LA “PORSENNEIDE” DI GORLERO: TORNA IN EDICOLA LA STORIA DI TOPOLINO SU PORSENNA E IL SUO MAUSOLEO USCITA NEL 1989

sabato 03rd, agosto 2024 / 12:46
LA “PORSENNEIDE” DI GORLERO: TORNA IN EDICOLA LA STORIA DI TOPOLINO SU PORSENNA E IL SUO MAUSOLEO USCITA NEL 1989
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CHIUSI – Il ritorno della “Porsenneide”… E’ in edicola in questi giorni il n.196 di Disney Big che ripropone una storia di Topolino uscita il 17 settembre 1989 con il titolo “Topolino e la leggenda del Re Porsenna”, sceneggiatae disegnato da Lino Gorlero, disegnatore Disney  che all’epoca abitava proprio a Chiusi. La scelta di Gorlero di proporre quella storia in quel momento non fu probabilmente casuale. Non era solo un “tributo” alla città in cui aveva deciso di vivere e dove aveva messo su famiglia e alla storia millenaria di Chiusi, al mitico Lucumone a quel misterioso mausoleo sogno di tutti gli archeologi del mondo e mai trovato da nessuno…

Nel 1989 la tomba etrusca di Chiusi più famosa, la Tomba della Simmia, scoperta da Alessandro Francois nel 1846 subì un crollo mentre una troupe di Rai 2 si apprestava ad effettuare una ripresa televisiva. Non aveva ancora cominciato e il crollo non venne documentato, ma gli operatori erano già lì… Seguirono polemiche per il fatto di aver consentito l’ingresso a riflettori in un ambiente delicato come quello… ma i riflettori nessuno li aveva accesi. Il cedimento della parte superiore vausato da infiltrazioni d’acqua dal terreno soprastante avvenne forse alla semplice apertura della porta. O casualmente, quanto ala tempistica.

Per un articolo su quel crollo uscito su NC Nuovo Corriere Senese e su l’Unità il sottoscritto ottenne il Premio Porsenna istituito dalla allora Cassa Rurale e Artigiana di Chiusi. La questione archeologica a Chiusi insomma era davvero sotto i riflettori, c’era anche un notevole fermento tra gli appassionati, la direttrice del Museo Dott.ssa Anna Rastrelli cominciò gli scavi a Poggio Gaiella (dove qualcuno sosteneva si potesse celare il famoso Mausoleo di dimensioni mai viste, con la chioccia e i 5.000 pulcini d’oro…

Fu un bel colpo la storia di Lino Gorlero su Topolino, perché il fumetto Disney era (ed è) un veicolo mica da poco. A Chiusi ci fu una presentazione pubblica in teatro…

Ricordo che qualche anno dopo, su primapagina, nata come testata nel 1990, la “Porsenneide” di Gorlerto la ritirammo fuori quando alcuni appassionati di archeologia e speleologia di Sarteano, sostenuti a spada tratta dall’allora Procuratoee della Repubblica di Montepulciano Federigo Longobardi, sostenevano di aver individuato il possibile sito del Mausoleo proprio in terra sarteanese. Dato l’endorsement del PM poliziano i quotidiani (soprattutto la Nazione) ci sguazzarono un bel po’. Ricordo che quando ne parlai, per telefono, con l’allora Soprintendente ai Beni archeologici della Toscana Fracesco Nicosia, uno dei massimi esperti di Etruschi, questi mi rispose, sorridendo se avevo tempo da perdere e non sapessi proprio cosa scrivere sul giornale… Mi disse anche, rispondendo ad alcune sollecitazioni che avevo espresso nell’articolo citato circa la restituzione a Chiusi del Vaso Francois e di altri reperti, che “il Vaso e tutti gli altri stanno bene dove stanno e fanno più pubblicità a Chiusi dai musei di Firenze, Boston o Parigi che dal museo di Chiusi”…

In realtà sull’ipotesi del Mausoleo a Sarteano, ci lavorammo un po’ anche noi, come tutti, ma alla fine risultò molto più credibile e realistica la storia di Topolino disegnata da Gorlero che le presunte “tracce” rinvenute dal gruppo sarteanese… D’altra parte della Montagna sacra a forma di cono (il Monte Cetona?) parlava già lo scrittore Mika Waltari nel suo Turms l’Etrusco pubblicato nel 1955. E anche quello era un romanzo. Piuttosto fantasioso.

Fa piacere a distanza di 35 anni rileggere quella storia chiusina con protagonista il topo più famoso del mondo, peraltro in un Albo particolare, quasi da collezione. I ragazzini che compravano Topolino nel 1989 oggi suono uomin e donne fatti… La ripubblicazione su Disney Big è anche l’occasione per mandare un saluto a Lino Gorlero che è stato pure lui un collaboratore di questo giornale. Non solo della Disney.

m.l.

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