GRETA E SIMONE, LA LEZIONE DEI QUINDICENNI

Nelle ultime due, tre settimane abbiamo visto eventi e situazioni che ci hanno fatto capire una cosa. Ci hanno fatto capire che se c’è una speranza di vedere un mondo migliore, città migliori, una società meno incattivita e più solidale, questa speranza sta nei quindicenni.
Prima la mobilitazione mondiale per il clima, con milioni di persone nelle piazze per chiedere attenzione al futuro prossimo del pianeta (verrebbe da dire per chiedere pietà per un pianeta che piange e rischia di morire di smog, di sete, di alluvioni…) lanciata da una ragazzina svedese con le trecce come Pippi Calzelunghe, che si è messa a protestare da sola e in pochi mesi ha creato un tam tam che si è propagato a macchia d’olio. L’hanno proposta pure per il premio Nobel la giovanissima Greta Thunberg. E ci può essere anche un gioco mediatico in tutto ciò, un gioco dei potenti nel sostenere Greta, per poi alla fine continuare a fare i loro comodi, perché non sono certo manifestazioni del genere a scalfire le politiche dei governi e delle multinazionali. Ma può essere anche un’illusione dei potenti di poter fermare la marea o renderla innocuo blandendola, facendo finta di sostenerla, mentre la marea avanza, perché come cantava Bob Dylan negli anni ’60 chi si metterà davanti alla porta per fermarla, si farà male… La generazione dei 15enni di oggi sui temi ambientali è più consapevole di quella dei loro genitori e dei loro nonni, che hanno vissuto altri momenti in cui tutto sembrava andare avanti verso un progresso e una corsa al consumo ineluttabili e inarrestabili. Oggi invece bisogna fermarsi e pensare. Perché aspettare potrebbe essere pericoloso, si rischia di far tardi, di chiudere la stalla quando i buoi son tutti scappati e stanno massacrando campi e giardini…
Il movimento globale che si è creato intorno alla protesta solitaria di Greta Thunberg fa pensare alla “Children Crusade”, alla Crociata dei ragazzi del 1200 che finì malissimo, ma diede una scossa all’Europa del tempo…
Dopo Greta, un altro quindicenne, stavolta italiano, romano, è diventato all’improvviso un gigante. Un Davide contro Golia. Un ragazzino che si mette in mezzo e fronteggia una folla di qualche decina di fascisti urlanti che avevano appena gettato a terra e calpestato il pane destinato ad una comunità Rom nel quartiere di Torre Maura. Un ragazzino davanti a decine di quaranta-cinquantenni che col braccio teso nel saluto romano e fare minaccioso stavano inscenando una gazzarra razzista. Un ragazzino col cappuccio in testa e le cuffiette al collo che si para davanti ai duri e puri di Casapaound convenuti a sgomberare i Rom, e con un italiano un po’ così, ma con ferma pacatezza dice: “io so’ de Torre Maura, ma nun so’ d’accordo… A me me dà fastidio chi rubba, non i Rom…”
Ecco. Quel ragazzino che si chiama Simone è diventato un simbolo della resistenza umana di fronte alla nuova barbarie. Dell’umanità contro l’odio diffuso a palate, della ragione contro la guerra tra poveri, che poi, si sa, le guerre tra poveri le vincono sempre i ricchi.
Contro il fascismo che rialza la testa e pretende di dettare la sua legge di sopraffazione e intolleranza, ha fatto più il 15enne Simone a Torre Maura che i ministri del governo (che invece ai fascisti strizzano l’occhio), più del Comune di Roma adesso che è a guida 5 Stelle e anche prima quando era a guida Pd, più di tutta la sinistra messa insieme in anni di governo e di opposizione. Perché ha fatto capire a tutti che non è con i saluti romani e l’intolleranza che si risolvono i problemi enormi delle periferie. E quella frase finale “E la colpa del degrado è dei rom?” è una bomba N sulle argomentazioni dei fascio-razzisti di Casapound. Un capolavoro. Che non assolve nessuno.
