CHIUSI RENDE OMAGGIO A OTTIERO OTTIERI. SABATO 15 L’INTITOLAZIONE DELLA BIBLIOTECA ALLO SCRITTORE

LA PROPOSTA AVANZATA DA PRIMAPAGINA NEL 2020 TROVA FINALMENTE ATTUAZIONE.
CHIUSI – Sabato prossimo 15 ottobre, il Comune di Chiusi intitolerà la Biblioteca Comunale allo scrittore Ottiero Ottieri, morto 20 anni fa, nel 2002, e sepolto a Chiusi, città d’origine della sua famiglia. Lo farà con una cerimonia pubblica con inizio alle 16,30 presso la tensostruttura del complesso San Francesco, nel centro storico, adiacente alla biblioteca stessa e a pochi metri dal palazzo della famiglia Lucioli Ottieri Della Ciaia.
A noi di primapagina l’iniziativa fa molto piacere e ci inorgoglisce anche un po’, dato che fu proprio Primapagina , nel 2020 a proporre di intitolare un luogo della cultura della città a Ottiero Ottieri. Noi avevamo proposto la tensostruttura, in quanto luogo di eventi teatrali, concerti, conferenze, proiezioni… E Ottieri è stato scrittore, giornalista, autore teatrale… ma la Biblioteca va benissimo lo stesso. E poi è lì: di fatto Biblioteca, Tensostruttura e sala San Francesco fanno parte dello stesso complesso.
Dal 2020 ad oggi sono passati due anni, il Comune ci ha messo un po’ a metabolizzare la proposta, ma nel mezzo c’è stata la pandemia, che ha bloccato tutto per mesi a varie riprese, ci sono state le elezioni comunali con il cambio del sindaco e della giunta, insomma il ritardo è spiegabile. Adesso finalmente quell’idea giunge al traguardo e Chiusi rende finalmente omaggio ad un cittadino illustre e anche ad un grande scrittore. Farlo a 20 anni dalla morte era ormai doveroso. Bene hanno fatto il sindaco, l’assessore Bischeri e la Biblioteca a stringere i tempi. Li ringraziamo.
“Rimaniamo dell’opinione che Ottiero Ottieri sia uno degli autori più significativi della seconda metà del ‘900, uno dei principali esponenti con Italo Calvino e Luciano Bianciardi della cosiddetta “letteratura industriale” che raccontò dal di dentro l’Italia del boom economico nascente, con le sue speranze e le sue contraddizioni. Un grade scrittore insomma capace anche di cimentarsi con temi complicati come la psicanalisi applicata alla politica e all’economa, l’organizzazione del lavoro nelle fabbriche e infine con l’argomento scabroso della sessualità e dei “rapporti carnali” affrontati addirittura in versi con un poema di centinaia di pagine… “. Così scrivevamo nel 2020 nell’avanzare la proposta di intitolargli un luogo significativo della città.
E ci fa piacere oggi, che al termine della cerimonia di sabato 15, alle ore 21,00,venga proiettato il film “Donnarumma all’assalto” tratto dall’omonimo romanzo di Ottieri del 1959 che altro non è che la trascrizione dei colloqui psico-attitudinali che egli aveva fatto come reclutatore del personale per la Olivetti nell’hinterland napoletano. Un affresco in presa diretta e senza filtri sul dramma occupazionale del sud nell’Italia che si preparava al boom economico… Il film è del 1972, la regia di Marco Leto, attori: Milena Vucotic, Stefano Satta Flores, Mariano Rigillo.
Ottiero Ottieri si dichiarava “un intellettuale di sinistra” (era stato fascista da ragazzo, “eravamo tutti fascisti”, scrive in “Memorie dell’incoscienza” mentre descrive l’arrivo delle truppe naziste ad occupare Chiusi il 9 settembre del ’43) poi con la guerra, come tanti cambiò opinione e orientamento. Ha frequentato il Psi, ha collaborato con l’Avanti! ma aveva buoni rapporti anche con il Pci e con altri intellettuali comunisti, coi quali talvolta litigava… Ha scritto per l’Unità. Come Calvino e come Bianciardi. E non a caso, come coda e appendice alla cerimonia del 15ottobre, il 12 novembre (data ancora indicativa) come Primapagina e Biblioteca Comunale proporremo un incontro letterario proprio su Ottiero Ottieri e Luciano Bianciardi, due scrittori entrambi di origi toscane (etrusche verrebbe da dire, Bianciardi era di Grosseto), praticamente coetanei, che hanno cominciato a scrivere dopo aver fatto tutt’altro nella vita. Due narratori straordinari di quell’Italia che da agricola stava diventando una potenza industriale. Due intellettuali a tutto tondo, partecipi delle vicende politiche e sociali, anche se disincantati e spesso fuori dal coro. Due scrittori non conosciuti e valorizzati quanto avrebbero meritato.
