IL “FRENTE AMPLIO” ANTI BETTOLLINI, LE PRESUNTE MUTAZIONI GENETICHE DI PRIMAPAGINA E LE CAZZATE A MEZZO SOCIAL

mercoledì 09th, settembre 2020 / 17:43
IL “FRENTE AMPLIO” ANTI BETTOLLINI, LE PRESUNTE MUTAZIONI GENETICHE DI PRIMAPAGINA E LE CAZZATE A MEZZO SOCIAL
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CHIUSI – Lo riconosco, continuare a parlare della vicenda Pd-Bettollini in assenza di un pronunciamento del Pd, che ancora non c’è stato, può sembrare un esercizio ozioso. Scorrendo i social, però si vede che la vicenda tiene banco. Non ne parla solo il sottoscritto e primapagina. E scorrendo i social si vede chiaramente che Bettollini ha un bel po’ di avversari. Il fronte anti-Bettollini sta diventando un “frente amplio”. Non si capisce bene se perché il leone ferito va ammazzato, se no diventa pericoloso, oppure se per “orientare” quel pronunciamento del Pd che dovrebbe togliere le castagne dal fuoco e chiarire il quadro.

Nel frente amplio anti Bettollini troviamo, ad esempio, Paolo Scattoni, unico esponente del Pd che parla della questione, quindi di fatto sta diventando il portavoce ufficiale del partito di maggioranza. Il che sarebbe di per sé una notizia rilevante. Poi più o meno nell’ordine: Luca Scaramelli, leader dei podemos e Daria Lottarini sua collega di gruppo i consiglio comunale; Carlo Sacco e Luciano Fiorani che tra commenti su facebook e commenti su primapagina sono in testa al gruppo e fanno capire che a loro piacerebbe un bel listone stile Risini.

A seguire il “frente” trova adesioni in Gaetano Gliatta che nel 2011 fu candidato del centro destra e non entrò nemmeno in consiglio, in Romano Romanini e in alcuni pasdaran del comitato Aria, negli autori della pagina satirica Chiusifield e, a giudicare da alcuni articoli recenti, anche in Leonardo Mattioli di Centritalia. Ma a parte Mattioli che per anni è stato con un piede di qua e uno di là, e osannava Bettollini quando questi era sulla cresta dell’onda, per il resto niente di nuovo sotto il sole. Non possono stupire e vanno annoverate nel gruppo, le posizioni di Niccolò Martinozzi, esponente della destra-destra, che però tra tutti è l’unico che mette in guardia dai rischi della ammucchiate inform, non solo con il Pd, anche se “depurato” da Bettollini, ma anche dai 5 Stelle che egli considera dei voltagabbana nonostante la figura di spicco del movimento a livello locale sia sua sorella.  Pure Giorgio Cioncoloni, leader della Primavera di qualche anno fa, è tra i detrattori del sindaco e fautori del “cambio”.

Al di là di qualche sottigliezza, però, tutto nella norma. Che le opposizioni siano critiche è nell’ordine delle cose.

Ma a sparare su “Re Betto”, ormai in rovina, sono, per motivi magari diversi, anche alcuni esponenti della politica e dell’informazione dei paesi limitrofi: Alessandro Angiolini, ex assessore a Montepulciano, Lucia Lazzeri Contini, sempre di Montepulciano, Massimo Mercanti di Cetona, Gianni Fanfano di Città della Pieve. E tutti, chi più chi meno,  insieme a Bettollini attaccano nelle loro esternazioni anche e soprattutto il sottoscritto e Primapagina.

Scattoni, Fanfano, Chiusifield e la Lista Possiamo si sono sbizzarriti addirittura con articoli, vignette e comunicati stampa. Cosa che nemmeno Berlusconi, che con la stampa qualche problemino ce l’aveva, ha mai fatto… Lui se mai faceva gli editti. Ma anche questo fa parte del gioco.

L’elenco può continuare con Marco Nasorri, ex dirigente Ds ora vicino ai podemos (più morigerato, va detto) e con il gotha del Pd chiusino che sembra avere come prima preoccupazione quella di non far sapere le cose a Primapagina. Anche questa non è una novità. Lo faceva anche il Pds, poi i Ds…

Adesso il Pd sembra tornato totalmente in mano a quelli dell’era Ceccobao. E a Ceccobao in persona. E visto l’atteggiamento che il Pd sta tenendo sulla questione-sindaco, sembra di capire che anche il gotha di cui sopra sia annoverabile nell’elenco degli anti-Bettollini. E anche su questo non ci sarebbe niente di strano e niente da dire, se la situazione fosse una situazione normale nella quale un partito discute sulle candidature e sui progetti politici in vista delle elezioni comunali. Ma nella situazione chiusina di normale c’è poco. Sarebbe stato certamente più lineare se il Pd avesse sfiduciato Bettollini dopo il suo addio al Pd… Ma non lo ha fatto. E si è infilato in un cul de sac da cui sarà difficile uscire.

Tutto può succedere, ma che il Pd chiusino possa ritrovarsi sulla stessa sponda, magari nella stessa lista, insieme a chi ne ha sempre detto peste e corna, contro Bettollini che era il suo sindaco, peraltro mai sconfessato o criticato, è roba da fantapolitica, o da film di Franco e Ciccio. Già Totò volava più alto… E lo stesso ragionamento vale per quelli del Comitato Aria, per i Podemos, per i 5 Stelle: pur di contrastare Bettollini potrebbero apparentarsi con l Pd? Mah…

Quanto alla critica rivolta a primapagina e al sottoscritto di aver compiuto una mutazione genetica, finendo, dopo anni di onorata opposizione al sistema, ad appoggiare Bettollini, la risposta è semplice. Chi è abituato a stare controcorrente ci sta sempre, anche quando la corrente cambia direzione. Se, come sostiene chi accusa primapagina di essere diventata governativa, Bettollini non è più l’espressione della maggioranza e del potere, ma ormai è uno sconfitto e una minoranza, dove starebbe la mutazione genetica? Primapagina e il sottoscritto sono sempre stati  dalla parte degli sconfitti e delle minoranze: Gimondi, la Fiorentina, i vietnamiti, i palestinesi… Perfino i comunisti quando comandava la Dc. E poi a Chiusi, la Primavera, i Podemos… Con quelli dell’era Ceccobao siamo sempre stati in rotta di collisione e così sarà anche adesso e in futuro. Per motivi che sono scritti e conservati nell’archivio del giornale.

Il “frente amplio” sopracitato tenta di trasformare una opportuna riflessione sulla stagione bettolliniana in una crociata conto il sindaco uscente e contro chiunque in qualche modo non si allinei a tale vulgata…

Cari amici, compagni e conoscenti, il sottoscritto e primapagina le crociate non le abbiamo mai fatte, anzi ci siamo sempre opposti a chi tentava di farle soprattutto contro di noi. E una cosa è certa: noi il giorno dopo le elezioni comunali – se Dio ci dà salute – saremo ancora qui a raccontare come sono andate, qualcuno di quelli che pontificano sulle mutazioni genetiche, chissà dove sarà… E se ci sarà.

m.l.

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