PRIMI EFFETTI DEL JOBS ACT: MOBILITA’ PER 473 LAVORATORI ALLE ACCIAIERIE DI TERNI. SCIOPERO IMMEDIATO

TERNI – Due mesi fa furono costretti ad occupare l’autostrada del sole ad Orte, per far sapere dello loro protesta. Adesso sono pronti a scendere di nuovo in lotta per difendere il posto di lavoro. Parliamo dei lavoratori della acciaierie di Terni.
Proprio questa mattina la Thyssen Krupp ha comunicato l’avvio della procedura di mobilità per 473 dipendenti: 381 operai e 92 impiegati e quadri.
L’aveva detto il segretario della Fiom Landini, qualche giorno fa che il primo effetto della decisione del Governo di abolire l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e di andare avanti a testa bassa sulla riforma del lavoro si sarebbero visti a Terni. E così è stato.
Il segretario della Cgil Umbra Mario Bravi, annunciando la mobilitazione delle tute blu ternane, commenta così la situazione: “La Cgil dell’Umbria è al fianco dei lavoratori di Tk-Ast che stamattina in una partecipatissima assemblea davanti ai cancelli di viale Brin hanno deciso di avviare una dura mobilitazione in risposta all’atteggiamento piratesco di Thyssen e all’incapacità del governo di difendere una produzione strategica per l’Umbria e per il paese.
Dopo lo sciopero immediato dei lavoratori di Ast e la mobilitazione generale della città di Terni, che sosterremo con tutte le nostre forze, crediamo sia necessario allargare al più presto la risposta all’intera regione e al paese, perché in gioco non sono soltanto centinaia di posti di lavoro a Terni, ma il futuro dell’intera economia regionale e della siderurgia in Italia.
Riteniamo gravissima l’inadeguatezza e l’arrendevolezza dimostrata dal governo Renzi che ha presentato una proposta di mediazione al ribasso assolutamente irricevibile, tutta incentrata sul taglio dei salari e dei diritti. La Cgil dell’Umbria, consapevole della portata di questa battaglia, è pronta a spendere tutte le sue forze in difesa dell’occupazione e del futuro produttivo delle acciaierie di Terni“.
AST, CGIL, MARIO BRAVI, Matteo Renzi, MAURIZIO LANDINI, TERNI, THYSSEN KRUPP
Se si è arrivati a tali punti per il mio modestissimo parere vuol dire che il PD e la sua maggioranza hanno già messo in conto la perdita di una parte dei consensi che verranno sostituiti da altre tipologie di consensi.Se così non fosse non crediamo che siano dei kamikaze, tutt’altro,e non essendo dei kamikaze vuol dire che faranno a meno di coloro che fin’ora li hanno sostenuti, perchè dentro quegli operai credo che ci possano essere anche quelli che hanno sostenuto il Blair nostrano.Pensavano forse che facesse prigionieri ? Non credo, ed allora come si mette con i vertici anche dei poteri religiosi che sbandierano a destra ed a manca che servono le intese per far avanzare tutti e che nessuno resti indietro ? E che si capisce per chi abbiano tifato, o no ?.Oppure c’è qualcuno che pensa che non tifino per nessuno ?
Ad onor del vero, Carlo, va detto che i “poteri religiosi” ovvero il vescovo di Terni e anche il Papa gli operai delle acciaierie della Thyssen Krupp umbri li hanno almeno ascoltati…
I tifosi fanno il tifo ma il conto lo pagano sempre loro. E ancora non gli entra in testa.