La stessa sinistra non è in questo senza peccato. La sinistra italiana ha sfornato e ospitato grandi menti e figure di spicco della cultura italiana, ma spesso ha fagocitato o isolato i migliori. Si pensi a Pasolini, altro coetaneo di Ottieri e Bianciardi. E talvolta se li è poi dimenticati. Chiusi con l’omaggio a Ottiero Ottieri in qualche modo recupera un po’di terreno perduto. Ricuce uno strappo… e invita a rileggere e riconsiderare la lezione culturale di Ottieri, come messaggio per dire anche alla politica locale che se ogni tanto volasse un po’più in alto non le farebbe certo male…
m.l.
Approvo la celebrazione e l’intestazione della tecnostruttura al nome di Ottiero Ottieri ma faccio una riflessionbe sulla tua frase finale del Post quando dici in sostanza che sarebbe l’ora che la sinistra si scuotesse da questo torpore che l’ha pervasa non da anni ma da decadi.
Trovo questo particolarmente difficile che succeda perchè la base alla quale oggi la sinistra si rivolge sia una pasta fatta di noncuranza, di disinteresse e soprattutto di volontà di non coinvolgimento che producono il guardare verso altri lidi.Naturalmente si tratta di un processo che è venuto affermandosi di pari passo alla sua disorganizzazione, al suo smembramento fino ad interessare proprio il suo DNA. Ripartire dalla ”cultura” con la C maiuscola sarebbe l’imput che dovrebbe ricevere ma credo che trovi sulla strada della sua redenzione dei meccanismi che producono altro e che sono i meccanismi sui quali si formano le idee.Mi spiego meglio anche se per i lettori non sia questa una cosa nuova che da tempo dico e vado ripetendo. Gli errori sono stati irreparabili ed i primo luogo nella battaglia delle idee sappiamo che il confronto sia sostanziale proprio per far capire alla gente quali siano i valori del mondo dove si vive e quale sia la necessità di cambiare tali valori.Da qui si dirime la diversità fra progressisti e conservatori.E’ un punto della quiestione nella quale ci si debba porre il problema del controllo dei media e le maggioranze governative innanzitutto che dovrebbero essere quelle che governano e che danno l’indirizzo e quindi producono il ”modo di pensare” non possono assolutamente delegare ad altri e ad altre forze politiche-come invece è avvenuto in questi anni- sia il controllo, sia i dibattiti, sia la produzione delle idee. Il libero confronto si forma nell’incontro-scontro delle idee e quindi le argomentazioni che vengono portate a suffragio degli avvenimenti storici e politci debbono rispecchiare la conoscenza storica e non essere frammentari come invece lo sono e continuano ad esserlo.Questo è il punto fondamentale di partenza che è mancato a tutti i governi della presunta sinistra e che ha consentito invece di servirsi delle trasmissioni dei vari Bruno Vespa(perchè i vari ”Bruno Vespa” ci sono e fanno il loro mestiere nella TV di stato perchè i partiti reggenti che ce li hanno piazzati capiscono bene cosa producono quei dibattiti e dove portino a parare quelle idee sparse in maniera larvata e finalizzate al fatto di far formare le idee nella testa della gente riguardo agli argmenti che interessa veicolare). Pensate che questa che ha amministrato insieme ad altre forze i canali mediatici della nazione sia sinistra a cominciare dal potere che ha dato ai privati di agire per proprio conto nella diffusione delle idee ? Ed allora secondo me occorre ricominciare proprio da questo come primo problema da affrontare anche e soprattutto a quanto si va profilando all’orizzonte su di un tema come la guerra.Tutti- tranne pochi- hanno preso posizione a favore delle armi inviate all’Ucraina ma il rifiuto di partecipare senza alcun simbolo partitico alla manifestazione indetta dai 5 Stelle ha trovato sostanzialmente il rifiuto dell’opinione