IL MANTRA BELLICISTA E PRO RIARMO: SE L’INTELLIGHENZIA DI SINISTRA PARLA COME MARINETTI E MUSSOLINI NEL 1914…

Naturalmente l’ex presidente della Toscana non è venuto dalla montagna con la piena, come si suol dire, e non si nasconde che la svolta abbia scatenato reazioni: “La svolta che la prima segretaria donna ha impresso al partito era ovvio che suscitasse reazioni interne, malumori e prese di distanza, soprattutto tra coloro che sono stati protagonisti della fase precedente” scrive, concludendo che “le premesse per una buona politica ci sono. Continuerà a dare frutti se si manterrà la barra dritta”.
Un invito chiaro e tondo a non cedere, sul re-arm Europe, ma non solo. Solo che già ieri, a Strasburgo, l’ex competitor di Elly Schlein per la segreteria del Pd, ed ex presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini non ha mancato di intervenire per dire che sulla risoluzione Von der Leyen, sul Riarmo dei paesi europei, il Pd deve dire SI’, e non NO e neanche NI, cercando di stoppare subito i distinguo e i dubbi della segretaria.
Ancora una volta il Pd non riesce a parlare con voce univoca, e non ha una linea, ma più d’una e pure contrapposte. Come Bonaccini si sono detti favorevoli alla risoluzione Von der Leyen anche Prodi e Gentiloni. E immancabilmente Enrico Letta. Tre ex premier di centro sinistra.
Il gruppo parlamentare del Pd che fa parte della famiglia dei socialisti e democratici (21 deputati) è praticamene diviso a metà tra favorevoli e contrari alla risoluzione. L’ex segretario Zingaretti sta cercando di trovare una sintesi unitaria. Ed è più facile che alla fine penda più verso il sì che verso il no. Con la povera Schlein rimessa in riga. E in un cantuccio.
Letta ha addirittura proposto di creare, per finanziare il piano Re-Arm Europe, un prodotto finanziario ad hoc, accessibile anche ai piccoli risparmiatori e fiscalmente incentivato. In sostanza chi acquisterà titoli delle società che producono armi, avranno sgravi fiscali e rendimenti sicuri (probabilmente però a scapito dei conti pubblici e nel concreto di sanità e previdenza). Un riarmo dunque anche e soprattutto finanziario a tutto vantaggio di chi le armi le produce e le vende. Come farà Elly Schlein a resistere ad uno fuoco di fila di questa portata? Le hammo anche fatto capire che se insisterà nelle crtiche al piano di riarmo, non potrà mai fare il premier, perché in Europa certe cose se le legano al dito.
Tra l’altro in queste ore, in Italia è partita la nuova narrazione interventista a reti unificate. Con in prima linea non solo i giornalisti che in questi tre anni di guerra in Ucrana si sono distinti per le panzane sulla fine ineluttabile della Russia e sulla “vittoria” di Zelensky (a partire da Molinari e Severgnini) ma anche il fior fiore una certa intellighenzia di sinistra, che non ha esitato un attimo a calzare l’elmetto e a lanciarsi in proclami bellicisti, proprio mentre si comincia finalmente a parlare di pace e di colloqui tra le parti in conflitto. Quasi che la pace faccia più paura della guerra.
Intellettuali che ci dicono che spendere 800 miliardi in armamenti non solo è utile e necessario, ma perfino bello e giusto, perché 80 anni di pace in Europa “hanno intorpidito i popoli” e la guerra ogni tanto serve per increspare e rivitalizzare l’acqua stagnante della palude. Lo ha detto per esempio Umberto Galimberti, filosofo e psicanalista che scrive su Repubblica, nella trasmissione “La Torre di Babele” condotta da Corrado Augias, il quale ha chiosato: “E’ terribile quello che dice, sta dicendo cose su cui penso ci sarà un forte dissenso”. Ma il dissenso nessuno lo visto. E’ successa la stessa cosa, qualche giorno prima quando lo scrittore Antonio Scurati, quello del libro su Mussolini da cui è stato tratto anche il film con Marinelli, il quale, sempre su Repubblica, sempre più il giornale della falange armata, notava come “la principale carenza europea” fosse oggi “l’assenza di guerrieri”, auspicando che il Continente ritrovi presto il suo “spirito combattivo”.
