CHIUSI: ADOTTATA LA VARIANTE CHE VIETA INCENERITORI, CARBONIZZATORI E AZIENDE INSALUBRI. RIDOTTE ALCUNE AREE EDIFICABILI

venerdì 28th, dicembre 2018 / 17:30
CHIUSI: ADOTTATA LA VARIANTE CHE VIETA INCENERITORI, CARBONIZZATORI E AZIENDE INSALUBRI. RIDOTTE ALCUNE AREE EDIFICABILI
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CHIUSI – Approvata oggi a maggioranza dal Consiglio Comunale la variante al Piano Operativo presentata qualche giorno fa in una iniziativa pubblica. Oltre una serie di aggiustamenti tecnici sugli interventi edilizi sul patrimonio esistente due sono i punti focali del documento: 1) la riduzione di alcune aree edificabili, con conseguente riduzione delle previsioni di sviluppo demografico del comune; 2) l’inserimento tra le norme di piano del divieto di insediare a Chiusi inceneritori,  termovalorizzatori, carbonizzatori, discariche e aziende che producano emissioni nocive. Il primo de due punti è un evidente ripensamento, un passo indietro rispetto al Piano, come chiedevano già ai tempi della stesura del piano stesso alcune forze di opposizione e comitati vari; il secondo è la trasformazione in normativa di un atto di indirizzo del Consiglio Comunale. Normativa che dovrà essere tenuta presente quando si andrà a discutere e a fornire il parere sul famoso “progetto Acea” previsto nell’area del centro carni.

La consigliera di minoranza Lottarini (Possiamo) si è chiesta che nome verrà dato all’impianto Acea, per poterlo realizzare, rispettando le norme in questione, visto che se fosse un carbonizzatore dovrebbe essere escluso dalle possibilità di insediamento. Ha stigmatizzato l’atteggiamento a suo dire saccente e irriguardoso del sindaco verso alcuni esponenti di comitati contrari a tale impianto, ma ha comunque apprezzato i vari aspetti della Variante, compreso il ripensamento rispetto alle previsioni precedenti, l’adesione del Piano alle normative ambientali regionali e della Soprintendenza, così come gli aggiustamenti tecnici definiti “necessari”…

Nonostante il generale apprezzamento però Daria Lottarini ha votato contro l’adozione della Variante. Una venticinquina di anni fa, un assessore in carica, frastornato dal trambusto di una seduta molto rovente sull’ospedale, votò contro un odg che aveva presentato lui. La consigliera dei Podemos ha solo votato contro un provvedimento che ha detto di apprezzare e ha riconosciuto come necessaria, ma era stato presentato dalla giunta. D’altra parte l’opposizione deve fare l’opposizione. E se fai l’opposizione voti contro a prescindere, come faceva e teorizzava il compianto professor Vagnetti ai tempi in cui dai banchi della Dc si opponeva alle giunte rosse, spesso monocolore Pci, di Rosati, Canestrelli, Betti, Laurini e Peppicelli…

I 5 Stelle che sulla stessa questione Acea sono più possibilisti e meno rigidi, si sono astenuti anche sulla variante, aspettando, per dare un giudizio definitivo, le osservazioni che arriveranno dopo la pubblicazione all’albo pretorio della Variante stessa.

Ma ormai sono più le volte che i 5 Stelle chiusini si trovano in sintonia con la giunta che quelle in cui viaggiano in rotta di collisione. Almeno in Consiglio Comunale. Anche se nel Movimento non tutti sono d’accordo con la linea morbida delle due consigliere Cippitelli e Martinozzi. C’è anche tra i pentastellati chi vorrebbe un’opposizione senza se e senza ma, a prescindere, appunto.

Il sindaco e l’assessore Micheletti, ma anche i consiglieri Agostinelli e Annulli per la maggioranza, hanno sottolineato come la Variante sia un atto che va in direzione di una maggiore attenzione all’ambiente, che è anche un ripensamento rispetto a certe indicazioni del passato e che – “sulla questione degli insediamenti ‘insalubri’, alcune cose le dice e le dice chiaramente, venendo anche incontro alle sollecitazioni e alle preoccupazioni legittime  espresse da comitati e cittadini”.

Bettollini, soddisfatto del risultato (l’adozione della Variante sul filo di lana, ma comunque entro il termine prefissato della fine dell’anno), amareggiato e sorpreso dal voto contrario della rappresentante dei Podemos, commenta così: “Abbiamo vietato tutta una serie di attività pericolose;  abbiamo stabilito un principio, peraltro bandiera della sinistra, quale è quello di incentivare la raccolta differenziata e trasformare i rifiuti organici in prodotti; abbiamo stabilito che nuove le aziende insalubri non è più sufficiente che si dichiarino a norma come previsto dal Dm del ’94, ma devono dimostrare che adottano le migliorie tecnologie che diminuiscono fino al totale abbattimento le emissioni rispetto alla legge nazionale. È l’atto più a tutela ambientale che una Amministrazione poteva fare”. Come a dire che la bandiera della sinistra stavolta l’hanno presa in mano lui e la sua giunta. E la sinistra a sinistra del Pd, invece di dire “abbiamo vinto”, ha votato contro.

m.l.

 

Nella foto, l’assessore Andrea Micheletti.

 

 

 

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