CHIUSI, LA SEGRETARIA PD PROPONE LE PRIMARIE… MA TRA CHI? BETTOLLINI: “CORRETE, MA NON VI FATE MALE!”

lunedì 15th, febbraio 2021 / 11:52
CHIUSI, LA SEGRETARIA PD PROPONE LE PRIMARIE… MA TRA CHI? BETTOLLINI: “CORRETE, MA NON VI FATE MALE!”
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CHIUSI – In una Chiusi ancora immersa nell’emergenza pandemica, con più di 100 casi positivi, le scuole chiuse nonostante la zona arancione (e non più rossa), con il sindaco impegnato a sostenere la proposta che al tracciamento di massa segua la vaccinazione di massa, il Pd sembra preso da altre faccende. Si è probabilmente reso conto che ha perso un sacco di tempo e adesso cerca di accelerare perché le elezioni si avvicinano. Con alcune dichiarazioni rese a Centritalianws, la segretaria Cardaioli conferma tutte le “indiscrezioni” pubblicate da Primapagina dopo l’assemblea on line dell’Unione Comnale e che lei stessa aveva definito fake news. “Gli iscritti hanno indicato alcuni nomi  che secondo loro potrebbero riportare l’unità all’interno del PD, nomi anche spendibili all’esterno e condivisibili con la società civile. Dobbiamo sottolineare anche che, durante le consultazioni, alcuni iscritti si sono espressi incondizionatamente sulla ricandidatura di Bettollini a sindaco. Altri invece hanno subordinato la sua ricandidatura alla sua iscrizione al Partito Democratico, cosa che ancora non si è verificata nonostante i tanti tentativi fatti in tal senso”. Anche Centritalia fa sapere che all’assemblea citata “è stato sottoscritto un documento – presentato dall’assessore Sara Marchini e altri –  che ha raccolto 16 firme su 30 esponenti dell’organismo”, nel quale si sostiene che “partire dalla riconferma dell’attuale amministrazione comunale è una scelta naturale” e che “la persona più adatta a ricoprire il ruolo di candidato del centrosinistra è ancora Juri Bettollini”.

La segretaria Cardaioli sembra prendere atto di questa realtà e “lancia l’idea delle primarie (subordinate evidentemente a un ritorno nel partito dell’attuale sindaco)“. Non si capisce bene però tra chi il Pd vorrebbe fare le primarie. Tra Bettollini e uno sfidante? Oppure, se Bettolini non rinnova la tessera, solo tra gli sfidanti? E chi tra questi?

I nomi fatti dalla segretaria all’assemblea del’Unione Comunale sono 7: la stessa Cardaioli, poi i due ex vicesindaci Gianluca Sonnini e Chiara Lanari, i due assessori in carica Andrea Micheletti e Sara Marchini e infine due esponenti della vecchia guardia ma anche membri aggiunti della segreteria: Claudio Del Re e Paolo Giglioni.  Quest’ultimo non appena uscito il suo nome, ha fatto sapere anche a noi, di non essere interessato alla corsa. Ne restano 6. Ma Sara Marchini ha presentato il documento a favore di Bettollini, difficile quindi ipotizzarne una candidatura in antitesi…(e siamo a 5). Micheletti è assessore in carica, ha collaborato con Bettolini per 10 anni ed è più portato a fare il pontiere che il kamikaze; Chiara Lanari si è appena sistemata con un incarico importante in Regione… Alla fine la rosa sembra restringersi a tre nomi: Sonnini, Cardaioli e Del Re. Tre figure che segnerebbero una discontinuità con l’attuale amministrazione, rispetto a Micheletti, Lanari e Marchini che invece sarebbero a tutti gli effetti in continuità totale.

Ma Bettollini che pure qualche mese fa si disse disponibile alle primarie, adesso è dello stesso avviso? accetterebbe la sfida? Lo abbiamo sentito a tal proposito e questa è la risposta che ci ha fornito:

“La segretaria Cardaioli ha presentato 7 nomi all’Unione comunale senza il mio. Sette nomi importanti. È giusto che tra loro facciano chiarezza e il metodo delle primarie è il metodo migliore. Io non posso abbandonare la mia comunità e distrarre le mie energie durante questa emergenza sanitaria per sottostare a giochi di potere del Pd. Auguri ai candidati e buone consultazioni”. Come dire: correte pure… e attenti a non farvi male! Io per ora ho da fare, ne riparliamo più avanti. Senza acrimonia.
In effetti la candidatura Bettolini l’hanno chiesta in 17 (non 16) su 30, ma la segretaria il nome del sindaco non lo ha fatto. E non ha detto nemmeno che alle eventuali primarie uno dei candidati dovrebbe essere comunque Bettollini. Questo è il nodo non sciolto.
E poi, in una situazione di emergenza e di pandemia con un nuovo lockdown in vista, ci sono i tempi e le condizioni per fare le primarie? Primarie che ovviamente dovrebbero coinvolgere l’elettorato Pd e della coalizione, ammesso che ve ne sia una,  e non solo gli iscritti (che sono solo 230, meno quelli che per protesta si sono messi “in sonno”). Mettere in piedi un ambaradan elettorale – sia pure “interno” – per far votare 200 persone sarebbe una farsa, farne votare almeno 2.000 con i protocolli covid non è semplice. Si farebbero on line, come i 5 Stelle su Rousseau? Mah… E l’elettorato Pd sarebbe in grado di partecipare ad una elezione via web?
Infine, nel caso in cui il Pd decidesse di far partecipare Bettolini alle primarie, Simona Cardaioli è sicura che tranne lei, qualcun altro (degli altri indicati) sarebbe pronto ad immolarsi in una battaglia fratricida, contro il sindaco in carica, peraltro in un momento di emergenza nel quale il sindaco ha conquistato grande visibilità, immagine e seguito?
E’ vero che una parte di partito e dei suoi colleghi sindaci non ha gradito né la sovraesposizione mediatica durante lo screening di massa e la settimana da zona rossa, unica in Toscana, e nemmeno la proposta della vaccinazione di massa, dopo il tracciamento. Alcuni hanno alzato gli scudi accusando Bettolini di voler fare il Trump de noantri, l’alfiere del “Chiusi first“, in barba a tutti gli altri, ma in questo è stato equivocato (anche volutamente, perché la proposta non “chiusi prima di tutti”, ma un’altra).  Solo che tutto ciò serve alla battaglia politica interna al Pd chiusino e anche ad altri, per trovare un nemico e mitigare problemi propri: la sinistra a sinistra del Pd che si divide sul governo Draghi, i 5 Stelle che si avviano addirittura ad una scissione e si guardano in cagnesco anche a livello locale, la destra che è più divisa del Pd e non sa che pesci pigliare…
A Chiusi dopo le neve e il gelo, c’è il sole. Ma è un sole freddo. La città non è per nulla fuori dal tunnel della pandemia e il quadro politico è più nebuloso che mai. Il Pd sembra voler cercare una strada per uscire dal cul de sac in cui si è cacciato da solo, ma come dicevano i nostri vecchi: “ad occhio e croce, questo non è  il verso”…
m.l.
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