Fa impressione sentore Galimberti e Scurati, ma non solo loro (anche Paolo Mieli, anche la fondatrice del festival del Giornalismo di Perugia Arianna Ciccone), parlare oggi, nel 2025 esattamente come D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Ungaretti e il Mussolini ancora socialista nel 1914. Tutti schierati per la guerra come salvifico lavacro di sangue per affermare il progresso, la modernità, la superiorità del nuovo ordine borghese rispetto ai vetusti imperi centrali. Ungaretti, per la verità, poi, qualche anno dopo, quando si ritrovò in trincea, ci ripensò scrivendo la più drammatica e fulminante poesia sulla guerra e sull’assurdità e la ferocia della guerra: “si sta come d’autuno sugli alberi le foglie”.
Di voci dissonanti, fuori dal coro se ne sentono poche. Ci ha provato Marco Travaglio ad “Accordi e disaccordi”, ci ha provato Michele Santoro a “Di martedì” con il soldatino Floris anche lui pronto a rintuzzare ogni distinguo. Ci hanno provato i parlamentari del M5S a Strasburgo, ma la battaglia è impari.
E di fronte a questo “bombardamento mediatico” a favore del riarmo, la gente comune si piega e approva la linea Von der Leyen perchè se si è sotto minaccia l’unica risposta possibile e plausibile è quella di mostrare i muscoli, la forza delle armi come unico elemento di deterrenza. Questo è il mantra. E anche la manifestazione del 15 marzo indetta da Michele Serra, altro intellettuale dell’intellighenzia sinistrorsa abile e arruolato, non esce da questo schema, purtroppo. Ma chi è che minaccia l’Italia e l’Europa? Qualcuno sta forse ammassando truppe ai confini della UE? O magari è il contrario. Due giorni fa il giornalista e analista di geopolitica Dario Fabbri, direttore della rivista Domino da sempre schierato per l’aiuto all’Ucraina, ad Agorà (Rai 3) ha testualmente affermato che “Ursula Von der Leyen, forse non se ne rende conto, ma ormai ogni volta che parla lo fa come se fosse la portavoce della Nato, non della UE, che non sono la stessa cosa”.
M.L.
Mi sembra guardando al recente passato che cio che pensa il sottoscritto- signor nessuno- lo abbia già detto. Ed è vero ciò che dici perchè lo si voglia o no, si scuota il capo o no, tutto questo corrisponde ad una logica, che è la logica per tenere sotto il livello dell’acqua le classi subalterne e per permetere di respirare a quelle che -sempre subalterne però – accettano il ruolo che l’Europa debba mostrare i muscoli. Cosa mi aspetto ? Vorrei essere smentito ma ” il palo s’appinza” disse il rospo, e si appinza per la mai sopita volontà di seguire il discorso di Draghi, che non ha mai parlato a sproposito riguardo alla guerra quando disse platealmente e precisamente ”PUTIN DEVE PERDERE” Ci rendiamo conto ? Allora io penso questo e mi vorrei volentieri sbagliare poichè- sebbene alle ore 16,30 di questo pomeriggio del 12 marzo 2025 che stò scrivendo- vedo ed odoro che le cose possano andare in tutt’altro modo, e cioè cerco di dirlo sinteticamente ma il chè per me non è facile:
Trump dopo il ricatto verso Zelensky alla Casa Bianca del ” o mi dai le terre rare oppure ti taglio gli aiuti” ha permesso di riportare sulla ”retta via della guerra Zelensky che sentendosi col cappio al collo, il giorno dopo rientrato a Khiev ha accettato ciò che non aveva accettato a Washington con buonapace della sua credibilità.Attenzione che il significato di ”retta via” starebbe a significare che segua la funzione che gli USA hanno assegnato all’Ucraina sia da anni prima e cioè quella di rapresentare un bel bastone verso la Russia, e tutta la situazione quindi è ritornata quasi normale,cioè sullla guerra aperta.Adesso tale funzione stà riprendendo poichè con una mossa fulminea che è indicativa del ripristino degli aiuti militari la situazione si è ristabilita uguale uguale a prima e cioè che anche se i russi hanno conquistato territorio i rinforzi americani produrrano una ripresa del confronto a più alto livello di ciò che esisteva prima.Chi ci dice che quello che sia andato in onda fra Trump e Zelensky