Mode linguistiche. Prontuario di uso e abuso degli -ismi più glamour

Le mode linguistiche del momento prediligono gli –ismi, dispregiativi utili a creare nuove categorie di soggetti sgraditi
La lingua è bella perché varia. Mutevole come l’umore, una lingua si adegua ai tempi, alle novità, alle attitudini di un popolo e all’andazzo di una società. Le parole vanno e vengono, cambiano accezione, contestualità, valore, e come ogni altro prodotto dell’effimero mercato, subiscono il fascino delle mode. A renderle glamour ci pensano i Media, a diffonderle i Social, la Rete e qualche bislacco pseudo- pensatore.
Mentre scrivo, vanno per la maggiore i sostantivi che finiscono in -ismo e relativi aggettivi in -ista, alcuni freschi coniati, altri ricicciati dalla Storia di movimenti sociali o politici. In entrambi i casi, i moderni –ismi sono più consoni alle esigenze di un bipolarismo sociale che tutto giudica e tutto contrassegna. Dispregiativi tout court, di –ismi e -isti ce ne sono per tutti i (dis)gusti, raffinati marchi di schedatura, ideali per mettere in ombra quelli che non la pensano come NOI (o VOI).
Se siete a corto di termini da pronto giudizio e volete levarvi di torno un noioso avversario, ecco un prontuario di uso e abuso che potrebbe tornarvi utile.
Pessimismo: non è un Movimento. Il Pessimista è solo uno che vede sempre tutto nero, amante del bicchiere mezzo vuoto per eccellenza. Nel linguaggio moderno si usa per (em)arginare chiunque analizzi la realtà nella sua concretezza, senza sconti, idealismi, soluzioni o false speranze. Una volta si chiamava Realista, ma oggi non va più di moda. Abusate pure di questo-ista. Sono talmente pochi quelli che conoscono la differenza che il marchio spegnerà ogni dibattito.
Buonismo: per definizione il Buonista è uno che ostenta buoni sentimenti e tolleranza verso gli avversari. Nella parlata ordinaria dell’Italia del 2000 è quel tizio fastidioso che si appella ai diritti umani e civili a ogni piè sospinto. Usate il termine, ma senza abusarne o passerete per obsoleto. Il Buonista sta diventando un po’demodè, surclassato dal Populista che spopola (se mi passate la figura etimologica) nel linguaggio politico, giornalistico e digital-chic (si fa per dire).
Populismo: il Populismo nasce in Russia come movimento culturale e politico, tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 con l’intento di migliorare le condizioni di vita dei gruppi più disagiati (contadini e servi della gleba), realizzando una sorta di società rurale contro le società industriali. Negli anni il Populismo è stato argomento storico e letterario molto dibattuto, ma a noi Italianotti moderni della storia del pensiero frega poco. Abusate liberamente del Populista. Lo fanno tutti. Serve ad oscurare e mettere a tacere chiunque farfugli di diritti o anche solo di voce del popolo. Fa eccezione ogni riferimento alla sovranità. Lì si entra nel merito della Costituzione italiana che nessuno applica ma che tutti difendono. In quel caso (e solo in quello) non si è Populisti ma Patriottici. E non è un’offesa. Almeno…
Femminismo: movimento nato verso la metà degli anni ’60 con l’obiettivo di ottenere pari opportunità e diritti tra uomini e donne. Nel corso della Storia è diventato quel movimento di pazze furiose che volevano scimmiottare i maschi e facevano dei reggiseni tutto un falò. Come gli -isti precedenti, Femminista è oggi un termine dispregiativo. Un insulto vincente ma usatelo con cautela. Potreste trovarvi di fronte una superstite del Movimento pronta a bruciarvi le mutande al grido di “Tremate le streghe son tornate”
Comunismo: dottrina fondata sulla tesi di Marx e Engels per cui mezzi di produzione e consumo con relativa distribuzione e gestione sono regolati dall’intera società e non dai privati. In Italia è esistito un partito Comunista ma ha cambiato così tante volte nome e contenuti che solo sparuti soggetti ne conservano memoria. Il termine, apparso anche in una canzone del compianto Giorgio Gaber, ha goduto del suo pessimo splendore durante gli anni di un noto Cavaliere che vedeva Comunisti dappertutto. Quel che è stato è stato, oggi il Comunista è colui che blatera di cosa pubblica, bene comune, articoli 18, uguaglianza di classe, sesso, religione, razza, e bestemmie simili. In altre parole, è una minaccia per l’umanità, portatore sano di tutti i mali del mondo. Per la sua natura di marchio corposo, denso di sfumature, è uno degli –isti meno trendy del momento. La terminologia mediatica ne fa un uso contenuto. Seguite il trend e usatelo con accortezza. I Media hanno sempre ragione.
