MEDIA ETRURIA FRANA COME IL MURO DI BERLINO. ANCHE L’UNIONE DEI COMUNI VALDICHIANA CI RIPENSA

MEDIA ETRURIA FRANA COME IL MURO DI BERLINO. ANCHE L’UNIONE DEI COMUNI VALDICHIANA CI RIPENSA
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E SUL POLO LOGISTICO A BETTOLLE IL SINDACO DI SINALUNGA TRANQUILLIZZA: “AD OGGI NON C’E’ NIENTE”

SINALUNGA – Ieri, martedì 20 febbraio, si è tenuta a Sinalunga una iniziativa pubblica sul tema dell’alta velocità ferroviaria organizzata dall’Associazione Sinalunga 20-30 cui hanno partecipato il Comitato Opzione Zero, varie associaziomni e anche alcuni esonenti delle Istituzioni. Precisamente il sindaco di Sinalunga Edo Zacchei e quelli di Chiusi e Rapolano Gianluca Sonnini e Alessandro Starnini, oltre ad Elena Rosignoli, consigliera regionale Pd eletta in Valdichiana. Presente anche Mattia Savelli consigliere comunale di minoranza a Sinalunga.

Zacchei è intervenuto tra l’altro anche come rappresentante dell’Unione dei 10 Comuni della Valdichiana Senese, in sostituzione di Agnese Carletti che non è potuta intervenire ed ha detto una cosa molto importante: non solo si è dichiartato contrario alla stazione Media Etruria a Creti-Farneta e a favore della famosa “opzione zero” cioè l’utilizzo e il potenziamento anche per l’alta velocità delle stazioni di Arezzo e Chiusi, ma ha anche affermato che l’Unione dei Comuni stralcerà dal Piano Strutturale Intercomunale la previsione della stazione in linea e del casello autostradale a Tre Berte-Salcheto, venendo sostanzialmente incontro ad una delle richieste del comitato chiusino.

Il sindaco di Sinalunga sarà il candidato del Pd e del centro sinistra anche alle prossime amministrative sinalunghesi, quindi la sua dichiarazione assume valore di impegno programmatico. E’ rilevante la posizione di Edo Zacchei anche perchè Sinalunga è il comune senese più vicino a Creti-Farneta (una decina di chilometri dal casello A1 Valdichiana a Bettolle) e quindi il suo no alla stazione volante in mezzo al nulla non era scontato.

Rilevante e importante per le stesse ragioni la medesima posizione assunta dalla consigliera regionale Rosignoli, che è di Torrita di Siena, quindi anche lei poteva avere delle ragioni per mantenersi più defilata.

Anche il sindaco di RapolanoTerme, Alessandro Starnini, si è ormai attestato sulla linea dell’opzione zero, altra cosa tutt’altro che scontata dato che per mesi Starnini è stato uno dei più convinti assertori della stazione in linea che egli descriveva come un’opera di modernizzazione e un fattore di equità e pari opportunità per territori altrimenti destinati a rimanere periferici e marginali. Lo disse anche in una iniziativa pubblica del Pd a Po’ Bandino il 20 settembre 2022 e nel Consiglio Comunale aperto e straordinario del gennai 2023 a Chiusi. E se adesso è “caduto” anche Starnini vuol dire davvero che la Media Etruria si sta sgonfiando come un pallone bucato. Qualche giorno fa a proposito dell’adesione dei sindaci alla lettera di Sonnini, parlavamo di una “breccia” nel muro di Media Etruria come quella di Porta Pia. Adesso ci pare che la situazione ricordi più la caduta del Muro di Berlino…

Viene addirittura il dubbio che il Tavolo Tecnico Umbria-Toscana-Ministero e Rfi abbia indicato Creti-Farneta per scatenare reazioni contrarie e non farne di niente.

E così come in Valdichiana e in Provincia di Siena il fronte contro Media Etruria si allarga, annoverando ormai anche molti di coloro che erano favorevoli o “non contrari”, anche in Umbria dove la governatrice Tesei rischia di ritrovarsi la sola e unica favorevole all’ubicazione Creti-Farneta, c’è da registrare un commento espresso ieri su Umbria24 da Diego Zurli, funzionario della Regione Umbria già membro del tavolo Tecnico del 2015, in pensione dal 2018, ma tutt’ora considerato un esperto di infrastrutture e trasporti: “se le istituzioni di Umbria e Toscana – scrive Zurli – non raggiungono  concordemente un’intesa dove ciascuna parte rinuncia a qualcosa in cambio di un maggiore o minore beneficio per  tutti (come si dice in un ottica win-win),  ho la chiara e netta sensazione  che la stazione AV non si farà mai replicando, per la seconda volta,  ciò che, in occasione della sterile disputa sul tracciato,  non consentì il completamento di un asse stradale  di grande importanza come la E78 quando, probabilmente, le condizioni politiche e finanziarie del Paese lo avrebbero reso possibile”. 

