INCONTRI SPIACEVOLI SUL SENTIERO DELLA BONIFICA: “MADONNA QUANTE NUTRIE!”

CHIUSI – Immaginiamo che il telefono della polizia municipale o di qualche ufficio comunale sia diventato rovente, oggi. Perché in redazione sono giunte ben 4 telefonate e un messaggio via facebook per segnalare “presenze inquietanti” lungo il sentiero della bonifica. Le persone che hanno telefonato, tutte donne, stavano facendo la loro tranquilla corsetta o pedalata per il suddetto sentiero quando si son trovate davanti, “prima una poi, due, poi 4 nutrie grosse come cani”…
E non è che le graziose bestiole quando hanno sentito la presenza degli umani se ne sono scappate. No, sono rimaste lì, in mezzo al viottolo, mostrandosi per nulla impaurite. Si sono certamente allarmate di più le signore che non hanno potuto fare a meno di notare come se il sentiero è abbastanza pulito e percorribile (grazie anche al passaggio sabato scorso di un gruppo di “Amici della Bicicletta” che si dirigeva a Firenze per i Mondiali di ciclismo), gli argini del Montelungo e le scarpate sono piene di erbacce, canne, rovi. Cosa favorisce certamente la presenza di animali.
Le nutrie si sa sono considerate specie “danniva”, anche per il fatto che costruiscono gallerie che rendono gli argini friabili e deboli in caso di forti piogge o piene dei torrenti, causando rotture e inondazioni…
Probabilmente le nutrie sono ormai abituate al passaggio di persone lungo il sentiero, visto l’alto numero di frequentatori della pista ciclabile-pedonale che da Chiusi Scalo porta al lago e da lì prosegue per il lago di Montepulciano e il Canale Maestro della Chiana, fino ad arrivare ad Arezzo. Non hanno mai “attaccato” o morso nessuno. Ma trovarsi tra i piedi un animale dalle sembianze di topo, ma più grosso del gatto di casa non è proprio un incontro piacevole.
Tutte e 4 le signore che hanno telefonato, più l’altra persona (un ciclista) che ha mandato il messaggio via facebook ci hanno chiesto di sollecitare – a mezzo stampa – un’opera di disinfestazione e ripulitura degli argini, del letto del canale e delle scarpate, in modo che gli animali possano andare altrove a “pascolare”. Senza per questo auspicare un’azione bellica, per la distruzione di massa delle nutrie.
E noi, fedeli alla linea che il lettore ha sempre ragione giriamo i messaggi a chi di dovere.
Frequento da anni il sentiero, anche quando quelle strade non erano ancora un sentiero “ufficiale”, credo che l’unica manutenzione di cui abbiano bisogno sia il taglio dell’erba e il mantenimento scorrevole del fondo stradale, che forse a seguito delle troppe eccezioni nel consentire il transito di mezzi, in certi tratti non è più quello di due o tre anni fa, in particolare dopo il km 35 procedendo in direzione di Arezzo.
Per quanto riguarda le nutrie, è vero che sono presenti in numero abbastanza elevato nel nostro territorio, fondamentalmente per le loro capacità riproduttive e l’assenza di veri e propri predatori che possano attaccarle. E’ altrettanto vero però che madre natura da milioni di anni sa come comportarsi e non ha mai fatto danni, se una specie in certi periodi risulta più numerosa verrà il momento che eventi come possono essere delle epidemie infettive ne ridurranno il numero. Ciò che temo di più sono gli interventi dell’uomo che in varie forme e misure sono causa del disastro ambientale che ogni giorno è sotto i nostri occhi (la Costa Concordia non era guidata da una nutria o da una volpe, altra specie ritenuta in sovrabbondanza e per la quale nei mesi scorsi la provincia di Siena aveva previsto una mattanza, così come non era un animale a dirigere la centrale di Chernobil o di Fukushima, e si potrebbe continuare per molto nell’elenco). Si tenga presente inoltre l’assoluta innocuità degli animali in questione, se si ha paura di incontrare una nutria si può sempre ripiegare in una passeggiata al centro dello Scalo, almeno ci sono le vetrine.
…la nutria è un animale che volendo o no fa parte dell’ambiente; ora si vorrebbe sterminarle perchè non si sopporta di incontrale nelle escursioni dentro al loro stesso luogo dove vivono che sono la campagna ed i fossi ? Mi sembra di essere in presenza di quel ceto di persone che a Firenze scrivono alla Nazione perchè i cani la fanno nei marciapiedi……Anche da queste piccole cose secondo me si può percepire come sia la volontà dell’uomo e del suo mondo organizzato da lui stesso e solo per lui.Nell’equilibrio naturale negli ultimi 200 anni si è immessa una forza che ha trattato tale equilibrio nel peggiore dei modi. Questa forza ha un nome: l’uomo !
Per Carlo e Luca: Nessuno ha chiesto di sterminare le nutrie. Se mai i lettori o lettrici che hanno segnalato gli “spiacevoli incontri” hanno sollecitato la pulizia delle scarpate, del letto del canale e degli argini, che tra l’altro le nutrie non solo popolano, ma mettono a rischio con le loro gallerie. La pulizia terrebbe probabilmente le nutrie lontane dal sentiero. Loro potrebbero pascolare altrove, i cicloturisti e podisti potrebbero fare la loro attività senza il timore di fare incontri spiacevoli. Il sentiero della Bonifica è praticato da adulti e anche da molte donne e bambini. A loro le nutrie possono anche far paura. Che poi l’uomo si sia dimostrato come specie più “dannivo” delle nutrie (che comunque lo sono) è un fatto appurato. Che però non sposta il problema. Perché chi cammina, corre, pedala sul Sentiero della Bonifica non è necessariamente un rambo che sa come muoversi nella jungla, né uno sportivo robusto e conoscitore del territorio, ma molto spesso si tratta di casalinghe, impiegati, pensionati che cercano solo di smaltire la pancetta…