CHIUSI SCALO, RIPARTE IL CANTIERE IN PIAZZA GARIBALDI. SONNINI SI METTE IN MOTO?

giovedì 10th, febbraio 2022 / 15:30
CHIUSI SCALO, RIPARTE IL CANTIERE IN PIAZZA GARIBALDI. SONNINI SI METTE IN MOTO?
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CHIUSI – Eppur si muove… La Giunta Sonnini sembra aver finalmente innestato la marcia. Con una nota sulla pagina facebook del Comune, il sindaco annuncia che da lunedì 14 febbraio riprenderà il via il cantiere per il completamento dei lavori in Piazza Garibaldi-Via Leonardo da Vinci a Chiusi Scalo.
Solo qualche giorno fa su queste colonne, parlando del bilancio dei primi 100 giorni della nuova amministrazione e poi sulla sorte dei 5 alberi presenti sulla piazzetta e ormai “seccati”, ponevamo il problema di quell’opera da portare a termine. Possibilmente salvando gli alberi. O meglio sostituendo quelli secchi con altre piante di dimensioni simili.
Non saranno stati certamente quei due articoli ad accelerare i processi decisionali, ma il fatto che l’anuncio della riapertura del cantiere avvenga qualche giorno dopo, è innegabile. Va bene così. L’importante è che le opere avviate vengano portate a conclusione.
“Abbiamo deciso di riprendere i lavori in questo mese – scrivono il sindaco Gianluca Sonnini e l’assessore ai lavori pubblici Mattia Bischeri – perché non volevamo andare a gravare sui negozianti nel periodo delle festività qualora ci fossero stati dei ritardi nella fine dei lavori. Adesso confidiamo di terminare questa importante opera di riqualificazione, già avviata dalla passata amministrazione, nei tempi prestabiliti”.
Lo ha fatto ieri sul palasport, lo fa oggi sui lavori in piazza Garibaldi:  il sindaco Sonnini non demolisce le scelte pregresse della passata amministrazione, ma si assume l’onere di portarle a compimento. E a nostro giudizio fa bene, anche se ciò può causare qualche malumore nella sua maggioranza, tra gli alleati che nella passata legislatura stavano all’opposizione, per esempio…
Il palasport è una grande risorsa per la città, i lavori in Piazza Garibaldi andavano comunque terminati raccordando la piazza alla via principale del centro dello Scalo. Questo significa dare atto e continuità alle scelte fatte da chi c’era prima? Non può essere un problema. Se per qualcuno lo è, se ne dovrà fare una ragione.
Quanto ai lavori nell’area della “Piazzetta”, il comunicato del Comune spiega che “per tutta la durata dei lavori (stima 60 giorni) non sarà possibile sostare o circolare nell’area del cantiere, tranne che per i veicoli di emergenza o per quelli di residenti o domiciliati titolari di rimesse o garage. Nel tratto finale di via Mameli, ovvero da via Morgantini e Piazza Dante, sarà istituito un doppio senso di circolazione temporaneo finalizzato a garantire l’accesso dei veicoli in Piazza Dante e alla Stazione ferroviaria”. 
Sacrifici necessari, che gli abitanti dello Scalo faranno volentieri per avere il centro nevralgico della cittadina pronto e tirato a lucido almeno per Pasqua. O poco dopo.
Ci auguriamo che sia trovata una soluzione idonea per sostituire gli alberi che si sono seccati, senza eliminarli del tutto, anche se in tutta Italia nelle piazze principali gli alberi non ci sono. In Piazza Garibaldi c’erano, chi ha deciso di ridisegnarla come la vediamo adesso, ce li ha mantenuti ed è quindi giusto che ci rimangano. Un po’ d’ombra e di verde male non fa. Tutt’altro.
Per la serie “siamo contenti che certe segnalazioni trovino riscontro”, pare che sia cominciata anche l’opera di sostituzione di tutta l’illuminazione pubblica, con lampade a led che doveva cominciare a settembre 2021 ed era rimasta inspiegabilmente ferma. Che sia finito il rodaggio e l’Amministrazione abbia cominciato ad operare? Ci auguriamo di sì. Anche se si tratta per ora di opere e scelte pregresse decise da chi c’era prima e non di “nuove intuizioni” è comunque un fatto positivo. Significa che dopo i primi 100 giorni di studio e acclimatamento, la nuova giunta si è messa in moto.
Vedremo, strada facendo, se si limiterà a chiudere le partite aperte, o vorrà dare un qualche segnale in proprio. Per ora Sonnini & C. hanno potuto contare su opposizioni molto “flebili”, per non dire accondiscendenti e su una politica praticamente assente su tutta la linea. Nessuno parla, nessuno critica, nessuno alza la voce. Non sarà così per 5 anni. Non può essere così per 5 anni, vorrebbe dire che Chiusi ha chiuso i battenti e nel momento della ripartenza invece di ripartire si è inchiodata.
m.l.
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