STAGIONI TEATRALI, INCONTRI CON SCRITTORI, PRESENTAZIONE DI LIBRI… LA CULTURA CI SALVERA’?

mercoledì 02nd, novembre 2022 / 16:57
STAGIONI TEATRALI, INCONTRI CON SCRITTORI, PRESENTAZIONE DI LIBRI… LA CULTURA CI SALVERA’?
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MONTEPULCIANO, CHIANCIANO, CHIUSI, CITTA’ DELLA PIEVE, CASTIGLIONE DEL LAGO… TANTE INIZIATIVE NELLA ZONA

Si parla spesso di questo territorio come di una terra fin troppo sonnacchiosa, poco reattiva, sempre più desertificata sia fisicamente a causa della siccità (si veda articolo sui Deserti d’Italia), sia sotto l’aspetto della vivacità socio-economica, politica e culturale. In tutto ciò c’è indubbiamente una verità. Sul piano economico la terra di mezzo stenta e il turismo da solo non compensa le perdite subite nei comparti produttivi e nei servizi essenziali (sanità, trasporti, banche, commercio…), sul piano politico le cose vanno anche peggio. Il dibattito langue, anzi è un retaggio e ricordo del passato. Ora semplicemente non esiste. I partiti, veri o presunti che siano, non replicano neanche alle provocazioni. Né a quelle degli avversari, né a quelle degli alleati quando, talvolta, mordono il freno.

Sul piano culturale invece, sembrerà strano, la vitalità non manca. In tutto il comprensorio stanno cominciando le stagioni teatrali invernali con decine di spettacoli,  spesso gli stessi che si possono vedere nella grandi città, con nomi noti e in qualche caso di prima grandezza nel panorama nazionale: Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi, Paolo Fresu e Ugo Dighero, Lino Guanciale e Francesco Montanari al Poliziano di Montepulciano;  Anna Foglietta e Paola Minaccioni, Silvio Orlando, Maria Amelia Monti e Marina Massironi al Mascagni di Chiusi; Simone Cristicchi, Andrea Kaemmerle, e altri artisti del teatro contemporaneo come Michele Sinisi, Nicola Pistoia, Ciro Masella, Chiara Savoi, al “Caos” di Chianciano… solo per fare qualche esempio. L’offerta è ampia e variegata. Poi ci sono anche Orvieto, Cortona, Sinalunga, Panicale…

Ma in tutto il territorio a cavallo tra Umbria e Toscana sono numerosi anche gli incontri con autori e le presentazioni di libri.

A Castiglione del Lago venerdì 28 e domenica 30 ottobre si sono tenuti due appuntamenti interessanti, il primo con Silvia Calamandrei e il suo libro “Trame di cura”, che riporta un carteggio inedito della famiglia Calamandrei nel 1943-44; il secondo con il romanziere e giallista napoletano Maurizio De Giovanni, scrittore main stream e autore di romanzi da cui sono state tratte fortunate serie Tv, dai Bastardi di Pizzo Falcone a Mina Settembre, al commissario Ricciardi… Iniziativa nell’ambito di Narrazioni, la rassegna promossa dalla libreria Libri Parlanti.

A Città della Pieve dal 4 novembre al 16 dicembre è in programma un ciclo di conferenze letterarie e letture proposte dai docenti di lettere del Liceo Italo Calvino, dedicato a due grandi scrittori, uno dell’800 e uno del ‘900: Alessandro Manzoni e, per l’appunto, Italo Calvino.  l’iniziativa intende inaugurare le celebrazioni per il centenario della nascita di Calvino e il 150enario della morte di Manzoni che cadranno nel 2023. Gli appuntamenti sono previsti nella sala grande di Palazzo della Corgna alle ore 17 e vedranno come relatori i docenti Lucia Annunziata, Mauro Rossetti, Maria Luisa Meo, Luca Pipitone, don Simone Sorbaioli. Le date sono, nell’ordine: 4, 11 e 18 novembre, 9 e 16 dicembre. Le prime tre dedicate a Calvino, le altre due a Manzoni. Le conferenze del Liceo pievese sono interessanti anche perché aprono la scuola all’esterno e mettono e si configurano come vere e proprie lezioni aperte al pubblico… Una bella cosa, di qualità alta.