Elda Cannarsa
lingua italiana, mode linguistiche
Io preferisco ancora comunismo. Nonostante tutto…
”La terminologia mediatica ne fa un uso contenuto” perchè è più difficile inculcare nelle menti il passato e l’evoluzione storica di quel concetto anzichè altro.In pratica per la generazione dai 25 ai 45 anni è più difficile conoscere e ragionare oggi, che di quella di 30 anni or sono(tranne le dovute eccezioni chiaramente).Ogni sistema di potere ha usato i media per i propri scopi e quindi anche il ” medio evo moderno” dove viviamo non ne è da meno, ed i media sono usati principalmente per indurre a pensare e preparare il terreno per le idee che il vertice vuole affermare verso e contro la base, per controllarla, per dominarla.E non bisogna pensare che la cosa sia così semplice perchè occorre fornire ai media la presenza dei termini di paragone e che questi debbano diventare credibili di fronte ad una opinione pubblica la cui formazione è fatta all’interno del sistema, non negando l’aspetto della critica ma determinando la via dove si vada irrimediabilmente a sfociare anche con l’uso di quella; e lo sfocio è il mantenimento del potere, parola grossa senz’altro, ma alla fine questo è.Una specie di grande fratello che tutto crea, che tutto trasforma, che tutto distrugge e ricrea a seconda delle proprie esigenze della durata nel tempo delle generazioni. Tu Elda hai con tono sarcastico (almeno mi è sembrato giustamente tale) hai detto che ”i media hanno sempre ragione” come se fossero un corpo separato che dal di fuori si contrappongano e guidino influenzando le opinioni e quindi l’operato degli uomini e quindi degne della massima attenzione e da non sottovalutare perchè ci troveremmo a brutte sorprese talvolta.Credo di interpretare così il tuo discorso. Io credo che invece i media siano l’espressione più a misura della classe dominante ed in tal senso non hanno quasi mai ragione.A meno che quello di ”classe dominante” oggi sia un concetto reputato talmente vetero marxista e che abbia fatto il suo tempo poichè non più applicabile ad un mondo siffatto. Rimarrebbe da spiegare però la ragione per la quale nel mondo aumentino i diseredati, aumentino gli stati di bisogno ed aumenti in senso quasi esponenziale la concentrazione della ricchezza semprepiù in un numero minore di mano. Condizioni per le quali il potere rimanga in mano a pochi.
eh no Carlo, qui qualcosa nno torna: Come, tu mi dici che i media sono l’espressione della classe dominante e poi mi sostieni Grillo e il grilismo che ha fatto di un blog commerciale gestito da una Srl, un partito e della rete la nuova frontiera della politica? Non c’è in Italia movimento o partito politico più “mediatico” dei 5 Stelle, che tramite la rete scelgono i candidati, decidono la linea (quella a dire il vero la decidono in due), approvano i codici etici e pure le svolte come quella sulle alleanze in Europa… I media sono uno strumento che le classi dirigenti usano per il loro tornaconto e chi si oppone cerca di usare per proporre e propagandare le proprie ragioni. Non sono organi asettici. Ci sono media buoni e media cattivi, media credibili e media dispensatori di bufale ad uso del potere.. Da sempre ed ovunque. Però Carlo, non ci prendiamo per il culo please… almeno tra noi…
Voleva essere ironico, uno stimolo alla riflessione sul rapporto lingua-potere-realtà ma…ironico…
ironico… hai detto niente…
Esistono altre definizioni, di fonte ufficiale statale di ”ismi” e ne voglio citare qualcuna pertinente a ciò che ha citato Elda,che siccome ha citato ” l’ismo” di ”comunismo” penso che sia pertinente citarla anche cosi tanto per capire cosa ha circolato nei media e di quale uso è stato da questi fatto nella formazione degli addetti in uno degli apparati dello stato nel dopoguerra.Coloro che si sono formati su tali questioni ancora sono vivi e vegeti e lavorano alle dipendenze della cosa pubblica.parecchi sono andati in pensione ma alcuni ci sono tutt’ora.
