TRUMP, IL CAVALIERE E… TEODORA, LA PORNOSTAR CHE DIVENNE IMPERATRICE. QUANDO LA STORIA SI RIPETE…

Donald Trump è il nuovo presidente delgli Stati Uniti. E ha preso ufficialmente possesso della Casa Bianca. Nel fine settimana scorsa a poche ore dall’insediamenmto, milioni di donne hanno sfilato a Washington e in tante altre città del mondo per dire che a loro Donald Trump non piace affatto… Perché è un puttaniere, uno che se ne infischia dei diritti civili, uno che ha fatto apprezzamenti sessuali perfino sulla figlia, e che con le donne ha sempre avuto l’atteggiamento di quello che pagando può avere tutto. Insomma una specie di Berlusconi, che quando era premier in Italia, faceva i bunga bunga nella villa di Arcore con le “olgettine”, qualche consigliera regionale e forse pure qualche parlamentare vestita da infermiera sexy come nei filmetti di Rocco Siffredi…
Ve lo ricordate Silvio che telefona in questura per far rilasciare la nipote di Mubarak, che non era la nipote di Mubarak ma solo una ragazzina che lui pagava a peso d’oro? Ecco Donald Trump e Berlusconi in qualche modo si somigliano, sono due miliardari destrorsi e due impenitenti puttanieri. Il che non è reato, se non mette a rischio la sicurezza nazionale (vai a sapere chi ti porti a letto…) ma certo non depone a favore, se si pensa ad un capo di Stato o di governo come a una figura irreprensibile, inattaccabile, integerrima… E sorvoliamo sulle tasse sulle quali anche loro hanno sorvolato, pare, in più occasioni.
Ma Trump e Berlusconi pur essendo simili, non hanno inventato niente. E non è certo con loro la prima volta nella storia che… “le avventure in codesto reame finiscano sempre con grandi puttane…”. La storia è piena, appunto, di storie di grandissime puttane assurte a ruolo di first lady, di spie capaci di far tremare gli imperi, di far cadere presidenti, principi e re. E anche talvolta di diventare esse stesse regine. O imperatrici.
Sentito parlare di Teodora, l’imperatrice di Bisanzio che salvò l’Impero Romano 500 anni dopo Cristo?
Ecco, Teodora riuscì laddove le Olgettine hanno fallito… Divenne moglie di Giustiniano, l’imperatore che Dante mette nel Paradiso come esempio e modello di regnante cristiano e poi imperatrice lei stessa, ma non veniva da nobile famiglia. Piuttosto da una famiglia di circensi e fin da ragazzina faceva la ballerina, l’attricetta per il sollazzo della truppa, come la sorella Comitò, ma non aveva talento artistico. Eccelleva però nell’arte di spogliarsi in pubblico, davanti a orde di soldati e gladiatori sudati e su di giri. In pratica faceva la pornostar… E in poco tempo non solo soldati e gladiatori, ma anche ricchi mercanti, funzionari dello Stato cominciarono a fare la fila per assistere alle sue esibizioni…
“Non sapeva suonare flauto né arpa, né mai s’era provata nella danza; a chi capitava, ella poteva offrire solo la sua bellezza, prodigandosi con l’intero suo corpo. […] Spesso giungeva a presentarsi a pranzo con dieci giovanotti, o anche di più, tutti nel pieno delle forze e dediti al mestiere del sesso; trascorreva l’intera notte a letto con tutti i commensali, e quando erano giunti tutti allo stremo, quella passava ai loro servitori, che potevano essere una trentina; s’accoppiava con ciascuno di loro, ma neppure così riusciva a soddisfare la sua lussuria”. scrive Procopio. La sua specialità divennero infatti le cene eleganti dei vip (ma guarda un po’), cui partecipava con una schiera di giovinotti che le facevano da guardie del corpo mentre lei si presentava nuda sulla portantina, per poi intrattenere gli ospiti. Su cosa potesse accadere durante queste esibizioni, Procopio è stato piuttosto esplicito… Cosa poteva accadere? Roba da far impallidire Valentina Nappi o Lea Di Leo…
E’ così che Teodora trova protettori disposti a mantenerla pur di godere in esclusiva, o quasi, della sua compagnia e dei suoi favori. Prima un governatore, Ecebolo di Tiro, che se la porta in Cirenaica. Poi il patriarca Timoteo, di cui diventa la protetta, ma anche allieva degli studi in teologia… Con Timoteo, in pratica, si rifà una verginità sociale, dato che l’altra l’ha persa da tempo e non è più recuperabile.
Infine si fa una storia con Giustiniano, che è nipote dell’imperatore Giustino e soprattutto è il ministro più potente dell’impero, il quale non sa resistere al fascino di quella escort di lusso venuta dal circo, ma ormai navigata conoscitrice del mondo… Prima la prende come concubina more uxorio, legandosi a lei in maniera esclusiva. La fa nominare ‘patrizia’ perché possa partecipare alla vita di corte e alla fine la sposa. Quando nel 532 d.C. di fronte ad una rivolta che mette a repentaglio il potere a Bisanzio e quindi l’impero, con Giustiniano pronto a fare i bagagli e a partire per salvare almeno la pelle, è lei Teodora a prendere le redini del gioco, a ordinare al generale Belisario la repressione militare della rivolta e a salvare l’Impero e la gloria di Roma…
A meno di 50 anni Teodora muore di cancro (al seno, uno dei primi casi di cui si ha notizia scritta), ma la sua storia è quella di una pornostar che divenne imperatrice… Tra puttane e puttanieri la differenza di ruolo spesso è sottile. Quindi nessuno stupore se un puttaniere diventa presidente degli Stati Uniti d’America. Che oggi sono come Bisanzio e l’Impero Romano di allora…
m.l.