pubblica. Cosa ci vuole per cambiare idea che arrivi sulle nostre teste una bomba atomica tattica ? Ecco, da qui si vede LA PASTA che si è formata in questi anni nel popolo italiano a cui tutti hanno concorso.Probabilmente non sarà possibile andare con le mano dentro la pasta a portare via i rimasugli dell’indifferenza ( indifferenza che produce anche la miseria economica perchè questa arriva come conseguenza di tale comportamento che definirei purtroppo CULTURALE soprattutto della stessa sinistra) perchè fanno un tutt’uno con la pasta ed alla fine vanno a formare la non reattività, l’amorfismo politico e la stanchezza strutturale alla riflessione di gente che argomenti non li ha e nemmeno li vuole avere).E questo che vogliono chi produce i vari ”Bruno Vespa” e questa- non lo si scpre adesso- è POLITCA vera e propria perchè prepara il terreno e lo ara acciocchè tutta la maggior parte della società non possa pesare e difatti l’abbiamo visto con le elezioni dove a miliani hanno votato per la Meloni e milioni non sono andati a votare; poi quei milioni sicuramente saranno disillusi dalla politca della destra ma allora la sinistra se vorrà contare e pesare si deve organizzare INCOMINCIANDO A STUDIARE i perchè ed i come funzioni una società che voglia portare i diritti fra la gente e non toglierli come invece è successo anche sotto i suoi governi.O pensate che le politiche di Draghi siano quelle che favoriscano l’affermarsi di tali diritti ? Incominciamo a vedere cosa abbia detto alla nazione italiana sulla guerra:”Putin deve perdere !’. Improvvida espressione davvero ! E già pensare che una guida del genere possa segnare le nostre vite a me viene il rifiuto di accettare tale visione ed ecco il motivo che se la sinistra-quella vera però- non si organizza iniziando dalla cultura e dalla conoscenza siamo fottuti tutti sia a destra chè a sinistra perchè l’italia ha già iniziato il cammino discendente mentre tutti fano le spallucciate di fronte all’idea dello stato autoritario che ritengono che non possa arrivare.Non arriverà l’olio di ricino ed il manganello, ma ci sono tanti modi per ridurre il gregge nell’ovile, ad iniziare dai soldi a disposizione delle famiglie, del problema dell’energia e del lavoro. Il nodo scorsoio è sempre davanti agli occhi e quando a regolare il cappio sono le stesse idee di sempre, è proprio quella cultura lì che produce il consenso, perchè la gente vede solo quello e per vivere ci si adegua,anzi sono gli stessi poveri che approvano perchè alternative non le vedono ed allora si rivolgono od all’uno od all’altro perchè per loro sono tutti euguali ed è quello che si va dicendo da ormai molto tempo.Oggi, al centro-sinistra, domani al centro destra, dopodomani ai governi tecnici.Ed allora se vogliamo invertire la rotta e se dobbiamo vedere cosa ha prodotto lo spacciarsi per sinistra che ha portato al governo di destra sostenuto dalla maggior parte della gente perchè non ne puo’ più, vedremo che un secolo di lotte ha prodotto un popolo di lotterie. E tutto questo è contrastabile solo con la cultura,sapendo, vedendo e criticando cosa produce questo sistema ma anche trovare il verso di cambiare strada. Ecco alla fine il perchè-a mio avviso- si dovrebbe cominciare dai vari ”Bruno Vespa” inteso non nel senso della persona beninteso ma come funzione educativa sociale e se non si affronta all’interno della sinistra tale problema si parte subito col piede sbagliato, perchè si lascia che prevalga ”quella pasta” che dicevo prima.E fin’ora così è stato e ci sono semprepiù speranze che continui così come è, ma è la nostra discesa.Ed allora credo che serva uno scatto di dignità soprattutto da parte di coloro che non si sono fatti confondere le idee da chi vorrebbe sopravvivere a tutto ciò che ha prodotto.
