RISINI RIMPASTA LA GIUNTA, ENTRA DANIELA D’ALESSANDRO. E DOMANI A CITTA’ DELLA PIEVE MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA’ CON LE DONNE IRANIANE

CITTA’ DELLA PIEVE – Ci ha messo 3 settimane il sindaco Risini a fare il “rimpasto” di Giunta dopo le polemiche dimissioni, tutte politiche, della vicesindaca Lucia Fatichenti, arrivate poche ore prima delle elezioni del 25 settembre. Risini chiama nell’esecutivo Daniela D’Alessandro, commercialista, alla quale affida le deleghe al turismo, commercio e strutture ricettive. Una del mestiere, anzi del settore, insomma… il che – diciamolo – quando si tratta di pubblica amministrazione – non è mai una grande idea. Chi fa determinati lavori sa un sacco di cose di un sacco di gente…
La delega da Vicesindaco Risini la affida invece a Michela Nocentini, che rappresenta (come la rappresentava la dimissionaria Fatichenti) l’ala sinistrorsa della lista che vinse le elezioni nel 2019, avendo frequentato il Consiglio ai tempi di Giovagnola… Il posto di consigliere comunale lasciato vacante da Lucia Fatichenti sarà occupato da Berta Balaguera, che subentra dopo la rinuncia delle prime due candidate non elette Macchioni e Bellini.
E mentre la giunta e il consiglio Comunale si riassettano in vista dell’ultimo anno e mezzo di legislatura, a Città della Pieve c’è chi tiene lo sguardo e i riflettori accesi anche su fatti internazionali come l’uccisione in Iran della giovane Masha Hamini, perché non portava il velo in modo corretto. Domani, sabato 15 ottobre, alle ore 12 in piazza Plebiscito si terrà infatti una manifestazione di solidarietà con le donne iraniane. L’iniziativa è promossa dalle Associazioni Pievesi, con l’ex assessore Carmine Pugliese e Arci Note in prima fila.
“Sono trascorse più di quattro settimane dall’uccisione avvenuta il 16 settembre della giovane iraniana Masha Amini arrestata perché non portava il velo in modo corretto. L’episodio ha scatenato la rivolta in tutto il Paese e il suo nome è diventato il simbolo in queste proteste. I morti sono più di 180 e gli arrestati più di 3.000 . La grande novità è che la maggior parte dei manifestanti ha una età compresa tra i 15 e i 25 anni e sono studenti, attivisti e soprattutto donne. Si tratta di una mobilitazione dal basso, senza nessuna organizzazione alle spalle e senza leader.. e questo fa impazzire il potere. Il messaggio della ventenne Hadith Najafi agli amici prima di morire colpita da 6 proiettili è un grido di dolore ma è soprattutto un grido di speranza: “Felice di partecipare alle proteste, in futuro tutto sarà cambiato”. Noi dall’altra parte del mondo non possiamo non sentirci coinvolti, non possiamo rimanere indifferenti e la presenza nelle piazze vuole significare che condividiamo il futuro che Hadith si aspettava”. Così i promotori della manifestazione pievese, anche questa organizzata “dal basso” e senza partiti guida alla testa, spiegano il senso dell’iniziativa. Che è iniziativa encomiabile e condivisibile.
Il mondo libero (se lo è davvero) non può rimanere insensibile di fronte a fatti come le uccisioni e le proteste in Iran. L’oscurantismo, il fondamentalismo, sono sempre una minaccia. Per tutti.
Manifestare a Città della Pieve, per marcare il proprio dissenso dall’uccisione di giovani donne per motivi di oscurantismo e integralismo religioso in Iran, non è fuori luogo. Solidarizzare con chi è sotto attacco è giusto. Ma la violenza sulle donne non è questione che riguarda solo i paesi islamici. Nella notte tra il 24 e il 25 settembre, solo tre settimane fa quindi, proprio nel territorio di Città della Pieve, una ragazza di 22 anni ha denunciato di essere stata violentata in una discoteca e in seguito a quella denuncia il titolare del locale è finito in carcere… In questo caso non c’entra nulla l’integralismo religioso, c’entra una concezione sbagliata del rapporto uomo-donna, del potere, dell’autorità che certi ruoli conferiscono…
Un applauso dunque alle associazioni pievesi. Parlare di Masha Amini e Adith Najafi fa pensare non solo all’aberrante oscurantismo iraniano, ma, per forza di cose, anche alla 22enne che asserisce di essere stata stuprata a Città della Pieve.
m.l.
