ESTORSIONE E TRUFFA TRA STUDENTI MINORENNI A MONTEPULCIANO

martedì 23rd, ottobre 2018 / 16:02
ESTORSIONE E TRUFFA TRA STUDENTI MINORENNI A MONTEPULCIANO
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MONTEPULCIANO –  Grave episodio di “bullismo” e forse anche qualcosa di peggio in una scuola superiore di Montepulciano. Due ragazzi, uno di 16 e l’altro di 17 anni, entrambi di origini bulgare sono stati denunciati alla Procura presso il Tribunale dei Minori di Firenze per i reati di “truffa ed estorsione” ai danni di altri due studenti coetanei del posto. Questi ultimi sarebbero stati ”convinti” a sottrarre, a più riprese,  ingenti somme di denaro ai genitori. Una sorta di “pizzo” che via via aumentava. Da piccole somme per  la colazione e le sigarette si è arrivati a 5.500 euro in un caso  e a 4.800 nel’altro. Ma gli inquirenti temono il “giro sia più largo” e che i due casi venuti alla luce, per la denuncia di una delle due vittime, siano solo la punta dell’iceberg. I fatti risalgono a circa un anno fa. Nel febbraio scorso un 17enne di Montepulciano si è presentato alla caserma dei carabinieri della città del Poliziano, accompagnato dai genitori, per denunciare un compagno di scuola, uno dei due bulgari, anch’egli residente a Montepulciano.

A partire dal mese di settembre 2017, il 17enne bulgaro – secondo la denuncia – avrebbe cominciato a chiedere al compagno qualche decina di euro per acquistare cibo e sigarette. Cifre modeste. In breve tempo però le pretese del ragazzo sono diventate sempre più esose, pressanti e per certi aspetti persecutorie (anche attraverso i social e in particolare messaggi via Facebook) e così il ragazzo sottoposto a pressione fisica e psicologica, non  riuscendo più a far fronte alle richieste con i propri risparmi, ha cominciato a sottrarre del denaro ai genitori. Per un totale di 5.500 euro, che per un diciassettenne non sono bruscolini.

Ad un certo punto il ragazzo di Montepulciano ha provato a dire di no alle richieste del’amico, ma questi lo ha pure minacciato, dicendo che “avrebbe passato dei guai”.
Prima della denuncia, il minorenne bulgaro era già stato oggetto di accertamenti da parte dei carabinieri di Montepulciano a seguito delle segnalazioni di due insegnanti di un istituto scolastico poliziano, proprio in merito a richieste di denaro avanzate nei confronti di alcuni compagni, ma le  indagini in quel caso non avevano portato alla scoperta di alcun reato. Tutto sembrava rientrare nei normali rapporti tra ragazzi…
Nel maggio scorso si è presentato in caserma anche un altro ragazzo, di 15 anni, residente nel centro storico, anche lui accompagnato dal padre. L’uomo ha denunciato che il figlio aveva subito un raggiro, essendo stato indotto a elargire in più tranche 4.800 euro a un ragazzo bulgaro di 16 anni, residente a Montepulciano Stazione. I “versamenti”  avvenivano alla stazione degli autobus di Montepulciano, e avevano come pretesto un presunto investimento economico che avrebbe dovuto fruttare un facile guadagno. Inizialmente la richiesta fu di 500 euro… Poi, su indicazione e richiesta dei due bulgari, lo studente poliziano sottrasse alla cassaforte di famiglia 4.800 euro
La notizia dell’episodio è stata data oggi dal Tg regionale di Rai 3 e anche dalla storica emittente fiorentina Controradio. Chiaro che si tratta di qualcosa di più di un semplice atto di bullismo. Che cosa dovevano farci i due ragazzi bulgari con tutti quei soldi?
I nostri lettori ricorderanno che proprio a settembre 2017, stesso periodo dell’inizio di questa storia, ci fu un brutto caso di cronaca. Un tredicenne di origini marocchine, residente a Torrita di Siena fu accoltellato da alcuni coetanei italiani nei pressi della stazione ferroviaria. Anche quello fu inizialmente rubricato come episodio di bullismo. Ma forse dietro c’era pure qualcos’altro.
E anche stavolta dietro alla truffa (l’investimento redditizio) e all’estorsione (la richiesta reiterata di denaro dietro minaccia), c’è forse qualcosa di più. Un sottobosco in cui anche i ragazzi di 15, 16 e 17 anni possono rimanere impantanati, fino a indebitarsi, a “rubare in casa” o, se in casa c’è poco da rubare, ad arrangiarsi fuori…
Qualcuno di sicuro punterà il dito sugli “immigrati”, come i due bulgari denunciati, e quindi sulla politica dell’accoglienza, dell’integrazione, dicendo che l’immigrazione porta delinquenza e problemi. Abbiamo citato proprio per questo l’episodio concomitante di Torrita di Siena: per dire che il problema è nei rapporti tra le persone, nella “cultura diffusa nella società”, nei valori che trasmettiamo ai nostri figli a casa e a scuola, non nell’immigrazione.
Pare che uno dei due ragazzi bulgari, nel chiedere o estorcere i soldi all’amico poliziano abbia detto che quei soldi li doveva dare a qualcun altro. A gente che non scherza. Ecco, il problema principale è la gente che non scherza e che tira le fila.
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