DOPO LA CAMPANIA I RIFIUTI TOSSICI FINISCONO IN TOSCANA, LO DICE IL PROCURATORE ANTIMAFIA

MA LA COSA ERA GIA’ NOTA. ED E’ STRANO IL SILENZIO SUL’INQUINAMENTO DA NICHEL DELLA FALDA A SUD DI CHIUSI…
Non c’è solo la terra dei fuochi. Ovvero quel’area della Campania in cui sono stati sotterrate tonnellate e tonnellate di rifiuti tossici e che ora è una valle della morte. Proprio dalla Campania arriva la conferma che «dopo aver smaltito al Sud per vent’anni i rifiuti tossici prodotti al Nord, ora la camorra napoletana sta portando i rifiuti campani altrove, in primis in Toscana ma anche in Paesi come la Romania e la Cina». Lo ha detto senza mezzi termini il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti al forum per la difesa della natura che si è tenuto a Napoli la scorsa settimana.
Capito? Due cose dice il Procuratore antimafia: 1) che i rifiuti vengono dalle fabbriche del Nord, 2) che dopo la Campania, adesso finiscono soprattutto in Toscana.
Purtroppo però non è una novità. La cosa era già nota. E noi su primapagina ne avevamo già abbondantemente parlato. Quando una certa quantità di rifiuti speciali e pericolosi fu rinvenuta durante i lavori di raddoppio, sotto la massicciata stradale della Siena-Bettolle, per esempio.
Sempre su Primapagina nei primi anni 2000 pubblicammo un servizio in cui si adombrava il sospetto che dei rifiuti speciali fossero stati “interrati” nella cava in cui si sta costruendo (si fa per dire) il nuovo stadio di Chiusi.
Il sospetto derivava da segnalazioni ricevute da alcuni cittadini che avevano notato un insolito transito di automezzi nelle ore notturne. E anche da un verbale della polizia municipale. Il sindaco di allora, Ceccobao, si affrettò ad accusare la stampa, cioè primapagina di fare allarmismo e dire cose senza alcun fondamento. Anzi usò il termine “false”.
E il tutto finì con una multa di 8.000 euro al gestore della cava, per smaltimento irregolare e non autorizzato di inerti. Qualcosa insomma era successo in quella cava. L’Arpat Toscana e il NOE (Nucleo Operativo Ecologico) dei Carabinieri competente per territorio, interpellati in proposito ammisero che in Italia moltissime cave erano sistematicamente usate per occultarvi rifiuti speciali e tossici. E che la Toscana non faceva certo eccezione. Può darsi che nella cava di Pania a Chiusi, non sia mai stato interrato alcunché, e ce lo auguriamo, però le dichiarazioni di Arpat e Noe lasciavano intendere, allora come adesso, che potrebbe essere anche il contrario. Visto che interrare rifiuti nelle cave era ed è prassi diffusa e consolidata.
Ora è giusto scandalizzarsi, indignarsi e protestare (come fanno i cittadini della terra dei fuochi), è giusto preoccuparsi e indignarsi per il fatto che anche la Toscana stia diventando ricettacolo dei traffici illeciti di rifiuti gestiti per lo più dalla Camorra e altre organizzazioni criminali (anche questo dice il Procuratore antimafia Roberti).
Ma è strano che nessuno si allarmi per l’inquinamento da nichel della falda acquifera a valle del depuratore di Bioecologia presso l’ex centro carni di Chiusi. Inquinamento peraltro certificato dalla stressa Arpat e del quale primapagina ha dato ampiamente notizia.
Gli articoli sulla questione sono stati letti da migliaia di persone (sia sul sito che su facebook), ma non si sono registrate reazioni. Come se il problema fosse irrilevante o inesistente. Un quotidiano ne ha parlato, ma senza capire di cosa si stava parlando, tant’è che ha dato risalto al fatto che l’acqua del pubblico acquedotto risultava “sana” e non toccata da quell’inquinamento. Come se l’acquedotto di Chiusi c’entrasse qualcosa con il depuratore di Bioecologia che è un impianto che tratta e smaltisce solo rifiuti organici e liquami ed è a diversi chilometri a valle dell’acquedotto.
