ROSY BINDI FOR PRESIDENT… PARTE UNA PETIZIONE PER LA PRIMA DONNA ALLA GUIDA DELLA REPUBBLICA. CHI CI STA?

ROSY BINDI FOR PRESIDENT… PARTE UNA PETIZIONE PER LA PRIMA DONNA ALLA GUIDA DELLA REPUBBLICA. CHI CI STA?
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La notizia l’ha data l’agezia di stampa DIRE, una delle agenzie nazionali più attente a ciò che avviene in Parlamento e nei dintorni di esso.

Un gruppo di donne, “di orientamenti politici diversi”, ma tutte “nell’area del centrosinistra e della sinistra”, chiede che il prossimo presidente della Repubblica sia Rosy Bindi.

“Una proposta partita dalla società che ha raccolto firme di cittadine e cittadini che vogliono essere soggetti attivi anche in questa fase. I tempi – dicono proponenti e prime firmatarie – sono maturi e riteniamo che l’elezione di una donna sarebbe un segnale importante all’interno di una società che sembra perdere ogni giorno di più i propri valori e di una politica che sembra abdicare al proprio ruolo centrale nel governo del Paese”.

A pochi mesi dal “semestre bianco” che precederà l’elezione del Presidente della Repubblica, questo è un autentico “sasso nello stagno”. Un messaggio chiaro inviato anche ad Enrico Letta, segretario del Pd che in queste ore è impegnato in un tour in Valdichiana a sostegno della sua candidatura alle elezioni Suppletive per il Collegio 12 della Camera (provincia di Sena più 6 comuni aretini). Una candidatura che sembra pensata apposta per consentire a Letta di partecipare, dall’interno, alla partita parlamentare per l’elezione del Presidente della Repubblica.  Da deputato di Siena.

La “petizione” per Rosy Bindi Presidente è partita dal Veneto, dove la stessa Bindi fu segrearia regionale della Dc, ma ha raccolto adesioni anche a Siena, sua terra d’origine, Milano, Reggio Emilia, Brescia, Genova, La Spezia, Pisa, Roma, Messina…

Rosy Bindi, sottolinea l’appello, è “una donna che ha attraversato i momenti più difficili del Paese, che ha ricoperto ruoli importanti all’interno delle istituzioni democratiche sempre con estremo rigore e rispetto per la Costituzione e per le cittadine e i cittadini. Una donna che ha l’autorevolezza e la competenza per rappresentare degnamente il paese diventando presidente della Repubblica italiana. Il tempo è adesso”.

Noi, che da queste colonne sostenemmo a suo tempo l’elezione di Rosy Bindi al Parlamento, siamo d’accordo. Potrebbe essere un ottimo presidente della Repubblica. In una intervista a Primapagina, ai tempi della Margherita e dell’Ulivo, ci disse che “non è necessario essere comunisti, per essere di sinistra”. Non aveva torto. Lei non è mai stata comunista, era democristiana, dell’Azione Cattolica, poi ulivista convinta.

Sarebbe, senza tema di smentita, la presidente della Repubblica più a sinistra dopo Pertini.

Per il poco che conta, noi diciamo dunque “Rosy for President” e “Forza Rosy”. Non lo diciamo per ragioni diciamo così campanilistiche, cioè perché Rosy Bindi è di Sinalunga e quindi di questo territorio, lo diciamo per ciò che è ed ha rappresentato Rosy Bindi. in Italia negli ultimi 40 anni. Da quel 12 febbraio del 1980, quando a 29 anni si trovò accanto  al professor Bachelet quando le Br lo crivellarono di colpi sulle scale dell’Università di Roma,  alla sua esperienza come dirigente della Dc, poi della Margherita e infine del Pd, inoltre come Ministro della Sanità, uno dei migliori che l’Italia abbia avuto.

Nonostante gli impegni e gli incarichi nazionali, Rosy Bindi ha sempre mantenuto anche un rapporto stretto con questo territorio, dove ha continuato anche a vivere, con gli ambienti cattolici, ma anche con le feste de l’Unità…  La Rosy insomma è una di noi. Ci piacerebbe vederla al Quirinale. La prima donna al Quirinale. Ci sarebbero state bene anche Nilde Jotti o Tina Anselmi, ma non ci sono più. La Rosy ha 70 anni, l’età giusta per la presidenza di una repubblica che ne ha 75…

Così come l’intreccio con le suppletive per il Collegio senese della Camera, anche questa proposta su Rosy Bindi Presidente della Repubblica, può diventare un tema della campagna elettorale amministrativa nei tre comuni senesi chiamati alle urne (Chiusi, Trequanda e Monticiano che vota in anticipo per la scomparsa del sindaco). Noi siamo a Chiusi e aspettiamo con ansia la posizione dei tre schieramenti in lizza. Siamo curiosi di sapere cosa ne pensano e se sono pronti a sostenere questa battaglia le forze del  centro sinistra, ma anche le altre due liste. La proposta è sul piatto…

m.l.

 

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