Lo sapevo che il vescovo di Terrni li aveva ascoltati ci facesti anche un articolo,ma guarda caso dopo che li ha ascoltati il vescovo ed anche il Papa cosa cambia o cosa è cambiato?Nulla come sempre! Ed allora tu mi risponderai beninteso che i religiosi non hanno il potere di far cambiare i programmi alle direzioni aziendali ma la loro forza e la loro influenza non si limita ad apparire ed a fare il discorso che fanno sempre quando vogliono dicendo che occorre collaborare e non essere guidati solo dal sistema del profitto… detto questo sanno benissimo che tutto l’apparato produttivo funziona con tale sistema ed ugualmente sanno anche che il loro peso sulla società e sulle istituzioni non è che sia leggero.Spesso ed in maniera semprepiù crescente appaiono nelle manifestazioni e fanno vedere che sono vicini al mondo del lavoro ma poi dopo recitato il mantra della solidarietà nulla si compie, e lo sanno anche loro che è così e che la finale è questa.Lo sanno bene perchè così hanno sempre fatto, perchè serve, per la verità più ai partiti a loro legati che all’intera società.Pensa il potere che hanno quando vogliono risolvere politicamente le questioni, anche quelle più grandi ma anche nelle questioni materiali dell’esistenza umana, dell’impostazione della vita delle famiglie e di condizionamento di quello che è rimasto l’apparato laico dello Stato.Papa Francesco ha assunto posizioni anche dirompenti su tante questioni di natura etica ma la misura non viene mai rinnovata e non trova spazio, in primis dentro la stessa Chiesa.Di contempo loro stessi lo vedono bene che il nuovo corso del governo sta attuando una falcidia micidiale dei posti di lavoro ma mi sbaglio o circa l’80% degli aderenti al PD convergono nell’alveo dei credenti ? (fare la somma ad occhio e croce non è difficile, almeno approssimata per difetto 41 x 80= 32 % )Forse non sono queste le percentuali ma quelle dei Renziani ci sono vicino a tali numeri,o no ? Chiaramente si parla dell’intero corpo elettorale misurato sulla società. Eppure guarda. le industrie licenziano o delocalizzano e a chi ci lavora il verso dell’ombrello.Credi che uno dei pilastri del successo di Renzi non sia stato quello dell’appartenenza ad una area di credenti ? Alla gente però basta vedere questo, il capo del Governo saperlo credente e che segua le indicazioni morali della Chiesa ma dall’altra parte il governo fa ciò che vuole col lavoro, e non mi sembra che in questo caso sia sceso a sostegno dei lavoratori.Tutt’altro.C’è sceso il sindacato, al quale lui rimproverava che era latitante quando si doveva affrontare il tema dei disoccupati, come se lo dovesse affrontare il sindacato e non il governo ed i partiti che ne facevano e che ne fanno parte.Rivoltare le cose spesso è un arte , ma lo è perchè esistono-come dice spesso Luca Scaramelli- i cosiddetti ”boccaloni”.E sono parecchi,forse non tutta quella percentuale sopra descritta,ma diversi credo di si.E purtroppo questi sono più a sinistra che al centro.
Quando la politica non dà più risposte, e il sindacato neppure ci si appella anche al…Papa. Gli operai di Terni questo hanno fatto e il Papa li ha ascoltati. Almeno li ha ascoltati. Altri hanno fatto finta di ascoltare e poi sono andati avanti barra a dritta col Jobs Act… “Ma del resto mia cara di che si stupisce?” (diceva una vecchia canzone del ’68): Renzi è stato messo a capo del governo, senza elezioni, non perché è giovane e simpatico e capace, ma perché era l’unico in quel omento (e lo è ancora probabilmente) che aveva un certo consenso e senza consenso il lavoro sporco non lo puoi fare. Ecco lui, Renzi, sta semplicemente facendo il lavoro sporco, la macelleria sociale, che Monti e Letta non hanno potuto fare, proprio perché non avevano consenso alle spalle….In tutto questo Berlusconi, e la Chiesa c’entrano fino ad un certo punto… I “boccaloni” invece c’entrano eccome, perché sono loro che garantiscono il consenso di cui sopra…
”Boccaloni” a parte, se uno si guarda indietro non è che scopra l’acqua calda sul fatto che come tu dici ”il lavoro sporco” il sistema lo faccia fare alla sinistra.E’ stato sempre fatto così da 30 anni a questa parte.Però allora occorrerebbe anche uscire dal ”fumo” quando si pronuncia la parola ”sinistra” e quando si parla di ”plagio”.Ti sembra sinistra questa? Per me la sinistra è un altra cosa eppure passa per sinistra, lo disse anche Renzi la sera della sua elezione a segretario in puro stile blairiano dal palco di Piazza Signoria:”Questa non è la fine della sinistra, è la fine di questo gruppo dirigente della sinistra”.
E tutti giù a spellarsi le mano…..Bene, si potrebbe essere anche d’accordo con tutto questo come no ? Allora ci vogliono gli atti, e questi non mi sembrano che vadano verso sinistra.Se a chi sembra che siano sinistra fa bene a validarli ed ad accettarli ed a metterli in pratica.ma non si dovrebbe mai perdere di vista di chi si faccia l’interesse.Tutto lì,e non mi sembra poco. Mi chiedo sarcasticamente: ”o che siano cambiate anche le regole per le quali per dare ai poveri occorra togliere ancora ai poveri ? Mi sembra che fin’ora si faccia come diceva il contadino che tosava i maiali: ” gli strilli tanti ma la lana poca”.