientale: quello visivo su un paesaggio particolarissimo e quello connesso all’abbassamento delle falde acquifere e delle sorgenti termali di cui la zona è ricca: si pensi a San Filippo, Bagno Vignoni, Saturnia, San Casciano Bagni, alle Sorgenti del Vivo che danno acqua a mezza provincia di Siena…

“Vogliamo che questo territorio rimanga un’icona di bellezza nel mondo e non un luogo di sperimentazione, perché  stiamo parlando di  un piano sperimentale che se funzionerà vedrò realizzate altre 16 centrali geotermiche…  ma se non funzionerà? Noi crediamo nelle giuste fonti rinnovabili, ma questa centrale non è la strada giusta”, ha affermato Nicoletta Innocenti in apertura, a nome dei comitati di Ecosistema Valdorcia.  Il sindaco di Pienza Garosi si è domandato chi siano gli scienziati che fanno leggi che consentono di realizzare centrali geotermiche in territori limitrofi ad un sito considerato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Claudio Galletti, sindaco di Castiglion d’Orcia, ha espresso preoccupazione forte: “Sappiamo con ragionevole certezza che soprattutto la immissione forzata del calore geotermico nel sottosuolo potrebbe portare a degli scompaginamenti drammatici e forse irreversibili dei fragili percorsi sotterranei. Questa è una delle grandi ricchezze del nostro territorio e francamente questo è assolutamente un rischio da evitare” ha detto, senza troppi giri di parole. E Galletti è sindaco di una giunta sostenuta dal Pd.

Alcuni tra i tecnici intervenuti hanno ricordato ciò che è avvenuto a Strasburgo e Basilea dove centrali simili hanno causato un aumento certificato della sismicità; il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo ha citato prove che accertano come questi sistemi possano innescare faglie attive nel sottosuolo e ferme da migliaia di anni… “Non si sa cosa può succedere con le trivellazioni”,  ha aggiunto.  Il fisico Pino Merisio ha invece posto l’accento sul possibile rischio di alterazione e inquinamento delle falde acquifere, quindi anche dei bacini da cui la popolazione attinge acqua potabile. Anna Bonsignori, sindaco socialista di Radicofani ai tempi in cui Craxi si firmava Ghino di Tacco, ha ricordato che anche la stessa Sorgenia, società proponente la centrale geotermica nel territorio di Abbadia San Salvatore, in un allegato al progetto parla espressamente di rischio sismico, anche se lo definisce a bassa intensità o microsismicità costante”.

Il convegno di Pienza si è concluso con la lettura da parte di un esponente del Coordinamento dei comitati, di una lettera indirizzata al Presidente della Regione Eugenio Giani, al Presidente della Provincia di Siena Silvio Franceschelli e al Sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi  con la quale si ricorda ai tre destinatari che in caso si verifichino i danni che sono stati previsti, loro ne saranno ritenuti responsabili e il Coordinamento si costituirà parte civile nell’eventuale processo”. Uomo avvisato…

m.l.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube