STAZIONE IN LINEA, OSPEDALI, SCANDALI E INCOMPIUTE… PERCHE’ LA POLITICA E’ SEMPRE CONTROMANO RISPETTO AI CITTADINI?

Siamo davvero uno strano paese. Basta scorrere, senza neanche troppa attenzione, le notizie di questo sito per avere chiara la percezione di una discrasia tra i problemi che la gente avverte e quelli che invece catalizzano l’attenzione dei politici e delle istituzioni. A livello locale come a livello nazionale. La periferia non fa eccezione.
Facciamo qualche esempio: si discute molto tra sindaci, assessori, dirigenti di partito sul progetto di una stazione in linea per l’alta velocità da realizzarsi tra Chiusi e Arezzo, che però sia anche la porta dell’alta velocità per l’Umbria. La proposta è stata lanciata dai sue assessori regionali Ceccarelli per la Toscana e Rometti per l’Umbria (per la verità l’aveva già lanciata Ceccobao quando era solo sindaco di Chiusi e allora tutti si misero a ridere). Poi sono intervenuti tutti: il sindaco di Chiusi, quello di Siena, l’assessore senese Maggi e quello alla Provincia Macchietti, poi l’Unione dei Comuni della Valdichiana, tutti per l’opzione Montallese. Il dirigente Pd Paolucci (ex sindaco di Sarteano) che invece preferirebbe Farneta, più baricentrica e più collegata. Infine il sindaco di Perugia, quelli di Panicale e Città della Pieve, il segretario regionale umbro della Cgil e quello della Uil che spingono per ubicarla a Ponticelli che sarebbe Umbria a tutti gli effetti. Solo la Primavera di Chiusi, a livello politico-istituzionale si è detta contraria. Onore al merito. Ma come è oto una rondine non fa primavera. Il coro canta tutt’altra aria.
Ora, mentre loro parlano della stazione in linea, i pendolari e gli studenti lamentano ogni giorno disagi, tagli, treni soppressi, biglietti sempre più cari… Alcuni comitati insorgono per per chiedere manutenzione sulle strade ridotte a colabrodo (strade importanti come la E45, la Sr71, la 75 bis del Trasimeno, o la 326 e la 146 in Valdichiana dove ci sono frane che da mesi non si riescono a riparare… Gli stessi carrozzieri dicono che sono in aumento le rotture dei vetri delle auto proprio a causa delle strade sconnesse. E con le strade in queste condizioni, con il trasporto pubblico locale che fa acqua da tutte le parti e non garantisce più l servizio minimo, si può pensare ad una stazione in linea che servirebbe a poche persone, avrebbe costi alti di costruzione e dovrebbe essere quantomeno servita (ovunque fosse ubicata) di strade decenti di collegamento? E chi le farebbe le strade se non ci sono i soldi nemmeno per riparare frane e buche?
Perché per esempio tutti pensano alla stazione in linea per intercettare l’alta velocità e non si è mai voluta prendere seriamente in considerazione la proposta di un potenziamento della linea Chiusi-Siena (almeno nel tratto Sinalunga-Chiusi) stile metropolitana di superficie per garantire un collegamento veloce, a basso costo e basso impatto, da e per l’ospedale di Nottola attraverso la stazione di Montepulciano e un bus navetta? E’ più “moderna” e “Innovativa” la stazione in linea?
Non solo. Nella zona sono più d’una le opere pubbliche faraoniche rimaste incompiute e che al momento attuale costituiscono veri e propri scandali. Abbiamo tutti presente la fine che ha fatto il Centro Carni di Chiusi, che adesso è nella disponibilità del Comune, ma è un ammasso di capannoni, e ferraglia inutilizzato e inutilizzabile così com’è. Ci si potrebbe fare un parco fotovoltaico, per esempio. Ma l’ipotesi non è in agenda. C’è lo stadio di cui esiste solo la tribuna, ma costerà alla collettività chiusina 2 milioni e 700 mila euro. Il mutuo andrà pagato comunque. E c’è il Centro Merci costato altrettanto (2 milioni e 685 mila euro, per l’esattezza) ma non esiste. Eppure nessuno si indigna, anzi con questi esempi sotto gli occhi, si pensa alla stazione in linea…
Altro esempio: gli ospedali. Nel Trasimeno i sindacati sono sul piede di guerra perché le promesse (dopo l’abbandono del progetto ospedale unico) non sono state mantenute e il servizio si impoverisce di giorno in giorno. In Valdichiana si scopre – sulla base di un’indagine ufficiale che l’ospedale di Nottola presenta alcune criticità, tanto da essere classificato tra i peggiori d’Italia per la mortalità post infarto e per altre patologie. Il direttore generale della Asl 7 spiega che i dati vanno presi con le molle e che Nottola risulta a norma per 21 indicatori su 28 (il problema evidentemente sono gli altri 7). L’assemblea dei sindaci (Società della Salute) interviene a sua volta per dire che Nottola è un’eccellenza e non un ospedale di serie C dove si muore facilmente. Il sindaco di Montepulciano per la verità adombra il sospetto che dietro certi numeri e certe “campagne denigratorie” ci sia la volontà di dimostrare che Nottola va smantellato e alla lunga chiuso. Una sorta di “fuoco amico” coi siluri sparati proprio dalle alte sfere regionali… Interviene anche il deputato Pd Dallai per dire che la “nostra sanità è comunque di qualità”… Vero. Ma nelle stesse ore arriva la notizia che da oggi comincia il trasferimento della farmacia dell’ospedale di Nottola (quella che serve a garantire i farmaci per le cure dei degenti) ad Arezzo. Coi farmaci che arriveranno da lì, cioè da una struttura a 60 km, e non più dai piani interrati dell’ospedale stesso. Analoga operazione è già stata fatta all’ospedale di Campostaggia a Poggibonsi.