non sia una farsa da spalmare sull’opinione pubblica mondiale affinchè la Russia passi per la nazione che voglia continuare la guerra ? ricordiamoci dei discorsi sul vestiario di Zelensky, tirati in ballo nell’Ovale della Casa Bianca da coloro che si ritengono e vengono ritenuti come ”statisti” dai quali parecchi non comprerebbero nemmeno la frutta in un mercato rionale e questo caso sarebbe il caso scritto su carta dove esiste il rovesciamento di ciò che Trump ha subito detto sul’Ucraina e cioè della non più percorribile strada del blocco dell’assistenza militare a Khiev e quindi con lo sblocco la guerra riprenderà ben sapendo che Putin sarà difficile che accetti la pace poichè le strategie sono palesi a questo punto e cioè che la guerra continua, continua l’assistenza degli USA e dell’Europa all’Ucraina perchè gli USA quale problema hanno ? Sono al di là dell’oceano ma contemporaneamente al di quà ci siamo noi e chi ce lo dice che domani il riarmo votato senza sentire il parlamento che ha voluto la Von Der Layen non sia una ulteriore forza da sommare a quella americana per fare il passo successivo degli interventi sul terreno all’interno della Russia ? Una situazione appetibile e strategicamente costruiita in un tempo ridottissimo che ottempera a ciò che gli Stati Uniti d’America hanno sempre percorso nella loro tacita strategia di avere risorse mondiali tali da continuare il ”pillage mondiale” per qualche secolo a venire ? E tali risorse mondiali non ce l’ha l’Europa ma ce l’ha la Russia ed una guerra globale contro di essa avrebbe con l’appoggio dell’europa strategicamente la carta vincente e forse anche militarmente, ma non tiene conto di ciò che si produrrebbe in Europa,poichè la Russia delle testate nucleari ne farà uso e sotto questo aspetto anche storicamente parlando ciò che ha sempre dichiarato sin dai tempi dell’Unione Sovietica la Russia è stata sempre seria ed attendibile nella politica internazionale. Voglaimo far cadere Putin e sostituirlo con un governo a noi favorevole ? Che l’Europa e gli USA si acomodino pure ma si ricordino che oltre che sul terreno gli eserciti dell’Europa e degli Stati uniti anche se hanno la preponderanza, esistono anche le armi termonucleari tattiche e non tattiche che vengono sparate dai sommergibili in immersione nell’Atlantico, vicino le coste americane ed europee. Qui mi sembra che si rincorrano le armi e quando le si rincorrono la deterrenza non vale più perchè oggi tale pensiero fa ridere.Crediamo che se la Russia messa con le spalle al muro non possa premere il fatidico bottone? “Qui stiamo scherzando col fuoco con una leggerezza di intenti che non ha mai visto e registrato euguali da parte dell’Europa.Questi mi rendo conto sono discorsi che possono sembrare campati in aria ma dal momento che gli USA già prima che come adesso la loro strategia è quella di indeolire la Russia per provocare tramite altri bastoni una pioggia di colpi diretti per indebolirla, che non è difficile mettere in campo soprattutto da parte dei paesi baltici sia di paesi come le Polonia.Non ci vuole nulla, basta uno sconfinamento aereo di mezzo miglio che i venti di guerra s’innescano subito.Pensiamo che uno come Trump si faccia qualche scrupolo dopo aver tergiversato e promesso fatti che non ha mantenuto anche come politica sui dazi di metterli in pratica e di ritirarli con il suo staff di Rubio e di Vance ? Quindi in pratica come vediamo seguendo tale ragionamento, non possa cambiare nulla e non c’è nulla di buono poichè non si marcia verso la pace, anzi si marcia verso la guerra, coadiuvati anche dall’Europa che si sente nuovamente massaggiata nei muscoli perchè Trump come si è visto può cambiare indifferentemente atteggiamento sulle problematiche come ha fatto con Zelensky.Prima ostile, poi amico a patto di avere la contropartita in terre rare e soprattutto di poter continuare la politica del suo predecessore una volta che l’Europa e Zelensky abbiano fatto fallire ciò che hanno detto un mese prima appoggiandosi al ”niet