CITTA’ DELLA PIEVE, IL CHA CHA CHA DELLA SEGRETARIA

giovedì 07th, maggio 2020 / 16:47
CITTA’ DELLA PIEVE, IL CHA CHA CHA DELLA SEGRETARIA
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CITTA’ DELLA PIEVE – L’articolo pubblicato ieri su queste colonne, relativo all’assunzione da parte del sindaco di Città della Pieve di una segretaria, o figura di supporto agli organi di direzione politica del comune, ha scatenato un vespaio.

La solita contraerea dei pasdaran è entrata immediatamente in azione. Accusando primapagina e l’autore dell’articolo di faziosità e cose pure peggiori. Alcune oltre il limite della diffamazione, quindi passibili di denuncia penale. Ma questo è ormai un classico. Come se l’articolo avesse riportato cose false. O imprecise. Anche il sindaco stesso Fausto Risini ha provato a soffiare sul fuoco. E come sempre la toppa è peggiore del buco. Ma andiamo con ordine e riepiloghiamo:

1) il sindaco Risini aveva dichiarato che mai avrebbe assunto una segretaria o figura fiduciaria a supporto della direzione politica? Sì, il 14 luglio 2019 sul Corriere Pievese;

2) il sindaco Risini rimangiandosi quella dichiarazione ha invece assunto una figura del genere nel proprio staff? Sì, il 29 aprile scorso, con decorrenza 4 maggio. Assumendo Fabiana Bellini.

3) Su quali saranno le mansioni, abbiamo scritto Si tratta infatti di segretaria personaleCon compiti di interfaccia verso il pubblico, la stampa, gli altri enti, per conto del sindaco stesso. Esattamente quello che faceva, ad esempio, la giornalista Sara Minciaroni con il sindaco Fausto Scricciolo. E prima ancora altre figure (sempre in quota rosa) con Manganello e Fallarino”. Aggiungendo “da adesso Fabiana Bellini non è più la pasdaran agguerrita, ma la voce ufficiale del sindaco pievese. Come Rocco Casalino per il presidente Conte. Sarà anche la nostra interfaccia quando avremo necessità di interloquire con l’Amministrazione pievese e in particolare con Risini. Se farà anche l’addetto stampa, da adesso in poi sarà una collega e non una avversaria dichiarata”. Manca qualcosa? O c’è qualcosa di offensivo?

4) Fabiana Bellini figurava tra i candidati della lista Risini, alle elezioni comunali 2019, risultando tra i non eletti? sì. Senza ombra di smentita;

5) questa circostanza si configura come un “ripescaggio” (con premio) di una candidata non eletta, ma tra i più strenui e fedeli “pasdaran” della nuova maggioranza? Secondo noi sì. E come lo vorremmo chiamare se no?

6) che Fabiana Bellini sia una “pasdaran” è scritto in tutti i suoi post e commenti di questi mesi. Ma attenzione: il termine “pasdaran” non è un’offesa. Significa “guardiano della rivoluzione”. La parole divenne di uso comune dopo la rivoluzione Komeinista in Iran nel 1979, quando i pasdaran dell’ayatollah Komeini assunsero il ruolo non solo di fedelissimi, ma di guardie scelte a difesa del nuovo ordine islamico.

Nessuno su primapagina ha scritto che l’assunzione operata da Risini sia illegittima o costosa. O troppo costosa. O inutile. Abbiamo solo scritto che è  se mai incoerente con la dichiarazione del luglio 2019. E si porta dietro qualche considerazione di tipo politico per il fatto che Fabiana Bellini, l’assunta, era una dei candidati non eletti. Stop.

E infatti considerazioni di questo tipo le hanno fatte anche altri. Aggiungendone di ulteriori però.

La lista di opposizione Città della Pieve in Comune, per esempio scrive:

Abbiamo appreso dall’Albo Pretorio comunale che con determinazione n. 83 del 29/04/2020 è stato assunto un istruttore che lavorerà al neo costituito ufficio di supporto degli organi di direzione politica dell’Ente. Già nelle scorse settimane avevamo manifestato perplessità in merito al percorso di assunzione evidenziando, tra le altre cose, che in questo periodo di gravissima crisi piuttosto che assumere una impiegata direttamente sottoposta al sindaco e di supporto agli organi politici sarebbe stato più opportuno rafforzare la macchina comunale con ulteriori professionalità e competenze nell’erogazione di servizi economico-sociali, nella ricerca di finanziamenti o in tutte quelle attività operative di sostegno diretto sul territorio. Ci sorprende quindi come sia stata completamente disattesa la dichiarazione rilasciata dal sig. sindaco Fausto Risini in data 14 luglio 2019 in cui si esprimeva nelle pagine del Corriere Pievese: “come promesso non ho assunto, né assumerò una segretaria, ma rivolgerò quei fondi ad un organico specializzato in progettazione per intercettare fondi europei, nazionali e regionali”. La neo assunta, sulla carta, non sarà una vera e propria segretaria, ma nemmeno una figura, sempre sulla carta, destinata al raggiungimento degli obiettivi riportati nella dichiarazione sopra citata o comunque funzionale alle effettive esigenze emergenziali che stiamo vivendo e post emergenziali che purtroppo vivremo. Per la nomina, inoltre, non è stato emesso alcun bando. È pur vero che si tratta di un incarico fiduciario, ma per trasparenza, principio di correttezza e pari opportunità sarebbe stata più appropriata l’emanazione di un bando con la possibilità di scelta tra una rosa di candidati/e, proprio nel nome dei principi appena espressi. E poi la sorpresa finale, eticamente scorretta… la neo assunta era tra i candidati, non eletti consiglieri, della lista (poco) Libera… mente!

