VALDICHIANA: ARRESTATO IL PRESIDENTE DELL’AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA ALFIO SANCHINI

LE ACCUSE: TURBATIVA D’ASTA, ABUSO D’UFFICIO, PECULATO, FALSO IN ATTO PUBBLICO…
SIENA – Terremoto giudiziario nel mondo dei cacciatori della Valdichiana. Il presidente dell’Atc 19 (Ambito Territoriale di Caccia) della provincia di Siena, Alfio Sanchini, è stato arrestato con l’accusa di turbativa d’asta, abuso d’ufficio, peculato, falso in atto pubblico e falso ideologico.
L’arresto, eseguito nel pomeriggio di ieri, lunedì 9 giugno, è stato disposto dalla polizia su richiesta del sostituto procuratore di Siena Aldo Natalini a seguito delle indagini condotte sulla gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia di Chianciano Terme, già dal gennaio scorso. Già allora l’abitazione e l’ufficio di Sanchini furono perquisiti…
Al centro dell’inchiesta ci sarebbero sei bandi di gara per l’affidamento di servizi e incarichi dell’Atc, ente di diritto pubblico, attuativo delle attività faunistico venatorie. I fatti riguarderebbero gare svolte tra il 2009 e il 2013 e un presunto reato di peculato risalente al 2007.
Tra gli indagati anche il figlio di Alfio Sanchini, Mirco. che sarebbe stato iscritto nel registro in qualità di socio della società, con sede a Firenze, assegnataria dei servizi oggetto dei bandi di gara.
Secondo l’accusa Sanchini avrebbe a più riprese simulato richieste di preventivo e, subito dopo, attestato rinunce alla partecipazione alle gare stesse per favorire l’affidamento degli incarichi e dei servizi a persone o società che evidentemente avrebbe voluto favorire.
Naturalmente vale per tutti, anche per Sanchini, la presunzione d’innocenza. Ma il suo arresto e l’inchiesta sull’ATC 19 non sono che un altro tassello che cade di un sistema politico-amministrativo che scricchiola. Gli Ambiti Territoriali di Caccia sono emanazione delle Provincia e sono gestiti da comitati nominati appunto dalla Provincia e dalle associazioni venatorie e di categoria. L’Atc 19 gestisce un bilancio di oltre 1 milione di euro…
ATC 19, Cacciatori, Chianciano terme, Provincia di Siena, VALDICHIANA
Naturalmente questo arresto non è una condanna, aspettiamo di vedere come finirà. Incominciano ad essere tanti i casi di malaffare in queste zone “rosse”, dal senese al perugino, e non ci sorprende più di tanto come se ormai tutto fosse messo nel conto. Se fosse vero anche Sanchini è stato un “compagno” di quelli che con il Partito hanno avuto stretti rapporti, troppo facile così, servirsi delle opportunità che quel mondo di conoscenze ti offre per convenienze personali! Io credevo che doveva essere il contrario: mettere a disposizione le proprie competenze e conoscenze al servizio della collettività! Evidentemente sono stata ingenua, molto. Cosa dobbiamo ancora sapere? Anche i cacciatori riflettano! Si chiedano quanto sono migliori gli animali che vanno cacciando.
