PODISTI PROTAGONISTI DELLA STRASIMENO TROVATI POSITIVI ALL’ANTIDOPING. FRANCESCO BASSANO SQUALIFICATO PER 4 ANNI. SOSPESA FEDERICA MORONI…

CITTA’ DELLA PIEVE –  Il doping è una piaga che infanga e rovina molte discipline sportive. In primo luogo le più faticose, come il ciclismo e l’atletica leggera. Il ricorso all’aiutino con sostanze di sostanze non consentite (e talvolta pure pericolose) è molto frequente e spesso considerato dagli atleti e dai loro entourages l’unico modo per ottenere risultati e stare al passo dei migliori.Succede per lo più in ambito professionistico. Ma anche lo sport dilettantistico e amatoriale non è esente dal fenomeno. Anche gli amatori, se possono, qualche “aiutino” cercano di garantirselo. Soprattutto quando partecipano a competizioni, meeting competitve. Proprio in questi gioni è uscita la notizia che il podista salernitano Francesco Bassano, grande protagonista nel 2015 della Strasimeno, la gara primaverile che si corre sulle strade  intorno al lago umbro con partenza e arrivo a Moiano, è stato squalificato per 4 anni, dal 3 luglio 2017 al 3 maggio 20121, per essere stato trovato positivo ad un controllo antidoping, dopo la Maratona di Caserta del 18 marzo scorso.

Quello di Bassano però non è l’unico caso di doping riguardante atleti  che hanno partecipato alla Strasimeno. Anche la 45enne Federica Moroni, seconda nell’edizione 2017 dietro Silvia Tamburi è stata sospesa in via cautelare dalla Procura Nazionale Antidoping per positività alla sostanza Clostebol Metabolita, dopo una gara a Castel Bolognese il 25 aprile. L’atleta si è difesa asserendo che la sostanza dopante era contenuta (a sua insaputa) in una pomata usata per lenire delle piaghe ai piedi…

Vedremo l’esito del ricorso.

Certo, però i due casi gettano un’ombra inquietante anche sul mondo del podismo agonistico, ma a livello dilettantistico e semiprofessionistico, fatto da migliaia e migliaia di persone.