CHIUSI, SIMONA CARDAIOLI ATTACCA PRIMAPAGINA. IL PD HA UN PROBLEMA SERIO: UNA SEGRETARIA INADEGUATA

CHIUSI – Che il Pd a Chiusi fosse messo male era già abbastanza evidente. Che non sappia più che pesci pigliare altrettanto evidente, tanto che martedì scorso la segretaria ha messo sul tavolo una rosa di nomi, per sostituire Bettollini, che sono per metà i sui fedeli “scudieri” e per metà esponenti di un partito che non c’è più da una quindicina d’anni. Ma questo è un dettaglio. Il problema più grosso è un altro. Ed è che quando il segretario di un partito attacca frontalmente la stampa e la accusa di fare “tentativi di disinformazione” o di “ricostruzioni strumentali”, vuol dire che è alla frutta sia il partito che quel segretario. In questo caso una segretaria. Nome e cognome: Simona Cardaioli, una brava persona, ma assolutamente inadeguata, politicamente parlando, a gestire un partito in una fase delicata come quella che porta alle elezioni comunali.
La segretaria del Pd chiusino dimostra ignoranza profonda del ruolo che la Costituzione assegna alla stampa e agli organi di informazione. Se accusa chi fa il suo mestiere di farlo in modo parziale e strumentale diffonde fake news gratuite e, quelle sì, strumentali. La segretaria di un partito che si definisce di centro sinistra dovrebbe sapere che esiste anche una informazione non “embedded” che non pubblica solo le veline che riceve, o le interviste pilotate. Accusare un giornalista (chiunque egli sia) di fare male il proprio lavoro è uno scivolone grave, non solo una uscita irriguardosa. E’ un errore politico marchiano. Lo faceva sempre berlusconi, che vedeva comunisti in tutte le redazioni che gli facevano le bucce. Cardaioli, con un articolo su centritalianews, l’accusa la rivolge al sottoscritto e a primapagina. Ma ha sbagliato indirizzo. E forse partito.
L’articolo di ieri sull’assembea on line del Pd, pubblicato su queste colonne, infatti non riporta alcuna verità parziale. Tutto ciò che vi è scritto è avvenuto: la presentazione di una rosa di nomi e di indicazioni sulle alleanze da parte della segretaria, la presentazione di un documento politico firmato da 13 componenti l’assemblea, la discussione, e l’adesione a quel documento da parte di altri 4 componenti. Son veri i 6 nomi della rosa presentata da Cardaioli ed è vero che il documento firmato da 13 dirigenti e alla fine fatto proprio da 17 su 30 dirigenti chiedeva la conferma della attuale alleanza e anche la ricandidatura di Bettollini. Il resto sono considerazioni giornalistiche, che possono essere condivisibili o meno, ma non non possono essere etichettate come verità parziali. Se a qualcuno non piace Primapagina, può leggere Topolino o la Gazzetta dello Sport o Centritalia news. Ma non può lanciare accuse e infangare il lavoro altrui. Tra l’altro che le cose scritte nell’articolo sono state, come sempre, verificate e confermate da più d’uno dei partecipanti (se vuole, la segretaria Cardaioli può chiedere a chi c’era e informarsi su quanti sono stati contattati).
A questo punto il problema per il Pd di Chiusi non è Bettollini sì o Bettollini no. E’ Simona Cardaioli. Ed è un problema serio. Il problema è una segretaria rancorosa e non adeguata al ruolo e al compito, una segretaria in totale confusione politica e assente su tutta la linea. Martedì ha proposto all’assemblea pieni poteri per aprire un confronto con il Comitato Aria e con le opposizioni. Ieri sera già alcuni esponenti di spicco del Comitato Aria si sono sfilati, parlando apertamente di “necessità di una lista civica, ma civica davvero”, in funzione anti Pd. Tra questi anche un iscritto al Pd di Chiusi Scalo con tessera valida (non come quella di Bettollini e altri). Chissà se qualcuno glielo ha fatto notare che il capolavoro politico che aveva in mente è naufragato prima di cominciare. Non certo per colpa della stampa. Adombrare l’ipotesi primarie (tra Bettollini e chi?) appare solo come il tentativo patetico di salvarsi in calcio d’angolo.
La segretaria Cardaioli ha dichiarato guerra a Bettollini e in 8 mesi non ha cavato un ragno dal buco quanto a ipotesi alternative. Ora dichiara guerra pure alla stampa libera. Non ha sbagliato solo indirizzo e partito, ha sbagliato anche Paese e epoca. Non siamo in Bulgaria e non siamo ai tempi della Cortina di Ferro. Breznev non se lo ricorda più nessuno. Solo lei sembra averne una struggente nostalgia.