Anche questo fatto della caccia è un termomentro che misura l’inciviltà di un paese.Anch’io da molto giovane sono stato cacciatore per un brevissimo periodo,ma più per stare all’aria aperta e camminare che per altro, poi ho smesso quasi subito.Oggi anche questo si chiama Sport ma credo che vi siano delle esagerazioni quanto meno.Per uno sport si uccide un essere vivente che non ha difesa alcuna di fronte ad un fucile se non quella di poter nascondersi o volare fuori della portata delle armi. Tutto questo è finalizzato alla valvola di sfogo adrenalinica delle masse, una specie di calcio, dove anche intorno ruotano interessi, soldi, posti di lavoro, e quindi sviluppo secondo i parametri del sistema che sono quelli per i quali non ci si cura ciò che si produce ma l’importante è avere un reddito, un flusso di denaro.Non sono un animalista e ritengo che gli animali è bene che stiano al loro posto ed in tale condizione vengano considerati, ma proviamo ad immaginare se gli animali avessero un fucile…..quanti ne farebbero fuori di uomini senza chieder loro chi sono, dove vanno e cosa vogliono.Si ragiona per assurdo ma siccome ci si spaccia per culla della civiltà.la caccia quando è fatta per necessità alimentari o amministrazione delle aree per la non invasività posso contemplarla, ma non come sport. E’ la stessa parola Sport che secondo me dà noia.Dicono che fino ad alcuni decenni fa i Maasai dell’ East Africa per sposarsi dovevano uccidere un leone con la lancia e chiaramente combattevano ad armi quasi pari.Oggi con un proiettile si abbatte un leone od un elefante stando comodamente seduti in una jeep.E tutto questo rientra nell’attività sportiva….non ci sono giustificazioni di sorta.Ed è inutile che le associazioni si sforzino col dire che così si regola l’attività venatoria, che tale attività sia nata con l’uomo e giustificazioni dello stesso genere.Il tutto è veicolato e serve a far sfogare gli animi umani per non far polarizzare le frustrazioni e le vioenze verso altri lidi, fra cui quello sovrastante tutto della politica. e producendo per tale via danno sociale.Io la caccia la abolirei, senza ombra di dubbio alcuno.
Gli stati più civili l’hanno fatto o l’hanno regolata talmente in maniera stretta che è pochissimo praticata. Qui in Italia invece è un fatto di massa attorno al quale girano anche le questioni economiche che veicolano anche i voti politici, e come evidenzia il Post anche altro..
Anche in Italia la caccia non è più un “fenomeno di massa” come qualche decennio fa.I cacciatori sono sempre meno. Ma il problema evidenziato dall’articolo, c’entra poco o nulla con la caccia. Riguarda sì un ente preposto alla gestione della attività venatoria, ma poteva riguardare anche enti diversi, magari quello che sovrintende alla raccolta dei rifiuti, alla gestione dell’acqua o delle strade vicinali…Il problema è l’uso di enti pubblici o di diritto pubblico, spesso emanazione diretta delle amministrazioni locali, comunali, provinciali e regionali, creati e gestiti su base politica in maniera spartitoria, per scopi personali o di cordata. Il problema è “il sistema” che favorisce e induce comportamenti del genere, ormai talmente diffusi e generalizzati da apparire la regola… In questo sistema la sinistra (o sedicente tale) anche da queste parti, anzi, soprattutto da queste parti dove ha sempre comandato, è pienamente immersa. Purtroppo. Alfio Sanchini è figura nota della sinistra chiancianese, messo alla preesidenza dell’Atc 19 dalle forze politiche di maggioranza… Magari non ha fatto nulla e ne uscirà pulito, ma solo il sospetto, in certi casi è un macigno pesante come una montagna…