Chiedo scusa per il refuso del mio commento della ” titolazone della tecnostruttura” in luogo-come dovevasi- della Biblioteca Comunale. Grazie. Carlo Sacco
quello che dici ha un fondo di verità, ma una iniziativa come questa è comunque un segnale positivo, non solo un riconoscimento doveroso ad un grande chiusino. Perché la scrittura di Ottieri non è materiale asettico e già parlarne e riportarla in superficie, qualche riflessione la farà fare…
…sai quante riflessioni avrebbero dovuto essere fatte su materiali non asettici come quelli della vita e del lavoro di Ottiero Ottieri….tantissime se fossero state veramente sentite e portate avanti nella politica del partito di maggioranza relativa…. Non divaghamo, perchè siamo al punto che si può dire di tutto ed il contrario di tutto con la massima indifferenza. Personalmente di riflessioni ”settiche” e quindi di critiche roventi negli ultimi 30 anni non ne ho viste nessuna da parte di quel partito, perchè se l’avessero fatte invece di accodarsi alla produzione di uomini e mezzi, di seggiole e carriere tipicoa di altri partiti di maggioranza relativa che nel tempo hanno segnato la storia dell’italia,forse la gente avrebbe capito con più chiarezza cosa stava succedendo.Oggi si vorrebbero rifare una verginità iniziando dalla cultura che loro stessi non hanno mai perorato ? Ma per piacere…prima un bel bagno di umiltà poi una e sonora spoliazione delle prebende degli incarichi e dei posti che si sono occupati togliendoli anche ai più meritevoli in nome di collegamenti con parentele,amicizie e voti di scambio, sia al centro ma anche in periferia.Occorre poter capire che a tale genia non gli è mai fregato nulla dei bisogni o di lavorare producendo per i bisogni delle fasce più deboli ma che nel tempo invece hanno assunto il carattere di una vera e propria elite finalizzata a riproporre la perpetuazione dei propri interessi che sono stati quelli soprattutto di poter amministrare la politica in maniera di assicurarsi il tergo al caldo in ogni stagione.Allora, siccome giustamente si dovrebbe pensare che da qualche parte si debba ricominciare ad avere un ” think tank” strutturale a cui ognuno debba far riferimento come modo sistemico di procedere analizzando le cose, io credo che a parte Ottiero Ottieri a cui nessuno di certo vuole togliere nulla,ma si debba uscire da una visione asfittica nelle modalità di porsi verso la cittadinanza, si riconosca la spinta a valorizzare e ad investire in modo diverso le somme di denaro limitate del bilancio comunale invece di disperderle in mille rivoli per accontentare clienteliscamente l’uno o l’altro gruppo, l’una o l’altra associazione create spesso appositamente per essere serbatoi di voti e con quei soldi promuovere cultura e conoscenza e non locali dove si ritirano gli anziani per giuocare solo a carte,locali ospitanti libri che nessuno si degna di leggere,concerti musicali che alla maggioranza delle persone nula lasciano dentro. Per programmare ci vuole intelligenza ma soprattutto conoscenza e non solo conoscenza degli strumenti che si posseggano ma conoscenza del mondo esterno dove si vada ad applicare tale conoscenza. ”il panino con la porchetta” potrebbe essere anche della dimensione un po’ più piccola di fronte ad una alternativa che possa mobilitare le iniziative intelligenti, ma prima occorre studiare.Come mai altri comuni delle nostre provincie toscane questo lo realizzano e lo conducno con stabilità permanente facendoci magari un centro culturale dove si possa pensare di fare partorire e trovar spazio a mille iniziative invece che un centro sportivo per esempio affittato di cui il canone non compensa minimamente le spese che tale investimento è costato pur essendo un ripiego e che fin’ora è stato pieno di vuotame ? Ma solo a Chiusi queste cose ? Allora, sono le teste oppure è altro oppure è quella che manca e che si chiama CULTURA, perchè cultura non è solo conoscenza ma è anche soprattutto saper vedere avanti ed organizzarsi per produrre benessere e conoscenza per la popolazione, perchè uno possa scegliere liberamente di cosa campare e di sicuro di calci al pallone non si campa e nemmeno di chitarre elettriche.Quelli sono miraggi per menti obliterate e lo saranno sempre di più se i cittadini non sono messi nella condizione di reagire all’inverno delle menti che avvolge ogni cosa.
Carlo, come è scritto nell’articolo, l’intitolazione di un luogo della cultura a Ottieri, non è una iniziativa del PD, che probabilmente non ci avrebbe mai nemmeno pensato. Fu proposta due anni da da primapagina, e adesso il Comune (non il PD) dà attuazione a quella proposta, facendosene carico. A me sembra una cosa fatta bene. E le cose fatte bene bisogna riconoscerle.