russo” fermo restando che Putin non sia ripreso dalla piena, poichè le stesse voci dei giornalisti che sostengono la Von Der Layen stanno dicendo che sia agli sgoccioli del proprio impiego militare. Ultimamente, in questi ultimi 20 anni ci sono stati fenomeni politici che noi non eravamo mai abituati a constatare: Le Torri Gemelle e l’aereo schiantatosi sul Pentagono del quale non si sono trovati i motori (ricordo il servizio di Giulietto Chiesa su tale argomento, ma non solo il suo per il quale noi ragioniamo su quanto ci fanno vedere i media…), Le armi di distruzioni di massa di Saddam per giustificare l’invasione del Kuwait e dell’Iraq,La cattura di Bin Laden ad Abbottabad e la dispersione delle sue ceneri in mare senza che nessuno avesse potuto filmare tale evento storico molto facile a costruirsi peraltro, ed anche il sospetto che sia esitito o meno, quale creatura poi creata dalla Cia. A tal proposito ricordo un pezzo che pubblicai sul tuo giornale Marco su questo argomento di Bin Laden, pensiero scaturito da una foto fatta da un mio amico che è da qualche anno che non sento più , accompagnatore di turisti ed autore al testo storico del mio libro sulla Cambogia, il quale accompagnando turisti in Yemen credo un anno o due prima del crollo delle torri gemelle, aveva visto o fotografato un manifesto su di una stanza di un palazzo yemenita con una delle due torri gemelle che stava crollando e quella casa era della famiglia Bin Laden se ricordo bene… Oltre a questo ci sarebbe da dire anche delle parole spese da Trump sul Canada, sulla Groenlandia, su Panama, sul Golgo del Messico, sulla liberazione degli assaltatori del campidoglio…e via via dicendo. Chi ha un minimo di memoria questi fatti li può mettere tutti insieme per rendersi conto di cosa stiamo parlando se non di un sostentamente alla politica mondiale fatta e portata avanti da ambedue i presidenti americani Biden e Trump di ciò che sia l’anima americana,populistica ma anche reazionaria,di un popolo incolto e dominato da sempre dal potere dei soldi dove viene esaltato il predominio su altri paesi messo in atto dalla loro nascita dal primo paese più potente e tecnologicamente più avanzato al mondo.Un paese di 60 milioni di poveri e con osannato singolo privato assurga ad essere il ” deus ex machina” anche dell’organizzazione finanziata con i soldi dello stato corrispondente al nome di NASA-alias Ente Spaziale Amercano. E noi da sempre abbaiamo verso il nostro protettore affinchè l’Orso sovietico-come ci raccontano dal dopoguerra- non metta le mano sull’Europa e ” faccia abberare i cavalli dei cosacchi nelle fontane di piazza Sa Pietro” ed anche se il comunismo non esiste più il nemico và trovato perchè diversamente non si ha il controllo interno della popolazione, quel controllo che misureranno il giorno 15 con la manifestazione a Roma che dicevi tu. Questi caro Marco non vedono l’ora di prendere la palla al balzo per menar le mano e di pasturare l’orso affinchè veramente sia costretto dalla fame ad aggirarsi verso l’abitato e stenderlo con una fucilata per poi impadronirsi del miele che è dentro la sua tana.L’istinto predatorio del cacciatore non è mai cessato in questi ultimi tre o quattro secoli e non vedo come debba cessare nel 2025, anzi con l’abulia ed il disinteresse dei ceti popolari questa spinta all’avventura viene coltivata, cresce e si rischia di metterla in atto. Ma c’era una barzelletta che sarebbe meglio forse che conoscessero coloro che urlano e si dimenano contro l’invasore che per la verità non ha mai cercato di invadere l’Europa, anzi nella realtà fattuale semmai guardando al passato è stato l’esatto contrario(Napoleone, Hitler ed anche il fatto dell’Ucraina attuale dove la guerra è innegabile che esisteva anche prima del 2014 alla quale guerra la Russia ha tentato di darne un taglio poichè vicino casa sua e che interessava anche la sua gente questo sia ben chiaro…) .Stavo dicendo che mi piace sempre concludere i miei discorsi con una barzelletta quasi a far ricordare che esistono