CHIUSI, ANCHE I 5 STELLE DICONO NO ALL’IMPIANTO ACEA (MA NON TUTTO IL MOVIMENTO E’ D’ACCORDO)

lunedì 23rd, settembre 2019 / 12:36
CHIUSI, ANCHE I 5 STELLE DICONO NO ALL’IMPIANTO ACEA (MA NON TUTTO IL MOVIMENTO E’ D’ACCORDO)
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CHIUSI – Succede che esponenti politici locali se la prendano ogni tanto (abbastanza spesso, quasi sempre) con la stampa o perché dice cose che noon gli aggradano o perché magari è assente a certe iniziative. Non entrano mai nel merito, ma accusano chi dovrebbe informare di non farlo o di farlo in modo errato. E’ successo anche dopo l’iniziativa del Partito Comunista sul carbonizzatore che Acea vorrebbe realizzare nell’area ex Centro Carni di Chiusi. Anzi, per essere più precisi, dopo l’iniziativa sul “NO al carbonizzatore”. Perché la posizione del Partito Comunista (che è quello di Rizzo e non c’entra niente con Rifondazione, Potere al Popolo né tantomeno con il Pd) era chiara ed espressa chiaramente nel volantino di invito.

La consigliere 5 Stelle Bonella Martinozzi ha scritto una lunga filippica contro la stampa assenteista e più o meno, ma solo con un paio di commenti su Primapagina, la setssa cosa ha fatto il leader dei Podemos Luca Scaramelli. Entrambi senza spiegare alcunché né sulla posizione del PC, né sull’impianto in questione, ma spargendo solo un po’ di letame sugli organi di informazione, questo in particolare.

Ora una certa stampa –  questo giornale, per essere anche qui più  precisi – ha dato ampio risalto all’iniziativa del PC, le ha fatto indirettamente pure pubblicità, mettendone però in risalto i toni perentori e l’immagine truce e tale da evocare paure, usati nel volantino di invito.  E’ evidente che una iniziativa che si basa su un NO ad un impianto, pur essendo del tutto legittima, ha una connotazione precisa: è una iniziativa di propaganda, non di confronto. Dire che quell’impianto di sicuro “causerà patologie” (come è stato scritto) è un modo non per confrontasi, ma per dire che chi organizza ha delle certezze granitiche in proposito. E allora che ci va a fare uno ad ascoltare?

Ad esempio, c’è chi – come chi scrive – non va in chiesa, perché quelli che hanno troppe certezze non gli piacciono. Saremmo andati – come giornale – volentieri ad ascoltare una conferenza in cui si esprimevano dubbi sulla possibilità che l’impianto Acea potesse generare criticità e patologie. Ad ascoltarne le ragioni.  Ma ad ascoltare chi è già convinto che l’impianto i danni li farà, è inutile andare. Basta annotarne la posizione sul bloc notes. Come tutte le altre posizioni fin qui espresse ed annotate.

La stampa non è obbligata ad andare a tutte le iniziative e a riferire di tutto. La stampa è libera se sceglie. E per quanto riguarda questo giornale l’iniziativa del PC non è stata ignorata, tutt’altro. E’ stata annunciata e commentata, come è giusto fare. E’ stata criticata per l’impostazione “troppo sicura” perché quell’impostazione escludeva a priori un confronto sereno e connotava l’iniziativa come una serata di propaganda.

Dopodomani viene Salvini a Città della Pieve e Tavernelle, il giorno dopo sarà a Castiglione del Lago, ma serve andarci per sapere cosa dirà Salvini sull’Umbria? Non scherziamo.  Ma del tour del leader leghista ne abbiamo  comunque parlato, annunciandone l’arrivo sul Trasimeno… Ci sarà qualcuno che si lamenterà per l’assenza di Primapagina? E’ probabile. Pazienza.