Certo che il tono del Post non c’entra nulla con quanto ho scritto come contenuto”etico” sulla caccia, tranne le ultime tre righe e la tua risposta lo evidenzia ..Ritengo però che il meccanismo che sottolinei e che è stato creato dalla politica per creare prebende, posti, e che funziona solo ad uno scopo finale che non è quello dell’amministrare la caccia in se stessa ma è quello che dici tu, non possa venir estirpato da nessun bradisismo, proprio perchè è stata una creazione pensata appositamente dagli enti locali e dalla politica allo scopo di sorreggere i partiti.Dovrebbero andare tutti a casa e si dovrebbe ricominciare da ”una piazza pulita”,OCCORREREBBE UN TERREMOTO ma questo non avviene perchè la gente ormai è abituata a chinare il capo, a non vedere quello che sta oltre il proprio orticello,(parlo degli elettori) e se si spostano da un partito all’altro è la stessa cosa, nulla cambia.E’ IL SISTEMA CHE E’ STRUTTURATO E COSTRUITO COSI’ PER DARE TALI RISULTATI, DOVE SONO PREVISTI ALLA FINE PERFINO GLI INCIDENTI DI PERCORSO come questo del quale si sta parlando e che certamente dovrà essere chiarito, ma la sostanza è POLITICA , lo capiscono anche le pietre ! Quando sei immerso in una struttura la cultura o le condizioni in cui ti sei trovato e per le quali hai accettato di farne parte è quella di non cambiare, dicendo che si può migliorare, ma anche come nelle cose più grosse ormai si sa che è un modus ragionandi che tende a validare il sistema anche se questo lo si riconosca irrazionale, ed è chiaro che su questo terreno non si cambia, perchè cambiare vorrebbe dire rinunciare alle prebende,ai posti, ai soldi che ne derivano.I grandi imperi del passato ed il loro crollo non c’insegnano nulla ? Crollano quando la misura è colma e si forma nella gente una schiera che diventa maggioritaria e che riesce a levare di mezzo le strutture che hanno prodotto lo sfascio.Si produce violenza sempre, ma la violenza è nel meccanismo che porta e che produce questo divenire, e moltissimi, senz’altro i più ne sono subalterni a tale stato.Soprattutto in molte fasi come questa che vediamo nell’Italia dove coloro che erano progressisti o si spacciavano per tali sono coloro che diventano da una parte il capro espiatorio del sistema appositamente così creato oppure furbetti che cercano di approfittarne. In quest’ultimo caso le vicende degli ultimi scandali insegnano, ed in molti casi in Toscana ed Umbria non è che abbiano governato i berlusconiani. Perugia da quando sono nato io era a connotazione di un preciso colore: il rosso.Adesso per non dire da molti anni, il rosso, anzi il ”rosè” è diventato la carta velina che avvolge codesto partito ma l’anima è bianca passando per un multicolore, fra correnti,direzioni diverse,dove spuntano galoppini di ogni risma che reclamano alla fine prebende in nome della governabilità che non c’è più.. Ed allora per me sono loro a non essere più di sinistra, non il concetto o l’etica di sinistra a non essere rispettata.Qualcuno(Grillo) l’ha chiamata con un nome parlando di Siena e delle vicende MPS ” la peste rossa” …ed alla fine come dargli torto ? Ecco perchè PD e Mov.5 Stelle sono l’uno contro l’altro. L’hanno bollata come ”l’ultima speranza” quella di Renzi, spero di avere tempo per rendermene conto, ma più vado avanti e più mi sembra che il tempo non lavori per lui.ma se c’è una colpa, quella non è di uno come Renzi e di come sia costituito, la colpa originaria che se non si rimuove, nulla può cambiare e che porta tutti alla situazione della Grecia od anche peggiore, è negli Italiani e nella loro cultura.Certi strateghi del PD dicono che come la pensa il partito la pensa l’80% degli italiani.Probabilmente è vero, ma il male -se c’è- è proprio quello.Le altre nazioni europee non hanno un popolo dietro che la pensa in tal modo.Amministrare un popolo siffatto è quasi impossibile perchè è un popolo individualista, che spera di mantenere la propria fetta di orticello e che è immerso in un sistema creato apposta perchè non governi un popolo ma governino le classi che si sono appropriate del potere e che gestiscono il popolo e gli danno in mente con i media la parvenza della democrazia che è diventata sempre più una parola vuota, anche se la celebrano ad ogni angolo.Uno Stato dove vige il ” si salvi chi può”. Non c’è lo Stato dietro, c’è solo il possesso del denaro che può fino ad un certo punto garantire la sopravvivenza.Questa è la vera povertà dell’Italia, ma come ho detto molte altre volte, la spiegazioen del perchè è così, esiste e non è evanescente.
Ale’ un altro……………………..ma a quale fazione appartiene????
Alla medesima fazione di coloro che sono sempre stati allineati e coperti, e sempre all’ombra di querce, rami e cespugli vari: un sottobosco molto affollato…