ATTO VANDALICO AL LAGO DI CHIUSI, DANNEGGIATE LE BARCHE DEI CANOTTIERI DLF

CHIUSI – Qualche giorno fa, al lago di Chiusi qualcuno ha danneggiato le barche del gruppo canottieri Dlf posteggiate in attesa dell’uso. Rubata anche una cassetta degli attrezzi. Le imbarcazioni sono state bucate e sfondate con un cacciavite. Non un semplice furto, dunque, ma atto vandalico, di spregio. Non si sa se fine a se stesso o come “avvertimento” al sodalizio remiero del Dlf, fuoriuscito un anno fa dalla Canottieri D’Aloja. Sull’episodio stanno indagando i Carabinieri.
Al di là del danno materiale, che pure c’è, si cerca di capire se dietro al gesto inqualificabile dell’ignoto pugnalatore di barche ci sia solo un momento di follia, oppure la volontà di scoraggiare, intimidire, costringere a terra i canottieri del gruppo guidato da Chiara Sacco.
Al momento, sul fronte indagini n on ci sono novità. Vedremo nei prossimi giorni se emergerà qualche elemento in più.
Una precisazione: la Canottieri DLF non è un gruppo fuoriusciti dalla D’Aloja in quanto la presidentessa da anni non era tesserata per la D’aloja atto di sua sponte aprire una nuova società.
Per quanto riguarda l’accaduto mi sembra una vera esagerazione scrivere di intimidazione o avvertimento … tali atti ci sono sempre stati purtroppo e ne so qualcosa, sono arrivati a rubarci i motori dal capannone mentre facevamo allenamento in barca qualche anno fa e l’anno scorso addirittura le eliche dei motori dei motoscafi, per non dire dei bulloni delle barche riposte fuori… Per non parlare di aver preso tranquillamente in prestito uno dei nostri pontili per farci il capanno da caccia … Di certo c’è una cosa: Il lago di Chiusi è terra di nessuno, non c’è nessun controllo da parte di nessuno e quindi qualsiasi realtà negli anni è stata ed è soggetta a certe azioni deprecabili che ritengo siano fatte più che altro da persone incivili ed non vado oltre.
Con un comunicato pubblico e telefonicamente abbiamo contattato la Canottieri DLF mettendo anche a disposizione eventualmente il nostro aiuto.
Riccardo Alfatti, Canottieri D’Aloja