CHIUSI, VENERDI’ 23 INIZIATIVA PUBBLICA SULLA “RESISTENZA DI GAZA”. FERMIAMO IL GENOCIDIO!

- Chiusi- “Il Programma alimentare mondiale sospende la distribuzione di aiuti nel nord della Striscia. Negoziati al Cairo, c’è Haniyeh, leader di Hamas. Cessate il fuoco, all’Onu gli Usa mettono il veto alla risoluzione araba e ne annunciano una loro.Il Programma alimentare mondiale sospende la distribuzione di aiuti nel nord della Striscia. Negoziati al Cairo, c’è Haniyeh, leader di Hamas. Cessate il fuoco, all’Onu gli Usa mettono il veto alla risoluzione araba e ne annunciano una loro.Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme: Il problema principale a Gaza è la mancanza di viveri.”. Così oggi Rai News descrive la situazione del conflitto in Palestina.
Il massacro di civili va avanti. E mentre le diplomazie lavorano sottotraccia, sul terreno il quadro si fa sempre più drammatico. L’esercito israeliano è pronto a sferrare l’attacco di terra da sud, da Rafah. Intanto sui social circolano video girati dagli stessi soldati israeliani che riprendono scene di orrore assoluto, diffuse probabilmente “per spregio del nemico”, per far vedere che i soldati di Netanyahu hanno un solo obiettivo: cacciare TUTTI i palestinesi dalla striscia di Gaza o eliminarli fisicamente. In uno di questi video si vede un ragazzo palestinese in pantaloni e maglietta, con una borsa in mano fermato dai soldati israeliani che gli intimano di tenere le mani in alto, poi lo invitano ad allontanarsi senza voltarsi indietro. Il ragazzo lo fa, si allontana, ma dopo poche decine di metri i soldati gli sparano alle spalle a sangue freddo. E lui cade. Non ci sono spiegazioni per un fatto del genere. Che è un crimine di guerra. Probabilmente il ragazzo non era un terrorista di Hamas se no i militari lo avrebbero ammanettato e neutralizzato senza farlo allontanare. Quello che si vede nel video è un omicidio feroce e gratuito.
E da fonti Onu e Oms i morti civili palestinesi sono ormai più d 30 mila… Nelle abitazioni rimaste in piedi, nei campi profughi manca l’acqua, manca il cibo, manca la corrente elettrica e il gas, mancano anche il sapone, la carta igienica, i pannolini per i bambini, le medicine. Israele blocca anche gli aiuti umanitari. In tutto il mondo sale la richiesta di un cessate il fuoco e di una trattativa che ponga fine alla carneficina. Termine usato dal cardinale Parolin, portavoce della Santa Sede qualche giorno fa.
Intanto si spara anche a Damasco in Siria; nel Mar Rosso gli Houti continuano ad attaccare le navi mercantili occidentali e “Israele ha effettuato attacchi segreti contro due importanti gasdotti all’interno dell’Iran, interrompendo il flusso di calore e gas da cucina verso province con milioni di persone”: lo scrive il New York Times citando due funzionari occidentali e uno stratega militare affiliato al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane. Siamo già all’escalation.
Di fronte ad una situazione del genere, mentre ci indignamo tutti per la morte del dissidente russo Navalny, morte che probabilmente è un omicidio politico, di stato (come lo fu nel 1937 la morte di Antonio Gramsci, e prima quella di Piero Gobetti) e come è una “persecuzione politica” la carcerazione di Julian Assange in GB, non possiamo rimanere in silenzio di fronte a ciò che sta avvenendo a Gaza e in Medio Oriente.
Dopo l’importante mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale del 15 febbraio con la richiesta del cessate il fuoco e l’apertura di un canale diplomatico che ponga fine al conflitto, a Chiusi proveremo ad alzare ulteriormente il volume sulla tragedia in atto in Palestina. Lo faremo con una iniziativa pubblica promossa da Gruppo Possiamo, Sinistra Civica ed Ecologista e Primapagina, cioè dalle componenti diciamo così “più movimentiste” della sinistra locale e da questo giornale che sui temi della guerra e della pace è sempre stato in prima linea. Esponenti del M5s hanno annunciato la loro presenza, ma a titolo personale.
L’appuntamento è per Venerdì 23 febbraio, ore 21,15 presso la saletta della Cgil in via Mameli a Chiusi Scalo.
