CONGRESSO PD, IL DEPUTATO VERINI: “IL PARTITO E’ MALATO E DEVE CHIEDERE SCUSA AGLI ELETTORI!”

PERUGIA – “Credo che il Pd debba chiedere scusa agli umbri e agli elettori per lo squallido spettacolo offerto in queste settimane e in queste ore da questo regolamento di conti chiamato congresso. Sono stato e sono alla larga da queste pratiche correntizie e anzi, mi ero appellato affinché venissero combattute. Evidentemente, se questo andazzo continua così, la malattia di cui soffre il Partito Democratico è ad uno stadio avanzatissimo. Speriamo che si salvi, perché l’Umbria non merita queste pratiche e ha bisogno di una politica di ben altro profilo”. Lo ha detto il deputato Pd Walter Verini durante il convulso congresso del Partito Democratico . Parole amare e durissime. E Verini – chi lo conosce lo sa – non è certo un tipo dall’invettiva facile. E’ al contrario un politico molto pacato, moderato e misurato nei toni. Stile veltroniano. Evidentemente se invita il Pd a chiedere scusa e parla di “malattia ad uno stato avanzatissimo” del partito, vuol proprio dire che deve aver visto e sentito al congresso cose che noi umani non possiamo neanche immaginare. E deve aver ritenuto la misura ormai colma. Noi di Primapagina conosciamo bene Walter Verini, dai tempi in cui a Città di Castello si presentò alle elezioni comunali, pur essendo anch’egli del Pds, con una lista alternativa al candidato del Pds… In seguito ha partecipato spesso ad iniziative del nostro giornale come il Forum Cronache Italiane, il 18 maggio scorso intervenne a Moiano al termine dello spettacolo Bianco Rosso e Nero… In tutte le occasioni ha sempre tentato di far ragionare la platea, di proporre le sue argomentazioni con serenità e spirito unitario, secondo una logica di confronto serrato, ma sereno. Stavolta no. Stavolta ha proprio sbottato. Certo le diatribe congressuali e altre vicende (dall’arresto dell’ex governatrice Lorenzetti per l’inchiesta sulla Tav fiorentina, alle polemiche per un presunto abuso edilizio del presidente della Provincia, ad altre inchieste come quella che ha visto coinvolto il ternano Brega) hanno messo a dura prova il “sistema Umbria” che adesso comincia ad essere “indagato” anche sui libri. E così anche il pacato e riflessivo Verini ha messo da parte i toni soft e ha sparato la sua raffica. Se lo dice lui che del Pd è uno degli “ideologhi” della prima ora significa che la la frittata il Pd l’ha fatta grossa. E non solo in Umbria.
Personalmente per quanto possa pesare la mia opinione (quindi nessun peso, ma è solo un modo di pensare ) non sono d’accordo con la parte assunta da Verini in questo frangente di cui il Post parla.Proprio perchè Verini è uomo della vecchia guardia che guarda caso adesso si sveglia e si ribella al marciume,dicendo ai miltanti che il partito debba loro le scuse per le squallide vicende di cui è stato protagonista(ma non credo siano solo le tessere…c’è molto altro di più ). Domanda che viene logica: ma il Sig.Verini dov ‘era fino a 20 gg fa ?Nelle nuvole ? Io non credo che fosse nelle nuvole e siccome è persona di raffinata conoscenza dei gangli della politica umbra e nazionale vista la sua collocazione nella fascia dei Veltroniani (anche qui c’è un abuso di termini e veramente non se ne può più di usare questi come Veltroniani, Renziani, D’Alemiani, Cuperliani ecc che i media e gli stessi partiti ci propinano ) tutta questa accorata confessione mi appare come una doverosa recita di fronte al morto che-si badi bene- è morto perchè ha peccato e peccato di uno di quei mali che piacevano tanto alla ex Democrazia Cristiana che nei riguardi del PD è molto più vicina ai veltroniani che ad altri.Che forse non lo sapeva Verini che l’Umbria era perneata da tali malanni ? Adesso dovrebbe essere il partito a fare mea culpa verso gli elettori ed cospargersi il capo di cenere ? Ma via…..Almeno un po’ di scuse vanno bene ma che siano credibili questo sì.E’ il minimo. Diversamente si dovrebbe sospettare che in un momento simile dove tutto l’establishment rischia la rottamazione Renziana,se si riesca in una fase come questa a salire sul carro del vincitore si mettono le radici a mollo perchè germoglino e riperpetuino le stesse discrasie che affliggono oggi il PD, che poi hanno tanto in comune-chissà perchè-con quelle che devastsano l’Umbria. Credo che a Verini se si continua di quest’andazzo toccherà spiegarglielo perchè le stesse dell’Umbria derivino da quelle del suo partito.Chissà le menti che l’hanno partorito a tavolino come si possano sentire.Sono sensazioni che nonostante tutto i politici di rango avvertono ma che si guardano bene da esprimerle fino in fondo, fino alle conclusioni.Lo sò, è amara la questione, ma come recitava una trasmissione televisiva negli anni ’60 ” non è mai troppo tardi” e facendo la” gatta morta ed i sorpresi e gli incazzati” si rischia di ripetere tutto quello che oggi si riconosce come negativo.Per la semplice ragione che ci si rifiuta ancor oggi di riconoscere che quelle idee venute fuori a tavolino,non erano altro solo che pessime idee ed allora non solo cospargersi il capo di cenere di fronte ad una realtà delle centinaia di migliaia di famiglie sul lastrico e senza lavoro, ma la cenere occorrerebbe mangiarla, deglutirla e capire che tutti possiamo sbagliare nei giudizi e nei comportamenti,ma la responsabilità maggiore attiene a chi guida certi processi. Negli anni ’60 in Cina andavano a dissodare la terra e ritornavano a casa quando avevano capito.Purtroppo credo che ci sia bisogno di ritornare a quegli anni dato che la lezione sembra che non basti,come non basta oggi avere il senso di rigurgito, perchè secondo me ”suona male”….