Sempre a Città della Pieve, e sempre a Palazzo della Corgna, sabato 5 novembre alle ore 17,30 con la presenza dell’autrice verrà presentato il libro L’attrito della vita, di Lorenza Foschini. Una “indagine” sulla figura e la vicenda di Renato Caccioppoli, matematico napoletano, ma anche pianista e prodigioso affabulatore anarcoide, forse nipote di Bakunin, morto suicida nel 1959. L’iniziativa è curata dall’associazione di Arci Note e dal suo animatore Carmine Pugliese.

Il giorno seguente domenica 6 novembre, al teatro degli Avvaloranti alle ore 16,00, altra presentazione: questa volta del libro di Maria Luisa Meo “Vittoria la figlia del re”, biografia storica di Vittoria Guerrieri di Mirafiori, figlia di Re Vittorio Emanuele II, che, insieme al suo compagno Paolo De Simone visse 13 anni a Città della Pieve dove acquistò proprietà, fece costruire ville e palazzi, creò attività economiche, lui divenne anche sindaco mazziniano e radicale in una città che dopo 20 anni dall’unità d’Italia era ancora intimamente papalina e un po’ retriva… Una bella storia, per molti versi sconosciuta ai più, che merita di essere raccontata.

La settimana successiva, per la precisione sabato 12 novembre, a Chiusi, facendo seguito all’intitolazione della Biblioteca comunale allo scrittore Ottiero Ottieri, si terrà un incontro letterario proposto da Primapagina e dalla Biblioteca, sulle figure e l’opera di due scrittori de secondo ‘900. Ottiero Ottieri appunto e Luciano Bianciardi, due autori che facevano altri mestieri, coetanei, entrambi di origine toscana, uno di Chiusi, l’altro di Grosseto, di quella Toscana etrusca che ha grandi affinità linguistiche e che sconta da sempre il fatto di essere il sud della regione… Due scrittori che hanno collaborato agli stessi giornali e che partendo da strade diverse hanno raccontato magistralmente l’Italia del boom economico e insieme a Calvino e Paolo Volponi sono forse i maggiori esponenti di quella che è stata definita la “letteratura industriale”. L’appuntamento è alle ore 16,0o presso la Sala San Francesco, adiacente alla Biblioteca. Interverranno Lucia Annunziata, docente d lettere al Liceo di Città della Pieve, la Fondazione Bianciardi e Maria Pace Ottieri, figlia dello scrittore e scrittrice lei stessa. L’iniziativaintitolata Ottiero Ottieri e Luciano Bianciardi: lavoro culturale e letteratura industriale,  rientra nella rassegna Parole d’autunno, è patrocinata dal Comune e sostenuta da Banca Tema che vede insieme Chiusi e Grosseto…

Insomma non c’è il rischio di annoiarsi. La cultura è un’ancora robusta, un salvagente a cui attaccarsi mentre tutto il resto langue o addirittura fa incazzare. Mentre in Europa è tornata la guerra e dove non si spara e non cadono le bombe imperversano delle armi di distrazione di massa, il Teatro e la parola scritta rimangono un approdo sicuro, l’abbondanza di proposte e appuntamenti aiuta a scegliere, ma ci dice anche che siamo ancora vivi e questo non è poco. Che c’è ancora tanta roba da ascoltare, leggere, rileggere, e oggi, nell’era della rete, della comunicazione globale, dei social network e della dittatura dei 140 caratteri, si imparano tante cose anche da quelle pagine scritte con la Lettera 32 della Olivetti…

m.l.

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