C’è una definizione di” Comunismo” che viene data da una pubblicazione di testi tratti da ”Enciclopedia di Polizia” di Luigi Salerno ad uso dei funzionari ed impiegati di P.S.,ufficiali e sottufficiali dei carabinieri, agenti di polizia e della guardia di finanza,avvocati, sindaci e segretari comunali”.Quarta Edizione aggiornata-Edito da Ulrico Hoepli-Milano.Marzo 1978, dal titolo ”L’io in divisa” di Aldo Bonasia. Eccola: ”Dottrina Politica ed Economica che propugna un ordinamento sociale,in cui siano comuni lo strumento del lavoro e la ricchezza prodotta,in modo che ciascun uomo lavori per quanto può e consumi secondo i suoi bisogni e il carattere sostanziale,costitutivo di esso,è di distruggere l’umana personalità…..
Queste sono le note con le quali la formazione culturale degli addetti alla salvaguardia dell’ordinamento dello stato si è nutrita per anni grazie ai suoi ministri.Non la faccio molto lunga ma per i curiosi detto volume dà anche altre definizioni per esempio di chi sia stato Carlo Marx,( ”un comunista senza cuore”….)e via via di tante altre poste in ordine alfabetico dal momento che è una enciclopedia (di polizia),ma una o due che mi sono capitate sotto gli occhi adesso non posso fare a meno di riferirle e sono quelle del significato di Masturbazione e poi di Socialismo:
” vizio funesto che ha tanta nefasta influenza sul fisico e sul morale e che talvolta conduce precocemente alla morte.(…..)”.Se non ci credete il testo che ho citato prima è in mio possesso.
Socialismo: ” Nelle sue prime origini era concepito come un sistema di organizzazione sociale inteso ad attuare una più euguale ripartizione della ricchezza,allo scopo principale di migliorare le condizioni economiche dei proletari,e secondo altri di sostituire al capitale privato,quello collettivo,ordinando una organizzazione di lavoro più unitaria.Dapprima prevalse la tendenza riformista che intendeva raggiungere lo scopo finale con l’azione continua di erosione degli istituti della società cosiddetta borghese,in modo da trasformarla lentamente,ma progressivamente senza interruzione o rivolta.In contrapposto si sviluppava un altra tendenza rivoluzionaria che si proponeva la distruzione della società così come era organizzata in modo violento e tumultuario.Oggidì può dirsi che la tendenza riformista è quasi scomparsa,anche perchè i lavoratori sono oggetto delle più amorose cure dei Governi per il loro benessere morale e materiale,attraverso tutte le molteplici provvidenze sociali disposte in loro favore.Resta invece la tendenza rivoluzionaria che ha avuto il suo sbocco nel comunismo.”
Avrete capito che il problema anche dopo un po’ di decenni sia sempre serio, perchè quanto è oggi è la conseguenza di ciò che è stato insegnato e che è stato propagandato ieri, soprattutto verso i figli del popolo. Ed allora che i media ”abbiano sempre ragione” penso che sia una battuta ,perchè se così non fosse,suonerebbe come un ammonimento ad osservarli e tener conto in fondo che sono loro che formano il modo di pensare della gente.Attenzione, andargli contro non conviene dice Elda.Se la gente ascolta più quelli che il proprio cervello e si fa plagiare credendo che sia quella la verità oggettiva credo che non ci sia scampo.Infatti l’impero cede e in maniera molto veloce fa posto ” ai barbari ”, anzi a coloro che ha reso barbari in maniera barbara quando era un impero.Per ogni cosa c’è un tempo.Adesso è tempo di tirare le reti e vedere ciò che abbiamo seminato.Mi piacerebbe leggere la definizione di Miseria ma non c’è, è in quella rete che abbiamo tirato.