dei principi che spesso vengono per cattiva volontà ignorati od anche perchè la memoria storica è corta ma si tratta sempre di gente non atta ad usare ciò che hanno sotto i capelli,disnteressati a quanto avviene loro intorno e che non guardano alla politica anche se sanno bene che la politica si interessas a loro.Cittadini di serie B molti per motivi cultural-politici , cittadini di serie B ugualmente coloro che ben sanno cosa possano produrre con la loro azione ed il loro peso. Tale barzelletta riguarda proprio l’orso- che ben prima di essere sovietico era emblema zarista- e che una volta pacificamete vagava nei boschi con il suo piccolo orsacchiotto al quale un cacciatore appena visto sparò da dietro un albero poichè si riteneva al riparo.Il povero orsacchiotto colpito morì e la furia del padre orso si rivolse verso il cacciatore, che fu ghermito, addentato e poi sodomizzato dall’orso.Il disgraziato si salvò a stento per l’intervento di altri cacciatori ma fu ricoverato in ospedale e dimesso dopo due mesi con ferite ricucite su tutto il corpo e particolarmente sul ” tergo” dovute alla sodomizzazione.Il cacciatore dopo tre o quattro mesi riprese le forze caparbiamente si dedico alla caccia di quell’orso che ”gli aveva fatto il culo” (perdonatemi il francesismo e la volgarità).Dopo un mese di appostamenti ecco ricompare l’orso ed il cacciatore spara, ma lo manca e l’orso si avventa sull’uomo che aveva riconosciuto quale uccisore del suo piccolo e lo sbrana mezzo o poi lo sodomizza di nuovo. 5 mesi di ospedale con intevento operatorio rettale e convalescenza di sette mesi…. Alla fine della convalescenza non si da per vinto e ritorna con un arma più precisa, si apposta, spara, ma lo manca anche questa volta..Il cacciatore urlante sotto l’orso che lo morde e lo sodomizza sente che la bestia gli dice in un orecchio: ”di la verità, della caccia all’orso non te ne frega nulla vero ?…”. Ecco, non vorrei che dopo tutta questa storia ad assumere la parte del cacciatore fosse l’Europa e pensando alla volontà che la spinge senza avere dall’altra parte toccato con mano la volontà da parte di altri di essere sopraffatta- idea questa tirata fuori non suffragata da nulla- ,si apposti, spari e sia se colpisca l’orso chè non lo colpisca, poi all’ospedale ci vada la gente comune,perchè sulla possibilità che ci vadano coloro che
ci organizzano affinchè noi si spari all’orso, la cosa non la ritengo affatto disdicevole,anzi….
Non ci avevo proprio pensato che 80 anni di pace potevano averci intorpidito e che la principale carenze di questa Europa fossa la mancanza di guerrieri.
Pensavo che la pace fosse il valore fondamentale. Invece, pare che sia il riarmo per centinaia di miliardi di euro a farci rimuovere le acque stagnati del nostro declino .
Correte il 15 marzo in piazza per cambiare l’Europa. Ma è questa Europa della ritrovata forza bellica, dei signori potenti, della finanza, dei consulenti delle grandi banche d’affari che ha cambiando voi.
Ho l’impressione che questa intellighenzia, fino ad ora assonnata e un po’ appesantita , si sia adesso svegliata e con grande realismo si adatta a legare il somaro dove vuole il padrone. L’importante è farlo con nobiltà d’animo, credendo nei sacri principi e nei nobili valori. Se poi questa democrazia è sempre più malandata, se la corsa al riarmo come insegna la storia porta ad altre guerre pazienza. Come ha detto, mi pare, Mario Monti una nuova Europa si farà solo sul sangue, che sicuramente non sarà il vostro.
Non voglio pensare che ci siano policy maker così stupidi da ipotizzare un piano di riarmo allo scopo di scatenare guerre, semmai lo scopo è la deterrenza per garantire la pace. La natura umana è di suo avida e prevaricatrice : se io sto nel mio non è perché invadere il territorio altrui è sbagliato e criminale, ma perché so che se ci provo, ci trovo il padrone. Piaccia o no, funziona così fin da bambini, in quanto i bulli prendono di mira sempre e solo i più deboli. E purtroppo, anche tra i “grandi”,i bulli ci sono.