Sulla scelta di Creti-Farneta spetta alla Regione Toscana fornire il parere decisivo e la Regione Toscana mostra più di una perplessità: si sono espressi infatti in maniera contraria o quantomeno dubbiosa il Presidente Giani, il capogrupo Pd Vincenzo Ceccarelli, la presidente della Commissione Infrastrutture De Robertis, la consigliera Pd Elena Rosignoli, il consigliere sempre di maggioranza (Italia Viva) Scaramelli. E, dopo la lettera del sindaco di Chiusi Sonnini a Giani, anche TUTTI i sindaci della provincia di Siena (sia quelli targati Pd che gli altri), meno la sindaca di Siena Nicoletta Fabio, che evidentemente no se l’è sentita di andare contro le posizioni della governatrice umbra, della sua stessa parte politica.

Non solo, sempre da Sinalunga arriva un’altra buona notizia e l’ha data sempre il sindaco Zacchei, il quale, già 4 giorni fa in una intervista a Radio Effe, ha praticamente “sgombrato il campo” dall’ipotesi di un  Polo Logistico grande come 70 campi di calcio nei pressi del casello A1 Valdichiana a Bettolle. “Al momento non c’è motivo di allarme – dice Zacchei – perché al Comune di Sinalunga non sono state presentati né progetti né richieste di titoli abilitativi per un insediamento di quel genere. Non c’è nulla sul tavolo. E io stesso in quanto sindaco e l’amministrazione comunale ad un tale modello di insediamento. E sta all’amministrazione decidere… Aver inserito nel Piano Strutturale Intercomunale la possibilità di insediamenti produttivi nei ressi del casello non significa che ciò sia un ok ad un eventuale polo logistico di quellle dimensioni. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un’area che è situata tra l’A1 dove circolano 20 milioni di veicoli l’anno e altre strade e quindi è già abbondantemente compromessa, tanto da sopportare difficilmente un aumento di traffico e stress da circolazione di automezzi”. 

A questo punto il primo obiettivo dei comitati e del “frente amplio” che si è creato per l’opzione zero, è il ripristino della fermata del Frecciarossa a Chiusi, magari con incremento di una o due fermate in orari più appetibili; il consolidamento delle fermate ad Arezzo e il potenziamento degli altri treni (IC e regionali). Senza naturalmente tralasciare le battaglie per l’adeguamento della linea Chiusi-Siena (noi continuiano a ritenere che almeno nel tratto Sinalunga-Montepulciano-Chiusi dovrebbe essere trasformata in una sorta di metropolitana di superficie a servizio dell’ospedale di Nottola e del turismo); per il collegamento stradale veloce Perugia-Chiusi con sfondamento dalla Pievaiola verso Chiusi con ristrutturazione della SP309 del Fornello (o soluzioni diverse); per il rilancio del progetto Centro Intermodale Merci interregionale nei pressi della stazione di Chiusi e delle connesioni stradali per i caselli A1 di Fabro e Chiusi-Chianciano Terme.

Avere oggi un parterre ampio e plurale con vari comitati e con loro tutti i sindaci senesi, molti dei sindaci umbri della zona del Trasimeno-Valnestore, diversi consiglieri regionali toscani di maggioranza e di opposizione, parlamentari come l’umbro Walter Verini, segretari provinciali di partito come il senese Valenti tutti schierati dalla stessa parte a sostegno di queste “vertenze”, è un risultato straordinario, neanche preventivabile 5  o 6 mesi fa per chi si è sempre battuto contro la Media etruria e per la valorizzazione di Chiusi e di Arezzo. Due stazioni esistenti, idonee e complementari, non in concorrenza tra loro. E neanche in concorrenza con eventuali fermate Av a Perugia.

Forse varrebbe la pena farlo nella zona un tavolo tecnico-politico per avanzare tutti insieme proposte precise e concrete a vantaggio del territorio, non contro. Il sindaco di Chiusi Sonnini si è già detto disponibile ad organizzare una iniziativa unitaria simile a quella di Sinalunga. Bene. Allora avanti!

m.l.

 

 

 

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