Greta e Simone nel loro piccolo, con i loro gesti solitari e istintivi, ci dicono – ancora una volta – che ribellarsi alla logica del profitto che uccide il pianeta o al pensiero unico, alla violenza e alla prevaricazione, è giusto. Ma ci dicono anche che i ragazzi hanno capito che è in ballo il loro futuro. Non solo il presente. E che se la politica non li vede e non li ascolta, loro sono anche pronti a scendere in campo da soli. Disarmati, con un cappuccio in testa, non con l’elmetto. Ma con le idee chiare su da che parte stare.
M.L.
Così si è espresso l’On. Roberto Fico dal Festival del Giornalismo di Perugia, in merito alla reazione del giovane Simone durante le proteste di Torre Maura:
“Come terza Carica dello Stato e come Repubblica italiana sono e siamo vicini a Simone, al ragazzo che ha difeso un atteggiamento assolutamente sbagliato di calpestio del pane e di mettere coloro che sono in difficoltà contro coloro che sono ancora di più in difficoltà”.
Ecco, Fico con un italiano decisamente peggiore di quello del giovane Simone (che parlava romano, secondo me per farsi capire dai facinorosi che aveva davanti) ha messo in fila una serie di strafalcioni da far impallidire anche la famosa lettera di Totò e Peppino … “ha difeso un atteggiamento assolutamente sbagliato”… No Simone non ha difeso, tutt’al più ha accusato un atteggiamento sbagliato… E sorvoliamo sul “calpestìo del pane”… Signori, Roberto Fico è il Presidente della Camera. La Terza Carica dello Stato, come sottolinea lui stesso. Ed è anche “il meglio fico del bigonzo” (come si suol dire) nel panorama grillino. Ma può la terza carica dello Stato esprimersi così? Tra l’altro ad un festival del giornalismo… Via…
Senz’altro se sono spiriti liberi ed armati di critica-ma non ce n’è bisogno nemmeno di tanta- i ragazzi di cui parli non assolveranno il sistema e maggiormente ancora quello guidato dalla sedicente sinistra che ha continuato a guidare la società con le stesse identiche mire sfornate da quella natura di sviluppo che come dici porta sempre i ricchi a prevalere sui poveri. E proprio parlando di ricchi intendendo le classi portatrici di consensi a tale establishment non ci sarebe bisogno del cannocchiale per andarle a scovare da quali direttive politiche e deconomiche siano state penetrate.La gente ( specialmente quella che è rintanata e che non si espone e che è la base forte del consenso politico ai partiti guida)s’incazza perchè sembra essere tornato di moda dare le colpe sempre al PD, ma si dimentica quanto abbia pesato tale partito e cosa abbia permesso e prodotto sul fronte dell’amministrazione della terra e dell’inquinamento, della salute e dell’europa,da dove prima faceva la parte del leone e poi tornava a casa ad orecchie basse dopo aver parlato con i governanti europei.nel mio intervento sul Post relativo a Greta ho espresso un parere ed una idea precisa che è quella dell’azione perpetrata da coloro che muovono il mondo che sono coloro ai quali nulla sfugge. Il fenomeno Greta se li impensierisse fino in fondo lo farebbero esistere? Avrebbe lo spazio nei media che gli è stato dato ? Ma che ci si prende per i fondelli oppure si è davvero convinti che questi di cui si parla stiano a guardare e non sappiano come governare i movimenti, farli sorgere, dirigerli e dargli lo spazio necessario a lenire quel sentimento di protesta che potrebbe diventare fuori controllo ed anche pericoloso? Quindi quando ci presentano ” Pippì Calzelunghe” che guida le proteste e che viene accolta ai più alti vertici dell’Europa col baciamano e proposta per il Nobel per la pace, non vi sembra che siamo preda tutti di un mega tentativo di inganno ? Ed allora le tensioni di Torre Maura se viste in una certa luce se volessimo fino in fondo ricercarne le responsabilità,probabilmente ci accorgeremmo che quelle tensioni dove qualche decina di fascisti salutano e cantano cori con il braccio alzato e la mano tesa non servono alla gente a fargli