Da cosa derivi la contaminazione della falda da nichel, non è chiaro. Non è detto che la causa sia da ricercarsi nel depuratore in questione, anche se è stata rilevata durante controlli a quel’impianto. Nell’area delle Biffe ci sono aziende che trattano nichel per le loro lavorazioni? Crediamo sia il caso di andare a verificare. Il sindaco ha detto che lo farà. Noi gli chiediamo di sbrigarsi. Un anno fa circa pubblicammo una serie di servizi sull’allarme della popolazione per l’aumento di malattie rare e tumori, proprio nell’area delle Biffe a Chiusi Scalo e a Ponticelli (il primo paese a valle del depuratore).
Ora, non è detto che ci sia una connessione tra la contaminazione della falda e l’aumento di tumori e malattie. Ma tutte e due le cose sussistono e stupisce che non solo la politica, ma anche la gente comune alzi le spalle e faccia finta di niente.
ECCOCI!
Potevamo farci mancare qualcosa?
Cerchiamo di tenere gli occhi bene aperti!!! http://t.co/a2Aaalrb6Y
Sarà meglio non fare i vaghi e accertarsi che non ci sia alcun pericolo. Me lo auguro ma vorrei avere la certezza…
Domanda ad Elda Cannarsa: tu dici di augurartelo e condivido anch’io il tuo augurio, ma secondo te la Mafia è solo quella che interra i rifiuti ? Oppure pensi che se la Mafia produca tutto questo lo possa produrre perchè dall’altra parte esista anche un altra condizione che faccia sì che quei rifiuti vengano interrati? La risposta credo che sia nelle cose. O no ? Proviamo a vedere la cosa da un altro punto di vista che non sia solo quello del mafioso con a coppola e la lupara.Allora forse si vedrà che dall’altra parte esiste anche un altra categoria di persone che per
dedizione al loro esclusivo interesse, al loro reddito, alla loro scalata sociale che porta logicamente al possesso del denaro(perchè poi lì si arriva) non esitano un momento a frure dele cariche, delle poltrone, del potere decisionale, spesso delegando anche ad altri sotto di loro la mera esecuzione amministrativa dell’atto e del fine delinquenziale.Al punto in cui siamo nell’Italia oderna è sempre più difficile saper distinguere quale sia la zona dove inizia l’atto e dove finsca la sua concretizzazione. In pratica delinquenza e politica vanno di pari passo,anche se non tutti per fortuna sono collusi.Ma la cosa ancora più importante di tutto questo è l’assuefazione a questo dei cittadini, per i quali il punto di saturazione sembra non raggiungersi mai.E’ li la modalità ed il perchè il male diventa irreversibile e conquista tutto e tutti.I media e la loro manipolazione interessata politicamente su questo hanno la loro grande e forse primaria responsabilità.Tempo fa vidi una maglietta indossata da un ragazzo dove era raffigurata la Sicilia con sopra una croce cassante il disegno dell’isola che accanto al disegno dell’Italia raffigurata vicino, esprimeva un concetto chiaro ed intellegibile a tutti scritto in inglese: ”Mafia is everywhere”…in questo senso il tuo
augurio per pur positivo e buono possa essere ritengo che resti una pia illusione.
è possibile che resti un’illusione ma l’idea della rassegnazione non mi convince. Piccolissimamente, credo si debba continuare a denunciare. E no, purtroppo non credo che la mafia sia solo coinvolta nel business dei rifiuti. Vengo dalla città di Gomorra, dalle terre che la camorra ha contribuito a distruggere con il beneplacito delle istituzioni, dalla città che dedicato una piazza con al centro una bellissima magnolia a Falcone e Borsellino. La stessa città dove un commissario di polizia consigliò a mia madre che voleva denunciare (e riconoscere) l’uomo che le era entrato in casa, costringendola con un coltello a mettere in una valigia quello che stava rubando, di non farlo il riconoscimento. Perchè aveva una figlia piccola. Per questo e molto altro, lotterò sempre e comunque perchè la mia non resti solo un’illusione:)
e così si deve fare, ognuno nel suo piccolo…
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…e magari indagare sull’Amiata? Andare a fondo sulla utilizzazione della vecchia Miniera per lo stoccaggio di tonnellate di materiale….
“Vedere per credere”
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[…] lanciato qualche mese fa dal Procuratore Generale Antimafia Roberti (pubblicato anche da Primapagina) sul dirottamento verso la Toscana dei traffici delle ecomafie trova ogni giorno dei riscontri […]
[…] 13/02/2013 – www.primapaginachiusi.it […]