La memoria occorre avercela in molti momenti,sia della vita normale sia soprattutto quando si fanno i raffronti in politica,sia nelle cose che piacciono sia in quelle che piacciono di meno o che si faccia finta di non riconoscere.Prima domanda dato che dici che il PD nulla c’entri ma c’entra solo Primapagina perchè ha proposto la cosa: chi c’è al governo della città che caratterizza la maggioranza come partito egemone quello di Fra c…. da Velletri ? Pensi che se non fosse andata a genio la proposta come non sono andate a genio tante altre sarebbe stata accettata perchè l’ha proposta Primapagina ? Altra storia: chi ce lo mise Bettollini a sindaco se non il PD ? Ti ricordi la diatriba lunga almeno due anni sull’accettazione o meno della proposizione ai cittadini della questione del carbonizzatore,quella della separazione fra la figura del PD e del sindaco che sostenevi tu’ a spada tratta evedenziando la sua ”sofferenza”nei confronti del PD perchè lo lasciava solo ? Penso te ne ricorderai perchè l’hai sostenuta per mesi e mesi fino alla fine e tanto non ti è andata giu se mi consenti. Mi sembrava che tu avessi sotenuto che il diniego a Bettollini ed il suo rifiuto avesse riguardato lui ed il suo modo di lavorare e di assumersi in toto la figura di rappresentante del PD per tale questione,difatti se ben ricordo ne venne fuori che il non interventismo del partito durante tutto il periodo della diatriba lo spinse anche ad assumersi il peso di tale questione anche con modalità e forza personali poichè il partito era muto; che poi le cose fino a che gli aggradava al PD rimasto alla finestra a guardare l’acqua scorrere andavano lisce, ma poi alla fine quando quelle risoluzioni vennero battute dalle prese di posizione sia dei comitati sia degli organismi regionali a Bettollini il partito chiese il conto,anche in maniera piuttosto brusca.Allora per chi agiva il sindaco per il partito o per se stesso ? Si parlò infatti della sua figura come ”deus ex machina” e che poi ha pagato all’ultimo con lo scotto che il PD gliel’ha fatta pagare non dandogli spazio per l’elezione alle regionali.Mi ricordo male ed ho la memoria fallace ? Allora ora il PD nulla c’entra con l’accettazione della proposta di Primapagina ma c’entra il Comune ? Chissàmmai chi ci regna in Comune se non il PD che tiene unita la maggioranza con a capo il PD ?.Ma perchè si deve vedere o si fa finta di vedere e leggere le questioni a secondo di come ci torni comodo presentando il piatto dorato dicendo che il PD nemmeno se ne sarebba accorto di tale questione esposta nel Post ? Pensa a quante altre proposte il PD in questi anni abbia detto di no ed anche ad altre detto di si ed abbia invece scelto altre direzioni proprio in una rosa di argomenti tramite le strutture comunali che occupa, di certo sempre motivando quanto si è scelto in un modo o nell’altro-e vorrei vedere il contrario- ma indipendentemente da chi le avesse presentate od anche dipendentemente.Sembra da quanto dico che voglia essere polemico con te oltremodo ma noto che quando ci si voglia indorare la materia,questa l’abbia proposta Primapagina mentre quando le cose non tornano a Primapagina sia questo un limite visuale del PD al quale-e sono d’accordo con te- si chiede sempre di rinnovarsi-. Così si galleggia Marco, non si risolvono le questioni,perchè si crede di spingere in una direzione per le cose che ci appaiono doverose e da difendere secondo la nostra mentalità, per altre invece che sarebbero molto più utili si stà zitti e nemmeno le si propongono,anzi più il tempo passa e più le si dimenticano. Un piccolo esempio ? La questione delle spese per i concerti di tre giorni in un periodo non di magra ma di magrissima dove con 25000 Euro si poteva tappare qualche buco o buchetto e non pagare una band perchè faccia musica per tre giorni e far fruire qualcun’altro delle iniziative che qualsiasi mente non afflitta da propensione al servaggio avrebbe potuto considerare. Ah già, ma allora Orizzonti a cosa serva non si sà, oppure si sà ? E’ l’impostazione e la mancanza di visione diritta e quindi proprio anche di CULTURA POLITICA che manca altro che gli Euro ! Quelli se si vuole si trovano anche se qualcuno si svegli la mattina e decida che ai gatti randagi si debba dare altre marche di biscottini….ma di cosa stiamo a parlare.La coerenza è semprepiù spesso merce rara e passare sopra la gente quando questa è silente ed i raffronti non è portata a farli è un tutt’uno,ed allora prosperano le cose che nella nebbia diventano verità. E domani sarà un altro giorno come l’oggi….