Titolo dell’incontro: “La resistenza di Gaza- Voci dall’interno”. E infatti saranno presenti o in collegamento anche testimoni diretti dei fatti, compreso un cittadino palestinese appena evacuato da Gaza. Ma interverranno anche Mauro Ghignoni, ex cooperante che ha vissuto a Gaza, attivista di Palestine Solidarity Compaign in UK; Francesco Mizzau, art director e designer fondatore della Rete Toscana in Movimento. La serata vuole essere un focus sul dramma dei civili palestinesi. E su quello che anche l’alta corte di giustizia dell’Aia definisce un genocidio.
I promotori sono sostanzialmente gli stessi della manifestazione per la pace organizzata il 14 maggio 2022 in piazza Garibaldi, sempre a Chiusi Scalo, in quel caso per parlare del conflitto in Ucraina. Il senatore Ferrara del M5s era presente anche a quell’iniziativa.
La sede questa volta è la stessa che ha visto di recente due serate organizzate dal Pd, una il 21 dicembre e una il 7 febbraio con il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, nella quali parlamentari, consiglieri regionali ed esponenti di partito, compreso il segretario senese Valenti hanno parlato anche loro, insieme ad alcuni cooperanti e membri di varie Ong, di “genocidio”, di “deportazioni”, “affamamento della popolazione”, di “assedio di tipo medievale” e in effetti tra gli assedi dei Lanzichenecchi o dei mercenari di Ascanio della Corgna e ciò che stanno facendo adesso gli Israeliani a Gaza – andando decisamente oltre il diritto alla difesa e la “giusta reazione” all’attacco di Hamas del 7 ottobre – la differenza è poca e sta solo nel tipo di armi usate. Per il resto è tutto uguale.
Chi ha avuto modo di vedere lo spettacolo teatrale “Tradire! La notte prima dell’assedio” che come primapagina abbiamo presentato a Chiusi, Città della Pieve, Castiglione del Lago e Bettolle sa di cosa parliamo. Anche allora, 1554, i fiorentini, con i loro alleati (la Spagna, il Sacro Romano Impero, il papa) cercavano di eliminare la presenza scomoda della Repubblica di Siena, difesa dalla Francia. A Chiusi andò in scena una quasi guerra mondiale tra le grandi potenze d’Europa, con i chiusini che per la difesa usarono i cunicoli sotterranei, come i miliziani di Hamas, e come gli ucraini; fecero saltare ponti e strade, allagarono i campi, per ritardare l’avanzata degli assedianti; deviarono i torrenti per non alimentare i mulini oltre confine e affamare i nemici… Gli altri allo stesso modo impedivano i rifornimenti alla città assediata… La carneficina ci fu ma, l’assedio vero e proprio che avrebbe spazzato via Chiusi, però fu evitato e le potenze poi si misero d’accordo… Possibile che oggi, con la minaccia di una deflagrazione mondiale, non sia possibile trovare una soluzione diplomatica e politica per quella che viene tutt’ora chiamata Terra Santa? Ne parliamo venerdì.
E come primapagina saremmo lieti se il Pd e le altre forze politiche e civiche che hanno votato la mozione in consiglio comunale, volessero partecipare. Quella mozione è un atto importante e le posizioni espresse dal Pd nelle due serate citate sono state coraggiose e piuttosto nette, al di là delle titubanze e dei soliti “ma anche” della linea nazionale.
m.l.
Sicuramente va fermato il genocidio ! Più che altro va fermato hamas !
Hamas è un organizzazione terroristica che usa i Palestinesi come scudi umani !
Bisogna dare ai Palestinesi in territorio libero dai tagliagole integralisti di Hamas !
Non capisco perché la sinistra sia diventata così anti Israele e anti ebrea ? Oppure lo è sempre stata !
Non capisco i silenzi di LERNER, della senatrice Sagra,non capisco perché l’ amica ” giornalista rossa ” di de Benedetti
continui con i suoi sermoni pro Hamas !
Hamas ,oltre ad essere un organizzazione terroristica islamica, è un organizzazione di tagliagole che ha effettuato un raid vigliacco ,per far reagire gli Israeliani in un modo violento e degenerativo !
Speriamo non succeda anche a noi con tutti gli integralisti che sono arrivati in Italia favoriti dalla sinistra !
Abbiamo bisogno di mano d’ opera ma, non di quella arrivata illegalmente coi barconi ! Chi ci paga le pensioni non sono certo loro ma quelli arrivati,regolarmente, tramite i flussi, per lavorare !
PER tutti gli altri sono gli Italiani a pagare ” pensioni e alberghi ” a loro !
Speriamo di non accorgerci quando sarà troppo tardi !