Resto dell’idea che chiunque si renda conto e dica la sua sullo sfascio che il Pd ha provocato a sinistra è sempre benvenuto. Meno i casi di personaggi assolutamente in malafede che in precedenza hanno fatto e teorizzato il contrario di ciò che dicono adesso (e magari lo dicono solo perché qualcuno li ha fatti fuori).
Il mio articolo non contiene una forma di risentimento verso Verini,anzi non ho difficoltà a riconoscere nel suo percorso politico un comportamento più”soft” di altri, di non essere incline allo sbottamento, ma mi sono sentito di scriverlo per una constatazione di fatto,come una constatazione dei fatti concreti che nel tempo si sono prodotti ,come ebbi a scrivere quello di risposta a quanto affermato dalla Sig.ra Pugnalini quando comunicò di schierarsi con Cuperlo.Sono d’accordo con quanto hai risposto tu Marco che occorra essere critici verso il PD perchè si è solo cibato di antiberlusconismo in questi ultimi 20 anni facendo perdere di vista le cose che dovevano essere fatte e che invece non si facevano.Ma la responsabilità di questo attiene a tutta la classe dirigente di quel partito non certamente a quella del PDL. Il PDL ha fatto la sua battaglia giusta o meno che possa essere,ma la risposta di una sinistra alla maggior parte delle situazioni in cui si è trovata l’Italia ha messo a nudo che di sinistra in quel partito c’è rimasto solo il nome e null’altro. Ed allora di tutto questo i vertici politici non possono fare i sorpresi perchè la cosa sa di strumentale, ed oggi sono tempi che non se ne può fare a meno di dire semprepiù pane al pane e vino al vino.I trasversalismi tanto presenti in quel partito sono indice che di fronte alle questioni importanti che deve affrontare l’Italia e chi la governa, spesso significano un ”cambio di genia”.E gli elementi transgenici- almeno a me uomo della strada- sono sempre apparsi con quell’aureola di ”sagrestia” ma non solo questa.Codesta, con la sinistra non ha nulla a che vedere.Quelli hanno una loro collocazione da un altra parte.Salgano pure sul carro del vincitore di Renzi, rispetto le loro idee ma non le condivido,perchè ho la presunzione di sapere che la lotta che esiste per l’egemonia dentro un tale partito rispecchia una strategia ben precisa,anche se chiaramente durante il percorso si possono verificare dissensi alla Verini e constatazioni che lui stesso riporta.Ecco perchè ho detto .”..ma Verini dov ‘era ? ..solo ora tutto questo?”.,Ricordiamoci che esiste sempre il detto ”tardi cantasti merlo….” perchè anche l’uomo della strada con media istruzione è all’altezza di vedere oggi e di saper leggere quello che avviene e perchè avvenga.La prima cosa che insegna l’etica di sinistra è quella di avere uno spirito critico che credo sia bene mantenere,visti i tempi.Tutto l’altro lasciamolo agli ”asfaltatori”.Credo in conclusione che sia tempo di una nuova sinistra, un partito di MASSA e non pezzetti alla SEL o altra roba che ad ogni elezione si prospetta davanti l’elettore.Le fusioni a freddo fatte a tavolino portano a quello che oggi vediamo.Allo sprofondamen- to dell’Italia mentre un ceto politico tenta di salire sul carro del vincitore,anche nella D’Alemiana Umbria per- si sà a questo punto dell’involuzione-per quali ragioni che per intuirle non c’è bisogno della laurea.Si ritorna sempre lì: la salvezza individuale mentre dietro menti più raffinate si fregano le mano perchè la loro spinta è andata a buon fine:” sic transit gloria mundi”…