Ed allora, visto che il presunto violentatore di settembre era chiusino e la violenza si sarebbe svolta al confine, perché non manifestare a Chiusi?
E magari con un’iniziativa promossa da PrimaPagina?
Infatti a Chiusi qualcuno ha proposto una “giornata di riflessione”, sul tema della violenza di genere come fu fatta nel 2018 sulla droga.La proposta è della lista di opposizione Chiusi Futura.
X il Cittadino .Ma che si dice ! ? La violenza da qualunque parte provenga non ha confini. Figuriamoci se fatta a via Mazzini oppure alle Cardete o per la strada di Ponticelli.Via…siamo seri….e più intelligenti.Da questo spaccato di idee in questo caso si vede come si possa essere provocatoriamente campanilisti (io spero che quella di questo ”cittadino” che non si firma sia una battuta e basta…)…perchè allora non andare a fare le manifestazioni contro la guerra nel Donbass ? Chi fà le manifestazioni davanti l’ Ambasciata Russa a Roma ha un senso ed una visione unilaterale sia della realtà chè della storia, partendo dal fatto sparso ai mille venti della solita solfa di ”chi sia l’aggredito e chi sa l’aggressore” che è uno slogan distorsivo e fedifrago e serve ad una parte sola, passando sopra alla storia anzi nemmeno a menzionarla perchè quel punto di vista lì sostiene le ambizioni di una parte e si sà che sono finalizzate.Che l’italia provia fare il contrario e che si dissoci da tutto questo poi vediamo come va a finire…ci invade Putin quando gli sembrerà di aver di fronte un avversario più debole ? ma per favore, si dicano cose più intelligenti…E’ questo che alla fine si sostiene e di fronte alla paura ci si arma.Ma così non si finisce mai….Provate ad andare a manifestare senza bandiere e sotto le due ambasciate Russa ed Ucraina chiedendo che si faccia la pace invece…ma questo non lo si fà, anzi, si continua a mandare armi. La pace non si raggiunge in questo modo e lo sapete tutti. Hanno zittito anche il Papa che diceva inizialmente che inviare armi era una cosa disgustosa anche se Francesco invoca la protezione della Madonna sul’Ucraina… queste sono stregonerie belle e buone che vengono da fonte incontestabile perchè la trascendenza su tali temi ha delle componenti irrazionali radicate nella mente del popolo da secoli e secoli, ma la realtà dovrebbe essere la ragione, ed allora tutti si dovrebbero battere per la ragione. E’ da li che scaturisce la pace non dalla Madonna che non esiste. Già, ma il Papa secondo le leggi del suo Stato non può essere in alcun modo contestato perchè è la fonte della verità assoluta, che quando fa comodo la si sparge in mille parti con i media, quando rischia di non far comodo si zittisce relegando ciò che dice in quattordicesima pagina….come è avvenuto lo si sappia. Poi si viene a parlare di democrazia, ma si abbia il coraggio di essere meno ipocriti da parte dei nostri partiti che si dicono ”sinistra”. Eh già, ma guai se lo si faccia.Al popolo bue questo serve. E allora manifestate perchè vi sia una corretta informazione al paese, perchè è da una corretta informazione che parte tutto.E se non lo si fà, allora siamo di parte inevitabilmente.Bene , in questo caso ha fatto Conte per dire manifestiamo senza bandiere.Vedremo quanti andranno alla manifestazione perchè la riterranno di parte, magari anche che faccia l’interesse di Putin…..questa è l’italia che hanno voluto la maggior parte dei partiti che da 20 anni si sono succeduti al governo accanto ad un popolo silente che li ha eletti e che oggi si lecca le ferite. Bella autonomia e complimenti !…..