Nella foto: Teodora vista da Milo Manara
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L’imperatrice Teodora la conosco molto bene,… ”ed anche da vicino”….non perchè in un ciclo ” della reincarnazione ” -oggi va di moda dire così- abbia convissuto con me in concubinato, ma perchè le ho fatto ” maquillage ” una sessantina di anni or sono….Ebbene si, ero durante le vacanze estive con mio padre che stava facendo fotografie a Ravenna e perl’appunto all’interno di Sant’Apollinare in Classe, e con il consenso di chi aveva ordinato il lavoro fotografico per cartoline, mi ordinò di salire su una scala e pulire con uno straccio tutti i mosaici che sarebbero stati fotografati…..Roba da arresto immediato se fatta oggi….Mi spiegò che durante la guerra quelle superfici erano state protette dai bombardamenti alleati con sacchi di rena e la stessa rena durante il tempo della protezione si era incanalata negli interstizi dei mosaici,che non mostravano più la lucentezza originaria,e quindi per far risultare migliore la foto alla luce delle lampade, Teodora la dovetti pulire con uno straccio,pezzettino per pezzettino,come feci per altri mosaici vicino.Erano gli anni ’50 ma a qell’epoca non la conoscevo e non conoscevo logicamente tale storia.Ai tempi di Teodora non esisteva la legge Merlin e quindi nelle relazioni umane la prostituzione era un fatto ritenuto dall’etica e dalla cultura dell’epoca quasi una normalità,ancor più se in appannaggio delle classi elevate, figuriamoci nella conduzione di un impero.Nel raffronto con i nostri giorni la cosa non è cambiata ma credo di poter dire che il comportamento degli uomini sia delle donne rispetto a tale problema non sia molto cambiato e magari c’è la legge che impedisce il sopruso da parte dello sfruttamento maschile del corpo della donna, facendolo divenire reato. Ma accanto a questo-ed è un tema sul quale si potrebbero scrivere intere enciclopedie- c’è da registrare che donne sottomesse al volere degli uomini,quando hanno avuto l’occasione di poter pesare nel ruolo del comando e della conduzione della cosa pubblica ed anche logicamente nel privato,hanno spessissimo piegato gli eventi a loro favore, affinchè questi potessero assicurare loro delle condizioni di vita migliori, quindi anche spesso nella storia hanno occupato posti accanto agli uomini di totale potere piegandone la volontà, influenzandoli con ogni mezzo di cui la natura le aveva dotate, ma anche con l’intelligenza e la lungimiranza.I nomi che soprattutto per intelligenza, lungimiranza e volontà di governare dai più alti scranni della politica che fornisce la storia sono innumerevoli dalla notte dei tempi, com’è la storia di Antonio e Cleopatra,per arrivare ai giorni nostri a quelli di Sonia Gandhi, della Zarina moglie di Nicola II, di Raissa Gorbaciova o di Wolly Simpson che arrivò a condizionare il marito perchè rifiutasse il trono d’Inghilterra.Se andassimo ad osservare la vita delle corti al tempo dei Moghul vedremmo le regge piene di concubine che magari per diletto degli uomini erano sottoposte dalle proprie famiglie a vendersi ed assicurarsi di non morir di fame facendo parte degli Harem, mettendosi a totale ed incondizionata disposizione dei sovrani e delle loro corti. Ad Istanbul all’interno del Top Kapi ci sono lussuosi appartamenti che servivano al funzionamento dell’Harem, di un lusso estremo per l’epoca che non si riscontrava da altre parti del mondo.Personalmente a livello di interesse fotografico, in quasi tutti i luoghi dove sono stato ho visitato tali ambienti, e devo dire che la storia che li circonda è quasi sempre una storia di brutalità che ancor oggi ne promana,soprattutto se si pensa a quante ed a quali coercizioni di volontà sono state sottoposte le donne nella storia.Quando hanno potuto trovare varchi per affermare la loro personalità e lasciare la propria impronta nella storia lo hanno fatto, anche senza remore.Non c’è da fargliene una colpa, anzi, la cosa credo di poter dire che vada tutta a loro credito,quasi spinta da un vitale riscatto, ma la maggior parte delle donne purtroppo ancora oggi soffrono per cause sociali e culturali della subordinazione agli uomini che vivono sfruttandole e sfruttando il loro lavoro. Se si ricorda bene ,di tutto questo ne ho fatto anche una mostra fotografica a Chiusi dal titolo ”Falkland Road, ovvero la Prostituzione di Mumbai” dove ho passato interi pomeriggi a fotografare dentro i bordelli essendo spettatore delle cose più incredibili che sono il segno della schiavitù moderna che segna le donne dei nostri tempi.