Non è finita. Anche l’ex consigliera comunale Maria Luisa Meo, insieme a Tatiana Camerota, sul blog Pievest.it non ci vanno leggere:

La questione dell’assunzione di una segretaria/o di supporto all’Ufficio del Sindaco e della Giunta è iniziata con delibera unanime della Giunta di Città della Pieve numero 61 del 12-03-2020, pubblicata il 1 aprile 2020. L’idea di fondo è questa: viene istituito un ufficio di supporto allo staff politico, di comunicazione e contatto con il territorio in assenza di personale competente interno. Si procede all’assunzione a tempo parziale di una persona di fiducia che lavori seguendo obiettivi e voce del gruppo di governo. Dal 4 maggio l’assunzione è effettiva. La persona scelta è Fabiana Bellini. Che cosa dire? Possiamo dire che questa scelta è legittima e regolare da un punto di vista tecnico. Tuttavia essa produce dubbi e anche un senso di inadeguatezza. Perché? Per quattro motivi:

  1. La scelta è incoerente con gli annunci elettorali, ma questo è abbastanza comune. È già successo precedentemente e quindi, come dire, ci siamo abituati.
  2. La scelta è arrivata quasi in sordina in un momento in cui la mente di tutti è stata occupata a pensare a questioni ben più rilevanti: i problemi della nostra vita forzatamente e necessariamente cambiata, i problemi del dolore presente e del futuro incerto.
  3. E proprio pensando alla difficoltà attuale, tale scelta appare inappropriata. Un’Amministrazione dovrebbe in primo luogo pensare a impegnare denaro pubblico in questioni strutturali e importanti come la ripresa post fase due. Ogni risparmio destinato a un progetto serio di sostegno sociale ci sembra prioritario. Non sostegno allo staff, quindi, ma aiuto reale ai cittadini. È  uno spostamento di prospettiva che non solo è necessario, ma morale.
  4. Non vogliamo discutere sul valore della persona che va rispettato, ma certo non è una persona fuori dal gioco politico. Non eletta, ma presente nella lista Liberamente, è persona connotata e definita. Certo il ruolo che deve assumere è fiduciario e forse già svolto dietro le quinte, ma questo pone il dubbio che tutto fosse già deciso, segnato e stabilito senza bisogno di emettere un bando. Questione di “favoritismo” e alleanza politica che non dà a questa Amministrazione l’impronta della libertà, della trasparenza e della differenziazione.

E allora? Tutto cambia perché niente cambi e, quando si manovra il potere, i sistemi si riproducono ciclicamente e senza scampo. 

Considerazioni e domande che si pone anche Ivan Marchesini sul suo profilo facebook e che sotto tutt’altra veste, e in maniera magistrale, rilancia Lucia Annunziata con un testo in versi che riecheggia La domenica delle salme di Fabrizio De André e che lei ha intitolato “Il lunedì del rilancio”…

Tutte figure e soggetti di area avversa. O comunque non allineate. Ma anche nell’area della maggioranza c’è chi avrebbe gradito spendere diversamente quei soldi o privilegiare figure di altro tipo, magari più funzionali alle strategie per uscire dalla crisi post covid. Tra questi il leader della destra Lorenzo Berna, per esempio, il quale è sempre più critico o quantomeno “distaccato” (e non per questione di distanziamento sociale) da Risini e la sua giunta.

Il sindaco Risini, come dicevamo ha provato a metterci una toppa, difendendo la scelta e “appesantendola” ulteriormente, configurando l’incarico a Fabiana Bellini come una sorta di “assessore aggiunto”. Ecco cosa scrive: “Cogliamo l’occasione fornitaci da Prima Pagina di specificare che l’assunzione di Fabiana Bellini, per un totale di 12 ore la settimana, e al momento solo per un anno, è stato valutata sulla base emergenziale esplosa con la pandemia covid-19. Fabiana Bellini non rivestirà il ruolo di Segretaria, come specificato nella delibera di Giunta, ma bensì supporterà tutta l’Amministrazione, e nello specifico, gli Assessori Luca Marchegiani e Lucia Fatichenti per il rilancio turistico e culturale nazionale ed internazionale della nostra Città, su cui bisognerà lavorare alacremente e senza sosta passata la fase emergenziale che stiamo ancora vivendo. Darà inoltre sostegno, grazie alla sua impronta ambientalista al progetto di vivibilità e sostenibilità della Città che vogliamo e che continueremo a promuovere.
Fabiana curerà anche la comunicazione esterna del Comune e la piena fiducia che tutta l’Amministrazione ripone in Lei è sinonimo di competenza, capacità e spirito di sacrificio dimostrato in tutti questi mesi.
Soprassedendo alle supposizioni politiche e agli attacchi personali che contraddistinguono la linea editoriale di Prima Pagina, vi auguriamo un buon proseguo di serata”.

Come altre volte, il sindaco non riesce a distinguere i fatti dalle opinioni (altrui) e parla di “supposizioni e attacchi personali” da parte di primapagina, che non esistono. Né le supposizioni (se mai sono giudizi e considerazioni di tipo politico) né gli attacchi personali. Se ne trova uno gli paghiamo un caffè appena potremo tornare a Città della Pieve. Dire che ha fatto alcune comparsate con la Lega non è un attacco personale, è la didascalia di una serie di fotografie.

E già che ci siamo, ora che ha assunto anche una figura di supporto, avrà un minuto per dire cosa pensa della questione degli spostamenti fuori regione nei comuni “di confine”? Alla nostra sollecitazione del 29 aprile non ha mai risposto. All’iniziativa dei suoi colleghi confinanti Bettollini e Burico nemmeno. Dai Fausto, se ci sei batti un colpo…

m.l.

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