Niccolò, io per esempio sono di sinistra, non sono antiebreo, o antisemita che dir si voglia, non sono neanche anti Israele, sono semplicemente contro il genocidio del popolo palestinese che l’esercito israeliano agli ordini di un governo razzista e di estrema destra sta perpetrando a Gaza. E sono per l’applicazione delle risoluzioni ONU che dicono “due popoli, due stati”. E temo che se Israele continuerà su questa strada metterà a rischio non solo la creazione di uno stato palestinese, ma anche la sua stessa esistenza
Anche io sono per la creazione di uno stato palestinese ma senza i tagliagole trogloditi di Hamas che si servono dei palestinesi per i loro scopi terroristici !
IN quanto alle CAZZATE, io non guardo nessun telegiornale !
Leggo molto !
Comunque le CAZZATE c’è chi le dice senza guardare il tg 1 perché è abituato a dirle e le ha insite !
Quando uno si informa solo con il tg1 le cazzate vengono di getto.
30.000 morti con un numero enorme di bambini trucidati, soccorsi in ospedali fatiscenti senza energia elettrica, medicinali, operati senza anestesia, senza acqua potabile, tra bombe e sangue questa è Gaza: ma quale pace puoi chiedere ai sopravvissuti? Hai semplicemente dato nuovi corpi al terrorismo. Bisogna essere veramente in completa mala fede se non si capisce questo.
C’è solo una strada Israele deve fermare la strage ed aprire al dialogo ed al riconoscimento di un libero stato Palestinese. È l’unico modo per isolare e sconfiggere I terroristi di Hamas.
Ma scusate, perchè girare intorno alle questioni ? E’ anche plateale della situazione e spiega moltissime cose sul fatto che israele per anni abbia trattato con Hamas e che questi ultimi siano stati finanziati dal Qatar che è uno dei relazionanti principali degli Stat Uniti e che la politica militare ed economica(banche e multinazionali) sia in gran parte tenuta in mano dalle componenti ebraiche degli stessi. E allora ma ci vuole poco a dire che 2+2 faccia 4 e non è un segreto per nessuno che la politica nemmeno tanto recente degli USA verso gli stati arabi sia all’opposto di quella che veniva condotta anni or sono,quando l’Arabia Saudita e stati limitrofi aiutavano e sostenevano la causa Palestinese. adesso è tutto iol contraio: gli accordi di Camp David che prevedevano la nascita futura di due popoli e due stati hanno finito di essere stati boicottati in primo luogo ed in maniera totale da Israele che appoggiandosi sul terrorismo di hamas dopo averlo fatto eleggere dai palestinesi a rappresentanza maggioritaria del popolo palestinese svalutando la politica di Abu Mazen e dell’OLP hanno sapientemente allevato hamas fino al punto che gli è servita per dare un colpo definitivo o quasi alle speranze del popolo Palestinese. Il resto è storia di questi tre mesi.ma non è che ci voglia tanto a comprenderlo, ed ancora dobbiamo assistere contrapposizione della ricerca delle responsabilità ? La stessa cosa è successa con l’Afghanistan e l’Iraq dopo le torri gemelle, pretesto globale perchè le cose da lì in poi fossero cambiate. Si chiama controllo dell’egemonia mondiale, altro che democrazia della Country of Freedom. La Country of Freedom è sempre quella, non cambia i suoi fini.Da parte nostra(Italia ed Europa) siamo a contemplare ciò che appare e ci disponiamo a seconda di come vogliano loro e cioè una parte che tifa per la Palestina Libera ed un altra che tifa per Israele e la sua difesa di libertà.Un giuoco al massacro per i più deboli supervisionato dal professore in cattedra che a secondo di come gli convenga allarga il pugno di ferro di chi agisce per suo conto sia per ragioni di mercato, sia per ragioni di sua presenza nel settore geografico, sia per ragioni di mercato delle armi, sia per quelli che in definitiva ormai da anni vengono chiamati da loro stessi ”la protezione di interessi americani nel settore”. Una volta quando tali interessi colpivano quelli di altri popoli si chiamava in un altro modo da parte di chi scendeva per protesta in strada enunciando il nome del paese,del tipo per esempio : ”Iran, Palestina, la stessa mano, l’imperialismo americano”. Si chiamava questo col proprio nome: imperialismo e non altro. Oggi schiere di giovani con un clik accendono la TV e vedono nei telegiornali di tutte le TV che gli si propinano Sinner, Sofia Goggia, San Remo. Come si forma il loro pensiero e cosa si pretenderà da questi in un vicino futuro, a cosa obbediranno ? Si parla tanto di inteligenza artificiale perchè sarà destinata a sostituire forse la demenza artificiale voluta e pretesa da chi ci guida e che abbiamo eletto ? Talvolta penso sempre a quel detto per il quale è sempre più vero che se perdessero le elezioni non ce le farebbero fare.