Ultimamente vedo che ti servo solo a rispondermi sul fatto che abbia sbagliato binario ma le risposte ai quesiti che ho sollevato via via (certamente lunghi e stancanti anche a leggerli) e che ti ho via via posto non me le hai date nemmeno una. Pensi che i maggiori giornali di grande diffusione ed opinione siano esenti e creati e che svolgano il loro lavoro di informazione in maniera asettica e che non facciano capo a potentati economici ? Dalle tue parole parole sembrerebbe di si, ne prendo atto. Chi difendi? Od almeno su chi riponi più la tua fiducia fra questi visto che il tuo diniego è per un movimento che trae la sua funzionalità sul web dicendo che è una Srl e che non sia giusto e nemmeno logico farsi comandare da un CDA ? Gli altri sono diversi nei fatti perchè i leader sono stati eletti ? Al punto in cui siamo in Italia ed al punto a cui è la politica condotta dai governi a guida PD alleati con partiti di centro destra,non mi sconvolge come sembra che a te invece faccia, il fatto che un movimento in formazione e sviluppo si sia accorpato per adesso ed osservi le regole proprie di una Srl.Ti ho già ampiamente risposto, forse in maniera non esaustiva su tale problema nei miei recenti interventi,anche riconoscendo certe tare formative, importanti certamente,proprie di tutti i movimenti in crescita tumultuosa e che l’establishment dava per spacciati e che invece ora sembra da quanto si mormori che siano il primo partito o che se la battano a pari. E tutto questo è la cosa principale che fa rabbia a coloro che hanno da sempre tenuto in caldo la loro idea ed anche il loro ”tergo” perchè pensavano che alla fine di poterne ricavare qualche prebenda.Penso soprattutto a politici governativi, alla loro disperata resistenza,come di coloro che sono nelle periferie,uguale e puntuale, perchè il sistema lo incarnano loro e non altri,in buona compagnia anche dei media comprimari, ma soprattutto alla loro paura che il futuro non riservi loro le prebende di quanto si sono avvalsi fin’ora.Ti sembra poco questo di fronte ad un Mov. di gente che grazie alla propria abnegazione abbia prodotto risultati così insperati come il Mov.5 stelle?
Se c’è qualcosa che non torna, non torna a me, ma nei riguardi di coloro di cui si parla se permetti, che fanno parte dell’establishment, di quell’establishment che tu sei sempre pronto a condannare ma quando si tratta di criticare le persone nel loro lavoro localistico e le componenti di quel partito(perchè in pratica a Chiusi non ve ne sono altri se non le opposizioni che tutte sommate a loro stesse sono la metà di coloro che governano).Io come te non abbiamo mai votato democristiano e nemmeno a destra.Adesso tu sei il primo che dici che destra e sinistra non esistono più(lo dici da tempo come del resto vai dicendo che il PD non ci sia più, ma quando vai ad analizzare le discrepanze di una formazione come quella dei 5 stelle ti immergi volutamente in considerazioni per le quali vedi i rametti ma trascuri le travi, che sai che esistono in tutto il resto della politica.Io spero una cosa ed è quella che il Mov.5 Stelle attraverso anche gli errori compiuti di carattere soprattutto di natura formativa dell’organizzazione interna sulla conduzione verticistica e le relative istanze, possa presto addivenire ad un altra realtà,che possa funzionare come gli altri partiti(qui si apre un dibattito di cultura politica senza dubbio), dove esistono maggioranze e non esistano più gli ordini calati dall’alto, ma la politica sia la risultante di decisioni prese dalla base attraverso un confronto che possa pur essere anche mediatico ma che rispecchi anche altro, soprattutto la preservata voglia di cambiamento e la relativa forza che manca e che è scomparsa negli altri partiti.Una domanda a tale proposito: ma quando esisteva Partito Comunista Italiano credi proprio che le istanze portate avanti si formavano nelle sezioni di tutta l’italia ? Se tu credessi questo saresti un visionario perlomeno.C’erano i vertici che funzionavano poichè avevano una preparazione politica ad affrontare ed unire le diversità di pensiero, cosa che oggi non esiste nè nei 5 stelle nè in tutti gli altri partiti, questo sia chiaro ! Ed allora tu che dici ”non prendiamoci per i fondelli fra noi” mi sembra che il tuo modo di concepire la politica oggi sia velleitario nella misura in cui tu speri che avvengano certe trasformazioni ma non riconosci il fatto che gli altri ormai siano impotenti a cambiare le cose.Anzi-se posso