Ha da cadere anche a Chiusi il muro di Berlino. E prima succede e meglio è. Chiusi ha altro a cui pensare. E anche noi, francamente…
Marco Lorenzoni
E’ un onore veder equiparato il mio giornale centritalianews.it alla Gazzetta dello Sport o a Topolino, due tra i giornali più letti in Italia. Magari lo fosse anche il mio! Io mi accontento di essere letto sul territorio senese, aretino ,grossetano e un pò anche umbro. Se qualcuno pensa che la stampa non sia libera perchè pubblica integralmente dichiarazioni o commenti di qualche partito di Chiusi sbaglia di grosso e ha una visione distorta di questa professione che deve avere come faro il motto “i fatti separati dalle opinioni”. Appunto…i fatti prima di tutto . Le opinioni a parte, se servono per far capire quello che succede e non per orientare le persone. La stampa deve essere un servizio ai cittadini, a tutta la comunità a prescindere dal colore politico di chi scrive. Bisogna sempre ricordarselo.
Infatti nell’articolo cui fa riferimento Cardaioli senza citarlo (ma essendo stato l’unico a parlare dell’argomento è facile intuire con chi ce l’aveva) ci sono dei fatti, inconfutabili, perché quelli sono, e poi delle opinioni. Ovviamente separate e conseguenti. La stampa è libera quando nessuno ti paga le bollette e quando scrivi quello che ritieni doveroso scrivere(le notizie vanno date, sempre) e più opportuno senza far finta di essere equidistante o asettico. Primapagina è un un giornale liberissimo, e credo lo sia anche Centritalia, pur facendo un tipo di informazione diversa (utile comunque e del tutto legittima). Chi è meno libero, soprattutto da pregiudizi e da concezioni un po’ forzate della democrazia e del gioco democratico tra poteri (i partiti sono un potere e la stampa è un altro) è chi attacca la stampa in modo insulso, solo perché non allineata al suo pensiero. Che poi pensiero è una parola grossa e in questo caso anche inappropriata.
Ma se l’attuale sindaco è così bravo e il pd così derelitto che bisogno ha il sindaco di ricandidarsi per forza con il PD. Può tranquillamente, in virtù delle sue capacità, candidarsi con una lista propria. Ci sono fior di precedenti, Pizzarotti a Parma fu eletto con il movimento 5stelle poi come Bettollini si dimise dal proprio partito, finì il mandato e nel 2017 fu rieletto con una lista propria. Semplice no?
Altra piccola nota, invitare a leggere altro se non si è d’accordo non è una mossa da bravi imprenditori, io lo sono stato per molto tempo imprenditore, bravo non so. I suoi lettori sono “clienti” e pensare che si possa fare a meno dei clienti si può affermare se un lavoro si fa per hobby, se questo è il suo caso allora la mia notazione non vale niente e mi scuso.
Io non faccio questo mestiere per hobby. Per questo mi incazzo se qualcuno tenta di screditare o mettere in dubbio la mia professionalità. E su questo la politica c’entra ben poco. Ma Primapagina è un giornale on line, ad accesso libero, per leggere gli articoli di primapagina non si paga, e tutti possono farlo. A me e a tutti noi di primapagina fa piacere vedere che gli articoli vengono letti da migliaia di persone, ma – essendo gratuito e non ricavandone un vantaggio diretto, uno più, uno meno fa poca differenza. A me Libero non piace e quindi non lo leggo. Se non mi piace Piazza Pulita o il Tg5 cambio canale,
Difficile comprendere una situazione come questa in piena emergenza,per un povero cittadino.Se il Sindaco attuale non ha ben governato,ovviamente nel complesso dei 5 anni,chi lo ha sostenuto dica il perche’ e con chi vuole sostituirlo.Cosi’ si chiarisce meglio.Altrimente sembra un gioco di ripicche od una volta si chiamava gioco della Torre.Certo in una situazione simile trovare alternative di nomi pronti ad essere immolati non appare semplice,ma questa cosa e’ molto diffusa.
Prendo atto del fatto che uno più uno meno per lei è lo stesso, un migliaio è formato da mille unità ma questo è un problema suo e lo rispetto, mentre mi farebbe piacere una sua considerazione sull’altra questione che ponevo. Grazie.
” Accusare un giornalista (chiunque egli sia) di fare male il proprio lavoro è uno scivolone grave, non solo una uscita irriguardosa. E’ un errore politico marchiano.” Già i giornalisti fanno tutti bene il proprio lavoro: Ma non guardi mai i dibattitti tv ed i loro conduttori? A meno che anche tu non sia “Fuori dal coro” Questo a prescindere dal merito della vicenda che non conosco vivendo ia Firenze da tanti anni pur proveniendo da Chiusi
Ovvio che la frase e l’articolo si riferiscono ad una vicenda locale (che nell’articolo è riportata) e ad una precisa e “gratuita” considerazione espressa dalla segretaria del Pd chiusino. Come i giornalisti, anche molti politici non fanno bene il loro lavoro. Credo siano di più, peraltro…