PERUGIA, 43ENNE UCCISO A FUCILATE DA UN VICINO DI CASA

PERUGIA – Ieri sera un uomo di 43 anni è stato ucciso a colpi di fucile alla periferia di Perugia, in frazione Ponte d’Oddi. A sparare è stato un vicino di casa, dalla terrazza. Pare al termine di un diverbio. Lo sparatore ha avvertito lui stesso la polizia, l’ha aspettata e si è fatto trovare con il fucile ancora in mano, senza opporre resistenza. Sembra che l’uomo non potesse detenere l’arma, in quanto aveva precedenti penali. E che l’arma fosse stata modificata. Il fucile aveva infatti la canna mozzata e la matricola abrasa.
Sembra che tra l’uomo che ha sparato e la vittima ci fossero dissapori da tempo.
La tragedia ha lasciato di stucco non solo la frazione di Ponte d’Oddi, ma tutta la città di Perugia. La vittima, Mirko Paggi, era infatti persona piuttosto conosciuta. L’assassino si chiama Antonino Catalano, è originario della Sicilia, ma residente a Perugia da anni.
Un episodio di cronaca nera, come ne avvengono tanti. Ma adesso sono in molti a interrogarsi sulla possibilità che il fatto possa essere una conseguenza della recente norma sulla legittima difesa, della percezione (sbagliata) che di essa hanno molti cittadini, convinti di poter sparare come nel far west. E anche una conseguenza della diffusione delle armi e della facilità con cui chiunque può procurarsele.
L’americanizzazione dell’Italia avanza a passi da gigante, non da adesso. Ma di sicuro, almeno sul versante armi-possibilità di sparare, sta registrando una forte accelerata. Non solo nelle aree tradizionalmente più a rischio e più sottoposte alla pressione della criminalità più o meno organizzata, non solo nelle periferie più degradate delle aree metropolitane, ma anche nelle tranquille periferie di città come Perugia, che sono realtà paesane a tutti gli effetti. Mala tempora currunt. Ma c’è chi soffia sul fuoco. E chi gioca sulle paure e sull’intolleranza. E questi sono i risultati.
Nella foto (City Journal): Carabinieri sul luogo del delitto
Marco,tu stesso hai scritto che l’arma era detenuta illegalmente,la matricola abrasa le canne mozzate,lui pregiudicato. La differenza è che quando uno intende farsi giustizia da solo è un conto,quando uno ” vuole ” la possibilità di difendersi è un’altra cosa.
Se ci fossero più magistrati disposti a far valere le leggi e i malfattori venissero puniti e non rilasciati con un : poverino qualcosa deve fare per tirare avanti,ci penserebbero due volte prima di delinquere. Le persone,sentendosi tutelate ,non si armerebbero per difendersi.
Tempo fa un Romeno scriveva ai suoi amici in Romania : venite in Italia,possiamo fare quello che vogliamo tanto oggi ci arrestano e domani ci lasciano andare !
Se chi è stato al governo fino al 2018 avesse pensato alle cose serie invece che alle stupidaggini,forse oggi la situazione sarebbe differente !
Per gli Italiani si usano certi parametri,per gli stranieri altri ! Un reato commesso da un Italiano è cosa gravissima,per uno straniero ci sono tutte le attenuanti del caso !
Nessuno si dovrebbe armare per difendersi se ci fossero leggi serie e certezze della pena.