percepire che le responsabilità siano di chi ha creato i ghetti suburbani nelle megalopoli dove i poveri incazzati contro la politica reagiscono facendo la guerra a coloro che sono più poveri di loro, ma servono a far vedere che l’italia è in preda al ” fascio-leghismo” come lo chiamano loro, perchè sanno bene che tale propaganda rende agli occhi di un popolo che lo rieci a calmare solo se gli riesci a dare un contentino che si esaurisca nel giro di poco tempo, perchè l’italia che hanno contribuito a creare questi che hanno governato per decadi fin’ora alternandosi fra destra e sedicente sinistra è questa. Ed è questa da tutte le parti,segno è che la cultura che è passata trasversalmente al popolo ed alla gente è una cultura che ha finito per fare la fortuna materiale di pochi a scapito di quella di molti. Ma è vietatissimo dire così perchè dicono che non è vero e che la colpa-se colpa ci sia- sia di coloro che sono stati subalterni al sistema economico che di responsabilità in effetti non ne avevano e ne avevano poche.Chissà se quelle fasce sociali che sono state subalterne al sistema economico non l’avessero accettato ed avessero protestato cosa avrebbero detto ? Stai a vedere che la colpa era di coloro che protestavano. E così oggi ti dicono che il sistema Italia va a fondo, c’è la crisi, il Governo non faccia nulla,quanto resisteranno Di Maio e Salvini, che litigano su tutto, che mentre litigano la crisi avanza,C’è tutta una ”letteratura” televisiva di tutte le reti nessuna esclusa che ci fa intendere questo 24 ore su 24. Scommettiamo che se fossero al governo come speravano di entrarci per rifare un altro governo che non avesse tenuto conto dei pesi elettorali come avrebbero voluto( Governo tecnico alla Monti o governo ammucchiata con tutti dentro ) sarebbero stati più moderati e avrebbero messo in atto politiche più deleterie per le fasce subalterne come è successo negli ultimi 4 governi non eletti ? Lo si capisce bene questo, ed allora cosa si va a cercare Fico che come terza carica dello stato costruisce il discorso alla napoletana per dimostrare che i 5 stelle siano illetterati ed ignoranti e non all’altezza della situazione che ricoprono ? Da che pulpito viene la predica. Personalmente preferirei un illetterato ed uno che non sappia costruire un discorso anche se è una autorità dello stato, che una sequela di gente che ci è mancato poco che approvassero ancora l’aumento degli stipendi dei parlamentari assimilandolo allo stipendio di quelli europei.Vedi l’azione di Zingaretti un po’ più intelligente di quella di Zanda del suo stesso partito che è stato stoppato.Come dire, parlo bene ma ti spalmo la vasellina per non farti sentire male quando cerco di fotterti.Oggi il ragionamento politico sul bene o sul male della politica e che provoca le conseguenze, stà appeso attorno a tutte queste vicende, commentate e portate avanti dal complesso mediatico ancora totalmente in mano al vecchio potere che esisteva prima.E la faccia tosta ce l’hanno perchè diventa una necessità che svetta sulle altre.In pratica questione di vita o di morte, e di fronte a questo tutto serve.Serve denigrare costantemente l’avversario e non la politica che c’è stata prima da dove ha dovuto ripartire quella dell’avversario. Vedi il caso Roma per esempio,ma anche altri, tantissimi, quasi tutti, ed è un coro unanime.
Errata corrige.Nella foga dello scrivere e senza rileggere,volevo sottolineare che nel discordo di Greta non c’entri nulla il PD chiaramente, ma quella frase voleva essere riferita al fronte progressista europeo o sedicente tale per il quale molte direttive e realizzazioni della sinistra hanno prodotto forse ancor peggiori situazioni di disgregazione che se le avesse messe in campo la destra. Se non altro dentro i fronti sindacali e lo spostamento di voti dal sedicente progressismo al sovranismo, ormai forse per la sinistra europea questi credo che possano essere considerati voti irrecuperabili.