dirlo- auspichi il buon funzionamento di una macchina ormai senza motore, senza ruote e senza benzina.Il guaio è che non è vero che tu questo non lo sappia – ed ecco perchè ho usato la definizione ”velleitario”- nel senso che c’è un distacco da cose delle quali tu conosci, ne conosci l’origine ed i perchè, ma ancora insisti nel dire che gli altri che hanno patologie di crescita anche profonde non possano essere un punto di riferimento e mettere dei paletti affinchè la politica venga riformata davvero. Il primo comandamento ormai in italia lo sanno tutti è quello che si chiede alla politica di ”non rubare”.Per me sarebbe già sufficiente questo ad essere osservato sia che il movimento od il partito lo guidi una società di capitali come una srl oppure una supposta società di persone trasformatasi in partito.Esiste questa possibilità? Io credo che possa esistere e gli esempi su questo si vedono nei 5 stelle-non mi dirai di no- ed a tale fine ti chiederei cosa ne pensi sul fatto che Grillo non si possa oppure si possa essere chiesto che la conduzione sia affidata per adesso ad una Srl ? Pensi veramente e ritieni che lui possa pensare che debba essere sempre così ? Io credo sinceramente che così non possa durare all’infinito e credo che il Mov. debba assumere anche altre forme, organicamente più simili ad un partito indipendentemente dai suoi mezzi di relazione e di costituzione informatica delle scelte che facciano i militanti od i simpatizzanti.Roma non fu fatta in un giorno, ed è per questo che dico, ma lo dico io se permetti-non pigliamoci per il culo per favore-perchè se c’è un qualcosa che possa dare speranza in questa italia così ridotta pensi che sia la nuova DC ? Pensi che sia la nuova DC alleata giocoforza con Berlusconi in un proporzionale che mascheri la sostanza e che serva ad avere maggioranze per le prossime elezioni e continuare a governare in favore di coloro che stanno sul collo alla gente in paese ridotto allo stremo che non ha mai affrontato il problema di una evasione fiscale da circa 120-150 moiliardi di reuro all’anno?
Chi sarebbe allora che getterebbe la maschera ? Oppure si fa finta di non capire? Io credo che certe radici abbiano fatto presa oltre ogni possibilità di venire estirpate, in un movimento che ne ha passate tante di intemperie e che ha raggiunto questi livelli di popolarità e di consenso proprio perchè è riuscito a mantenersi distante dagli avvelenatori e dai mercenari.Non tutto è lineare e cristallino, la sua sofferenza è il fatto di come è nato e di come si è andato sviluppando, anche con la mancanza di conoscenza di come possa funzionare un partito, ma cosa unica nella realtà politica italiana è quella che ha tenuto ferma una idea costitutiva di non allearsi con coloro che ritiene sporchi ,brutti e cattivi e perdipiù irriformabili,per dirla con un eufemismo di natura cinematografica.Io spero che si consolidi e nel consolidamento possa anche addivenire a forme diverse organizzative interne che permettano nella sua evoluzione di non ricadere negli ostacoli che ha dovuto affrontare, tutti però- è bene dirselo- di natura organizzativo-politica dei militanti e dei suoi politici e non senz’altro di carattere ladronesco e profittatorio.La differenza se mi permetti non è poca ed allora sono io che dico non prendiamoci per i ….fondelli….sono disposto senza alcun problema ad accettare la vituperata da te e da atri Srl (che è salita agli onori delle cronache ultimamente come la cosa più riprovevole esistente e facente parte di una conduzione politica) se alla fine del percorso ci sia la costituzione di una formazione che faccia veramente l’interesse della maggior parte della gente e che possa dare l’esempio di semplificare lo Stato non togliendo l’estensione dell’operatività delle leggi, cosa questa che nella pretesa della iconoclasta semplificazione odierna, sarebbe ancora di più deleteria e permetterebbe ancorpiù di adesso l’affermarsi del disordine rapace del sistema dei soldi in nome dell’abolizione dell’intralcio burocratico.Le leggi ci sono, basta avere la volontà politica di vederne la loro applicazione e di farlo.Tutto questo fin’ora a chi ha diretto il pastificio è mancato perchè il sistema che ha creato è marcio, ed è marcio anche il guidatore, quindi sono io che dico non pigliamoci per il di dietro fra di noi…..
Per Elda.Mi sembra che ti abbia fatto capire che l’avevo introitato.Dal momento che sei napoletana ti dico che ” viecchio song, ma mica nzallanuto”….