Nei commenti pervenuti anche al nostro giornale e su facebook, c’è chi parla della strategia del pollo, che viene “spennato” una penna per volta e chi in questa operazione, come già in altre intravede proprio quel rischio di cui ha parlato il sindaco poliziano Rossi: lo smantellamento progressivo. Il dibattito che è seguito all’indagine shock sembra però solo una dovuta difesa d’ufficio. Nessuno che cerchi di andare al fondo del problema. Magari per verificare se i dati “non nella norma” relativi all’ospedale sian dovuti solo alla funzionalità della struttura o non anche all’incidenza di certe patologie nel territorio. E’ recente l’allarme lanciato proprio da Primapagina a fine 2012, sull’aumento di certi tumori e altre malattie particolari in alcune zone specifiche del territorio… Anche in quel caso la Asl rispose che “il quadro è nella norma”, ma dalla politica e dalle istituzioni non si ebbero segnali di preoccupazione, quando invece la popolazione segnalava una preoccupazione piuttosto forte.
Insomma, una politica quantomeno un po’ strabica. Che guarda sempre dalla parte opposta a quella dove guarda la gente. E la riprova arriva dalle manovre congressuali del Pd. Si possono leggere su questo stesso sito le dichiarazioni di vari esponenti che esprimono il loro orientamento per Renzi, per Cuperlo, per Civati… A parte il fatto che un anno fa, in provincia di Siena per esempio, a sostenere Renzi alle primarie erano due o tre sindaci e ora sono quasi tutti per Matteo (che cosa è cambiato?), ce ne fosse uno che dice che cosa vuol fare. Per la verità lo fanno poco anche Cuperlo, Civati e Renzi. Anche lì la battaglia è tutta su chi rottama chi e su come stoppare l’altro. Si parla molto di “regole” del congresso, di posizionamenti, di appoggi più o meno furbeschi, poco o niente dei problemi reali. E alla fine quando anche i rottami si mettono in fila dietro al piffero del rottamatore, qualche dubbio che non sia una cosa seria viene…
Marco Lorenzoni
E non dimentichiamo il capolavoro Monte dei paschi. La terza banca d’Italia con una solida tradizione secolare distrutta in piochi anni.
Ma credo che ricordate tutte queste malefatte vadano tratte delle conclusioni.
Per quanto mi riguarda penso che questi partiti non sono solo inutili ma addirittura dannosi, quindi non c’è altra soluzione che mandarli a casa non votandoli più.
Chi si ostina a dargli il voto evidentemente o non capisce o gli va bene così.
E se per alcuni c’è interesse (carriere, favori, prebende e ammennicoli vari…), la maggior parte di quelli che ancora li votano lo fanno invece contro i propri interessi.
Purtroppo, come si suol dire, la medicina per i c….. non è ancora stata inventata.
Pare evidente, infatti che non solo le dichiarazioni sono “contromano” rispetto al sentire della gente, ma anche gli interessi…
E’ anche vero però che se un tempo, quanto toccavi il tasto “interessi” molti drizzavano le antenne, adesso anche di fronte a scandali palesi, con sperpero di risorse di tutti sono pochi quelli che si incazzano e si indignano…
Una celebre canzone del bravo Giorgio Gaber,sintetizzerebbe il dibattito dei soliti politicanti locali” un’idea ,un concetto, un’idea….se potessi mangiare un’idea avrei fatto la mia rivoluzione”!