CHIUSI, INAUGURATA LA “NAVETTA” PER PERUGIA. E ORA L’OBIETTIVO E’ COLLEGARE CHIUSI ALLA PIEVAIOLA

lunedì 27th, luglio 2020 / 10:29
CHIUSI, INAUGURATA LA “NAVETTA” PER PERUGIA. E ORA L’OBIETTIVO E’ COLLEGARE CHIUSI ALLA PIEVAIOLA
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CHIUSI –  C’è gente sul marciapiede del binario 2 della stazione di Chiusi, mancano pochi minuti alle 8,00. Sta per arrivare il Frecciarossa per Roma-Napoli-Salerno. Tra la gente in attesa del treno veloce anche il sindaco di Chiusi con la fascia e con lui tre consiglieri regionali umbri, uno di maggioranza e due di minoranza: sono Eugenio Rondini della Lega, Simona Meloni del Pd e Andrea Fora di Patto Civico. Sono a Chiusi perché appena dopo l’arrivo della freccia dal piazzale della stazione partirà la prima “Navetta” per Perugia con pullman di BusItalia.

E’ stata una battaglia rapida partita il 22 giugno scorso da un’intervista di Andrea Fora a questo giornale, poi ripresa da Simona Meloni e fatta propria anche dalla maggioranza di centro destra. Adesso, dopo i 4 treni regionali al giorno (5 il sabato), da Chiusi e Perugia si può andare anche con questo nuovo collegamento che per adesso passa per i comuni lacustri di Castiglione del Lago, Tuoro, Passignano, Magione, con un tempo di percorrenza di 90 minuti.

Per informazione: le navette (per Perugia, ma anche quella per Siena e Montalcino) sono gratuite per gli utenti con biglietto del Frecciarossa, ma possono essere utilizzate da chiunque, acquistando il ticket in biglietteria oppure on line. Per Perugia il costo è di 6 euro, come il treno regionale che fa la “Trasimeno line”.

Chiusi e Perugia sono più vicine. Ma è solo l’inizio. La “navetta” stessa potrebbe presto subire variazioni di percorso. Per esempio la prima, per favorire ancor più l’utilizzo del Frecciarossa potrebbe essere l’inversione di marcia da Chiusi-Perugia a Perugia-Chiusi con arrivo a Chiusi alle 7,50. La seconda modifica potrebbe riguardare il percorso, spostandolo dai comuni rivieraschi (già serviti dai treni regionali citati) alla Pievaiola e alla Valnestore, non appena saranno terminati i cantieri attualmente aperti.

Su questo, cioè sulla necessità di aggiustare il tiro, sia i consiglieri di minoranza che hanno lanciato la proposta della navetta con una mozione, sia il consigliere leghista Rondini, che pure è di Passignano, si sono mostrati concordi e disponibili a lavorarci.

Così come tutti si sono detti concordi nel riconoscere il ruolo e la valenza del nodo infrastrutturale di Chiusi anche rispetto ad una parte rilevante dell’Umbria e della città di Perugia, in un’ottica “di sempre maggiore integrazione e interazione tra due territori divisi da un confine amministrativo, ma contigui e con vocazioni economiche, culturali e turistiche molto simili”.  Tutti hanno anche sottolineato come la politica, se guarda alle cose da fare per i territori, riesce a superare non solo i confini, ma pure gli steccati e le divergenze ideologiche. E in questo senso sia Rondini, che Meloni e Fora, così come il sindaco di Chiusi Bettollini, nelle interviste rilasciate davanti alla navetta in partenza, hanno rilanciato l’idea dello sfondamento verso Chiusi della rinnovata Pievaiola, con un intervento che superi l’imbuto costituito attualmente dalle curve della strada del Fornello, e trasformi la Valnestore da cul de sa senza uscita, in un corridoio in direzione della Toscana.  Della cosa è già stata interessata la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli e a settembre se ne riparlerà, anche in relazione ai miliardi che arriveranno dall’Europa e che dovranno essere impiegati per opere utili e progetti seri.  In questo caso si parla di un intervento stradale che potrebbe costare dai 20 ai 30 milioni di euro. Non poco se si pensa che si tratta di pochi km di strada, ma neanche una cifra esorbitante. Poter collegare il capoluogo umbro a Chiusi con una percorrenza di 20 minuti circa e con una strada sicura e moderna potrebbe rivelarsi un investimento strategico per entrambe le aree. Più complicata appare al momento la possibilità che venga ripreso e rilanciato il progetto del collegamento ferroviario Perugia-Chiusi, sempre via Valnestore, che a fine anni ’80 fu sul punto di essere realizzato con finanziamento di 75 miliardi di lire, già stanziato da parte di Enel che aveva interessi diretti per la Centrale di Pietrafitta.

Il Frecciarossa non esaurisce e non risolve tutti i problemi del trasporto ferroviario da e per a stazione di Chiusi, ma indubbiamente è un valore aggiunto per questo territorio. Anche se è concepito,essenzialmente come treno turistico, si sta portando appresso e sta attivando altre connessioni rilevanti (le navette per Siena, Montalcino-Valdorcia, Perugia-Trasimeno) e ha favorito l’attivazioni di altri servizi come i 4 treni giornalieri regionali per Perugia-Trasimeno. Può aiutare e dare una spinta al raddoppio e all’elettrificazione della Chiusi-Siena (anche se l’uso dei treni a idrogeno ormai imminente, potrebbe anche rendere inutile elettrificare la linea, sarebbe il caso di fare della valutazioni in proposito), o al completamento della strada Pievaiola; ha già portato all’adeguamento e all’ammodernamento della stazione con Chiusi che sta piano piano ritrovando ruolo e centralità, senza pensare a improbabili e assurde stazioni volanti come ai tempi di Scaramelli. 

Bettollini su queste questioni ha saputo cambiare rotta, ha lavorato a testa bassa, ha tessuto contatti e relazioni. Questa mattina ha stretto la mano ai consiglieri del centro sinistra umbro, ma anche al leghista Rondini, ringraziandolo per l’attenzione e la rapidità con cui la Regione Umbria ha istituito la navetta…

La speranza è che d’ora in avanti altre occasioni vedano lavorare insieme Umbria e Toscana e anche le diverse forze politiche e le amministrazioni locali. Le inaugurazioni sono colore e folclore, ma quando riguardano servizi utili  sono anche momenti di soddisfazione per chi per quei servizi si è battuto o ha lanciato sassi nelle acque stagnanti della politica. Noi, nel nostro piccolo stamattina siamo soddisfatti.

m.l.

Nelle foto: i consiglieri regionali umbri Rondini (Lega) Meloni (Pd) Fora (Patto civico) e il sindaco di Chiusi all’inaugurazione della “navetta” Chiusi-Perugia collegata al Frecciarossa. In basso Eugenio Rondini.

 

 

 

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