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Sottoscrivo tutte le parole del compagno Frastornante
Era scontato Lanzani che non avrebbero fatto prigionieri e che avrebbero stretto le cinghie sul versante della democrazia interna, per cui tale condizione è solo un annuncio,uno spot,di un partito ormai liquefatto dove non esiste base e non esiste dibattito interno e così quando si manifestano tali differenze ci si attende il diktat che non tarda ad arrivare.E’ nelle cose che sia in tal modo.Lo possono fare e si sentono forti di avere tale posizione perchè quel ”popolo” che gli ha dato i voti è un popolo ormai muto e loro se ne avvalgono di tale afasia. La Democrazia Cristiana il cui popolo era ugualmente muto,e sempre così è stato proprio per condizione e formazione culturale,ricordiamoci bene che di fronte a tali discrasie interne diceva che sapeva trovare le sintesi e gli equilibri, ed è andata avanti per 60 anni su tale terreno, temporeggiando, concedendo, togliendo, a seconda degli equilibri che si manifestavano per farla regnare ed ha regnato per più di 60 anni e diciamolo pure alla fine che forse era anche un po’ più intelligente e guidata da altri uomini di ben diverso spessore di questi .Questi di adesso hanno bisogno di tali espressioni per vendere il loro fumo : eh si, proprio un segnaccio…..distrutta la sedicente sinistra dicono di governare e nello stesso tempo ricevono l’appoggio politico e le speranze di quel centro destra che spesso nel passato votava sulla linea di confine DC-Alleanza Nazionale(ex MSI).Non c’è che dire, si è formato un bel nuovo partito, un nuovo capo,dei nuovi condottieri nelle regioni, nelle provincie e nei comuni, mentre il popolo è sempre lo stesso, con le caratteristiche che ha sempre avuto.
Della serie ognuno ha il governo e i partiti che si merita. E’ questo che vuoi dire, Carlo? E allora che facciamo, ci chiudiamo tutti in casa a fare il solitario via internet? a giocare con facebook? Certo, mi dirai, non è che all’orizzonte si vedano molte alternative. Anzi, nemmeno una. All’orizzonte… Ma il fuoco, spesso, cova sotto la cenere e anche sotto le macerie… Di macerie e di ceneri ce ne sono tante in giro…
Già Marco, di macerie ce ne sono tante in giro ma la maceria principale è quella di come è ridotto il popolo italiano, prima di tutto culturalmente poi subito dopo economicamente.La storia non l’ho inventata io, sono i fatti che dicono questo.Ed allora credo che da questo venga fuori la domanda lecita e plausibile non di mettersi ironicamente come dici tu a fare il solitario via internet od a chattare su facebook,ma ad osservare che dal momento che i tempi sono cambiati e chi li ha fatti cambiare non sono le classi subalterne(quelle i tempi li hanno solo subìti ) ma esiste la responsabilità di come sono stati difesi gli interessi è tale responsabilità è innazitutto delle dirigenze e poi via via scendendo verso il basso fino ad arrivare alla gente comune.Un piccolo e banale esempio: trent’anni fa con un operaio ci potevi parlare di tutto, dico di tutto, di economia, di scienza, di politica.Ti sembrano uguali a quelli di trent’anni fa gli operai di oggi ? Sono più padroni oggi del proprio futuro oppure lo erano 30 anni or sono? Dico questo perchè credo che si possa addebitare alla funzione politica di un partito di sinistra o che si considera tale, l’abbandono della strategia politica ed il peroramento degli interessi delle classi che rappresentava.Oggi quelle classi sono ancor più depauperate, penetrate e spezzettate da un disorientamento la cui responsabilità è innanzitutto dei dirigenti e poi via via scendendo verso il basso anche dei militanti e di coloro che lo sostengono con i voti, che ricattati economicamente e culturalmente danno il loro consenso a milioni perchè ritengono in buona fede che il sistema possa essere dalla loro parte.E così si comportano.Qualche settimana fa al comune amico Battilana detti una risposta enumerando dei principi.Il primo e forse il più stigmatizzante e coinvolgente era quello che in genere ” ogni uomo pensa a seconda del modo in cui si procura da vivere”. Questo limite non mi sembra affatto superato osservando gli avvenimenti del mondo intorno a noi.Ebbene, tu dici che il fuoco spesso covi sotto le ceneri, spesso è così, ma oggi si tende a far si che quel fuoco che cova sotto le ceneri venga in ogni momento tenuto a bada da chi ci versa l’acqua, e quel versare dell’acqua viene fatto da chi non ha interesse che le cose cambino perchè ipocritamente spesso pensa che il benessere delle persone e l’elevazione sociale questo sistema comunque la possa garantire a tutti.Solo che viene smentito dai fatti, ma continua a versare l’acqua.Ecco come è cambiato il mondo.Ne vuoi un altro banalissimo esempio di come la gente sia cambiata sia nei pensieri sia nei comportamenti indivuiduali e sociali ? Più banale di questo non si può : l’altra sera guardando la partita dell’Italia ho visto persone adulte e parecchie anche di mezz’età col viso pitturato tricolore saltare a piè pari sulle gradinate facendo tifo.Cosa normale dirai tu.Ma dimmi te:ma tu hai visto mai il tuo babbo fare una cosa del genere ? Io credo di no, ma per cultura, ma per etica, ma per condizione e per educazione.Chiediti cosa possano insegnare ai loro figli quei genitori e come crescano i figli.Allora,ti domando, chi è l’amministratore del condominio di tutto questo , il direttore del pastificio ? La risposta è che se il direttore del pastificio è questo, gli operai non possono venire diversi.Ti parrà un pensiero arcaico, un modo di essere che non tiene conto della globalità dei comportamenti del mondo moderno e globalizzato, ma a me pare che attraverso quei comportamenti(ho fatto l’esempio di quelli ma ce ne sono anche ben altri più ”sostanziosi”) passi l’accettazione progressiva di un mondo creato appositamente perchè pochi si becchino la maggioranza della torta e che ormai la funzione dei partiti .soprattutto di quelli sedicenti di sinistra, sia quella del dottore che segni le medicine perchè la patologia del paziente si manifesti gradatamente, fino a spedirlo al cimitero con buona pace di tutti che si dovrebbero ribellare a tale stato di cose, ma che non lo fanno, e non facendolo lo subiscono. Scusa lo sfogo.