Detto questo, l’iniziativa dei Comunisti sull’impianto Acea (già chiamarlo carbonizzatore è una forzatura, perché a Chiusi i carbonizzatori non si possono realizzare, lo dice il Piano Regolatore), un merito lo ha senz’altro avuto. Forse indirettamente, ma lo ha avuto. Quella di far uscire allo scoperto i 5 Stelle. La consigliera comunale chiusina Bonella Martinozzi, dopo essere rimasta per un anno e mezzo nel limbo, tra il sì e il no, perché il contratto di governo 5 Stelle-Lega prevedeva tra le altre cose anche impianti del genere, considerati esempi di economia circolare, molto cara allo stesso Beppe Grillo, adesso dice apertamente di condividere le posizioni del PC e del Comitato Aria, contrarie all’impianto.

A dire il vero la consigliera Martinozzi esprime “piena condivisione al NO al carbonizzatore a titolo personale e a nome della maggioranza del M5S”. Quindi dopo la Lega e il PC anche i 5 Stelle di Chiusi scelgono di stare dalla parte del No all’impianto. A maggioranza però, non all’unanimità. Bonella Martinozzi parla infatti di “maggioranza del M5S”, il che vuol dire che esiste una minoranza che invece non condivide tale posizione. Che magari è per il sì o sta ancora nel limbo, in attesa degli esiti dell’inchiesta pubblica promossa dalla regione Toscana.

Quindi il M5S mostra di avere meno certezze del PC e di essere al suo interno diviso sulla questione. Del resto i 5 Stelle chiusini sono divisi anche sulla scelta di allearsi con il Pd nel governo nazionale e, adesso, anche per le elezioni regionali nella vicina Umbria.

Sul caso- Acea, la consigliera Martinozzi assume quindi una posizione precisa, ma senza però suffragarla da elementi di valutazione specifici, la sua sembra ancora una volta una posizione dettata più che dalla convinzione che l’impianto sia da evitare, dalla contrapposizione sempre e comunque al sindaco Bettollini e alla stampa locale che non le aggrada.

“Mi preme evidenziare – scrive Bonella Martinozzi – che un’operazione come quella del carbonizzatore in Chiusi, non può essere fondata su mere assunzioni di parte ma deve essere sviluppata su solide trattazioni, poiché, se posta in essere , avrà la capacità di modificare irreversibilmente “il volto” di questo territorio per molti decenni , con ricadute ambientali complesse da gestire. Per adesso sono sempre mancati i solidi ragionamenti a sostegno del SI e l’evitare accuratamente qualsiasi discussione , incontro , dibattito , se non preventivamente “addomesticato”, può essere indicativo dell’inesistenza di valide argomentazioni atte a sorreggere la scelta già compiuta dall’attuale Amministrazione. Non si comprende come mai il Sindaco si agiti tanto nel sostenere il “Freccia Rossa” quale elemento di promozione turistica di un’area vasta , bacchettando le amministrazioni di diversa sfumatura poiché non impegnate nella sua stessa battaglia ed occupando con ciò intere pagine di quotidiani e non si impegni invece per i propri cittadini argomentando la Sua univoca scelta per il SI pienamente contraddittoria rispetto alle Sue dichiarazioni , siglate nero su bianco, di un “NO ai termovalorizzatori , agli inceneritori … ai carbonizzatori”. Evidentemente ancora non ha capito da che parte vuole ( o gli conviene) stare …..sarà colpa della mancata informazione da parte degli organi di stampa o della Sua evidente e perpetua assenza agli incontri con i cittadini ? Potremmo quindi dire più che ‘Va dove Ti porta il cuore’ ( leggasi ‘I love Chiusi’). Va dove Lo porta il vento” .

Con questa dichiarazione, forse la consigliera Martinozzi ha voluto riequilibrare la sua posizione politica, a prescindere dal tema specifico. Nelle ultime settimane si è espressa più volta in maniera critica verso l’ex ministro ed ex alleato Salvini e a favore dell’accordo con il Pd che ha portato al Governo Conte Bis. Adesso a livello locale però prende di nuovo le distanze, in modo tranchant, da Bettollini e da quelli che considera amici di Bettollini, assumendo una posizione di contrapposizione netta sul progetto Acea, ma anche in contrapposizione ad una minoranza del Movimento di cui fa parte. Probabilmente era preoccupata che qualcuno la potesse accusare di fare comunella con il Pd. Coi comunisti la può fare, perché quelli contano poco e il Bettollini comunista si chiama Nicola, non Juri. E’ un altro.

 

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