Avete mai pensato come si facciano a costruire i nemici prima che diventino davvero nostri nemici ? Si costruiscono così come è stato fatto, in primis con l’analisi miratamente parziali e bislacche finalizzate allo scavalcare le situazioni storiche quando queste volutamente e miratamente non raccontano i contrasti prima del 2014, anzi anche molto prima del 2014.Seconda questione: cosa è successo in Ucraina prima di Zelensky ? Perchè non si vanno a ricercare la cause dell’incancrenirsi delle situazioni interne di un paese soprattutto a causa dei miliardi di dollari dati dagli USA agli arancioni ?(20 miliardi ma non ve li ricordate più oppure sono io che ho le visioni ?) Quella secondo voi non è intromissione per variare le condizioni all’interno di un paese ed assumerne poi il controllo dei governi che vengono instaurati ? Perchè non si parla mai nei nostri giornali mainstream della guerra civile della popolazione russofona del Donbass che ha sopportato in dieci lunghi anni 15000 morti e si parla solo dell’orso invasore russo che è entrato in ucraina per la difesa della sua popolazione martoriata dal governo Ucraino fino al punto che è stato proibito anche di parlare la lingua russa nella soocietà civile e nelle scuole ,ma non solo questo. Allora vedete che oltre alla tracotanza imperialista russa, le condizioni che hanno scatenato il conflitto che quelli che sfilano in piazza non considerano sono vittime della propaganda che il nemico sia Putin perchè lui non si fermerà in Ucraina e vorrà passo passo riprendersi l’europa? Sono tutte vittime inconsapevoli della paura che hanno deciso di viaggiare col coltello in tasca non curandosi delle conseguenze. Estremizzando le situazioni questo è ciò che traspare da quella piazza e nessuno che le è contrario vorrebbe meno unità dell’Europa ma più unità ma non basata sulle armi, mentre per produrle ci si basa sul principio della deterrenza,che naturalmente per propria concezione stessa porta allo scontro, anche se si dice che nesuno possa muovere il primo passo poichè ha paura dell’altro.bastano le provocazioni da una parte o dall’altra perchè succeda l’irreparabile. E’ chi fomenta tale situazione e che prende per il collo l’Europa che vuole questo perchè alla fine anela a far saltare gli equilibri interni di un paese cercando di farlo dissanguare, cosa che stanno facendo gli Stati Uniti come politica finale verso la Russia, al punto che la facciano diventare il bandito appostato dietro all’albero che salta addosso a chi passi per la strada.Gli USA hanno sempre nella loro politica estera, anche al tempo dell’URSS giuocato le carte della paura, come del resto ha fatto la chiesa nel dopoguerra quando attaccava sui muri di tutta italia il cosacco che abberava i cavalli nelle fontane di piazza San Pietro, e l’esempio rende molto anche oggi. Io parto da un presupposto che è quello che chi fabbrica le armi prima o poi trova il verso di usarle.Ed ho già detto tutto. Come ha detto Conte stasera rispondendo a Formigli sulla democrazia, che la democrazia sono più servizi, piu’ ospedali, più benessere per i cittadini e non più armi ai cittadini. E la democrazia se è vero che debba essere tale deve incrementare tutto questo e non ricercare le armi per difendersi da chi
si inventa che ci voglia assalire.per la deterrenza bastano le armi, anche quelle nucleari che abbiamo e non c’è bisogno di costruirne altre, perchè bastano poche per distruggere tutto e quindi è l’equilibrio del terrore che prima o poi si trasformerebbe in certezza del terrore. Che sfilino coloro che alle costruzioni mediatiche ci credono perchè è sempre il solito detto che alle cose per farle vere basta crederci.Chi sfila sabato ,direttamente dice di sfilare per proteggere la propria libertà( da cosa non si è capito bene, perchè ancora una volta è Putin il nemico giurato guarda caso ) ma sarebbe bene anche che si chiedesse perchè non sfilava nelle guerre che ci sono state prima e senza andare alle calende greche, per Gaza, per l’Iraq, per la Siria, o per il Venezuela. E allora sarebbe bene che si ragionasse con la propria testa senza penzolare da ciò che raccontano i giornali mainstream ed i canali mainstream della televisione visto che la piaggeria al sistema tanti ostacoli non li registra mai in questa italietta.Se poi in futuro o da abbastanza subito mancheranno ancora più soldi per la sanità, per gli ospedali, per le bollette energetiche,vorrà dire che li chiederete a chi sfilava ed a chi negli Stati Uniti d’America venderà ancora più armi all’Europa della Von der Layen che mi sembra che piu’ che il tempo passa e più non sia l’Europa di tutti alla quale avete creduto ed il bello oppure il tragico è anche quello che qualcuno, anzi parecchi pensano che sia la deterrenza a tenere in equilibrio il sistema.