Scusa Marco, non è davvero per gettare benzina sul fuoco o voglia di polemica sciocca, ma credi davvero che come dici tu ”qualche riflessione tutto questo la farà fare” ? Bene, io credo di no ed alla fine -ma lo si potrà vedere nel tempo-vedrai che in paese così tutto questo sarà dimenticato oppure si sà che esiste ma non ci viene fatto alcun riferimento nella fattualità delle cose, se non solo a parole. Sono pessimista ? Si, ma se lo sono lo sono perchè fino ad oggi è andata cosi purtroppo per la memoria anche di Ottiero Ottieri e di conseguenza anche per Chiusi ed all’orizzonte non sò scorgere segnali che mi dicano che presto la situazione sarà diversa, anzi….Tu mi risponderai-ormai lo sò già- cosa c’entri Ottiero Ottieri con il PD and Co ? Ma la mia critica vorrei che fosse chiaro è verso un METODO e non avverso le persone, perchè è il METODO che si segue che fà le persone, ed oggi, fino ad oggi, IL METODO è stato quello della lotta interna per emergere, una lotta fatta a colpi di fazioni all’interno di quel partito e questa secondo me- ma non solo secondo me- è la cosa più deleteria che possa esistere ed infatti lo si vede dove ha portato tale politica…ha portato la destra al Governo della Nazione.Allora siccome tutti non veniamo da Marte e abitiamo su questa terra, sappiamo bene che la destra storicamente ha sempre fatto il proprio mestiere ma è la sinistra ed in questo caso il PD che non l’ha fatto perchè agli occhi la situazione che ha fatto degradare nelle classi subalterne il loro consenso la si deve ad un partito nato male e cresciuto peggio ! Ma cosa c’è da arrabbiarsi e da risentirsi di fronte a tale critca ? Mi sembra che ad un esame asettico della situazione chiunque possa dire ciò che ho detto io, o no ? E allora non vediamo le cose SEPARATE, perchè la sinistra si è data la zappa sui piedi e lo si vedeva anche ieri durante l’elezione di La Russa al Senato quale fosse anche dalle espressioni dei volti la tracotanza di coloro che il voto alla destra gliel’hanno dato in suo soccorso.Non la faccio oltremodo più lunga e mi sembra di essere stato oltremodo chiaro e se non si cambia regime l’Italia sarà semprepiù un paese dove i ricchi faranno semprepiù quello che vogliono ed i poveri aumenteranno e diverrà un paese come sono gli Stati Uniti dove un manipolo di qualche milione di persone su oltre 330 milioni succhiano la maggior parte della ricchezza mentre i poveri si disperdono nelle cazzate inculcate nei loro cervelli dal mondo mediatico comandato dai ricchi e dalle corporation sotto l’egida della libertà e dei soldi anche. Se questo alla sinistra stà bene come è stato fino ad oggi avanti pure, ma sia chiara una cosa che o ci si riforma profondamente o si soccombe e già le avvisaglie sono divenute realtà. Quindi è del METODO soprattutto ad inquadrare i problemi contro cui io mi scaglio, ma io sono il sig.nessuno di certo, ma chi dirige un giornale e che dà messaggi questo lo dovrebbe capire e come vedi io da sempre ho scritto solo sul tuo perchè lo considero un fatto importante e quando non mi quadra IL METODO con cui scrivi certe cose io lo dico ed intervengo. Quando considero che sei nel solco giusto ti ho sempre dato condivisione, magari polemizzando anche, questo lo ammetto, ma secomndo me anche questo serve a far vedere al lettore che le problematiche che si presentano le si possono inquadrare anche sotto altri punti vista, e sono proprio questi altri che non piacciono a chi comanda i nostri territori e gli fa storcere la bocca.Questo è secondo me, quindi considero-e poi la faccio finita- dicendo nettamente di chi siano le responsabilità politiche perchè la gente che rappresenta la Giunta se inquadrata a livello nazionale è la prima responsabile di quel vento che ha portato la destra a sedere su massimi scranni del Parlamento e che -come ha detto chiaramente ieri La Russa, una delle prime cose che farà il Governo Meloni sarà la riforma di quella parte della costituzione per adire alla Repubblica Presidenziale. Quindi il perchè delle cose c’è se lo si vuole vedere, anche nelle piccole della periferia del paese e ricordiamoci anche che chi ha perso quel Referendum stava dentro il PD e non c’è da fare calcoli cervellotici su da chi siano venuti quei voti che sono serviti a La Russa per essere eletto.E che si pretende che ti dicano anche di si ” siamo stati noi ?”… Queste cose la gente è bene che se le ricordi !
Non è che c’entri solo Primapagina. Primapagima fece la proposta. Il Comune dopo due anni l’ha raccolta e attuata. Come primapagina siamo contenti.